Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: ClostridiumDiff2020    22/12/2021    0 recensioni
Una creatura incorporea, dopo aver vagato sulla terra per un'immortale eternità, inizia a desiderare di sfiorare la vita. Quando il suo sguardo incrocia quello di una ballerina.
Il suo desiderio di percepire il mondo materiale lo farà precipitare.
Inizia così la sua ricerca, del suo io mortale e di colei che lo ha strappato all'eternità.
Ispirazione ~ Il Cielo Sopra Berlino di Wim Wenders ~~~
~ Sì è magnifico vivere di solo spirito, e giorno dopo giorno testimoniare alla gente, per l'eternità, soltanto ciò che è spirituale. Ma a volte la mia eterna esistenza spirituale mi pesa. E allora non vorrei più fluttuare così, in eterno: vorrei sentire un peso dentro di me, che mi levi questa infinitezza legandomi in qualche modo alla terra, a ogni passo, a ogni colpo di vento. Vorrei poter dire: "ora", "ora", e "ora". E non più "da sempre", "in eterno"....
~ ... Il tempo guarirà tutto... Ma che succede, se il tempo stesso è una malattia? ...
~ ... Quei giorni perduti a rincorrere il vento a chiederci un bacio e volerne altri cento ~~~ Amore che vieni, amore che vai- Fabrizio De Andrè
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

4. What shall we use to fill the empty spaces



 
Cassie chiuse la porta, si tolse la giacca e la appese all’appendiabiti.
“Mi spiace che non ci sia molto spazio, io… Non ho molto da offrire…”
Si sentiva imbarazzata del suo piccolo appartamento ma Damiel le sorrise prendendole la mano. “È meravigliosa!” La genuina felicità dell’angelo rese Cassie orgogliosa del suo nido.
Aveva librerie in tutte le stanze. Ogni angolo era una perfetta nicchia per raggomitolarsi a leggere. E quel salotto sembrava illuminato di nuova luce ora che Damiel si era seduto in salotto.
E fu mentre lo osservava che ebbe la consapevolezza di non aver effettivamente un letto in cui ospitarlo. Non voleva dirgli di dormire sul divano, anche se probabilmente a lui non sarebbe dispiaciuto più di tanto. Ma Cassie si sentiva una persona orribile.
“Senti… Se ti dicessi che ho un solo letto e che ho poco altro da offrirti avresti brutti pensieri?”
Il candore di Damiel era maledettamente disarmante.
“Perché dovrei?”
Cassie rise e gli indicò la porta “Quindi se ti propongo di dormire assieme perché il mio divano è troppo piccolo per te e pieno di molle… Tu non penseresti che sono una poco di buono?”
 
Damiel sbatté le palpebre e Cassie si ricordò con chi stesse parlando.
Gli mostrò la stanza e poi ricercò nel cassettone qualcosa che potesse indossare, quando si voltò sobbalzò perché Damiel si era già tolto buona parte dei vestiti.
“Potevi aspettare un momento, vorrai i tuoi spazi”
Lui la osservò confuso “Non mi vergogno con te sei… come una mamma. È come se mi avessi visto nascere nella mia nuova vita umana”
Cassie ridacchiò imbarazzata e sgattaiolò fuori dalla stanza.
Per un attimo ebbe l’impressione di vedere un’ombra oltre la finestra, una figura pallida slanciata. Il viso malinconico, i capelli candidi come la neve. Ma nel tempo di un battito di ciglia era scomparsa. Lo sguardo corse lungo il corpo di Damiel, al come lo mostrasse senza timore al mondo e si vergognò dei propri pensieri, era veramente un angelo caduto.
 
 
….
 
 
Samael rimare tra le ombre, mentre il corpo umano di Damiel si mostrava davanti ai suoi occhi, inconsapevole. Non riusciva a distogliere lo sguardo da quelle spoglie mortali.
Per un secondo i profondi occhi scuri di Damiel corsero nella sua direzione.
Il freddo, la pioggia, il mondo dei mortali stava iniziato a divenire sempre più reale.
 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: ClostridiumDiff2020