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Autore: 68Keira68    03/09/2009    3 recensioni
Non ti accadrà niente, io ti posso giurare che non sarai mai più sola per davvero. Attraversa il varco e sarai protetta."... Volevo scoprire la verità e se il mio destino era dietro quella sfera, l’avrei afferrato senza altre esitazioni. Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo, dopodiché avanzai decisa all’interno del varco. Una ragazza con speciali e unici poteri magici cerca di vivere la sua esistenza nel nostro mondo, sentendosi perennemente isolata ed emarginata a causa delle sue capacità, finché un giorno le voci di due figure sconosciute, un leone e una donna, la invitano ad entrare nel loro mondo per non sentirsi più sola e per scoprire la verità che le era stata nascosta da sempre. La giovane accetta senza sapere le enormi conseguenze che avrà il suo gesto su tutti gli abitanti di Narnia, primo tra tutti il re Peter Pevensie, che incontra in circostanze burrascose ma con il quale instaurerà un legame dolce quanto pericoloso. In una Narnia già in lotta con il tiranno di Telmar, un nuovo male, proveniente direttamente dagli incubi più reconditi di ogni abitante magico, tornerà dal suo limbo più potente e assetato di vendetta che mai. NB: La storia segue gli eventi del secondo film e ci sono tutti i personaggi, anche se i principali sono Peter, Caspian, un nuovo personaggio e una vecchia conoscenza^^
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Aslan, Caspian, Jadis, Peter Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Sono nuova di questa sezione, questa è la prima storia che scrivo su Narnia ^^ premetto che l'idea mi è balzata in mente all'improvviso mentre guardavo il secondo film e che non ho letto i libri, quindi se ci dovesse essere qualche imprecisione sulla storia non abbiatemene per cortesia! L'inizio della storia, prologo a parte, è ambientato ai giorni nostri e introduce la protagonista, ma i nostri eroi appariranno presto, già nel terzo cappy, prometto ^^ La storia tiene conto di tutto quello che è successo ne "il leone, la strega e l'armadio" e nell'inizio de "Il principe Caspian", più o meno fino all'arrivo di Peter e co alla tavola di pietra ^^. Da quel punto la storia segue a grandi linee quella del film per un bel pezzo finchè non subisce un brusco cambio di rotta, però non voglio farvi altre anticipazioni o rovinerei la sorpresa^^.
 La giovane ragazza con i capelli rossi che è nella copertina è la cantante Taylor Swift, che da il volto alla mia protagonista, Cathrine Icepower. Vorrei sottolineare che il personaggio della mia fan fiction non è ispirato alla cantante, semplicemente è la ragazza che più si avvicinava fisicamente alla descrizione di Cathrine per poterla inserire nella copertina :-) 

Mi auguro che la storia vi piaccia ^^ e se lasciate in commentino anche piccolo per farmi sapere se è il caso di continuarla oppure no ve ne sarei grata! Un bacio a tutti quanti!




witch


Prologo


“Siete sicura di volerlo fare, mia signora?”

Una voce gracchiante e stridula, proveniente da un piccolo essere imbacuccato in una giacca marrone più grande di lui, si rivolgeva titubante all’unica persona presente in quella stanza altrimenti deserta.

“Si, vado in guerra e anche se le probabilità di vittoria sono alte, non posso rischiare su una cosa così importante.”

La voce della donna,, forte e chiara quanto gelida, rispose alla prima. Era una donna sulla quarantina, dalla bellezza immacolata ed eterea anche se fredda e algida, capace di provocare soggezione per colpa degli occhi azzurri e glaciali come iceberg ma anche attrazione grazie alla candida pelle diafana e un corpo sinuoso e perfetto nonostante l’età. La figura femminile si avvicinò ad una culla con lentezza ma con fermezza. Una volta accostatesi all’elaborato lettino, ne tirò su un fagotto azzurro, rivelando una terza presenza nella stanza, prima passata inosservata.

“Lei rappresenta l’altra parte di me. Se io disgraziatamente dovessi andarmene, continuerei a vivere in lei in attesa del giorno in cui lei stessa potrà farmi risorgere in un corpo mio. Non posso permettere di perdere entrambe”proseguì, più rivolta a se stessa che al nano inginocchiato accanto a lei.

