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Autore: fanny6    03/09/2009    2 recensioni
L'era dei Malandrini è nel suo splendore, ma il tempo passa anche per loro, l'ultimo anno è arrivato.... "Ah, il tempo. Il tempo è una cosa potente, può cambiare tutto..." "Insomma Lunastorta, smettiamola con queste cose noiose...! Oh guarda! C'è la Evans, devo farmi bello!" Inoltre, l'arrivo di due nuove studentesse darà all'anno scolastico una svolta del tutto inaspettata...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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Il tempo pareva volare, tanto che i sospirati, temuti, attesi MAGO erano finalmente arrivati
E così come era stato per i GUFO, le reazioni pre-esami dei quattro malandrini erano le più disparate...
-Ah, ragazzi, credetemi: ho ottime sensazioni!- esclamò James quella mattina, mentre rimirava la propria capigliatura allo specchio ancora una volta
Sirius ghignò -Andrà bene- rispose spavaldo -Voglio dire...siamo gli Animagus più giovani della storia..!-
-E anche i più illegali!-
Sirius scambiò un'occhiata sincera con James. Era il suo “in bocca al lupo”.
Remus, seduto sul proprio letto, stava dando un'ultima occhiata agli appunti.
Sapeva che ce l'avrebbe fatta, ma voleva essere tranquillo di essere pronto; e forse sarebbe anche riuscito ad ottenere questa tranquillità, se Peter non avesse continuato a domandargli un ripasso veloce di tutte le materie fin dalle prime luci dell'alba.
-Insomma Peter!- lo rimproverò Sirius -Smettila di pensare che non ce la farai...dopotutto sei uno di noi!-
-Senza contare che nelle ultime 3 settimane non abbiamo fatto che ripassare...- biascicò Remus, immerso tra una pergamena e l'altra
-Hai ragione...-balbettò Peter
-E se proprio non dovessi farcela, beh...Hogwarts sarà sempre come casa tua!- sghignazzò James, mentre finalmente trovava la giusta via di mezzo nello spettinare i suoi capelli
-Andiamo- suggerì Remus -Meglio arrivare in tempo-
-Saggia osservazione, Lunastorta. E poi, Lily mi sta aspettando!- disse James, prima uscire dal dormitorio e catapultarsi giù per le scale
Lily era già pronta che batteva il piede per terra con le braccia conserte, e una faccia ansiosa.
-Buongiorno, amore mio!- cinguettò James, stampandole un bacio sulle labbra
Gli stritolò la mano -Dimmi che andrà tutto bene-
Allora James le sorrise, incoraggiante -Già ti ci vedo a combattere i maghi oscuri!-
Lily annuì -Ce ne sarà presto bisogno- osservò cupa
-Noi saremo lì- rispose lui, deciso
Lily gli sorrise e lo trascinò a colazione, seguendo Frank, Alice, Remus e Peter. Sirius stava salutando Jane.
-In bocca al lupo- gli augurò lei
-Crepi. Anche se non ne ho bisogno...- sorrise lui, come al solito sicuro di sé
-Stendili- si raccomandò Jane, facendogli l'occhiolino
-Li farò neri- promise lui, prima di ricordare una cosa di massima importanza -Ma per farli neri, ho bisogno di un incoraggiamento!-
Jane gli diede una pacca sulla spalla -Vai e uccidi!-
-Vai e uccidi?-
-Faccio schifo come incoraggiatrice-
-Naaa, scommetto che puoi fare di meglio- rispose lui, con aria accattivante
Jane si avvicinò e gli mormorò sulle labbra -Andrai benissimo-
Sirius sorrise -Non ne ho alcun dubbio-
Jane annuì con un sorriso -Fai il tuo dovere- si raccomandò
-In qualità di mia ragazza dovresti farlo anche tu- le ricordò lui
-Ti sto impedendo di arrivare in ritardo- spiegò lei, spingendolo verso il ritratto
-Ma che importa. E' SOLO il MAGO...-
-SOLO IL MAGO?- esclamò lei, scuotendo la testa
Sirius non rispose, con l'evidente espressione di chi è in attesa
-Vaiiii!- lo esortò Jane, ridendo
-Vai?!? Ma mi affittavo una ragazza pon-pon!- protestò lui
Jane lo tirò a sè per il colletto della camicia, gli stampò un bacio sulle labbra e lo spedì a svolgere il suo esame.
