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Autore: Shade Owl    20/12/2021    1 recensioni
Nel lontano Sistema Helios esiste la confraternita dei Figli del Sole, un'organizzazione grande e potente che, tra i suoi svariati compiti, si preoccupa anche del mantenimento della pace tra i vari mondi, affidando ai membri più idonei compiti anche rischiosi volti al bene comune.
Tra di essi c'è Leon, che malgrado non abbia mai voluto abbracciare la loro causa, si trova costretta a seguire la strada impostale, e durante i propri viaggi incontrerà un nemico ben deciso ad ucciderla, ma anche nuovi compagni che l’aiuteranno nella lotta per la sua sopravvivenza.
Spostandosi di pianeta in pianeta tra tigri selvagge, orsi giganti, boss mafiosi e paludi, Leon dovrà arrivare a patti con la propria vita e trovare la propria strada, in un percorso di crescita che non è quello che si aspetta, e che potrebbe finire nel peggiore dei modi...
Genere: Avventura, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo essere arrivati affittarono dei cavalli e in breve tempo raggiunsero una piccola locanda non lontana dalla Academy, dove non ebbero bisogno di sborsare nemmeno un soldo per la notte grazie al Visto Diplomatico di Leon, che su Sol aveva più valore che su qualsiasi altro pianeta del sistema. Il giorno dopo Drake li fece alzare tutti di buon’ora, così che potessero recarsi alla Academy.
- Ma perché così presto?- mugugnò Marie, assonnata, tirando su la testa scarmigliata dal cuscino in cui si era lasciata sprofondare - Che ore sono?-
- Chiedi che ore sono dopo aver detto che è presto?- chiese Gareth, che già si stava infilando le scarpe dopo aver rifatto il letto.
- Il mio orologio interno dice che è presto!- protestò lei.
- Per essere presto è presto.- concesse tranquillamente Drake, già vestito di tutto punto, spalancando le tende e lasciando entrare un po’ di luce - Ma sono già le sette, io sono abituato ad alzarmi molto prima… sono stato buono. Capitemi, dobbiamo andare alla Academy il prima possibile… Leon è in pericolo, e non può rimanere su Sol in eterno, né quell’Alterato può restare impunito.-
Il pensiero dell’Alterato parve ridare vigore a Marie, che spostò le coperte con un colpo netto e scese dal suo letto in un solo salto, incurante del fatto che indossava solo una maglietta sopra la biancheria. A quella vista Gareth si paralizzò, assumendo una delicata sfumatura color pomodoro, e dopo un attimo si voltò con uno scatto secco, talmente in fretta che andò a sbattere contro il comodino
- Dov’è Leon?- chiese la ragazza, mentre il guaritore saltellava su un piede solo, tenendosi il ginocchio.
- Non lo so.- rispose lo Stratega - Quando mi sono alzato lei si stava già allacciando gli stivali, e non ha voluto dire una parola. E io mi sono alzato presto.-
Marie sbuffò e afferrò la sua bandana, finita in qualche modo sotto il letto.
- Ma qual è il suo problema?- chiese.
Drake sorrise con fare conciliante, incrociando le braccia.
- Non avercela con lei.- rispose - Sono certo che non è così male, se la conosci.-
- … disse quello che non sapeva niente di lei.- grugnì seccata Marie.

