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Autore: Sunny    09/09/2003    1 recensioni
A grande richiesta, ecco ripubblicata la mia primissima e unica fanfic sulla coppia Harry/Hermione. Io avrei voluto cambiarla un po', ma poi ho cambiato idea...dopo tutto se è piaciuta tanto e poi la cambio non piace più, no? ^^
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come babbani

…ovviamente Harry Potter e tutto lo staff appartengono alla Rowling!…(ma la famiglia di Hermione in questo e nei prossimi capitoli è mia ^^)

 

                                      FIGHTING DARKNESS

 

COME BABBANI

 

Harry, Hermione e Sirius –in versione animagus- scesero dal treno e si guardarono intorno nella confusione della stazione di Dublino. Poi, finalmente, Hermione cominciò a smanettare in direzione di un terzetto che pure prese a salutare nella loro direzione. Il più alto dei tre era un uomo dai capelli biondi, e dello stesso colore erano i capelli della ragazza che corse incontro a Hermione e l’abbracciò maternamente, infine c’era un ragazzo castano con l’aria allegra.

 

“Hermy, tesoro!” esclamò eccitatissima la ragazza bionda.

 

“Come stai, Magda?” finalmente le due ragazze si divisero ed Hermione fu in grado di abbracciare prima lo zio e poi il cugino, che le strapazzò amorevolmente i capelli.

 

“Bentornata, zuccotto!”

 

“Stai benissimo, tesoro.” Notò sorridente lo zio.

 

“Grazie, anche voi state una meraviglia.” fece allegramente lei. “E lui è Harry. Harry, loro sono zio Frank, Magda e Eddie.”

 

Harry e lo zio Frank si strinsero la mano. “E’ un piacere conoscerla. Hermione parla sempre di voi.”

 

“Oh, il piacere è tutto mio, Harry.” esclamò  sorridendo l’uomo. Eddie gli diede un’amichevole pacca sulle spalle.

 

“Ehi Harry, io sono Eddie. E così sei tu la povera vittima…ehm…il fortunato ragazzo di Hermione?” disse ridacchiando. Anche Harry sorrise.

 

“In carne e ossa.”

 

“E’ un vero onore conoscerti, grande mago.” gli porse dolcemente la mano Magda. “”La tua fama ti precede.” anche lui le ricambiò la stretta.

 

“Se il nuovo nome di Hermione è fama…”

 

“Incominci già, Ed?!” lo guardò storto Hermione.

 

“Ehi, che bel cagnone.” disse lo zio Frank, accarezzando Sirius sul muso. “E’ tuo, Harry?”

 

“Uhm, si. Hermione mi ha detto che potevo portarlo.”

 

“Altrochè, figliolo. Noi ne abbiamo 12 di questi cucciolotti.” rispose l’uomo, mentre anche Eddie prendeva ad accarezzare Sirius.

 

“Beh, sarà meglio andare, sarete stanchi.” Esclamò Magda accennando all’uscita della stazione.

 

************

 

Harry osservava quasi senza parole dal finestrino della macchina le enormi distese di terra appartenenti allo zio di Hermione. Era uno spettacolo incantevole, tutto coperto di neve. Giunti a casa Eddie gli mostrò la sua stanza, mentre Hermione si trasferiva insieme a Magda al piano di sopra.

Circa un’ora dopo si ritrovarono tutti in cucina; Hermione si era cambiata, ora indossava un jeans mezzo strappato, un maglione che le andava largo almeno due volte e teneva i capelli raccolti in due lunghe trecce spettinate.

 

“Adesso riconosco la mia nipotina!” esclamò soddisfatto lo zio Frank.

 

“Lei si veste sempre così quando vuole dare una mano qui.” spiegò Magda a Harry.

 

“Harry, voglio farti vedere Jordy. Dai, vieni con me!” fece allegramente Hermione, tirandolo per una mano.

 

“Chi è Jordy?” chiese lui, alzandosi.

 

“E’ il mio cavallo.”

 

“Che cosa pensate di fare dopo? Noi dovremmo andare a fare un po’ di legna nel bosco.” disse Eddie.

 

“Veniamo con voi, vi diamo una mano.” rispose Harry, emozionato all’idea.

 

“Bene, io intanto faccio un salto in paese a fare un po’ di spesa. Harry, ti piace il ragù?” chiese lo zio Frank mentre prendeva il cappotto.

 

“Altrochè!” esclamò contento il ragazzo.

 

“Allora è deciso, ci rivediamo tutti all’ora di pranzo.”

