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Autore: LaTuM    21/12/2021    1 recensioni
A Tokyo sono sempre tutti di corsa: lavoratori ed eroi tornano a casa tardi, stanchi e affamati. Per fortuna però esiste un luogo dove il tempo si ferma. E' la Tavola Calda di Mezzanotte, così la chiamano i clienti di quel piccolo locale pronto ad accogliere, tra mezzanotte e le cinque, chiunque abbia fame. Ci sono pochi piatti in menù, ma chiedete allo chef, se ha gli ingredienti vi preparerà qualunque cosa vogliate.
[BakuDeku, ispirata a Midnight Diner – future!fic – Pro Heros]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo Chef di Mezzanotte - Capitolo 4

Disclaimer: Boku no Hero Academia e Midnight Diner – Tokyo Stories non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.


Lo Chef di Mezzanotte

Hero Tales


Gyoza tofu, funghi e zucca


Era l’una di notte di un qualunque giorno di ottobre quando Izuku entrò alla tavola calda di Katsuki. Sapeva che a quell’ora c’era movimento, oramai era diventato a tutti gli effetti un cliente abituale – non aveva capito se gli altri avessero capito ci fosse visto che aveva smesso di andare in giro con quel ridicolo cappellino da baseball, ma a nessuno sembrava importare veramente qualcosa – ma non si aspettava così tanta gente da riempire quasi il locale. Era rimasto giusto un posticino per lui.

“Zuku-kun!” lo chiamò Kane mentre versava un po’ di birra in un bicchiere, passandoglielo educatamente “Oggi è tornato Hiro-san da Hokkaido e ha portato zucca e funghi!”

“Wow” che prelibatezze!” commentò Izuku con un sorriso in direzione di Hiro.

“Lo chef sta pensando cosa cucinarci, anche oggi non possiamo chiedergli nulla.”

“Beh, credo potremmo ritenerci fortunati. Ka… Lo chef è sempre bravo a stupirci.”

“Vero Zuku-kun!” commentò Sina, una ragazza di circa trent’anni che veniva lì di tanto in tanto. Prendeva solo cibi a base di verdure e privi di noodle, riso o… cibo, come spesso era solito prenderla in giro Kacchan, soddisfacendo comunque le sue richieste.

“Per chi indovina, il primo giro è gratis” disse la voce di Kacchan dalla cucina “Avete trenta secondi” aggiunse poi portando alcune bottiglie di birra fresca che erano appena state tirare fuori dal frigo. Tutti si servirono da bere – riempirono un bicchiere anche per lo chef – e iniziarono a proporre ricette, ma nessuno riuscì a indovinare.

“Gyoza grigliati ripieni di tofu, cipolla, funghi e zucca” disse Kacchan mettendo sul bancone una grande padella con dentro dei ravioli rosolati a puntino ancora sfrigolanti, con una perfetta doratura in superficie che li avrebbe resi sicuramente croccantissimi all’esterno e morbidi e succosi all’interno. Osservò con attenzione le mani di Katsuki prendere delle ciotoline e riempirle di salsa di soia prima di disporle davanti a ogni commensale. Poi, con rapidità e una grazia nei movimenti difficile da associare all’eroe esplosivo Dynamight, iniziò a riempire i piattini rettangolari con quattro ravioli per ciascuno dei suoi clienti.

Quando ognuno ebbe la sua porzione – Kacchan riempì un piatto anche per sé – ognuno giunse le mani e dopo un generale Itadakimasu si gustarono una delle cose più fenomenali – e improvvisate – che a detta di tutti fosse mai stata cucinata da che quella piccola tavola calda aveva aperto. I sapori si combinavano alla perfezione, la sapidità della soia incontrava la dolcezza della zucca e della cipolla, accompagnate dalla delicatezza del tofu che creava armonia tra i due opposti. L’involucro esterno era croccante esattamente come Izuku si era aspettato ed erano caldi al punto giusto per essere morsi senza però scottarsi. Osservò di nascosto Kacchan mordere un gyoza chiudendo le labbra intorno alla crosta croccante, mentre sorrideva a una battuta di Yaro. Era davvero diverso dal Katsuki che sempre stato abituato a frequentare eppure la cosa non lo stupiva minimamente. Era come se in fondo sapesse che quello era il vero animo del suo amico e che tutta la rabbia e il suo temperamento esplosivo fosse quasi più una conseguenza o una necessità dettata dal suo Quirk che altro (come se per evitare di collassare dovesse essere sempre arrabbiato perché aveva letto che la nitroglicerina poteva avere delle conseguenze potenzialmente gravi sul cuore). Vederlo poi con la divisa da chef blu il grembiule sporco (ma molto meno di quello che si sarebbe potuto aspettare da qualcuno che aveva passato le ultime ore a cucinare) l’espressione rilassata, divertita e serena… Izuku dovette ammettere a se stesso che forse la sua ammirazione per Kacchan stava sorvolando un territorio inesplorato e altamente pericoloso. Sarebbe finito per diventare patetico. O almeno, decisamente più patetico di quanto già in fondo non fosse o non fosse stato in vita sua, ma vedere Kacchan così felice rendeva felice anche lui. E questo forse era davvero un brutto segno.


