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Autore: ADoris    21/05/2005    2 recensioni
Un nuovo personaggio, una nuova storia ha inizio in quel di Hogwarts... Pairing NC17, visto che ci sono scene di sesso... Naturalmente non tiene in assoluto conto gli eventi del 6°libro della saga.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Sorpresa | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Diamond

 

Quando Doris oltrepassò il quadro della signora grassa ed entrò in sala comune, corse tra le braccia di Harry, in lacrime…

*Non ce la faccio. Non riuscirò ad allontanarmi facilmente da qui… e da Harry. Non è giusto! Ma perché lo zio mi fa questo?*

“Che è successo, tesoro?” le chiese Harry, preoccupato.

“Sono arrivati i miei zii da Salems’…”

“E non sei contenta? Non li vedi da quasi un anno…“ intervenne Ron.

“No! Non sono contenta! Mio zio vuole che torni con loro. Partiremo la stessa sera in cui andrete via voi“ rispose lei, triste.

“Ma perché???“ le chiese Harry con un tonfo al cuore.

“Perché mio zio pensa che sarei più al sicuro lontano da… da qui “ spiegò lei, senza alzare lo sguardo sul suo ragazzo.

“E da me, vuoi dire… Doris, non ha tutti i torti“ gli rispose lui, ancora più triste di lei.

“Harry??? Ma cosa dici? Credi davvero che… Ma a te importa che io vada via? Non sarò a Privet Drive quest’estate, e non ci sarò sul treno per Hogwarts a Settembre. Né mi ritroverai a scuola. Davvero non ti interessa???” chiese lei stupita, allontanandosi da lui. “Eppure ero convinta che anche tu… come me… ma forse mi sono sbagliata!“ concluse correndo fuori dalla sala comune.

“Doris, ti prego! Non fare così. Ascoltami…“ la chiamò Harry, ma ormai lei era già scomparsa oltre il quadro “Accidenti! Ma perché non mi fa mai spiegare“ disse poi, rivolto a Ron.

“Forse perché non vuole spiegazioni. Magari avrebbe voluto che tu le dicessi altro“ gli disse Hermione.

Harry era rimasto in silenzio. Come poteva dirle che il suo cuore aveva perso un battito? Che non poteva più vivere senza di lei? E poi, se suo zio aveva deciso così era solo per il suo bene, pensava, per proteggerla da ciò che il destino gli riservava. Si sedette a riflettere su ciò che doveva fare…

 

Le ragazze, intanto, erano andate a cercare Doris, trovandola in giardino

“Guarda che Harry ti ama davvero tanto. E’ solo un po’…”

“Stupido, Ginny. La parola esatta è STUPIDO!!! Sinceramente avevo creduto che avremmo potuto ricostruire qualcosa durante l’estate, ma ora…“ rispose Doris, sconsolata.

“Ma non puoi fare nulla per convincere tuo zio a lasciarti vivere qui?“

“No, Hermione. Purtroppo quando ha deciso è irremovibile. Dovrebbero esserci validi motivi perché cambi idea, e l’amore che provo per Harry, secondo lui, è solo un’infatuazione”

“Non può pensarlo davvero! Si potrà pure fare qualcosa… Andiamo Ginny, ho una mezza idea e dobbiamo muoverci… Ci vediamo dopo“ salutò Hermione che tornò in sala comune con la rossa.

Avevano appena fatto il loro ingresso che la professoressa McGranitt entrò con la più bella donna avessero mai visto: c’era qualcosa di Doris nel suo volto…

“Doris deve essere qui. Ci sono i suoi inseparabili amici. Bene, ti lascio in ottime mani, Diamond”

“Grazie Minerva” la salutò la donna.

Poi rimase ad osservare i ragazzi che aveva di fronte e si presentò

“Sono Diamond Andrews Saint-John, la zia di Doris“

Tutti rimasero a fissarla un attimo prima di presentarsi. Quando toccò ad Harry, lo osservò a lungo prima di rivolgergli la parola, come volesse sondare il suo cuore ed i suoi pensieri…

“Harry! Che gioia rivederti“ gli disse, infine, sorridendogli.