 

************

 

Harry ed Eddie si davano da fare con le asce come due boscaioli; Hermione e Magda, intanto, raccoglievano rami e rametti ovunque, sistemandoli sulle carrucole.

 

“Uff, però…” Harry si asciugò il sudore sulla fronte con una manica del maglione. “E io che pensavo che il quidditch fosse uno sport faticoso.”

 

“Non è proprio semplice la vita di campagna.” ridacchiò Eddie.

 

“Vuoi una mano?” fece vispa Hermione.

 

“Ehi, come sarebbe?! E il mio orgoglio di maschio?!” la prese in giro Harry.

 

“Non farci caso, zuccotto ha l’argento vivo addosso quando sta qui.” puntualizzò Eddie.

 

“Ed, io ho un nome!”

 

“Scusa, zuccotto.”

 

“Ma perché poi ‘zuccotto’?” chiese incuriosito Harry.

 

“Perché quando era piccola è rimasta con la testa incastrata in una zucca!” rise Eddie.

 

Harry scoppiò a ridere, Magda tentò a fatica di contenersi. Hermione rapidamente fece una palla di neve e centrò in pieno viso il cugino.

 

“Adesso ti faccio vedere io!” lo minacciò ridendo.

 

“Vuoi la guerra? Allora l’avrai!” Eddie non si preoccupò nemmeno di pulirsi il viso, ma subitò prese a preparare la sua vendetta.

 

In pochi istanti cominciò una vera e propria battaglia a palle di neve, a cui presto si unirono anche Magda e Harry. Un’ora dopo, stanchi ma al massimo dell’allegria, i quattro ragazzi tornarono a casa.

 

************

 

“Oggi potremmo portare Harry a cavallo? Vorrei insegnargli.” propose Hermione, sdraiata sul divano della camera da pranzo, con la testa sulle ginocchia di Harry.

 

“Sicuro, sarà interessante.” fece Magda.

 

“Ehi Harry, lo sai ce la tua ragazza è una grande cavallerizza?” esclamò Eddie.

 

“Si, me l’ha detto. Sono ansioso di vedere com’è cavalcare. Voglio dire, una scopa non è un cavallo, deve senz’altro essere diverso.”

 

“Tu non sai cosa darei per volare come fai tu. Com’è quel gioco che praticate?…”

 

“Quidditch. Si, devo dire che è il massimo.”

 

“Zuccotto, tu non voli mai?”

 

“No, zuccotto si dedica ad altre attività.” fece Harry serio, ma non potè trattenere una risata nel vedere lo sguardo ingrugnito di Hermione.

 

“Ragazzi, sono pronte le crostate!” risuonò dalla cucina la voce di zio Frank.

 

“Evviva!” e tutti e quattro balzarono in fretta in piedi.

 

************

 

Magda e Eddie spiegarono a Harry un paio di volte come comportarsi con un cavallo, poi finalmente furono in grado di salire sui quattro destrieri e cominciare con una passeggiata lenta e tranquilla.

 

“Allora, come va?” chiese Magda a Harry, rallentando l’andatura della sua galoppata.

 

“Direi bene, è molto rilassante.” esclamò soddisfatto lui. Anche Hermione lo affiancò dall’altro lato.

 

“Te la stai cavando alla grande, lo sai che io la prima volta non ero già al tuo livello?”

 

“Già, ma hai imparato benissimo, vedo.”

 

“Tra qualche giorno sarai in grado anche di correre, e allora ti sfiderò.” rispose allegramente lei.

 

“Senti un po’, tu…” fece Harry con un sorrisetto maligno. “Che ne hai fatto della mia ragazza?”

 

Hermione ridacchiò, poi si sollevò un po’ sulla sella per stampargli un bacio sulle labbra.

 

“Direi che è in ottima salute.” scherzò Magda.

 

“Ehi zuccotto, una gara fino alla quercia?” propose Eddie, indicando un grosso albero oltre la vallata in cui stavano passeggiando. Harry inarcò le sopracciglia, Hermione gli fece l’occhiolino, poi incitò il cavallo e si diede a una spericolata corsa, seguita a pochi millimetri dal cugino.

 

Harry sorrise e scosse la testa. Chi l’avrebbe mai detto che Hermione sotto sotto è una piccola selvaggia?… dovrebbe mostrarsi più spesso così libera, è ancora più bella…

 

“Yuhu? Terra a Harry!” scherzò Magda.

