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Autore: gli    21/12/2021    0 recensioni
Il capitano Flint era stato, da sempre, una presenza costante nella vita di Emma, era il vicino di casa di lei e sua madre e fin dai primi anni si era in qualche modo preso cura di loro come un padre e come un nonno. Lui, che ad Hogwarts non ci era mai stato ma che la conosceva come le sue tasche, aveva colmato le ingenti lacune che Christina aveva sul mondo magico, aveva raccontato a Christina ed Emma di casate e maghi potenti, giganti, centauri e maghi oscuri e soprattutto aveva raccontato loro di Harry Potter. Harry Potter era il bambino che più Emma aveva odiato nella sua infanzia, il motivo per cui suo padre non si sarebbe permesso di amarla e probabilmente il motivo per cui lei era al mondo.
Storia ripubblicata, rivista e corretta, (Precedente titolo: Rette incidenti)
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Emma Bale era cresciuta sentendo sua madre parlare di Hogwarts, di magia e di quanto suo padre fosse un eroico cavaliere oscuro.
Per i suoi primi 11 anni era vissuta in un mondo a metà tra la magia del padre che non aveva mai conosciuto ma di cui la madre non faceva che tessere le lodi i e la normalità della madre, Christina Bale, creatrice di essenze e profumi originaria di Cokeworth.
Emma non si era mai sentita troppo magica e, se anche quella sua adorata madre non faceva che decantarle quel mondo a cui avrebbe potuto appartenere non era convinta quanto lei di apprezzare il suo probabile destino. Nonostante ciò un giorno la sua lettera era arrivata: avrebbe frequentato Hogwarts e probabilmente parlato con quel padre che non aveva mai visto e che a stento riconosceva la sua esistenza.
Purtroppo tutto precipitò  il 15 agosto della stessa estate in cui la famosa lettera era arrivata, Christina Bale scoprì di essere gravemente ammalata e nessuna delle proteste della donna riuscì a convincere Emma a partire, lei non sarebbe andata in Scozia mentre sua madre moriva, non avrebbe giocato a far la strega mentre la donna che l’aveva cresciuta affrontava da sola li lungo calvario che quella malattia comportava.
Scrisse personalmente ad Albus Silente per comunicare che non avrebbe frequentato la sua scuola con tutte le motivazioni del caso, il preside rispose esponendo il suo rammarico e augurando a lei e sua madre che tutto andasse per il meglio.
Emma sperò per un breve periodo che il preside avesse ragione e tutto sarebbe andato per il meglio ma purtroppo tutti gli auguri e le speranze furono vani e Christina Bale morì due anni dopo lasciando sola un’Emma tredicenne
La ragazza sperò, a quel punto, che suo padre si facesse avanti, che si prendesse carico di lei, che le dimostrasse un po’ di quell’amore che Christina le aveva detto tante volte provare per lei ma ciò non accadde e Emma si ritrovò orfana e affidata al capitando Everard Flint, magonò e capo di un reparto speciale della polizia babbana che fungeva da collegamento con gli auror nei casi congiunti.
Il capitano Flint era stato, da sempre, una presenza costante nella vita di Emma, era il vicino di casa di lei e sua madre e fin dai primi anni si era in qualche modo preso cura di loro come un padre e come un nonno. Lui, che ad Hogwarts non ci era mai stato ma che la conosceva come le sue tasche, aveva colmato le ingenti lacune che Christina aveva sul mondo magico, aveva raccontato a Christina ed Emma di casate e maghi potenti, giganti, centauri e maghi oscuri e soprattutto  aveva raccontato loro di Harry Potter. Harry Potter era il bambino che più Emma aveva odiato nella sua infanzia, il motivo per cui suo padre non si sarebbe permesso di amarla e probabilmente il motivo per cui lei era al mondo.
Everard Flint era anche il responsabile dell’incontro Tra Christina e l’uomo che era poi diventato il padre di Emma, l’uomo era stato infatti ospitato in casa del capitano per diversi mesi per ordine diretto di Albus Silente (che Emma sapeva essere, sempre dai racconti di Flint, il mago più potente avesse mai camminato sulla terra), in quei mesi di permanenza a casa Flint il padre di Emma aveva conosciuto Christina ed era iniziata quella strana relazione che avevano portato poi avanti fino a che la donna non si era ammalata. Il padre di Emma era poi andato via da casa Flint ad insegnare nella scuola di Albus Silente ma era sempre tornato da Christina, qualche tempo dopo Emma era stata concepita e la relazione tra i suoi genitori era andata avanti senza comprenderla, come se lei per suo padre non fosse mai esistita o fosse stato solo un incidente di percorso.
Emma sapeva dal capitano che suo padre era un uomo fidato di Albus Silente e sempre il capitano le spiegò qualche anno dopo che nel mondo magico imperversava una guerra e suo padre era in prima linea e che quello era il motivo principale per cui non si sarebbe preso cura di lei. Chiunque fosse importante per lui sarebbe stato in grave pericolo. Quando la guerra finì Everard Flint, con le lacrime agli occhi, comunicò ad una quasi sedicenne Emma che suo padre era morto da eroe e le consegnò una lettera scritta da lui poche ore prima di morire per quell'unica figlia che mai aveva voluto conoscere e che da sempre si era impedito di amare.
Emma l'aveva letta avida di informazioni e alla fine della lettura non era più arrabbiata con lui, anzi provava pena e quella pena le aveva fatto trovare la forza di perdonarlo. Quella era la lettera di un uomo distrutto, era una lettera di rimorso e pentimento, era straziante e mentre continuava a leggere si rese conto che quell'uomo infondo doveva averla, a suo modo, amata proprio come aveva sempre detto Christina. E allora quando finì di leggere la lettera finalmente pianse per lui.
All’età di 22 anni Emma conservava quella lettera da 7 anni, gelosamente.
Emma era sempre stata una brillante studentessa ed una fine conoscitrice dell’animo umano. A 21 anni si era laureata in Psicologia in una delle prestigiose università inglesi grazie ai suoi soli sforzi e il sostegno sempre discreto di Everard Flint, un anno dopo lo stesso capitano Flint l’aveva arruolata come sua collaboratrice al dipartimento di collegamento Scotland Yard-Auror che lui dirigeva. Emma in particolare si occupava di profiling criminale ed era qualcosa che i maghi poco conoscevano e dunque spesso si affidavano al dipartimento di Flint per meglio comprendere vittime e criminali. Emma era molto brava nel suo lavoro ed era diventata abbastanza conosciuta anche negli ambienti magici, Flint era fiero di lei così fu con un certo orgoglio che quella mattina la chiamò al cellulare per ordine dello stesso Ministro della Magia.

 
  
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