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Autore: LadyOA    06/01/2022    1 recensioni
Zoro la guardava, era più acida del solito quella strega, non capiva perché le era sembrata tanto contenta al loro incontro, non capiva questo suo sbalzo d’uomo
-Zoro-Sama – una voce smielata attirò la sua attenzione, Hiyori era attaccata al suo braccio spingendo i seni da dentro il kimono contro il suo braccio, strusciandosi contro con insistenza, grugnì in disappunto, non sopportava tutte quelle moine.
Genere: Comico, Erotico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Z | Coppie: Nami/Zoro
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 10 Non sono fragile

 
Camminarono in silenzio fino al luogo dell’incontro, dove ad aspettarli c’era Bankozu con il suo clan, che attendevano l’arrivo della loro avversaria, quando la videro arrivare insieme ad altre donne sghignazzarono, pregustando già i soldi avuti da quelle vendite, guardarono la rossa che guidava il gruppo, camminava fiera con aria austera tenendo un braccio poggiato sulle katane in vita, era dannatamente bella, era un peccato dover rovinare quel viso con uno scontro, ma Bankozu rise di gusto, non ci sarebbe voluto molto per fermarla, non credeva affatto che lei fosse una guerriera samurai, poi si sarebbe divertito con lei prima di venderla.
Nami si fermò di fronte a Banzoku e al suo clan affiancata dai suoi nakama che anche se vestiti da donne nascondevano dietro i ventagli gli sguardi funesti per la situazione, restarono in silenzio mentre Banzoku iniziò a parlare
-vedo che ti sei preparata per la sconfitta e hai portato delle amiche – disse guardandola dall’alto della sua stazza, Nami anche se era terrorizzata si fece coraggio facendo un passo verso di lui, sostenendo il suo sguardo gli rispose
-non sono venuta qua per farmi battere da un inetto come te – cercava di usare il tono più convincente che potesse fare, ma dentro stava morendo di paura, continuò sotto lo sguardo divertito di Bankozu e dei suoi tirapiedi – prima di iniziare lo scontro voglio vedere che i miei amici stanno bene! –
Bankozu rise divertito non spostando lo sguardo da quella impertinente donna, schioccò soltanto le dita e i fratelli Baketsu to Orubi no ki sparirono e tornarono poi con i loro compagni e Hiyori, stavano tutti bene per fortuna
-Nami Robin! – urlava in lacrime Chopper con Usop, mentre Hiyori cercava Zoro chiamandolo e riconoscendo solo le due piratesse ci rimase male
-solo voi?! Dove è il mio Zoro-sama- disse incrociando le braccia imbronciata
Nami cercò di non badarle dava sui nervi solo sentirla parlare e tornò a concentrarsi sul suo avversario che la guardava con sadico divertimento, cosa che non sfuggì a Zoro che stava cercando di mantenere la facciata di donna indifesa ma il demonio che celava scalpitava per uscire
-sono sani e salvi visto? – disse ridendo Bankozu indicandoli -ora veniamo a noi cara signorina è tempo di vedere se sei realmente così forte ma prima …- ghignò facendo segno ad uno dei suoi scagnozzi, questo veloce come una saetta lanciò prima i prigionieri contro contro Robin e il gruppetto dei ragazzi che distratti nel prendere i loro amici non si accorsero delle enormi bolle che gli avevano mandato contro e li imprigionarono, i 4 si guardarono presi di sorpresa si guardarono ma che diavolo era?? Una bolla di sapone enorme? Cercarono di liberarsi ma quella di scoppiare non ne aveva voglia, si tolsero i vestiti da donna impossibilitati a muoversi bene e ognuno cercava di rompere la bolla in cui erano chiusi, la fragorosa risata di Bankozu ruppe il silenzio, questo sì leccò le labbra guardando prima Nami e poi i suoi amici.
-Mi pensavi così stupido nel cadere in un trucco così stupido? Avevo capito dall’inizio che quelli erano i tuoi amici cara signorina! Ora ci divertiamo io e te- pronunciò quelle parole con tono sadico e questo fece gelare Nami E ora ?! come avrebbe fatto?? Doveva trovare una soluzione e liberare i suoi amici, restare in vita e salvare il villaggio, era in preda al terrore non era una guerriera lei e ora si trovava da sola ad affrontare Bankozu e il suo clan.
 
