Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: Idris Kessivrea    04/09/2009    2 recensioni
(Breve citazione iniziale)Per questa storia ho preso ispirazione da uno dei tanti turisti un po' "particolari" che affollano le nostre spiaggie.
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Dramma


Rimasero in spiaggia solo lui e l'amato figlioletto, o almeno lui non riusciva a vedere altri. Nonostante la spiaggia fosse piena di gente. "Papà dove cazzarola hai messo il mio costume?" sempre più arrabbiato. Non che lo fosse realmente, aveva paura della reazione della sua ragazza. Pensava l'avrebbe lasciato, forse. Il Sirenetto che continuava a mandare avanti il suo piano di fingersi ignaro e stupido "Ma Dario, ce l'hai addosso" ridendo, convinto del fatto suo. Il ragazzo sentendosi ridicolo e preso per il culo divenne rosso, non si sà se per rabbia o per la vergogna di avere un genitore così idiota. "Ma... Io... AAHHH" e scappò su per il sottopassaggio diretto a casa. Il padre rimasto solo rivide affiorare tutte le altre persone, altrimenti chiamati "bagnanti". Guardando in giro, vide che la moglie poco pettegola era sparita "Scusateee..." con la voce squillante "avete visto... a Dario?" ebbene, era una fissazione ricorrente. Uscì dall'acqua e si infiltrò sotto un ombrellone a sentire di cosa stessero parlando. Dopo pochi minuti di "meditazione", aveva assorbito tutti i discorsi altrui. Cominciò a interloquire con i proprietari dell'ombrellone " Sì, povero Michele, è stata sfortuna. Lucio, doveva essere il prossimo me l'ha detto lui stesso!" Non si rendeva per niente conto che non era il ben venuto. -Povero Michele che brutta fine. Dovrò stare attento la prossima volta che entro in acqua... Chissà se a Dario sarà passata quella strana cosa che aveva verso i miei confronti-.

Dopo un'ora di chiacchiere, -lascia che guardo l'orologio... Ma è veramente tardi, e ho "anghe" un po' di famuccia- Salutò i nuovi amici, che non vedevano l'ora che l'intruso scomparisse, e si avviò lento al suo ombrellone. Lì, con molta calma e accuratezza, convinto di essere guardato e ammirato da tutti raccattava le sue due cose. Ciabatte e asciugamano neppure usato, blu. Salutò tutti i presenti con un gesto generale con la manina destra e senza attendere risposta, che comunque non arrivò. Lento e calmo salì per il sottopassaggio melmoso e malfamato. -Odio passare per questo posto umido, melmoso e malfamato!!- con questi pensieri 10 minuti dopo arrivò a casa. Ci mise il doppio, ma si era perso nel labirinto del suo cervello e capite che uscirne sarebbe stato alquanto difficoltoso. -Ma oggi che giorno è! Giorno, domani devo fare la spesa. Devo sistemare il giardino, ma... la mia maglietta blu del giardinaggio è sporca. E dove sarà la carriola? Cercherò rinforzi? Rinforzi. Polizia. Omicidio. Michele. Povero. Che ci faceva la moglie a mare di mattina?- I pensieri erano su per giù tutti così, disordinati. Povero!

"Cara, sai dov'è la mia maglietta?" attese, ma non rispose nessuno. Passò in rassegna tutte le stanze della sua lussuosa villa. Notò che una porta era chiusa a chiave, sospettò si fosse chiusa lì. "Cara?? Se qui? Perché non apri la porta? Devo chiederti una importante cosa, davvero importante!" bussò ancora e premette più volte sulla maniglia in modo da aprire la porta "Caraaa, la mia maglietta blu da giardinaggio? L'hai vista? Io credo sia sporca, è ver..." si bloccò perchè notò una cosa strana. Correndo, ancora una volta passò in rassegna le stanze della sua villa lussuosa. Infine affronto andò in giardino, e vide la maglia a terra... Non se ne curò. Gli premeva solo una risposta alla sua domanda. Non gli importava che la moglie non c'era, l'unica cosa che voleva sapere era -Ma dove sarà DDDARIO?  Cosa gli sarà capitato? Sì, lo so. Sarà stata quella ragazza, la ragazza con il costume rosa e il nasone. La sua fidanzata priva di gusto.- con un ghigno malefico. Rincasò, si sedette su una sedia della cucina. Notò che la moglie gli aveva lasciato il pranzo, ovviamente non fatto da lei dal momento che non sapeva cucinare nulla. Aveva dato ordine ai negri di prepararlo per lui -Che cara donna che è mia moglie, sono così fortunato!!!- Accanto vide un foglietto, tagliato
 -Divinamente- come solo Dario sapeva fare. Non aveva mai imparato a ritagliare in modo almeno decente, gradevole alla vista. Con smania lesse, "Torneremo fra un paio di giorni. Non ti diciamo dove siamo, compreremo un nuovo costume, e mamma pure. Ci hai profondamente delusi, sia me che la mamma intendo" Quel messaggio a primo impatto gli parve così perfetto, l'ortografia, nonchè la grafia del figlio erano -meravigliose-. Il Sirenetto era impossibilitato di capire, di vedere la realtà, amava così tanto suo figlio DDDario. Gli pagava l'università, pensava fosse un genio, un intellettuale, uno che avrebbe fatto successo. Come lui. -No! Meglio di me, Dario andrà in Americhe, in Gran Bretagne... ovunque. Sarà rispettato. Il nuovo Einstein.- Dopo di chè arrivò l'amara verità, che lo colpì come un pugno in piena faccia, come un fulmine a ciel sereno. Sereno che non era, ma tralasciamo. Capì che "VOGLIONO COMPRARE NUOVI COSTUMI!!!?!" gridò pieno di isteria.C'era anche un piccolo pianto di tre ore in programma! Con le dovute pause di mezz'ora l'una. Giusto per sfogarsi un po'. Se solo avesse saputo prima del dramma che si era consumato, avrebbe comprato lui stesso un costume nuovo al figlio. "Se solo avessi saputo, avrei comprato un costume nuovo, in tinta con il mio a DDDARIO" Quella notte non dormì nemmeno. Nonostante i vicini giurerebbe di averlo sentito russare. Si sveglio... dal "coma indotto" da se stesso (come ama raccontare ai vicini, affermando "Ero come, in un... coma indotto! Sono rimasto ore seduto a quella sedia.) in tarda nottata, andò in giardino.




   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Idris Kessivrea