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Autore: Aladidragocchiodiluce    30/12/2021    1 recensioni
[I Regni del Fuoco]
Ci sono storie che non hanno bisogno di profezie per essere uniche, a volte basta avere un pò di curiosità e spirito di iniziativa per fare la differenza.
Questa è la storia di tre bizzarri draghi, cuccioli scomparsi e un viaggio per il regno di Pyrrhia
Nota: saranno presenti solo personaggi originali, ma ci saranno camei e citazioni
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Allora? Cosa avete...- Stava domandando Mantis mentre i due ibridi rientravano nella capanna che gli era stara assegnata quando si accorse dell'atteggiamento di Pirite e Sel gli gettò un rapido sguardo, scuotendo la testa.

L'ibrido si diresse mogio sul mucchio di erba secca che faceva da letto e ci si buttò a peso morto senza dire una parola e dando le spalle ai due.

-Mantis, avevi ragione a dire che questo non è il posto adatto per le tue ali, credo dovremmo spostarci.- Mormorò dopo un po'.

-Cos'è questa storia? Non volevi venire qui?- Lo rimbeccò.

-Perché pensavo avremmo incontrato nostro padre...

MA È STATO UN VIAGGIO INUTILE!- Ringhiò dando un pungo al pavimento.

-Non è stato inutile, saremmo dovuti partire comunque e non potevamo saperlo.- Tentò di farlo ragionare la sorella, ricevendo uno sbuffo come risposta.

Per lei era facile parlare, si era già rassegnata da tempo che il padre non aveva cercato contatti con loro perché non li voleva. Lui no.

Aveva sperato che li volesse, che in quegli anni avesse cercato un modo per liberarli e una volta tutti insieme tutto sarebbe andato bene. Invece no, era morto e dal commento di quell'ali di notte è probabile che nemmeno sapeva di aver avuto dei figli.

Cambiò posizione e sentì qualcosa premergli sul petto e abbassando lo sguardo si rese conto che era la sua borsa, si era così abituato a portarla da essersene dimenticato.

Se la slacciò e la lanciò contro la parete, rovesciandone il contenuto fra cui la mappa e il foglio dell'ali di sabbia.

A vederlo, sentì la rabbia rimontare.

Se quella sera non fosse uscito... Se quel tipo non avesse scelto quella notte per agire... Se non avessero cercato di ucciderli nel sonno...

Quasi quasi preferiva rimanere con i dubbi piuttosto di scoprire l'amara verità.

-Ho saputo quello che è successo.-

La voce profonda lo fece sobbalzare dalla sorpresa e quando si voltò vide il muso di Yami fare capolino all'ingresso.

-Sono venuto a portarvi le mie condoglianza.- Continuò.

L'ibrido bofonchiò un “grazie” mentre si alzava.

- Hai detto che fra un paio di giorni te ne andrai. Possiamo venire con te?

Non per tutto il viaggio ma...-

-HEY! Non prendere decisioni affrettate!- Intervenne Selene.

-E non usarmi come scusa per altri spostamenti.

Questo posto ha appena iniziato a piacermi.- Sibilò Mantis.

-Scusate...- Borbottò.

-Quello chi è?- Domandò Yami, notando il disegno mentre entrava.

-L'ali di sabbia in combutta con i rapitori di cuccioli.- Rispose Mantis.

-È un disegno molto dettagliato.-

-Ho un ottima memoria e sono bravo a disegnare.- Mormorò l'ibrido.

Il drago nero non fece in tempo a dire nient'altro che udirono qualcuno all'ingresso.

Si voltarono per vedere un ali di notte nero con una striscia di squame blu scuro sulle zampe anteriori; aveva tossito per annunciare la propria presenza.

-Scusate....- Iniziò timidamente e Pirite si ricordò dove lo aveva visto: era il drago che li guardava andare via con apprensione.

-Vorrei... parlare con Yami.-

-Fallo qui.- Rispose il diretto interessato.

-Ecco... non so se ti ricordi di me... sono Abyss.-

-Si, mi ricordo. Avevi l'abitudine di impilare sassi e urlavi ogni volta che qualcuno li buttava giù.-

-Si, ero io... Volevo... insomma....-

Il drago prese fiato e disse in un colpo:

-Che cosa è successo a Galaxy?-

Ci fu un attimo di silenzio e I tre draghi guardarono in alternanza Yami e Abyss; per un attimo sospettando che il drago più grande non avrebbe risposto, come era solito fare con loro e invece pronunciò un secco:

-Morta.-

-Cosa? Come...-

-I famosi ali di mare alla quale vi avrei venduti.

L'avevano presa e ho dovuto seguirli.-

-Mi dispiace...

Ci avevano detto che li avevi seguiti spontaneamente... entrambi...-

-Se intendi chiedere scusa abbi la dignità di non giustificarti.- Lo interruppe.

-Scusa... Voglio dire davvero... Io... cioè...-

-E piantala di dire parole a caso.-

Abyss chiuse la bocca e rimase lì impalato in un silenzio imbarazzante, cercando di capire se l'altro drago avesse accettato le sue scuse o meno.