“Chef, si è superato!” disse Sina che, inaspettatamente, aveva mangiato di gusto i ravioli nonostante contenessero della spaventosa farina.

“Merito di Hiro, senza i suoi ingredienti non avrei combinato nulla.”

“Non faccia il modesto chef!”

Izuku per poco non si strozzò. Kacchan era tutto fuorché modesto e quella era davvero l’ultima frase che mai si sarebbe sentito di sentir pronunciare rivolta all’amico.

“Accetto il complimento” rispose lui cordialmente in direzione della ragazza. Questa pagò e se ne andò, lasciando Izuku e Katzuki da soli nel locale. Erano quasi le cinque, avevano mangiato a chiacchierato per quattro ore ed oramai era quasi arrivata l’ora di chiudere. Il turno di Deku iniziava alle sette e avrebbe appena fatto in tempo ad andare a casa, lavarsi, cambiarsi e arrivare in agenzia. Dormire quella sera (...sera?) non se ne parlava nemmeno per sbaglio.

“Spero non ti abbia dato fastidio” disse Izuku quando furono soli senza nessuno nei paraggi che potesse sentirli.

“Tu mi dai sempre fastidio” rispose il biondo senza però credere davvero alle sue parole.

“Mi sembra di aver invaso la tua privacy e aver intaccato qualcosa di solo tuo...” continuò Izuku, ignorando le parole provocatorie dell’altro.

“Deku… se non ti avessi voluto qui, non saresti mai più entrato. Non ti avrei nemmeno invitato, eppure l’ho fatto e sei qui. Non hai detto niente a nessuno e qui nessuno sembra essere interessato a noi. Hanno tutti Quirk abbastanza inutili e fanno lavori normali, ma sono...”

“Amici?”

“Buoni conoscenti. Sono pur sempre miei clienti” spiegò il biondo girandosi verso Izuku che o guardava ammirato.

“Sei incredibile Kacchan...”

“E tu sembri un disco rotto” borbottò l’altro senza riuscire a nascondere però quel lieve sorriso che Izuku aveva imparato a riconoscere nelle sue più diverse sfaccettature.

“Ammettilo che non ti dispiace.”

“E’ ora di chiudere,..”

“Kac-chan!”

“De-ku!” Gli fece il verso il biondo uscendo dal bancone per mettere a posto gli sgabelli, lavare il pavimento e poi andare finalmente a casa a dormire.

“Dai, Kacchan… almeno questa piccola soddisfazione!”

“Dovrai passare sul mio cadavere” sibilò l’altro, ritrovandosi in una frazione di secondo bloccato con la schiena verso il bancone e il corpo di Deku che lo spingeva verso di esso.

“Deku!”

Lo sguardo di Izuku si rabbuiò.

“Non dirlo Kacchan. Ti ho visto ferito, ti sei fatto trafiggere da Shigaraki, hai subito delle ferite così profonde per colpa mia… non chiedermi di passare sul tuo cadavere quando ho rischiato di farlo per davvero” disse il ragazzo serio, guardandolo fermamente negli occhi senza abbassare lo sguardo, lasciando il biondo di stucco.

“Io...” Katsuki si ritrovò senza parole e la cosa non gli piaceva per niente “Va bene, lo ammetto, sentirti dire quanto sono incredibile è fantastico ma perché io sono fantastico e, soprattutto, sono vivo. Ora vai a casa, lo so che inizi tra due ore: fatti una tanica di caffè e una doccia perché odori di fritto.”

Izuku sorrise.

“Anche tu”

“Io ho cucinato tutta la sera per voi scansafatiche e mi è rimasto addosso tutto l’odore del vostro cibo.”

“Ma è cibo buono.”

“Puoi giurarci...” rispose Kacchan con un ghigno e Izuku si sciolse.

Fortuna ebbe la decenza di farlo una volta uscito dal locale.


Note dell’autrice:

Hiro, in onore a Chef Hiro e Sina dal Wall Sina di Attack on Titan.

Questo capitolo mi piace un sacco per come interagiscono questi due. Spero non risulti OOC perché questo Chef Katsuki mi sta dando tante soddisfazioni *__*

   
 
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