“Ma trasportarla in un’altra dimensione potrebbe essere pericoloso, mia signora. Se non dovesse dar ritorno?” mormorò con voce tremula.

La donna posò i suoi occhi di ghiaccio sul nano, facendo frusciare la lunga e raffinata veste bianca sul pavimento del medesimo colore. Per una manciata di secondi permise ad un piccolo sorriso di scherno di modellare le sue labbra rosse come il fuoco, tonalità in netto contrasto con il resto della sua carnagione.

“Tornerà. La verrò a riprendere io dopo la vittoria.”

“E se dovessimo perdere?” osò il servitore senza riflettere, pentendosi subito dopo della sua domanda temendo la reazione della propria signora che non vantava la fama di persona misericordiosa. La donna infatti lo fulminò con lo sguardo e irrigidì i muscoli del collo, movimenti sufficienti a far tremare il nano da capo a piedi, certo che sarebbe stato punito. Fortunatamente per lui però, la donna si limitò a sibilare la risposta accorata.

“Se una disgrazia del genere dovesse realmente accadere, Nives è mia figlia, il richiamo verso la terra natia l’accompagnerà per tutta la sua vita, indicandole la giusta via quando sarà pronta per percorrerla e tornare. Senza contare che io stessa veglierei su di lei in forma di spirito.”

Scostò leggermente da lei la bambina avvolta da una coperta interamente azzurra per scrutarla in viso. Aveva a mala pena un anno, lo gote erano arrossate per la fredda temperatura della stanza, l’ultima a nord del palazzo di ghiaccio, la più piccola, ma la più preziosa per quello che conteneva: il portale spaziotemporale. Teneva gli occhi chiusi e i pugnetti stretti, anche se i lineamenti erano rilassati, segno che stava dormendo placidamente. La testa era ricoperta da soffici boccoli rossi seminascosti dalla coperta.

“Ci rivedremo, sia che dovessi vincere che dovessi perdere. Io sono te e tu sei me. Il nostro destino è legato dal nostro potere. Solo tra di noi possiamo capirci perché solo tra di noi possiamo essere noi stesse. Per gli altri saremmo sempre delle emarginate, per questo devi rimanere celata al mondo finché non sarai perfettamente al sicuro.”

La donna strinse la bambina al petto e le diede un leggero bacio sulla fronte. Poi, con una cadenza austera, si diresse verso la parete dinanzi a lei. Pareva fatta di una consistenza completamente diversa dalle altre tre. Era bianca perlacea invece che azzurra, ed emanava una pallida luce, simile al riverbero del sole su un laghetto.

“Futura regina alterum mundum veniat”

Le parole dell’incantesimo si infransero sulla superficie della parete, rivelando un’essenza gassosa che si dissolse poco a poco, mostrando una villetta a due piani, bianca e ben tenuta, ma completamente diversa dalle abitazioni che la donna e il nano erano abituati a vedere.

“Mia signora, dove state mandando la principessina?” domandò preoccupato il servitore.

“In un’epoca e in un luogo completamente diversi dal nostro, dove sarà al sicuro fino al mio ritorno” spiegò brevemente prima di sfilarsi con la mano destra un medaglione dal suo delicato collo. Era un oggetto di raffinata fattura, interamente d’oro bianco, dalla catenina all’effigie raffigurante un’elaborata J sopra un palazzo stilizzato. Lo legò al collo della bimba sussurrandole “Grazie a questo, ovunque andrai e chiunque incontrerai, sarai protetta, mia piccola Nives”

Le passò la mano sinistra sul volto, compiendo un complicato movimento con il polso, e grazie ad un incantesimo, sollevò la bambina in aria per magia.

“A presto, mia principessina” la salutò con un sorriso dolce, che raramente solcava il suo volto di ghiaccio, dopodichè, mormorando un secondo incantesimo, le fece attraversare la barriera con la speranza di rivederla il prima possibile. Quando il portale si richiuse, la donna avvertì un’inspiegabile stretta la cuore. Non poteva prevedere che quel malessere l’avvertiva che la sua speranza sarebbe risultata vana.
   
 
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