 

“Come dici, scusa?” disse Harry, cadendo dalle nuvole.

 

“Sei proprio cotto perso, eh?”

 

“Eh si. E adesso ancora di più.”

 

“Sai, devo proprio dirti grazie.”

 

“Di che cosa?” le chiese Harry, un po’ confuso.

 

“Perché era tanto che non vedevo Hermione così felice. Temevo che dopo la morte dei genitori non si sarebbe più ripresa.”

 

“Beh, in effetti non ha passato un bel periodo, ma ne è uscita con grande coraggio e determinazione. E’ la ragazza più forte che conosca.”

 

“E’ bello che tu la stimi tanto. Lo sai, lei ci parla sempre di te, è molto innamorata.”

 

“Io la adoro.”

 

“Me ne sono accorta.” annuì lei, sorridendo.

 

“Vorrei vederla sempre così felice.”

 

“Credimi, Harry, lei lo è sempre ogni volta che è con te.” Harry le sorrise in risposta, mentre in lontananza risuonavano gli strillini acuti di una vittoriosa Hermione.

 

************

 

Quella sera  la neve scese con maggiore insistenza e perciò i ragazzi decisero di restare a casa. A tavola Harry vide Magda e Hermione parlottare tra loro, e dopo cena i tre uomini furono letteralmente buttati fuori dalla cucina. Lo zio Frank ed Eddie non si diedero per vinti: tutti e tre si trasferirono nella stanza da pranzo, sdraiati sul divano, a guardare una partita di calcio- sport babbano che Harry sembrò apprezzare molto.

 

“Grande partita, eh?” esclamò lo zio Frank, alzandosi in piedi e stiracchiandosi, a partita finita.

 

“Sport interessante il calcio, mi piace.” fece entusiasta Harry. Eddie buttò un’occhiata all’orologio.

 

“Beh, signori…io vado.”

 

“E dove?”

 

“Ehi Harry, non sei l’unico ad avere una dolce metà.” rise Eddie.

 

“Ok, quindi con te ci rivediamo domani.” fece ironico lo zio Frank. Eddie salutò entrambi e poi, prendendo la giacca, uscì. Quindi fecero il loro ingresso nella stanza Magda e Hermione, ridacchiando, e la più giovane delle due teneva le mani dietro la schiena, visibilmente emozionata.

 

“Papy, perché non ce ne andiamo a letto? Domani dobbiamo alzarci presto.”

 

“Uhm, e va bene. Buona notte, Harry. Buona notte, piccola.” disse lo zio Frank, dando un bacio a Hermione.

 

“Buona notte, ciao Magda.”

 

Uscendo Magda fece l’occhiolino a Hermione. “’Notte, Harry.”

 

“Ehi, cosa nascondi là dietro?” disse Harry, sorridendo.

 

“Per favore, siediti e chiudi gli occhi.”  lui inarcò le sopracciglia. “Ti prego!”

 

“E va bene.” e così si sedette sul divanetto. Hermione prese posto sul tavolino proprio davanti a lui.

 

“Ascolta, ti ricordi cosa mi hai detto sul treno?”

 

“A proposito di cosa?” s’incuriosì lui, con gli occhi sempre chiusi.

 

“Stavamo parlando dei nostri genitori, e tu mi hai detto che ti sarebbe tanto piaciuto avere una torta di mele fatta da tua madre per natale. Beh, ecco…non sarà mai la stessa cosa…e oltretutto io non so cucinare, però…” e così dicendo gli mise tra le mani un vassoio con sopra una piccola torta. Harry aprì gli occhi e restò a bocca aperta.

 

“Oh…Hermione, tu…” gli scappò un sorriso colmo di stupore.

 

“Lo so, lo so, si è un po’ bruciacchiata mentre pensavo a pulire…”

 

“Tesoro, è bellissima!” la interruppe lui. “E ha un aspetto molto appetitoso.”

 

Hermione sorrise timidamente. “Davvero?”

 

“Altrochè. E se anche fosse immangiabile mi sarebbe cara infinitamente. Oltre la madre di Ron, sei la prima che mi fa un dolce.”

 

Lei posò sul tavolino il vassoio, lui le accarezzò una guancia e poi le loro labbra si incontrarono in un bacio dolce e pieno di amore. Quindi, dopo essersi separati, Harry staccò un pezzetto di torta e se lo mise in bocca.

 

“Com’è?” chiese Hermione ansiosa. “Però dimmi la verità, non voglio il contentino, oltretutto le critiche sono costruttive.”

