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Autore: pattydcm    02/01/2022    0 recensioni
Fox non si sarebbe mai aspettato che il suo incarico sotto copertura sarebbe stato del tutto messo in secondo piano dall'arrivo di Mirco Neigo nella sua vita. Il giovane, infatti, lo coinvolgerà in un'avventura ai limiti della realtà, portandolo a diventare la guida vivente di un guardiano di anime.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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 2 Il  bambino terribile
 
 
La vegetazione è talmente fitta da catturare i piedi ad ogni passo rendendo difficoltoso il cammino. Foglie gigantesche schiaffeggiano e lasciano addosso rugiada e ragnatele. Per l’ennesima volta Fox impreca ripulendosi il viso e quando riapre gli occhi resta stupito dal ritrovarsi dinanzi ad una radura perfettamente circolare. C’è qualcosa, però, in questo luogo che gli impedisce di provare sollievo all’idea di poter finalmente uscire dal bosco. A renderlo inquieto non è l’erba corta che sembra essere stata appena tagliata, né il muro di alberi e foglie che la delimita. Uno strano silenzio avvolge questo spazio aperto.
Con circospezione esce dall’abbraccio insistente della vegetazione per entrare in questo cerchio. Si guarda attorno intimorito dalla possibilità che qualcosa possa sbucare improvvisamente dal muro di foglie e grida terrorizzato quando scorge un bambino dall’esatta parte opposta della radura, semi nascosto dalla vegetazione rigogliosa. Ha il viso ceruleo e occhiaie violacee sotto gli occhi neri e profondi, terribilmente seri per appartenere a un bambino di non più di dieci anni.
 << Ehi, ciao! Ti sei perso? >> gli chiede, cercando di stabilire un contatto. Il bambino non risponde ma entra a sua volta nella radura. Un solo passo, per poi fermarsi nuovamente ad osservarlo.
Fox non sa se avvicinarsi o meno. L’istinto gli consiglia di non fidarsi di questo strano incontro e di tornare sui suoi passi, anche se questo vuol dire tuffarsi nuovamente tra le braccia del bosco. Gli alberi attorno a lui, però, iniziano a vibrare.
<< Ma cosa diavolo sta succedendo? >> si chiede allontanandosi spaventato da loro.
Il canto prodotto dalle foglie è tutt’altro che piacevole, soprattutto considerando il fatto che non c’è neppure una bava di vento.
“Ti stavo aspettando”.
Una voce giovane esplode nella testa di Fox causandogli un dolore fortissimo alle tempie. Spaventato si volta verso il punto nel quale ha scorto il bambino e si lascia sfuggire un grido nel ritrovarlo a poco meno di un metro da sè.
<< Cosa vuoi da me? >> gli chiede terrorizzato.
“Devo darti una cosa” risponde questi, senza muovere le labbra. Era davvero la sua voce quella che poco prima ha sentito rimbombare nella testa. Fox è talmente colpito da questa cosa da rendersi conto solo in un secondo momento del braccio che il bambino ha proteso verso di lui. Tiene stretto nel pugno un pupazzo sorridente dai capelli scuri e gli occhi grandi che sembra fatto a mano.
Gli incute timore, questa bambola di pezza, come si aspettasse di vederla animarsi e saltargli al collo da un momento all’altro.
“Fa paura, ma non è pericoloso” cerca di rassicurarlo il bambino.
<< Perché vuoi darlo a me? >>.
“Io non posso più tenerlo. Gli voglio bene, tanto bene, e non voglio perderlo. Prendilo tu, ti prego!” lo supplica con occhi infinitamente tristi e colmi di lacrime. La mano trema scossa dai singhiozzi senza perdere, però, la presa sull’amato pupazzo.
<< Va bene >> dice, allora, accettandolo.
“Te ne prenderai cura?” gli chiede il bambino e lui annuisce, nella speranza di potergli togliere quello sguardo triste dal volto.
Non lo lascerai mai da solo? aggiunge. Fox annuisce una seconda volta.
Lo terrai con te anche se avrai paura di lui?.
<< Paura di un pupazzo? Perché mai? >> gli chiede, abbozzando un sorriso.
Lo so. E’ innocuo, ma le cose che vanno da lui non sempre lo sono”.
 << Quali cose? >>.
Sarai coraggioso per lui?  lo incalza senza rispondere alla sua domanda.
<< Sì, sarò coraggioso per lui >>  risponde, confuso dalle strane richieste che continuano a rimbombargli nella testa.
Sapevo di potermi fidare di te!” dice il bambino soddisfatto.
Una folata di vento gelido si alza dall’erba ai loro piedi e li avvolge in un vortice violento. Fox copre il volto con le mani, consapevole di non poter fare altro per proteggersi.
All’improvviso il vento si placa e al suo posto torna il silenzio inquietante. Diffidente apre gli occhi a guardarsi attorno e si ritrova solo al centro della radura. Non c’è alcuna traccia del bambino.
Se lo è portato via il vento” pensa, ridendo nervoso. Inizia a chiedersi se non abbia avuto un’allucinazione, forse suggestionato dalla strana atmosfera ricreata dal bosco e da questo spiazzo aperto. Scorge, però, ai suoi piedi il pupazzo parzialmente nascosto dall’erba.
Tu, invece, sei rimasto qui” constata, chinandosi a raccoglierlo.
È pesante e caldo, caratteristiche che non aveva per nulla notato quando ha accettato di tenerlo con sé e che lo inquietano parecchio, ora. Gli abiti che indossa sono logori e strappati in più punti ed è parecchio sporco e danneggiato.
<< Cosa mai avrai di così speciale? >> si domanda. I bambini, però, sono capaci di affezionarsi a oggetti che dovrebbero solo essere buttati via. Devono averne passate tante insieme, questi due. In effetti, scalda il cuore l’idea di un’amicizia così forte al punto da trovare qualcuno a cui affidare l’amato compagno di avventure.
Fox sorride accarezzando il viso di pezza del pupazzo. La semplice linea curva che ha per sorriso è ancora intatta nonostante le mille ammaccature, come volesse ancora avere la possibilità di divertirsi. Gli occhioni grandi e allegri sembrano così reali sebbene siano semplicemente dipinti sulla stoffa. Magnetici al punto da rendergli impossibile distogliere lo sguardo. Deve fare un vero sforzo per riuscire a chiudere le palpebre e quando le riapre si ritrova a guardare il mondo da un’altra prospettiva.
<< Cosa succede? >> si chiede. Attraverso due cerchi grandi posti sopra di lui scorge il cielo grigio e si rende conto, per quanto sia assurdo, di essere intrappolato dentro il pupazzo, che deve essere nuovamente caduto di schiena sull’erba, e di stare guardando il mondo attraverso i suoi occhi.
Un brusio lontano cattura la sua attenzione bloccando per un istante il panico nascente dentro di lui. Piano piano, quei suoni si fanno sempre più nitidi. Sono richieste di aiuto pronunciate in lingue diverse da persone disperate. Inizia anche lui ad urlare come loro e a sperare che qualcuno possa sentirlo e salvarlo da questa assurda situazione.
Il terreno trema al ritmo cadenzato di passi incerti che portano il suo cuore a battere sempre più forte, preda della paura e della speranza insieme. Le voci disperate si fanno più forti un passo dopo l’altro e sembrano accerchiarlo.
<< Stanno… stanno venendo qui >> si rende conto e la disperazione prende il sopravvento quando scorge un volto devastato dal dolore comparire nel suo spazio visivo.
 