“Lei… lei è la mia dama bianca. La dama dei miei sogni“ disse lui, sorpreso.

“Si. Sono io. Spero di non averti spaventato, ma era l’unico modo per aiutarti. Ma non posso far niente per te se non sei tu a volerlo“ gli disse dolcemente “Grazie per tutto ciò che hai fatto per lei”

“Oh! Ma io non ho fatto nulla che non avrebbe fatto chiunque altro. Piuttosto, è stata lei ad aiutarmi, più di una volta“ rispose, modestamente.

“Sei davvero convinto che non hai fatto niente per lei? Tu le hai donato il tuo cuore. E l’hai fatta crescere. Mi spieghi però perché non le chiedi di restare?“ chiese innocentemente Diamond.

“E’ lei che ha cambiato me. Senza di lei io sarei…“ rispose, imbarazzato, ovviando alla domanda.

Diamond lo osservò ancora un po’, poi gli disse, con un sorriso che infondeva pace e tranquillità

“Capisco perché mia nipote ti ha scelto. Io avrei fatto lo stesso. Ed ora, potreste portarmi da Doris, per favore“ chiese alle ragazze.

“Non è qui. Lei è…”

 Harry le interruppe “Tornerà con voi, vero?“

“Rubens vorrebbe, ma dipende da molte cose. Anche, soprattutto, da te”

“Da… me???“ chiese lui incredulo.

“Certo, Harry. A volte basta un po’ di coraggio per cambiare il destino. Ma sono sicura che troverai il modo” disse, come se leggesse i suoi pensieri.

Poi, salutati i ragazzi si diresse verso il giardino. Conosceva bene sua nipote e sapeva che si sarebbe rifugiata al lago. Infatti la trovò seduta a terra con la testa tra le gambe

“Doris…“ la chiamò.

“Sapevo che saresti venuta. Non voglio parlare con te“ le disse Doris, brusca.

“Non essere irritata con me. Io non sono d’accordo con tuo zio“

“Lo so, zia. Scusami. E’ solo che…” rispose, girandosi verso di lei che ormai le era seduta vicino.

“Speravi che Harry ti chiedesse di restare“ chiese Diamond.

“Già! Ma lui non ha detto nulla. Anzi no! Ha detto che lo zio fa bene a riportarmi da voi. Capisci, zia? A lui non importa di me. Non gli interessa se ci sarò o meno nella sua vita“ disse Doris, delusa dal silenzio del ragazzo che amava.

“Ne sei proprio sicura? Cosa ti dice il tuo cuore?“ le chiese sua zia cingendole le spalle.

“Non so, zia. A volte sembra che qualcosa lo provi per me, ma altre è così distante che…”

“Perché non gli chiedi…?“

“Non posso… Non potrei sopportare il dolore se non mi amasse. Anche se, con tutto ciò che gli ho combinato mi viene da pensare che davvero non mi ami più… Come potrebbe?“

“Ricordi cosa dicevo sempre? Non tutte le cose sono come appaiono Io ho parlato con lui. Ho visto la sua sofferenza per la tua partenza. Parlaci, tesoro. Credo che lui ti ami davvero molto…”

“No, zia. Se è davvero così, deve dirmelo lui. Io non ne ho il coraggio“

“Va bene cara. Come preferisci. Ma ora andiamo. A cena siamo ospiti di Albus e non vorrei arrivare in ritardo“

“Vai tu! Io non ho fame”

“Come vuoi” le rispose alzandosi. Fece pochi passi e si fermò ancora “Doris… Non dubitare del suo amore solo perché vuole evitarti di soffrire a causa sua. Piuttosto, cerca di capirlo” e detto ciò si allontanò, lasciando la nipote sola a riflettere…

  
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