Sirius si allontanò di corsa, voltandosi poco dopo -Questo era molto meglio!!- e potè sentirla ridere fin dal corridoio, che percorse correndo fino alla sala grande, sgombra dei soliti tavoli.
La postazione-esame era sempre la solita, naturalmente ben studiata: Sirius e poco più avanti James, vicino a Remus e Peter.
Prima che l'esame iniziasse, i quattro si voltarono gli uni verso gli altri per un ultimo incoraggiamento.
-In bocca al LUPO, ragazzi!- esclamò James
-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni- strizzò un occhio Sirius
-Bene, ma vedete di non fare misfatti su quella pergamena- si raccomandò Remus
Risero tutti e quattro, prima di concentrarsi sui fogli che avevano davanti. James diede un'occhiata a Lily, che ora sembrava sicura e le sorrise.
Nessuna delle domande sul test poteva considerarsi impossibile; naturalmente, si presupponeva un buono studio o comunque una certa "esperienza malandrina" per potersela cavare!
Sirius guardò sghignazzante la faccia concentrata di Piton, ricordandosi la scena avvenuta due anni prima, dopo i GUFO; ma quello era concentrato sul proprio foglio, i capelli unti che ricadevano ai lati della faccia, e nessuna voglia di concedere suggerimenti o sguardi d'incoraggiamento a qualcuno.
Allo scadere del tempo, tutti consegnarono pronti a recarsi all'esame successivo.
Nella pausa, James non perse tempo a scatenare la sua "malandrinità” repressa in quelle prime ore di assoluto silenzio e concentrazione.
-Ahhh è stato fin troppo facile...tu cosa ne dici, Mocciosus?- gli chiese, beffardo
Severus gli rivolse un'occhiataccia -Non ti riguarda, Potter- sibilò, prima di scomparire a grandi passi tra gli studenti
Lily guardò James in modo irritato. Ma non difendeva più Piton, da quando si era accorta che era immerso fino al collo nelle arti oscure.
Sirius prese James sottobraccio, con un gran sorriso canzonatorio -Io dico che se l'è fatta sotto-
-Per forza....hei Rem! Com'è andata? E tu, Pete?-
Remus gli rivolse un sorriso soddisfatto -Direi non male-
-Io non saprei...- fece Peter, terribilmente preoccupato
-Ma dai, Pete! Stai tranquillo!- esclamò James, gioviale
-Con tutto il ripasso dell'ultimo minuto che abbiamo fatto!- ricordò Remus
-Hai ragione..- rispose Peter, ansioso
La seconda parte di esami non fu poi tanto peggio della prima, anche se le materie, soprattutto per Peter, erano un po' più ostiche.
Gli esami pratici andarono a meraviglia, soprattutto per i Malandrini.
E la più grande soddisfazione l'ebbe James quando, guarda caso, gli fu chiesto di eseguire un incantesimo di levitazione.
Quella sera, in dormitorio, James propose agli altri tre la sua idea
"....far trovare a Gazza la Mappa, per aiutare la prossima generazione"
-Geniale!- commentò Sirius, pienamente d'accordo così come Remus e Peter -La Mappa dev'essere tramandata! E sicuramente chi la troverà, potrà dirsi un nostro degno erede!-
-Esatto!...tanto Gazza ci odia, adora perquisirci....stavolta faremo in modo che la voglia prendere-
-Gli concederemo una soddisfazione dopo 7 anni passati a rincorrerci- ridacchiò Sirius
-Se lo merita- osservò Remus, pacato
-Mah, meritare è una parola grossa...-
-Dai...non è mai riuscito a beccarci neanche una volta, povero-
-Sei troppo buono, Lunastorta-
Remus alzò le spalle -In ogni caso l'idea della Mappa è buona-
-Sento che ci sarà ancora utile, un giorno!- esclamò James, enfatico
-A noi?- rispose Sirus, beffardo -E che ci facciamo noi fuori da Hogwarts?-
-Questo non lo so, ma ci è stata fedele per anni, e continuerà ad esserlo in eterno. Ma ora la domande è: come gliela facciamo trovare a Gazza?-
-Facile, gliela facciamo cadere sotto il naso e tentiamo disperatamente di nasconderla- fece Sirius
Ma James non amava certe semplici soluzioni -E' tutto quello che sai proporre, Felpato? Andiamo! Siamo i malandrini!-
-E tu James cosa proponi?- domandò Peter
-Esatto, James, TU cosa proponi?- incalzò Sirius
-Ci vuole qualcosa di degno del nostro nome...potremmo cucinare una torta, mandargliela e infilarci dentro la Mappa!- improvvisò, vendendola come l'idea del secolo
-Bell'idea di merda- commentò Sirius -E' una Mappa, e come tale va trattata-
-Allora vediamo...incartarci MrsPurr?!?-
-Ramoso...senza offesa, ma penso che l'idea di Sirius sia più indicata- disse Remus
James sbuffò -E va bene! Se vi piacciono le cose banali...-
Sirius lo spintonò e gli gettò un cuscino, ridendo e sommergendolo di incantesimi innocui.
