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Autore: Herit    23/12/2021    3 recensioni
Molto tempo fa, in un tempo di cui nessuno ha più memoria, venne predetta la fine degli dei e con essa del grande impero di Qunall.
Sei sconosciuti verranno coinvolti loro malgrado in trame contorte e segreti aberranti, storie del passato e visioni del futuro, scoprendo il vero prezzo della libertà.
"Con la morte della Dea Madre chi credete sarà libero? Gli dei o i mortali?"
Genere: Angst, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Triangolo
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La Fortuna di Ismet
Campagna d&d 5e ideata da Xiwan 
Trascrizione Herit


Le grandi imprese nascono a piccoli passi. 
Come un albero secolare germoglia da un singolo seme, la storia snoda da prima le proprie radici nel terreno fertile del passato, per poi sbocciare in migliaia di direzioni verso il cielo. Verso il Futuro.
Noi siamo il frutto di quel che è stato seminato da chi è venuto prima di noi. 
E se questo mio scritto è arrivato nelle tue mani, non averne timore. Sarà un amico. 
Sarà per te carezza, abbraccio. Il calore di quelle fiamme che noi abbiamo visto spegnersi. 
Sarà disagio, paura. Il buio di profondità che brillano della luce della conoscenza. 
Ma ti starà vicino. 
Com'è stato vicino a me. Te lo prometto. 

Non guardare allo scorrere del tempo. Ho scoperto che è relativo. 
Che per alcuni cinquecento anni non sono che pochi istanti. Mentre per altri non sono altro che un sospiro ed una speranza. 
Che ci sono segreti in questo mondo. 
Finestre in cui il passato ed il presente si toccano. Devi solo avere il coraggio di guardare oltre il vetro ed ammirare il panorama. Con rispetto, anche se il tuo desiderio di conoscere è grande. Anche se la tua fame di vendetta è insaziabile. Anche se... ogni tua certezza crollerà davanti al peso della verità. 

Non guardare allo scorrere del tempo. 
Siediti, avanti. 
Preparati del tea, sono certa che avrà il sapore della perfezione. Di ciò che ami di più. Ci sono anche dei biscotti, prendine pure uno. Accomodati e sii mio ospite, perché sarà un viaggio lungo ed avrai bisogno di energie. 

Bene, ora possiamo cominciare. 

 

E.





Nell'epoca chiamata “Primo Regno” una terribile minaccia ormai dimenticata, gettò la sua ombra sui Picchi del Cielo. Per sconfiggerla una Goliath prescelta vestì le pelli dell'Orsa e riunì i clan della sua gente sotto un'unica bandiera: quella di Quillan, la Grande Orsa, riportando la pace e salvando il mondo dalla distruzione. Ciò che ottenne il Primo Paladino di Quillan, a noi noto come Qunall, furono la pace ed un popolo finalmente unito sotto l'effige della Grande Madre creatrice del Tutto. Un popolo prospero, che alla morte della loro Imperatrice, venne guidato con fierezza dai suoi successori. Tanto che durante il “Terzo Regno” aveva ormai allungato la propria mano verso le Isole Iridee, dimora secolare del popolo degli Elfi. 
Devi sapere, caro amico, che gli Elfi sono un popolo all'apparenza spocchioso. Ma come potrebbe essere diversamente, quando vivi la tua vita in isolamento, sicuro che tra le calde comodità della tua dimora nulla potrebbe toccarti? 

Memori delle imprese compiute dall'impero di Qunall, i nove re degli Elfi siglarono una pace con i Goliath sottomettendosi in cambio di una parvenza di libertà. Nacque così lo Stato Libero d'Irea con alla guida la dinastia Wysamys, capeggiata da un Re fantoccio in quanto il potere era ora nelle mani dei generali Goliath che soffocavano qualunque tentativo di rivolta nel sangue. 
I Goliath sono creature caparbie, le conosco bene, e con il benestare della Grande Madre del Tutto, la loro forza pareva inarrestabile. Tanto che nel corso dei due secoli successivi le terre che ancora non si erano piegate al loro controllo si potevano contare sulle dita di una mano. 

Le Giungle di Humaba, site al limitare Est dell'impero, divennero un'alcova di ribelli, fuggitivi e criminali. Si elevarono a simbolo della libertà a qualunque costo. Lì le genti si riunivano e combattevano l'avanzata dell'impero lasciando da parte i propri dissapori a favore di una lotta comune. Una guerra sanguinosa che trovava il suo contraltare sui campi in prossimità del fiume Dwayne, così ribattezzato in onore di uno dei luogotenenti dell'Impero che aveva “liberato” quelle zone dalla presenza degli Orchi annettendo così alle terre dei Goliath anche la penisola del Quantanal.
Molti considerano gli Orchi come bestie stupide e prive di senno. Posso confidarti che sì, gli Orchi possono essere assennati. Ma anche appassionati. Divertenti. Caparbi. Capaci di onorare anche il più infimo degli avversari. Di rispettare anche la più infima delle creature. 

Nell'Ottantesimo anno del Quinto Regno le uniche terre lasciate intoccate dalla mano dei Goliath erano dunque le Giungle di Humaba e Le Terre selvagge di Epora. Entrambe ancora coinvolte in una strenua guerra contro l'avanzata dell'Impero. 
Ed è in quell'estate che comincia la nostra storia. 
Nella città di Chaael, prima colonia dell'Impero nelle Terre Selvagge.
Nei pressi del Fiume Dwayne. 

 

   
 
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