 

“Uhm…cavoli, è buonissimo!”

 

“Dici sul serio?” e un sorriso splendente le si spiaccicò sul viso.

 

“Si, amore. Se non ci credi, assaggia tu stessa.” e così dicendo le passò un pezzo di dolce.

 

“…uhm…in effetti…non c’è male…”

 

“Complimenti allo chef.” le sorrise lui, stampandole un bacio sulla fronte.

 

************

 

Il mattino seguente la neve ricopriva tutto il panorama e lo zio Frank suggerì ai ragazzi di andare in collina con gli slittini. Harry non ci mise che mezzo secondo a imparare a pilotarne uno, trovando il metodo molto simile a quello che usava per pilotare la sua scopa, e per tutta la mattina lui ed Eddie si sfidarono in gare mozzafiato, vinte una volta da uno e una volta da un altro. E nel pomeriggio l’intera famigliola si diede a un serratissimo torneo di poker, ma stavolta a stravincere furono Magda e suo padre.

 

**

 

Harry uscì dalla sua stanza strofinandosi i capelli con un asciugamano, nel tentativo di asciugarli; sia lui che Eddie avevano passato una buona mezzora a mollo nella vasca da bagno, parlando del più e del meno, poi, una volta fuori, Eddie si era ricordato di aver lasciato il pettine in bagno e gentilmente Harry si era offerto di andarlo a recuperare, e non perse tempo a vestirsi –dal momento che addosso aveva solo un asciugamani legato sui fianchi. Ma nello stesso momento in cui mise la mano sulla maniglia, dalla porta del bagno uscì un’altra figura, con i capelli bagnati e un asciugamani annodato sul petto.

 

Hermione. Seminuda.

 

Tutti e due i ragazzi si bloccarono all’istante, con gli occhi spalancati e la bocca aperta, leggermente arrossiti.

 

Hermione studiò attentamente con lo sguardo le spalle larghe e i muscoli discretamente scolpiti del suo ragazzo. Cazzo! Non lo facevo così in forma! , pensò, arrossendo inevitabilmente mentre notava che i capelli totalmente scompigliati erano un’altra nota di virilità che attirava la sua attenzione.

 

Harry non sapeva con precisione quale fosse la parte del corpo di Hermione che più gli faceva venire le farfalle nello stomaco; la pelle liscia delle spalle, su cui sgocciolavano i capelli umidi; la piccola porzione di seno che usciva fuori dall’asciugamani; le gambe lunghe e slanciate; Oh.Mio.Dio.Oddio.Oddio.Oddio.

 

Lentamente Hermione alzò gli occhi fino a incontrare i suoi. “Ehm…cercavi qualcosa?”

 

“S-si, uhm…il pet-pettine.”

 

Hermione ridacchiò. “Santo cielo, Harry, mi sembri proprio Raptor.”

 

Anche lui si fece una piccola risata. “Mi auguro che non ti stia riferendo anche al mio aspetto fisico.”

 

“Su questo puoi stare tranquillo.”

 

“Già, ehm…” l’imbarazzo era sempre alle stelle.

 

“Forse dovremmo…” disse Hermione, contorcendosi nervosamente le dita. Poi all’improvviso si mosse per uscire dal corridoio, ma Harry la trattenne per un polso.

 

“No, aspetta…”

 

E prima di poter pensare oltre lui l’attirò a sé e la baciò. Immediatamente le fece scivolare un braccio attorno ai fianchi e un altro dietro alle spalle, cercando di stringerla a sé il più possibile, di sentire i loro due corpi fondersi in un solo contatto. Hermione si aggrappò alle sue spalle e rispose al bacio con la stessa devastante passione che quasi sorprese entrambi. Il bacio divenne sempre più profondo, mentre le mani dell’uno si perdevano nei capelli dell’altra, e gli asciugamani non sembravano più così saldamente arpionati ai loro corpi.

Probabilmente era la prima volta che i loro baci erano così colmi di desiderio. Questa volta il brivido che percorreva le schiene di entrambi  era amplificato di almeno un centinaio di volte. Quasi d’istinto rientrarono nel bagno senza staccarsi, e continuarono a baciarsi con ancora maggiore impeto. Harry chiuse la porta alle sue spalle con un piede, poi ruppe il bacio per far scivolare la bocca sul collo di Hermione, mentre lei lo inclinava per lasciargli più spazio e lo stuzzicava accarezzandogli la nuca con le sue dita sottili.