Leon non era andata poi tanto lontano. In realtà, dopo essersi svegliata alle cinque, aveva fatto una corsa di un chilometro per svegliarsi e riempirsi i polmoni d’aria, concedendosi un momento per se stessa. Non aveva nemmeno sudato, durante gli studi aveva compiuto sforzi peggiori, ma se non altro le era servito per stendere un po’ i nervi, rimettere insieme i pensieri e trovare un attimo di quiete lontana dai tre estranei che avevano deciso di seguirla pressoché ovunque.
Dopo la corsa aveva sentito lo stomaco brontolare (anche la sera prima aveva mangiato davvero poco, in fondo), così si era diretta alla zona ristoro della locanda per mangiare qualche muffin e bere un bel caffè forte.
L’unico motivo per cui non aveva detto niente a nessuno era che voleva stare da sola: normalmente, la vita di un Figlio del Sole era solitaria, vita a cui si era abituata, ma negli ultimi giorni aveva avuto contatti piuttosto stretti con tre perfetti sconosciuti dei quali non riusciva a liberarsi in alcun modo. Voleva un po’ di tempo per sé, tutto qui… e, soprattutto, voleva potersi liberare dei bendaggi, finalmente inutili, senza rischiare che Drake la vedesse di nuovo senza la sua tunica: gli unguenti avevano finalmente fatto effetto, e il Marchio del Sole si era rimarginato. Peccato non poter contare su quelle misture in ogni occasione, erano davvero efficaci.
Seduta da sola a un tavolo isolato, diede un gran morso a un muffin e osservò la poca clientela presente nella locanda, continuando a mangiare finché non vide Drake, Marie e Gareth entrare a loro volta. Appena l’ebbero individuata presero da mangiare anche per loro, poi si diressero verso di lei e si sedettero attorno al tavolo.
- Dormito bene?- chiese Gareth.
Lei fece un cenno non compromettente con la testa e buttò giù un boccone pastoso di muffin che quasi la strozzò. Drake aggrottò la fronte, un po’ divertito.
- Riesci a respirare?- domandò.
- Sì.- rispose secca lei, prendendo il terzo muffin - È solo che mi piacciono.-
- Così tanto da rischiare il soffocamento?- fece Marie, spalmando su una fetta di pane una bella dose di burro e marmellata.
- Marie, taci!- sbottò Leon.
La ragazza aprì la bocca per ribattere, ma un’occhiata eloquente di Drake la convinse a tacere.
- Quando saremo all’Academy dovremo separarci.- disse Garet,h forse per smorzare un po’ la tensione - A me interessa il reparto guarigione, a voi quello di xenobiologia. Saranno certamente in due zone diverse.-
- Più che diverse.- disse seria Leon - La sezione sulla fauna xenobiologica è riservata. Non più di due persone, se uno dei due è un Figlio del Sole.-
- Beh, nessun problema, allora.- disse Marie - Andiamo tu e io, no?-
Leon non rispose: sinceramente, avrebbe preferito andare da sola, anche se l’esperienza e le doti di Drake le avrebbero fatto comodo nello studiare le possibili informazioni che avrebbe trovato. Dovendo scegliere, era meglio lui. La seccatura di doverlo dire ad alta voce, comunque, le fu risparmiata proprio dallo Stratega.
- No, Marie.- disse gentilmente questi - Per prima cosa, i soli minori accettati nelle zone riservate sono i Cadetti del Sole. In secondo luogo, temo di poter essere di utilità maggiore della tua. Ma non preoccuparti, saprai tutto quello che sapremo noi.-
La cosa non sembrò piacerle affatto, ma non disse niente e si concentrò sulla colazione.

