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Autore: ReikaDragneel94    05/01/2022    1 recensioni
Questa storia mi è stata "richiesta" da un paio d'amici che mi hanno quasi assillata, spero solo che vi piaccia anche a voi ^_^
Trama:
Bakugo Katsuki è il più giovane capo branco e villaggio del suo popolo ed un ottimo combattente
Izuku è uno dei più particolari spiriti della foresta che vivono nella zona in cui c'è la tribù di Bakugo
Cosa accadrebbe se i due si incontrassero e per colpa del pessimo carattere del biondo cenere dovesse vivere per un certo periodo con il verdino? Spero che vi intrighi
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8° Tempo
 
 
 
I giorni passarono senza che i due si rivolgessero la parola e complice anche il fatto che ebbero anche poche visite o richieste ed Izuku, masochista verso se stesso continuava a bearsi del corpo ben allenato del biondo ben esposto ai suoi occhi; dall’altro canto Katsuki eseguendo i vari ordini che l’altro gli imponeva, non poteva non immaginare scene in cui la sua lucidità andava a farsi un giro per godere meglio dei tocchi del verdino. Il lupo si rendeva fin troppo bene che Izuku era molto più vantaggiato in quanto autocontrollo per non cedere alla lussuria, avrà visto altri... corpi come il suo per non cedere alla tentazione, mentre lui che agli occhi di un immortale, era un mortale, non aveva granché di esperienza, visto che non si era mai innamorato; ciò che lui non sapeva era che Izuku, sì, aveva visto di corpi nudi lungo la sua vita, ma non aveva mai avuto una vera relazione perché nessuno di loro lo attraeva abbastanza, fino a quanto Izuku non incontrò Katsuki per la prima volta.
Flashback
Izuku stava vagando per il bosco quando vide da lontano gli allenamenti, per così dire di un bambino dai capelli biondo cenere; lo trovò un cucciolo molto carino e lo voleva conoscere, ma sapeva che era una cosa molto difficile, ma doveva trovare un modo, era o no la “piccola” divinità delle strategie? Di conseguenza Izuku studiò bene la routine del piccolo cucciolo trovandolo ogni giorno molto carino, doveva far in modo che il piccolo lo andasse a cercare per non sembrare uno stalker; fu così che avvenne quel giorno in cui il piccolo Katsuki entrò nella radura del salice piangente sacro e la cosa divertente che quell’evento per la prima volta fu genuina e niente era calcolato. Da quel giorno lo seguì di nascosto da sopra gli alberi, per vederlo crescere e “maturare” a modo suo e lo vide più volte al lago e lì scaturì ancor di più la scintilla di volerlo per se cosa che mai era accaduto in tutti quei secoli; quel giorno in cui si rividero di persona e consapevoli di ciò, Izuku lo aveva bellamente e di proposito provocato per avere la scusa per portarlo con se.
Fine Flashback
Izuku uscì da quei ricordi, quando un odore di sangue gli arrivò alle narici e lo portò in cucina dove vide Katsuki uggiolare di dolore alla mano, dove vi spiccava una lunga linea da dove usciva quel sangue rosso come i suoi occhi; con cautela la divinità si posizionò al suo fianco e con una presa decisa, gli prese il polso della mano ferita dove portò il palmo verso la sua bocca confondendo il lupo che lo guardò impettito. Per tutta risposta Izuku gli mostrò un sorriso più dolce e sincero che aveva e poi gli posò un bacio al centro della ferita, con stupore del biondo, sparì come se non ci fosse mai stata; Katsuki sgranò gli occhi e lo fissò spiazzato, cosa che portò il padrone di casa a ridacchiare e poi tornare in salotto a rilassarsi.
-Ohi Deku è pronto- borbottò Katsuki chiamandolo dopo un po’
-Arrivo...- avvicinandosi, -Tutto bene?- Gli chiese appena si sedette
-Sì certo, perché me lo chiedi?- Confuso
-Mi pareva di vederti più teso del solito- scrollò le spalle
-Deku?- Lo chiamò un po’ teso, -Posso... chiederti una cosa?-
-Certo, che c’è?-
-Mi... porteresti... a vedere il mio villaggio?- Quasi a disagio
-Solo questo? Nient’altro?- Dolce capendolo un po’
-Solo questo... per quanto sia strano, ho la sensazione... che siano trascorsi degli anni da quando sono qui e so per certo che...-
-Siano trascorsi solo qualche mesetto eh?- Mezzo sorriso
-Sì è così- sorpreso, -È normale?- Corrugò la fronte
-Immagino che questa sensazione l’hai notata dopo che sei tornato nel tuo mondo e poi di nuovo qui, quando mi hai seguito- calmo
-In effetti- borbottò
