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Autore: LadyOA    05/01/2022    1 recensioni
Zoro la guardava, era più acida del solito quella strega, non capiva perché le era sembrata tanto contenta al loro incontro, non capiva questo suo sbalzo d’uomo
-Zoro-Sama – una voce smielata attirò la sua attenzione, Hiyori era attaccata al suo braccio spingendo i seni da dentro il kimono contro il suo braccio, strusciandosi contro con insistenza, grugnì in disappunto, non sopportava tutte quelle moine.
Genere: Comico, Erotico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Z | Coppie: Nami/Zoro
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2 Un villaggio non molto tranquillo

 
Stavano camminando guidati da Yume che non accennava a scostarsi da Nami, cosa che stava iniziando davvero a stufare a Zoro, la guardava strusciarsi al suo braccio e guardarla con ammirazione, grugnì ancora incrociando le braccia quando sentì qualcosa che gli impediva la stretta, solo allora si ricordò di avere addosso ancora quella donna, la scostò sentendola lamentarsi
-Zoro-sama – piagnucolò, ma non ricevette risposta, guardò ancora verso Nami e vide quel cuoco di serie C provare ad approcciare con Yume che spaventata, se non schifata, si nascose dietro a Nami che strillò Sanji di non infastidirla dandogli anche un cazzotto, questo lo fece ghignare era la solita strega arpia.
Yume non le si era staccata di dosso un secondo, ma forse era un bene l’aveva distratta da quel babbione dalla zucca verde, solo a ripensarci le saltavano i nervi, sbuffò scocciata, cosa che attirò l’attenzione di Yume
-tutto bene mia potente guerriera? – le domandò guardandola con ammirazione stretta al suo braccio, Nami si ridestò dai suoi pensieri e la guardò, le ricordava un po' Chopper quella ragazza, piccola e indifesa così le tocco la testa accarezzandola come si fa con un cane
-tranquilla – le sorrise dolcemente
Yume dal canto suo la guardò e per poco non le scese il sangue dal naso piroettando un po' come faceva Sanji, gli altri guardavano la scena tra il divertito e l’esasperato pensando in coro che era Sanji al femminile.
 
Camminarono ancora per un po', il villaggio non era sfarzoso anzi era molto modesto quasi povero, la maggior parte degli abitanti erano umili contadini, tutti salutavano educatamente la miko che rispondeva con educazione, camminavano lungo una piccola strada in salita alla fine di essa un templio, sicuramente quello di cui parlava la loro nuova amica, era ben curato anche se non era un templio sfarzoso, la giovane ancora più allegra prese Nami per mano correndo con lei verso un anziano signore che puliva l’ingresso, Yume lo chiamava con tono rispettoso, lui si girò e sorrise nel vederla
-Yume finalmente sei tornata! – lo disse con tono sollevato, notando poi la giovane ragazza dai capelli ramati che teneva per mano e dietro di loro un gruppo di persone molto eccentriche.
-maestro Usho! Maestro le presento la mia salvatrice la potente guerriera Samurai Nami – disse euforica indicandogli Nami che dal canto suo provava a calmarla, dicendole che non doveva chiamarla così, l’uomo anziano la guardò, vestiva un abito succinto anche se lo stile era tradizionale, molto corto e scollato sul florido seno, i capelli lunghi rossi fiamminghi legati in una coda bassa, la guardò ancora e poi diede uno scappellotto a Yume, che lo guardava con le lacrime agli occhi mordendosi l’abito del kimono, si decisamente era Sanji al femminile, questo fu il pensiero dei nakama.