James non perse tempo a rispondere, e alla fine del duello si ritrovarono James con la cravatta al posto delle stringhe delle scarpe, e Sirius con i capelli arricciati meglio che se avesse usato dei bigodini.
Scoppiarono in una fragorosa risata, mentre tentavano di ricomporsi.
Decisamente, gli sarebbero mancante certe serate di follia nel loro dormitorio!
Peter e Remus si aggiunsero, divertiti, alla riunione dei ricordi che seguì.
-Io ricorderò sempre il giorno in cui abbiamo chiuso Peter nel bagno dei Prefetti-donne! E' stato stupendo quando ti hanno trovato, eh Codaliscia?!?- sghignazzò Sirius
-A dire il vero non mi sono divertito tanto quella volta...di più quando invece Sirius e James si sono travestiti da Silente e McGranitt e sono stati beccati.
James per poco non soffocò dalle risate -Oh cavolo! E' vero! Era carnevale, e abbiamo pensato di ricordare la ricorrenza!! Ti ricordi la faccia della McGranitt, Felpato?!-
-Si! E quando abbiamo fatto finta di baciarci così vestiti??-
Questa volta James assunse un'espressione di disgusto -Sì, e non è stata proprio un'esperienza edificante-
-No, in effetti no...- osservò Sirius, pensoso
Poi fu il turno di Remus -E la sera che, stanco morto dopo un'ora di estenuante ronda, sono tornato qua e vi ho trovato travestiti da fantasmi con le MIE LENZUOLA addosso?! Si può essere più bambini?!?-
-Ahah! Non me lo ricordavoooo!- fece Sirius, mentre Peter rideva di gusto
-Oh, ma insomma Lunastorta! In sette anni che ti conosciamo non siamo ancora riusciti a convertirti a pieno alla malandrinità!- osservò poi James
-Hai ragione...il nostro CAPOSCUOLA-
-Beh, ragazzi, non negherete che la mia presenza vi abbia spesso salvato da brutte situazioni!- fece notare il suddetto Caposcuola
-E' vero- annuì Sirius -Quella volta in cui Piton voleva andare a denunciarci in presidenza saremmo stati persi se Rem non avesse garantito per noi-
Così James dovette ammettere che, infondo, una presenza assennata aveva i suoi vantaggi.
