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Autore: Fe_    25/12/2021    1 recensioni
Fanfiction semi-interattiva: leggere il capitolo 21 per ulteriori informazioni
Raccolta || Multi-rating || Slice of Life
Raccolta disomogenea ambientata in una Hogwarts contemporanea, con adolescenti che hanno sulle spalle solo il peso della loro età e non della salvezza del mondo.
Questo non vuol dire che le loro vite siano più facili, però: le nuove, travolgenti emozioni che provano una volta affacciati oltre l’infanzia sono abbastanza potenti da sconvolgerli.
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[I capitoli 1-20 fanno parte del Calendario dell'Avvento, con prompt relativi al natale]
21.Luna- [Angelika Hunt; Lorina Altea Marie Erzsébet Caeli]
[...]
28. Litigio- [Murphy Spencer Lightwood; Lilith Eve Marie Beaumont; Royal de Vries]
29. Posta del cuore- [Lorina Altea Marie Erzsébet Caeli; sorpresa]
30. Festa segreta- [Timòn Sandro Ramirez; Leslie Keith Hamilton; Enéas Alistair Morgenstein Silva; Mikhail Ivankov]
Genere: Azione, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Filius Vitious, Maghi fanfiction interattive, Minerva McGranitt, Mirtilla Malcontenta
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Titolo: Voci di corridoio
Titolo del capitolo: Cucinando insieme
Personaggi: Angelika Hunt; Cesaria Morin.
Rating: Verde
Note: Slice of life | Fluff | 535 parole
Poco da fare, a me Cesarina e Lieke piacciono. In generale il fem!slash è un big yes per me, loro due poi sono particolarmente adorabili nella loro dinamica.
Godetevele.



Angelika ha le scarpette di vernice lucida, proprio come quelle di una bambola.
         Nella cucina in miniatura del castello, a misura di elfo domestico, lei pare proprio un burattino nella sua casetta giocattolo, i piccoli piatti di plastica perfetti sui vassoi decorati. Cesaria posa il mento sulla sua spalla, gli occhi azzurri incollati alla sac à poche con cui la ragazza sta decorando una torta, piccoli ciuffi di panna candida pronti per essere fotografati.
         L’ambiente è pervaso dal profumo di pan di zenzero, vaniglia e cannella, ricorda ad entrambe il natale che ormai passano insieme ogni anno, a casa delle madri di Angelika che hanno adottato anche la serpeverde. Cesaria le stringe le braccia attorno alla vita e chiude le palpebre, rilassata dalla scena familiare.
         «E poi sono io quella appiccicosa.» Commenta, e la più grande sbuffa una specie di risata senza muoversi. Sobbalza appena quando sente qualcosa di freddo sulla punta del naso, e spalanca gli occhi per trovarsi davanti una Angelika dal sorriso birbante.
         «Guarda che è domenica, hai dormito.» Rincara, e Cesaria allunga una mano per prendersi un decoro di panna. Se lo porta alle labbra sotto il suo sguardo stupito e di dissenso della grifondoro.
         «Infatti non sono stanca. Volevo solo fare la mia parte per il club che ti ho aiutata a fondare.» Precisa la maggiore, e sorride nel vederla accigliarsi maggiormente. Effettivamente è vero che, non fosse stato per l’influenza della maggiore, il club di cucina di cui Angelika è presidentessa e unico membro attivo non esisterebbe, ma questo vuol dire averla spesso in giro ad assaggiare.
         «E allora fai la tua parte. Togli dal forno gli omini di pan di zenzero, e poi aiutami con i muffin salati.» Angelika appoggia la sac à poche sul ripiano e posa le mani sui fianchi, voltandosi verso di lei. Il grembiule bianco che indossa poco ha potuto contro la farina che le impolvera la divisa scolastica, e Cesaria ride nel guardarla.
         «Sì, chef!» Esclama, scattando sull’attenti.
La moretta scuote la testa, poi prende il dolce e lo porta verso il frigo. Cesaria le apre lo sportello, cosa che l’altra non può certo fare mentre tiene con entrambe le mani il piatto: le fa un cenno col capo, e la maggiore ricambia con un occhiolino.
         Angelika prende uova, farina e latte ed inizia a lavorarli in una ciotola con una frusta. Cesaria si sporge da sopra la sua spalla ed allungando un dito nell’impasto morbido che sta mescolando.
         «Non mi hai sentita? Il forno, i biscotti si bruciano.» Le dice, senza traccia di sorpresa o stizza nella voce. La serpeverde sa che sta sorridendo, così anziché portarsi il dito alle labbra le sporca con il composto la guancia, e questo la fa sobbalzare.
         «Prefetto Morin!» La sgrida, voltandosi di colpo con un cipiglio che sul suo viso di bambola è assolutamente comico.
         «Così sei più appetitosa, Lieke. Potrei mangiare te e lasciare stare torte e biscotti, che ne dici?» Cesaria ride dell’espressione indignata della grifondoro, che la spinge via gonfiando le guance morbide. Brandisce con aria estremamente poco minacciosa la frusta con cui lavorava prima.
         «Tu non potrai avere nulla da questa cucina. Né torte, né biscotti, né me. Non li meriti.»
  
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