I nakama la guardarono preoccupati da dentro quelle bolle, Sanji scagliava i suoi calci più potenti mentre Zoro fendeva le sue spade ma non si scalfivano di un millimetro quelle bolle, imprecò furioso e spaventato Nami era li davanti a loro da sola contro quegli uomini, doveva liberarsi
-dannazione! Nami scappa! – le urlò Sanji rabbioso e disperato esprimendo il pensiero di tutti
-ci hanno fregato dannazione, dovevamo prevederla una cosa simile – disse Robin preoccupata per Nami
-è tutta colpa tua testa di verza! Tu e quella cicatrice sull’occhio non era per nulla femminile! – urlò Sanji contro Zoro che in risposta gli sbraitò contro iniziando così tra i due una delle loro solite risse
-scusate ma dove sono Franky, Brook e Jimbe?!- urlò Usop con la sua solita espressione di terrore
-sono rimasti al villaggio, non pensavamo servisse il loro intervento – pensava Robin a come uscire da quella situazione, i loro colpi non avevano effetto su quelle bolle, attutivano ogni colpo, era dannatamente preoccupata per la sua sorellina.
Zoro guardava spaventato la situazione, lei contro quegli uomini stava per dire qualcosa quando si sentì buttare a terra e stringere forte
-Zoro-sama mio salvatore! Finalmente siete arrivato a salvarmi! – la voce melensa e acuta di Hiyori gli fecero ricordare che c’era anche lei, la scansò di getto, ci mancava solo quella piovra ora pensò, doveva uscire da li
-Nami ti prego scappa mettiti in salvo! – le urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, la vedeva pietrificata dalla paura di fronte a Bankozu che sadicamente le si avvicinava. Lo aveva pensato dall’inizio che quella situazione non gli piaceva, non gli piaceva affatto tutta quella messa in scena urlò il nome di Nami con rabbia e terrore, quando Bankozu scatto e la colpì con pugno in pieno stomaco facendola volare per vari metri fino a schiantarsi contro un albero, cadde rovinosamente a terra, cercò di tirarsi su tossendo, non ebbe il tempo di alzare il volto che un altro pugno la investi del tutto scaraventandola stavolta contro una delle bolle dove erano rinchiusi i suoi amici, che disperati la chiamavano, sentiva le loro voci, la voce di Zoro che più di tutte la chiamavano, che tono stava usando? Non glielo aveva mai sentito, sembrava terrorizzato, terrorizzato per lei? Per quello che le stava facendo quel colosso? la sua mente le faceva strani scherzi pensò, per il dolore immaginava cose che non ci stavano, aprì piano gli occhi vedendo solo Banzoku estrarre l’arma e una raffica di fendenti d’aria colpirla in pieno rompendole il kimono e riempiendole il corpo di tagli, sentiva il sangue scorrere lungo ogni singolo taglio e la carne bruciare, imprecò dentro di se, ma non aveva emesso un fiato a nessun colpo, i capelli le caddero sulle spalle ormai liberati dall’acconciatura per i colpi ricevuti, sentiva solo le voci dei suoi nakama disperati oltre le risate di Bankozu e i suoi scagnozzi che ridevano di lei, guardò intorno a lei, vedeva i volti dei suoi amici dà dentro la bolla guardarla disperati impotenti, guardò Zoro che come un demonio chiamava lei e poi pronunciava minacce di morte verso quell’uomo, gliela avrebbe pagata, li osservò e poi notò una cosa, che la fece ghignare, cosa che stupì i suoi compagni, che aveva? con enorme stupore di tutti lei si tirò su, con la frangia che le copriva il volto, tornò eretta davanti a Bankozu, iniziando a ridacchiare, che diavolo le prendeva pensarono
-pensi di avermi fatto male? - ridacchio amaramente, i suoi amici l’ascoltavano in silenzio, che diavolo stava facendo lo provocava?
-ho passato 8 anni, lunghi 8 anni a subire i colpi potenti e non umani di uomini pesce, i tuoi colpi in confronto sono delle carezze! – disse strafottente e si pulì la gonna del kimono, tirando indietro i capelli abbassò la parte sopra del kimono restando così con il petto coperto solo da un bikini nero, il suo corpo era ricoperto di ferite dal qualche scendeva sangue, sollevò il volto con sguardo beffardo di sfida, il sangue le colava anche vicino le labbra ma non poteva essere più bella e fiera in quel momento.
 
Zoro e gli altri potevano solo immaginare quella bambina ricevere quei colpi, e nel silenzio piangere dal dolore per non riceverne altri. Erano furiosi lui più di tutti la guardò estasiato ma ricolmo di rabbia, non poteva sopportare di essere così impotente.
-ora moscerino fammi vedere di che pasta sei fatto, su colpiscimi! – gli disse guardandolo dritto negli occhi con sguardo accesso di sfida mentre estraeva le katane, sia la todoroko inazuma insieme alle altre due, portandosene una alla bocca come faceva sempre Zoro, aveva un piano ma doveva assicurarsi prima di una cosa, lanciò uno sguardo d’intesa a Robin che la comprese subito e senza dare nell’occhio si avvicinò ad Hiyori, Nami era pronta dritta in posizione di attacco con le katane, aveva solo una possibilità, guardò Bankozu scaldarsi alle sue parole e partire contro di lei, ghignò soddisfatta, strinse la presa sulle else sia con le mani che con la bocca e le incrociò davanti a se, aveva osservato Zoro parere i colpi più mortali in quel modo, non aveva la sua forza ma era resistente sarebbe riuscita a fregarlo e a liberare tutti, il colpo di Bankozu la investi in pieno investendo anche le katane che resistettero al colpo proteggendola anche se fu scaraventata lo stesso contro la bolla, si era doloroso sentiva ogni osso farle male ma lei poteva resistere, ghignò ancora da dietro le katane guardandolo
-è il meglio che sai fare bestione?! – lo stuzzicava, era dannatamente brava in questo, Usop e Chopper disperati le dicevano di smetterla, ma lei non li ascoltava, Nami ghignò mancava un ultimo colpo, uno solo, sputò sangue quel colpo era stato forte insieme al contraccolpo subito per le katane, ma Arlong le aveva fatto molto più male in passaro lo guardò da dietro la frangia sghignazzando
-non sei proprio in grado di far divertire una signora tu! – tutti guardarono raggelati Bankozu che furioso caricò uno dei suoi fendenti migliori e lo scaglio contro Nami, Chopper e Usop si abbracciavano in lacrime guardando la scena, Sanji urlava disperato colpendo ancora la bolla, Rufy aveva il capello sugli occhi pessimo segno per i nemici appena si fossero liberati e Zoro, Zoro era in preda all’ira, un’ira che era anche rivolta a quella stupida, scappava sempre e invece ora? Aveva deciso di sacrificarsi per chi? Per cosa? Urlarono tutti il nome della loro Nakama dispera
ti.
   
 
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