Fox si sveglia gridando. Madido di sudore, si ritrova seduto al centro del letto con ancora davanti agli occhi i volti devastati dal dolore di quelle persone che sempre più numerose comparivano a invadere il suo spazio visivo. Li stropiccia forte cercando di riprendere fiato e calmare il suo cuore impazzito.
<< Cristo, era maledettamente reale! A quanto pare anche il mio subconscio non ha digerito l’arrivo di Mirco Neigo >> constata alzandosi in piedi. Con passo incerto raggiunge il bagno e si piazza sotto il getto freddo della doccia.
In effetti, grazie a quel ragazzino ora si trova bloccato in una situazione assurda e per nulla piacevole. Inoltre, è ancora parecchio arrabbiato per il categorico ‘no’ col quale Gray Stone ha bocciato la sua idea di convincerlo a rifiutare l’incarico e togliersi di torno. Il suo capo ha ritenuto, infatti, che potesse essere giudicata sospetta una richiesta di riassegnazione mossa da un ragazzo che si è visto chiudere la rivista nella quale stava lavorando a soli sei mesi dalla conclusione del praticantato. Dal momento che non è loro ancora chiaro cosa stia succedendo, una simile mossa potrebbe segnare un punto a favore degli eventuali dubbi di Mendez e fargli saltare davvero la copertura. Fox, ovviamente, aveva già tenuto in considerazione questa eventualità, ma era disposto a rischiare piuttosto che restare sospeso dall’inchiesta.
<< E trovarmi a dover portare in scena Valerio Rossi nei panni del tutor >> borbotta, uscendo dalla doccia che non lo ha per nulla rinvigorito.
A dirla tutta, per restare davvero in linea con il personaggio dovrebbe chiamare in redazione e darsi malato. Dal momento, però, che tra soli sette giorni dovranno partire, gli conviene capire se Mirco Neigo possa essere perspicace al punto da poter avere dei sospetti su di lui nel corso del tempo che trascorreranno forzatamente insieme.
<< Devo studiare una strategia per proteggere la mia copertura >> sbuffa, preparandosi ad uscire.
Avrebbe fatto volentieri a meno di un simile ulteriore stress. Dei molti incarichi sotto copertura ai quali ha preso parte in questi sei anni e mezzo di lavoro per il settore investigativo della testata giornalistica madrilena ‘El Mundo’, questo gli sta pesando parecchio.
   
 
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