-quando vedi una bella donna non ragioni più! Che hai combinato stavolta?! – le urlò con la faccia a denti da squalo
-no maestro questa ragazza mi ha salvato da Tetsuo – gli disse e tutti notarono il cambiamento d’espressione nel vecchio, che guardò ancora Yume e poi Nami inginocchiandosi davanti a lei
-mi perdoni per la mia maleducazione somma guerriera samurai! La ringrazio per aver salvato la mia apprendista, chieda quello che desidera esaudiremo ogni suo desiderio! –
Il volto di Nami se prima era scocciato dalla scena ora aveva cambiato espressione, gli altri sapevano che quel sorrisetto che metteva non prometteva nulla di buono
-tutto quello che desidero? – i suoi occhi assunsero la solita forma di berry, facendo preoccupare ulteriormente i suoi nakama
-certo grande guerriera! Tutto per ringraziarla di aver aiutato Yume da quel Tetsuo! –
Nami si mise a riflettere per bene, stava per parlare quando la mano di Nico Robin si posò sulla sua spalla
-Nami che ne dici di un bel bagno caldo e da mangiare per il momento? – le disse guardando Yume e il suo maestro, poi disse piano a Nami in modo da sentire solo lei
-così forse farai pace con una certa testa verde – le disse vedendola arrossire e poi guardare male verso Zoro che ancora era appiccicato ad Hiyori sbuffando e incrociando le braccia sotto il seno
-potete ospitarci per la notte? Sono stanca vorrei riposarmi – disse con tono duro, il maestro annuì mentre Yume contenta saltava e prendeva la mano di Nami e anche quella di Robin stavolta
-venite vi accompagno io! –
-Yume-san perché non accompagni anche me per mano?! – svolazzando Sanji corse verso le giovani, ma Yume gli diede un calcio guardandolo male, prima di tornare a tirare Nami e Robin dentro, gli altri li seguirono ridendo contenti, mentre Sanji si mangiava il bordo del kimono piangendo invocando i nomi delle sue dee e di Yume, Zoro scontroso entrò no non gli piaceva per nulla come Yume si comportava con Nami, gli dava i nervi come quello stupido cuoco, Hiyori seguiva Zoro ovunque cosa che lo stava davvero spazientendo, anche perché quando c’era lei di mezzo Nami non gli si avvicinava neanche di mezzo centimetro e questo non lo sopportava.
 
Si erano fatti tutti un bel bagno e ognuno aveva ricevuto anche dei vestiti di ricambio e ora stavano aspettando l’arrivo delle ragazze, mentre il maestro versava da bere ad ognuno, dopo un po' arrivarono le giovani nakama, un splendore per gli occhi, indossavano ognuna un kimono lungo, ricevettero molti complimenti dai loro amici, mentre prendevano posto, Hiyori come solito si mise in mostra vicino a Zoro che non aveva proferito parola, era rimasto a fissare la bella navigatrice nel suo kimono giallo chiaro impreziosito da tanti fiori di ciliegio, i capelli raccolti in un morbido chignon basso che le lasciavano cadere la sua solita ciocca ribelle sul viso,
la vide incrociare il suo sguardo e forse era il bagno che aveva appena fatto ma vide un rossore sulle guance forse per il modo in cui lui la guardava? mosse la bocca per dire qualcosa e così avere un contatto con lei, anche un semplice scambio d’insulti quando vide i suoi occhi farsi assassini e guardare sul suo petto, gelò Zoro a quello sguardo, notando poi Hiyori che si strusciava a lui, imprecò staccandosela di dosso, non la sopportava più, cercò nuovamente lo sguardo di Nami ma la trovò girata quasi offesa a parlare con Yume che si era messa tra lei e Robin, versando alle ragazze da bere, imprecò nuovamente.