-E vi ricordate quando abbiamo incollato Piton alla sedia e poi l'abbiamo trasfigurata in gabinetto?-
-Rideva persino Vitious! E sono sicuro che la McGranitt volesse anche farci i complimenti per l'ottima esecuzione dell'incantesimo!-
-Hai ragione...e poi piazzarlo in mezzo al corridoio...geniale-
E dopo una buona mezz'ora di risate e rievocazioni di misfatti passati, James tirò un lunghissimo sospiro -Eeeeeehhhhhhhhhhhhhh, ragazzi. Sarà dura, dopo Hogwarts!-
-Hai ragione. soprattutto con Voldemort in giro e tutti quegli idioti che lo seguono- commentò Sirius, cupo
-A cominciare da quella sclerotica di tua cugina Bellatrix...-
-Cavolo, Felpato. Te ne sei andato in tempo!-
-Non farmici pensare...-
-Apparentemente avranno tutte le forze dalla loro, ma ho la sensazione che finiranno male tutti i tuoi parenti, prima o poi- osservò Remus
-Già...a parte Andromeda. Ed è quello che si meritano- disse, tristemente, con rabbia
-Beh, spero tanto che potremo contribuire alla loro brutta fine, Felpato- esclamò James, posando una mano sulla spalla dell'amico
Remus scoppiò a ridere -Dovremmo dirgli così....dai Peter, non fare quella faccia preoccupata!-
James saltò dal proprio letto a quello di Peter -Già, Codaliscia! Sorridi! Ci saremo noi a proteggerti!-
Sirius lo prese per le spalle -Già! Di che hai paura?-
-Ma...dicono che sia molto potente...-
-E noi pure- alzò le spalle Sirius -Certe persone non vincono mai- ricordò -Prima o poi verrà fermato-
-E godrei troppo se fossimo noi a fermarlo- aggiunse James
L’espressione preoccupata di Peter si distese nel solito debole sorriso
-Bando alle ciance! Domani abbiamo gli esami e io voglio dormire almeno un po'..non è carino presentarsi con le occhiaie!- esclamò poi James
-Bando alle ciance! Domani abbiamo gli esami e io voglio dormire almeno un po'..non è carino presentarsi con le occhiaie!- esclamò poi James
-Spiritoso, Sirius...pensi che con quei fantastici ricci piacerai alla tua cara Jane? Sai, non fai molto bello e dannato..sembri più mia zia Hattie-
Sirius si portò le mani in testa, tastando i ricci con aria disperata -Oh no! Sono ancora qui!!!-
James gli rise in faccia -Bella permanente davvero....chissà come ho fatto-
-Non m'interessa come hai fatto, m'interessa che tornino come prima!-
-Boh...chiedi a Lunastorta, è lui l'esperto in contro-incantesimi-
-Oh no, James, adesso devo dormire- protestò Remus, già infilato a letto, tirandosi le coperte fin sopra la testa
-Ma Lunastorta!- lo implorò Sirius
-Non m'interessa, Felpato. Sto già contando le pecore...TRENTATRE, TRENTAQUATTRO...-
-LUNASTORTAAAAAAAAAAA- Sirius cominciò a saltare sul suo letto -AIUTAMI-
E alla fine, un non poco infastidito Remus Lupin fu costretto a sbucare fuori dal suo nascondiglio -Oh, Merlino...- e a studiare il modo per restituire all'amico i capelli "ribelli-e-seducenti" di sempre
-Graziegraziegrazie!!!!-esclamò Sirius
Remus sospirò -Prego! Adesso, se non vi dispiace, vorrei tornare a dormire-
***
Ancora un giorno e la tortura degli esami sarebbe finita. Da lì, avrebbero solo dovuto attendere i risultati, e la loro vita avrebbe preso una svolta decisiva.
In tutti i sensi. C'era chi avrebbe affrontato un futuro radioso, e chi avrebbe affrontato delle difficoltà. E c'era chi poteva essere salvato.
-Come posso fare una cosa del genere, Miriam? Come posso avere l'opportunità di salvare tre vite e..non farlo?-
-Jane...ne abbiamo già parlato...- tentò debolmente Miriam
-Lo so, che ne abbiamo già parlato- era notte fonda. Jane non si dava pace, ancora perfettamente vestita. legò i capelli alla meglio -Eppure non posso far svanire questo senso di colpa-
-Immagino che Silente avesse calcolato anche questo- osservò Miriam, seduta sul letto, mentre osservava nervosamente i movimenti dell'amica. Perché mai il Preside di Hogwarts si divertiva a torturare così degli studenti innocenti?
-Grandioso. Cosa dovrei fare, allora? Lasciarli morire perchè me lo dice Silente? Loro....loro non se lo meritano-
Miriam sospirò a lungo, pensierosa.
-Ma se...se il loro sacrificio fosse necessario?-
-Non mi piace il ragionamento...non dovremmo deciderlo noi-
-Infatti noi non siamo qua per decidere niente di nessuno-
-Jane, noi non possiamo sapere cosa ci riserverà il futuro se lo cambiassimo-
-E se fossimo noi a sacrificarci per loro?-
Miriam si sporse in avanti sul letto, nel buio della stanza -Che vuoi dire?-
-Okay, potremmo non nascere o cose così...ma magari ne varrebbe la pena-
Miriam sentì il respiro mozzarsi -Jane...che stai dicendo?-
Jane si prese la testa tra le mani -Scusa- mormorò
Miriam scese dal letto, e si spostò a sedere su quello dell'amica.