La Academy era un grande edificio simile a un castello, appollaiato sulla cima di un picco che sovrastava la cittadina. I suoi tetti color ardesia rilucevano alla luce del sole mattutino, e le finestre ne riflettevano i raggi ammiccando con fare invitante. Innumerevoli torri e torrette facevano capolino qui e lì, con le cime appuntite che svettavano nel cielo, e la sola vista di quel grande ammasso di mura impressionava non poco chi non vi era abituato. Leon c’era stata a lungo fino a poco tempo prima, girovagando per le sale e i corridoi, chiamando “casa” quel luogo di apprendimento, e Drake non era tipo da lasciarsi sbalordire per così poco, ma Gareth e Marie ebbero qualche difficoltà a non rimanersene impalati ai piedi del sentiero che si arrampicava su per il pendio, e solo quando la Figlia del Sole, già diversi metri più avanti, si voltò per gridargli di darsi una mossa, affrettarono il passo e raggiunsero lei e lo Stratega. Drake, che dal canto suo non sembrava avere alcuna fretta, fece un sorrisetto, guardando il castello davanti a loro.
- Sono almeno due anni che non vengo qui.- disse - E non sono nemmeno entrato, l’ultima volta.-
- Se non sei entrato, che sei venuto a fare?- chiese Leon.
- Turismo.- rispose lui - Come ogni altra cosa nella mia vita, dopotutto. E poi cercavo… una persona. Ma non volle vedermi, così me ne andai senza fare soste.-
Leon aggrottò la fronte.
- Davvero?- chiese - Devo credere che hai fatto tanta strada solo per incontrare una persona che non ti ha voluto vedere e per fare del turismo?-
- Certo. O credi forse che il solo scopo dei miei viaggi sia trovare una guerra e prendervi parte?-
Lei non disse niente, ma fu Marie a parlare.
- Perché, allora, sei diventato lo Stratega?- chiese - Insomma… se non viaggi per combattere, a che ti serve elaborare un piano?-
- A vivere.- spiegò lui, tranquillamente - Sono molto sfortunato, purtroppo, e in tanti posti ci sono problemi d’ogni tipo, in cui può capitare di rimanere invischiati. Sapere sempre cosa fare e come farlo mi ha tratto d’impaccio durante gli imprevisti. Specie quando torno a casa… sul mio pianeta c’è spesso una qualche guerra. Al momento sono in congedo temporaneo, ma so già che presto mi richiameranno in servizio… e col grado di Generale di Brigata, temo.- aggiunse, mentre l’espressione serena si sul suo volto si adombrava per un istante. Sembrava che il solo pensiero lo intristisse - Beh… se non altro, in questo mio ultimo viaggio ho avuto modo di incontrare qualcuno che speravo di conoscere da molto tempo.- aggiunse, tornando a sorridere con quella sua insopportabile tranquillità.
- E chi, Rowan Black? Eri così ansioso?- grugnì Leon, ripensando al breve e sterile scambio di battute che aveva avuto col Mastro Armaiolo.
Drake si lasciò scappare una risata, ma non rispose.
Raggiunsero il grande cancello in ferro battuto, in quel momento aperto, ed entrarono nell’ampio cortile del castello. Dentro trovarono innumerevoli Cadetti del Sole, coloro che erano in attesa di diventare dei veri Figli del Sole, i quali passeggiavano nell’erba e tra i radi alberi, sedevano sulle panche di pietra per leggere, conversavano o semplicemente si avviavano da qualche parte. Nessuno fece troppo caso a loro, ma Leon non poté non guardarsi intorno mentre attraversava il cortile, dirigendosi alla grande porta di legno scuro che permetteva di entrare nell’edificio.
- Ti manca tutto questo?- chiese Drake - Correre a lezione, addestrarsi ogni giorno, studiare…-
- No.- rispose subito lei - Non mi manca affatto.-
In realtà, non c’era molto di cui avere nostalgia: la scuola, in qualsiasi sua forma, era noiosa, e non aveva mai stretto grandi legami degni di tale nome all’interno della Academy, in passato. Non ci aveva mai tenuto particolarmente, né aveva mai sentito il bisogno di farlo. Di conseguenza, anche se qualcuno alzò lo sguardo quando passò, nessuno le rivolse la parola. Forse, quelli che l’avevano avuta come compagna di corsi neanche la riconobbero.
Entrarono nel castello, ritrovandosi in un ampio atrio pieno di porte, in fondo al quale c’era una grande scala che saliva ai piani superiori. Leon si diresse subito di sopra, e guidò i suoi compagni attraverso i corridoi della Academy fino ad arrivare davanti ad un grande portone in legno scuro. Oltre c’era la biblioteca, piena di scaffali e scaffali di libri. Centinaia e centinaia di volumi. Migliaia di tomi e pagine da consultare.
Era un ambiente enorme, che forse era stato scavato parzialmente anche nel fianco stesso della montagna, dal soffitto altissimo, tanto che ben tre piani rialzati erano stati eretti all’interno, e le stanze e i corridoi di quel luogo erano tutti composti da scaffali ricolmi di tomi delle dimensioni e dei colori più vari, il tutto immerso in un grandissimo silenzio.
Malgrado Leon non si fosse mai considerata una studiosa, né un’amante dei libri, le era sempre piaciuto trascorrere il proprio tempo libero là dentro. Se non altro, era più facile trovare un angolino tranquillo in cui starsene per conto proprio.
- Ora noi andiamo alla sezione dedicata alla xenobiologia.- disse Leon, guardando Gareth - Tu cerchi quella che parla di Guarigione, quindi vai a destra e prosegui dritto fino al reparto ventinove. Non puoi sbagliare, ma se dovessi incrociare la sezione sulla Criocinesi allora devi tornare indietro per un tratto.-
Lui annuì.
- Va bene. Tu che fai, Marie, vieni con me?-
Lei sbuffò.
- Ma sì, via…- disse - Tanto, non ho granché da fare…-
- Allora, ci vediamo in cortile tra un paio d’ore.- disse Drake - A più tardi.-

Lo so, lo so... un altro ritardo. Perdonatemi, come vi ho detto l'ultima volta non è un periodo facile. Ringrazio comunque John Spangler, Easter_huit, Biscottoalcioccolato e Bindaz, che mi stanno seguendo malgrado tutto. A presto!

   
 
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