- Io ho sentito che parlavate dei ladri di cuccioli.- Disse per cambiare argomento, rivolgendosi al trio.

-Si, voi ne sapete qualcosa? Abbiamo sentito che a voi ali di notte non hanno rubato alcun uovo.- Rispose Selene.

-Negli ultimi tempi ci sono stati dei furti ai nidi degli ali di pioggia che sono diventati super sorvegliati.

È vero... ma questo perché prima di arrivare nella foresta vivevamo in un isola con poco cibo e condizioni di vita difficili, di conseguenza non sono state deposte molte uova le quali sono super controllate dai genitori ancor prima dell'inizio dei rapimenti.- Spiegò.

-Si diceva che c'entravate voi o gli ali di ghiaccio...- Commentò Mantis.

-Sicuramente gli ali di ghiaccio.

Non abbiamo motivo di rapire cuccioli di chichessia. -

-E sentiamo, perché è sicuro che siano loro?- Domandò annoiato Yami.

-Per accusare noi e inimicarci le altre tribù e approfittare di questo nostro momento di debolezza. È risaputo che siamo nemici da secoli.

E poi so che loro non hanno subito rapimenti.-

-Vorrei farti notare che siamo appena usciti da una guerra e non hanno ragione per iniziarne un'altra; inoltre chiunque siano i rapitori, difficilmente sopravviverebbero alle temperature estreme del regno di ghiaccio.

Vorrei ricordarti inoltre che sono stato vittima pure io di false dicerie.- Aggiunse Yami, quando lo vide aprir bocca per replicare.

-Davvero qualcuno potrebbe rapire dei cuccioli per scatenare un altra guerra?- Chiese Pirite.

-Dato il delicato contesto in cui ci troviamo...

Per il momento si può dire che stanno tutti aspettando un passo falso da una delle tribù ma se continua così, anche una semplice discussione può scatenare una nuova guerra.- Fu la risposta del vecchio drago.


 

-Cosa ti frulla per la testa?- Domandò Sel quando i due ali di notte se ne furono andati.

Il fratello stava tenendo fra le zampe il disegno e lo fissava come se volesse imprimere nella sua mente ogni particolare.

-Abbiamo l'identità di uno dei rapitori, un motivo per avercela con loro e se riusciamo a prenderli evitiamo un altra guerra e possiamo tornare nel regno del cielo.-

-Sei impossibile!- Esclamò Selene.

-Ogni volta che ti fissi su qualcosa non pensi a nient'altro, ti butti a capofitto ignorando i rischi e tocca a noi tirarti fuori dai guai.

Dai il disegno a qualcuno che se ne occupi con più esperienza di noi e aspettiamo.-

-Ma è diverso... Magari così facendo la smetteranno di vederci some “I mezzosangue di Scarlet”...- Ribatté guadagnandosi un sospiro esasperato.

-Odio fare la voce della ragione ma è tardi e siamo stanchi, andiamo a letto e continuiamo la discussione domani.- Intervenne Mantis.

-Comunque.. io sono con te.- Aggiunse mentre Sel si accomodava sul giaciglio.

Pirite gli sorrise, felice che le prime parole che era tornato a rivolgerli fossero di sostegno.


 

-Allora, dove vorresti partire con le indagini?- Domandò Selene.

Quella mattina aveva preso la sua decisione: sapendo che i due avrebbero sicuramente iniziato le indagini con o senza di lei aveva annunciato che si sarebbe unita, se non altro per tenerli lontani dai guai e con la promessa che se le cose si fossero fatte pericolose avrebbero passato il compito a qualcun altro.

-Da questo.- Dichiarò Pirite, mostrando il famoso foglio con il ritratto, ricevendo uno sguardo dubbioso dalla sorella.

-Davvero?-

-Hey! È l'unico indizio che abbiamo.-

-Nuova avventura!-

Il trio strillò quando Iride si introdusse nella discussione, comparendo all'improvviso di fianco a Mantis.

-Cos... No, non è un avventure ma un indagine! Vogliamo...- Iniziò Pirite.

-Mettervi nei guai.- Disse Yami, entrando con calma.

-No... stavamo giusto pianificando le prossime mosse...-

L'ali di notte lo scrutò con il suo unico occhio.

-Conosci gli ali di sabbia? Qualcuno a cui chiedere informazioni? Sapresti sopravvivere nel deserto? Sei in grado di non dare nell'occhio?-

L'ibrido aprì e chiuse la bocca, chinando la testa dall'imbarazzo.

-Tu si invece?- Rispose Mantis.

-Certo.-

-E conosciamo un ali di sabbia che potrebbe aiutarci.- Intervenne Iride.

-Perché volete venire con noi?- Domandò sospettosa Selene.

-Perché sembra divertente!- Rispose Iride, assumendo un rosa acceso a chiazze gialle.

- Perché voglio evitare la morte di questa testa di cocomero e l'inizio di un'altra stupida guerra.- Fu la risposta di Yami senza entusiasmo.


 

   
 
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