-No, dai. Lo so, fa schifo il fatto che non ci sia soluzione...- disse, accarezzandole i capelli
Jane annuì -Scendo a prendere una boccata d'aria...ti spiace?-
La ragazza scosse il capo -Vai pure...io cercherò di dormire-
Jane annuì -E così.. è dopodomani- guardò l'orologio: mezzanotte e mezza -...Domani- si corresse, uscendo
Scese il Sala Comune, e si accostò a una finestra. Fuori la notte era scura, neanche una stella in cielo. Probabilmente era in arrivo un acquazzone.
Scosse la testa, e iniziò a colpire il muro con un pugno, con tutta la forza che aveva.
Sarebbe bastato così poco, così dannatamente poco!
Fuori iniziò a diluviare. Anche il cielo piangeva.
Perchè nessuno si era reso conto di quanto tutto questo potesse essere troppo grande per lei?
Si fermò quando la mano le fece male, troppo male per continuare a sfogarsi su di lei. Avrebbe voluto vedere Sirius.
Nello stesso istante, nel dormitorio maschile, non tutti gli animi riposavano tranquilli. C'era chi sentiva che presto, molto presto sarebbe accaduto qualcosa di brutto e non riusciva a darsi pace.
Nello stesso istante, nel dormitorio maschile, non tutti gli animi riposavano tranquilli. C'era chi sentiva che presto, molto presto sarebbe accaduto qualcosa di brutto e non riusciva a darsi pace.
Sirius si alzò, inquieto, accortosi della tempesta
Lanciò un'occhiata a James, che dormiva tranquillo, con la solita espressione da bambino ribelle.
Scosse la testa, accennando ad un sorriso. Ripensò all'incubo che aveva appena avuto. Tutti i suoi amici uccisi, Jane che urlava al suo aiuto e lui che non poteva rispondere...
Gli si gelò il sangue nelle vene a ripensarci, quella sensazione frustrante di impotenza... Decise di fare un giro, per schiarirsi un po' le idee.
Fu sorpreso quando vide Jane nella sala, con quell'aria sconvolta e spaventata.
- Jane...che succede?!- esclamò, correndo verso di lei allarmato
-E' domani Sirius...è domani che andremo via, la mezzanotte è passata....tra poco più di ventiquattro ore io me ne sarò andata per sempre- disse lei piangendo, tutto d'un fiato
-Domani...- ripetè lui, senza ascoltare davvero il suono di quelle parole. Così, all'improvviso?
-Volevo dirtelo dopo che avessi finito i tuoi esami, mi dispiace...-
Sirius scosse il capo: quanto poteva importargli degli esami di fronte a quello che aveva appena sentito?
Mosse un passo indietro, come per riflettere da solo.
-Mi dispiace. Mi dispiace così tanto...-
Lui sospirò, sconsolato -Non è colpa tua. Dopotutto io dovevo aspettarmelo-
-No, intendo che mi dispiace di tutto, che tutto questo non sarebbe dovuto nemmeno iniziare...Ma, hey, io voglio avere un bel ricordo del nostro amore-
-E' quello che voglio, Jane- sorrise lui, anche se tristemente
Jane tese le braccia verso di lui, trattenendo a stento le lacrime
Sirius le ricacciò indietro, mentre stringeva Jane a sè.
-Beh...adesso lo sai- mormorò lei, con voce rotte -Va a dormire, domani è un giorno importante per te-
-Davvero pensi che riuscirò a dormire sapendo quanto è importante?-
-Oh...no, intendevo oggi- si scusò lei
Sirius alzò le spalle -Comunque non dormirò. Non voglio farlo e basta-
-Non fare l'idiota...hai bisogno di dormire-
-Pensandoci, ad Hogwarts sono più le notti che ho passato in bianco che quelle in cui ho dormito. Penso che una in più non farà differenza...-
-Io voglio provare a dormire- fece lei. Tutto meglio di quella tortura da svegli
-Come vuoi- rispose lui, prima di sedersi sul davanzale della finestra dove prima stava appoggiata lei. Non avrebbe mai avuto la forza di tornare in dormitorio e provare a chiudere gli occhi.