-Devi sapere che in effetti è normale, il tempo nel tuo mondo è diverso da qui- spiegò
-In che senso?- Confuso
-Qui il tempo è relativo o meglio, è molto più lento del tuo, per esempio... un giorno qui vale tre mesi nel tuo- calmo.
A tale confessione portò Katsuki nel cadere in un silenzio quasi apatico, perché la sua mente si era messa a calcolare qualcosa di particolare e capì un bel po’ di cose; del tipo perché secondo i suoi calcoli il suo calore era più che altro puntuale, perché il suo corpo era ancora abituato al tempo del suo mondo e non come quello di Izuku ed anche quando era rientrato nel suo mondo la stagione era diversa da quella con cui era partito. In tutto questo il verdino lo fissò e poi ridacchiò quasi divertito nel vedere gradualmente che Katsuki entrare quasi nel panico più totale; aspettò un po’ finché non lo vide calmarsi per benino per poi bere un po’ e lo fissò negli occhi, -Per questa volta ti ci porto-
-Come?- Stupito
-Sì, hai capito bene- allungandosi verso di lui
-Perché sento odore di “fregatura”? Non fai nulla senza un tornaconto- l’altro ghignò
-Vedo che stai iniziando a capirmi- afferrandolo per il collare
-Cosa vuoi in cambio?- Rigido
-Mmm...- pensandosi e poi gli indicò le sue gambe, -Siedi qui-
-Perché mai?- Assottigliò lo sguardo
-Tu fallo e vedrai-
-Non è che mi fidi di te- incrociò le braccia
-Kacchan vieni qui, subito- perentorio, -O non tornerai da i tuoi-.
Stizzito Katsuki lo raggiunse e fece come gli aveva detto, Izuku lo afferrò per i fianchi e lo attirò a se facendo aderire la schiena del biondo a se e lo rinchiuse in un abbraccio, cosa che stupì lo Yokai; quest’ultimo non fece niente se non “godersi” quel gesto, ma pochi secondi dopo sussultò nel sentire le labbra dell’altro sul collo. Si irrigidì quasi subito quando percepì anche i denti del verdino stuzzicargli la pelle vicino al collo che lo fece gemere cosa che portò a ridacchiare lo spirito; quella vibrazione arrivò sulla pelle dello Yokai che rabbrividì pure lui che mosso dall’istinto, inclinò il collo lasciandolo scoperto ed alla mercè di Izuku che gli lasciò un segno rosso.
-Perché diamine l’hai fatto?!- Scattando in piedi, -Non era necessario-
-Sì invece mio piccolo lupacchiotto- alzandosi, -Vai a vestirti-
-Usciamo?- Alzò un sopracciglio
-Certo, anche perché la tua “punizione” non è ancora finita- ghigna
-Tsk!- Secco andandosi a vestire.
Izuku si fece circondare dal suo potere e poco dopo divenne il “Deku” conosciuto da tutti, stava volta con un kimono nero e verde e poco prima che uscissero, ordinò a Katsuki di tornare lupo; percorsero di nuovo le vie di quel mondo finché non raggiunsero il “quartiere” da qui erano arrivati il primo giorno da parte dello Yokai e come quel giorno comparve Kaminari. La divinità lo salutò più civettuola del solito, solo che sta volta più consapevole ed con un istinto di protezione ed un pizzico di “gelosia” Katsuki si mise in mezzo e ringhiò prepotentemente alla bionda.
-Wow!- Sconvolta, -Che diamine!- Sbottò
-Buono Kacchan!- Lo fermò in tempo Deku, -Kami è meglio che tu ti allontani-
-Sai che farò reclamo vero?- Secca
-Fa pure- puntandogli la falce, -Ma il mio famiglio- accarezzando adeguatamente Katsuki, -Non me lo leverà nessuno-
-Tuo famiglio?- Spiazzata, -Quello Yokai?-
-Qualche problema?- Alzò un sopracciglio, -O sei gelosa perché sono riuscito a domare uno Yokai, mentre altri come te non c’è mai riuscito?- Sorriso arrogante.
A quella frecciattina la divinità se ne andò e lasciò proseguire verso la loro meta; una volta usciti dal portale però Katsuki tornò umano ma crollò a terra per il freddo, non aspettandosi effettivamente un gelo pungente. Izuku dalla manica del suo abito tirò fuori un altro kimono e glielo fece indossare, era anch’esso nero, ma con rifiniture arancioni con il simbolo della divinità; così il lupo non percepì freddo, ma si ritrovò comunque arrossire, perché il bipolarismo della divinità lo metteva un po’ a disagio, ma sperava, in cuor suo che lui non lo considerasse un passatempo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Allora, sì, ci stiamo avvicinando alla fine della storia, che dite? Si capisce che effettivamente Izuku ha veramente un interesse per lui, ma Katsuki avrà ragione a pensare che lui lo veda solo come un passatempo? A presto amici miei e recensite in molti mi raccomando! ^_^
  
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