Erano tutti intenti a mangiare quando sentirono bussare in modo insistente al portone del templio, tutti si guardarono
Pochi secondi dopo sentirono la grande porta aprirsi e un forte vento travolgerli, facendogli chiudere gli occhi per qualche istante, mentre Zoro, Sanji, Rufy e Franky si misero sull’attenti, davanti a loro al centro della stanza un uomo grande con un vestito da samurai e sull’elmo una faccia da oni torreggiava su di loro, li guardava con austerità squadrando ognuno di loro, fino ad incrociare lo sguardo della giovane cartografa di bordo, che raggelò, lui la fissò schifato e gli puntò la katana contro
-sei tu la donna che ha battuto mio fratello? – tuonò guardandola, Nami deglutì terrorizzata pronta a negare quando Yume parlò con tono spavaldo
-si è lei! E vi farà ancora il culo a strisce se non te ne vai subito! –
Nami le tappò la bocca tirandola verso di sé, ma quale culo a strisce era lei che se la stava facendo sotto, lo vide muovere la Katana per colpire sia lei che Yume, chiuse gli occhi pronta a sentire il freddo del metallo contro la sua carne, ma ciò non avvenne, aprì di scatto gli occhi trovandosi davanti Zoro che aveva bloccato con la sua wado Ichimonji il fendente guardando l’uomo in modo glaciale, Nami sospirò di cuore nel vederlo, era sempre li quando lei era in pericolo
-Zoro… - sussurrò quasi come a ringraziarlo, guardandolo grata e ammaliata, il suo sguardo non sfuggi né a Yume né a Hiyori, che cercava di attirare l’attenzione dello spadaccino; mentre Zoro a sentire il sospiro di Nami non poté non farsi scappare un ghigno
-devo sempre pararti il culo mocciosa – le disse guardandola con il suo ghigno stampato in faccia, lei si riprese subito dallo stato di trance in cui era caduta
-mi pare ovvio sono disarmata! –
-tks! – anche solo quello scambio di parole lo aveva rinvigorito, era la solita Nami, riportò sull’uomo la sua attenzione quando lo vide muovere il braccio portandosi la katana davanti al volto controllandola che non avesse graffi, severo portò di nuovo gli occhi sul giovane che torreggiava davanti la ragazza
-levati moscerino non sei tu il mio avversario –
Lo sguardo di Zoro si fece ancora più duro quello di un demonio quasi e si frappose ancora di più tra Nami e quell’uomo, non gli avrebbe permesso di toccarla con un dito, la tensione era alle stelle quando il maestro Usho prese la loro attenzione
-Bankozu esci da questo templio immediatamente! Gli accordi con il tuo clan sono chiari! Se infrangi questa regola non avrai più il nostro sostegno! Oltretutto la tua avversaria è disarmata non è un comportamento degno di un Samurai! –
Tuonò il maestro severo portando le mani in preghiera, Bankozu spostò lo sguardo da Nami e Zoro al Maestro
-non lo è servita una sua arma per battere mio fratello –
-non m’importa! I patti sono chiari e poi questo è pur sempre un templio non ti permetto di violarlo con tutta questa violenza! Vuoi batterti con lei?! Lo farete ma non qui e non ora da samurai segui il codice d’onore se ancora lo possiedi! –
Banzoku chiuse gli occhi che poi riportò su Nami, che sudò nuovamente freddo, nascosta ancora da Zoro
-tu donna, ci batteremo tra 4 giorni al lago Aka, solo io e te, altrimenti…- guardò ognuno dei presenti e muovendo la katana creò un forte vortice d’aria, Nami strinse di più a se Yume le stava trascinando verso di loro quando sentì la stretta di Zoro attorno a loro, le teneva bloccate con il suo corpo reggendosi alla sua spada conficcata nel pavimento, Nami si strinse di più a lui, terrorizzata, anche gli altri si stavano reggendo come meglio potevano, Rufy stringeva forte a se Robin e gli altri membri della ciurma, sembrava che tutti fossero al sicuro quando finito il turbine di vento non videro che Hiyori, Usop, Chopper erano finiti rinchiusi e rimpiccioliti dentro una gabbia di legno legata all’elsa della katana di Bankozu
-i tuoi amici e la donna del tuo amico moriranno al posto tuo-
Detto questo si volatilizzò con un’altra folata di vento, rimasero tutti in silenzio per qualche secondo, non capendo ancora cosa era successo, solo una cosa era chiara Nami aveva trovato un avversario che non accettava un rifiuto.
   
 
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