-Allora....io...vado-
Sirius la fissò a lungo negli occhi. Uno sguardo disperato, impotente, mentre la sua persona sembrava voler rimanere distaccata.
Jane gli prese il viso tra le mani,gli diede un bacio sulla fronte e poi tornò di sopra
Sirius tornò a guardare fuori, nel buio, ascoltando il rumore della tempesta che imperversava lì fuori
Il tempo sembrava non darsi pace, e così faceva lui.
Era stato un idiota. Tutto il tempo passato con Jane, non aveva mai davvero pensato al momento in cui si sarebbero dovuto dire addio. Era sicuro che avrebbe trovato un modo perchè ciò non accadesse. Dopotutto, lui era Sirius Black, il leggendario Sirius Black, il ragazzo che aveva sempre una soluzione per ogni problema...ma non quella volta. Non era onnipotente, e se stava rendendo conto troppo tardi.
Era il tempo degli addii, e si avvicinava inesorabile ed inarrestabile e Sirius pensava, in quel momento, che mantenere il distacco da lei sarebbe stata l'unico rimedio alla sofferenza.
Poi si rese conto che aveva poco più di 24 ore da passare con lei...voleva davvero sprecarle così?
Se James fosse stato lì, lo avrebbe preso a calci nel sedere e avrebbe avuto le sue buone ragioni.
Si alzò di scatto e corse verso le scale del dormitorio femminile con tanto impeto che non riuscì a fermarsi in tempo quando si trasformarono in uno scivolo e lo fecero rotolare indietro.
Idiota doppiamente, pensò.
Ma doveva esserci un modo per arrivare da lei...
Scorse un elfo domestico che furtivamente puliva nella Sala, e decise di corromperlo.
-Hei tu- lo chiamò, bruscamente. Non aveva mai avuto un buon rapporto con gli elfi domestici.
-Sissignore!-
Devo chiederti un...favore- rabbrividì a quella parola -Devi entrare nel dormitorio delle ragazze del sesto anno e devi dire alla ragazza sveglia che...no, non dirle niente, dille che ti mando io-
-Sissignore, subito signore!-
-Bene, bravo...ti darò la mia cravatta quando finirò gli esami-
-COSA?!? NO!-
Sirius scosse il capo: detestava quegli esserini.
-ADESSO VAI!- ordinò
Quello sparì per non ricomparire più, in compenso Jane corse giù dalle scale, allarmata -Che succede?-
-Succede che tu tra poco più di 24 ore te ne andrai, e io non ho intenzione di stare qui a rimuginarci sopra-
-E cosa vuoi fare?- domandò spaventata
-Stare con te, no?-
Jane sorrise -Va bene- sussurrò
Sirius le si avvicinò e prese il suo viso tra le mani -Quell'elfo ha fatto il suo dovere, eh?-
-Mi ha spaventata a morte!-
-Ti ha spaventata? Allora una cravatta gliela regalo sul serio!-
Jane scosse il capo -Dovresti essere più gentile con loro- azzardò
-No, non dovrei. Per quanto mi riguarda, potrebbero anche non esistere...-
Jane sospirò -...Lo so-
-Lo sai?-
-Hem...non importa-
Lui sorrise -In effetti no- disse, prima di sfiorarle le labbra con un bacio -E cosa ti ha detto?-
-Di correre giù perchè c'era il Signor Black furioso-
Sirius le stampò un altro bacio sulle labbra -Oho...incuto timore!- esclamò poi, soddisfatto
Jane sorrise, baciandolo a sua volta -Non a me-
-Ma non è a te che voglio far paura-
-Ne sono lusingata- scherzò lei
Sirius la baciò ancora, questa volta più a lungo -E fai bene-
Jane non potè ricordare quanto tempo rimasero lì, così abbracciati. Fu un tempo molto lungo, a suo parere
Ma non erano certo le persone più adatte per preoccuparsi del tempo, che invece per Sirius sarebbe stato sempre troppo poco.
  
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