 

KNOCK! KNOCK! KNOCK!

 

“Harry, allora, questo pettine?!” fece eco la voce di Eddie.

 

I due ragazzi si separarono a malincuore, cercando di risistemarsi gli asciugamani e riprendendo a respirare regolarmente. Hermione si passò una mano tra i capelli, poi prese il pettine dal lavandino e lo porse a Harry. Lui lo prese e si avviò alla porta per uscire.

 

“Harry?”

 

“Mh?”

 

“Ti amo.” disse lei timidamente.

 

Lui sorrise. “Io di più.” e chiudendosi la porta alle spalle le fece un ultimo occhiolino.

 

************

 

A notte fonda Harry non riusciva a prendere sonno, mentre davanti agli occhi gli balenava senza sosta l’immagine di Hermione coperta da un semplice asciugamano.Coperta è una parola un po’ grossa… Quando praticamente cominciava già ad albeggiare, nella stanza entrò quatto quatto Eddie, che tentava di essere il più silenzioso possibile, tenendosi perfino le scarpe in mano.

 

“ Tu che ci fai ancora in piedi a quest’ora?”

 

“E tu, allora?”

 

“Beh, io sono grande abbastanza per andare a letto con la mia ragazza fino alle quattro della mattina.” fece tranquillo Eddie mentre posava le scarpe e si toglieva il giaccone. “E anche tu.”

 

Harry arrossì ferocemente. “Che c’è, ho toccato un tasto dolente?” infierì Eddie con un ghigno soddisfatto, mentre si sedeva sul letto.

 

“…uhm…”

 

“Ehi, non farti problemi solo perché Hermione è la mia cuginetta, dopotutto sono un maschio, e ti assicuro che so riconoscere una bella ragazza quando la vedo, e zuccotto è decisamente a posto con tutto.”

 

“Si, è bellissima.” Harry fissava la porta con aria malinconica.

 

“E tu vorresti fare l’amore con lei.”

 

“Oh?” lo guardò storto un imbarazzatissimo Harry; per lui non era certo la prima volta, aveva già avuto altre esperienze di sesso, ma mai con nessuna di cui fosse veramente innamorato, e parlare di Hermione con suo cugino lo faceva sentire discretamente a disagio. Eddie sorrise malignamente.

 

“Harry Potter, tu sarai anche un grande mago, ma io sono uno stregone in fatto di sesso e donne. Tu vuoi lei, lei vuole te. E’ molto semplice.”

 

“Ma non ti sembra di correre un po’ troppo?”

 

“No, affatto. E…lo sai, domani notte nessuno di noi sarà a casa. Io e la mia ragazza ci daremo ai fumi del veglione giù in città, Magda passerà la serata col suo fidanzato, papà parteciperà alla festa che hanno organizzato in paese e ovviamente finirà ubriaco coi suoi amici a cantare Jingle Bells sul divano del salone delle feste. Tu e Hermione dovreste andare con lui, ma nessuno vi obbliga a restare lì tutta la notte…”

 

“Grazie dell’aiuto, Ed, ma non credo di voler programmare il sesso con Hermione. Voglio dire, non sarei un maschio a posto se ti dicessi che non vorrei fare l’amore con lei esattamente in questo istante…” e qui tutti e due sorrisero. “…ma ci tengo davvero alla nostra storia, e se lei non se la sente ancora, beh…aspetterò.”

 

“Che ragazzo premuroso, zuccotto è fortunata.” commentò Eddie. “Comunque sta di fatto che tu domani passerai la notte con lei da solo qui. E io mi gioco le mutande che finirete a letto insieme prima ancora di rendervene conto. Fidati dell’esperto.”

 

“Magari.” fece Harry con lo sguardo sognante. Eddie rise e gli tirò in faccia il cuscino.

 

                                                           ****************

 

Ok, ammetto che si può fare di meglio…ma in fondo non è possibile che tutta la vita di Harry e Hermione è un eterno problema…hanno diritto anche loro a un po’ di relax disimpegnato! E, come penso sia chiaro, io adoro la campagna e lo trovo il posto più rilassante del mondo!

Ammetto anche che in certi momenti ci vado giù pesante con il romanticume…ma io vi ho avvertiti tutti!

Ancora un paio di capitoli – forse meno- e il grande match Potter vs Riddle riprenderà a grandi colpi…e allora sarà più chiaro il perché della R del rating…^^

Beh, rimanete sintonizzati per il chap.7 “Buon natale, amore mio”

RECENSITE!!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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