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Autore: Lion1997    07/01/2022    3 recensioni
Nami si è appena laureata in Economia & Business e, dato che è riuscita a conseguire il massimo del punteggio con distinzione di lode, ha subito ottenuto un colloquio di lavoro presso la One Piece Inc., una delle più importanti aziende multinazionali di piattaforme online. Riuscirà a realizzare le proprie ambizioni e lavorare nella ditta dei suoi sogni?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Era finalmente arrivato il giorno del suo colloquio con la One Piece Inc., una delle più importanti aziende multinazionali di piattaforme online, l’evento che Nami aveva sognato e progettato nei minimi dettagli per settimane.

Il meeting era stato fissato alle 09.30 e quella mattina, in seguito a meditatissimi calcoli, aveva deciso di svegliarsi alle 06.00. Si preparò una sana colazione a base di un paio di croissant accompagnati da frutta fresca e uno yogurt ai mirtilli. Dopodiché si fece una breve doccia rinfrescante e indossò il suo completo più professionale, costituito da una camicia bianca e una gonna e un blazer neri abbinati tra loro; anche le scarpe col tacco e la borsa erano della stessa tonalità dei vestiti. Poi passò ad acconciarsi i capelli: raccolse la sua folta chioma in uno chignon che lasciava, però, che alcune ciocche ricadessero ondulate ai lati del volto. Dopo una goccia di profumo era finalmente pronta per uscire.

Erano ormai le 07.45, l’orario perfetto per iniziare a dirigersi alla stazione e prendere il treno delle 08.15, con il quale in soli quaranta minuti avrebbe raggiunto il centro città. La sua fermata si trovava solo a un centinaio di metri dalla sua destinazione finale, quindi avrebbe avuto tutto il tempo per arrivare in perfetto orario, anzi, persino con qualche minuto di anticipo all’appuntamento: meglio di così non sarebbe potuto essere! Ma, come le capitava abitualmente, a breve i suoi piani sarebbero stati totalmente annientati da un evento che mai e poi mai sarebbe riuscita a prevedere.

Erano le 08.05 e aveva appena oltrepassato la soglia del vagone, o quasi attraversato, perché, all’improvviso, un ragazzino che sembrava avere una gran fretta arrivò correndo da dietro le sue spalle e, aggrappandosi proprio a lei, si diede la spinta per entrare all’interno del treno. Questo permise al ragazzo di fare un grande balzo e atterrare nella carrozza qualche istante prima che le porte si chiudessero. Per lui, Nami fu un’ancora di salvezza; per lei, invece, quello sconosciuto rischiò di diventare la rovina di tutti i suoi progetti, della sua intera vita. A causa dello spintone del ragazzo, infatti, era precipitata direttamente in una grossa pozzanghera formatasi la notte precedente a causa della pioggia. Di conseguenza, non solo non era riuscita a salire sul treno, ma i suoi vestiti erano completamente fradici e quel che è peggio è che non aveva il tempo necessario a tornare a casa per asciugarsi e cambiarsi gli abiti. Non le restò che un’unica alternativa: chiamare un taxi e presentarsi al colloquio nelle condizioni in cui si trovava. Sfortunatamente, persino la sua borsa era finita immersa nella pozza e tutto il suo contenuto, compresi il suo computer portatile e la presentazione che aveva realizzato in precedenza su diretta richiesta dell’azienda, era totalmente inzuppato.

Prese velocemente il telefono e chiamò un taxi e, durante l’attesa, non fece altro che aggredire verbalmente la causa dei suoi mali: quello sconosciuto che l’aveva gettata al di fuori del treno; il tutto ad alta voce, così che ogni persona che si trovasse entro un raggio di mille metri da lei venisse a conoscenza delle sue sventure. Finalmente vide arrivare l’autista e, non appena questo si fermò davanti a lei, aprì la portiera ed entrò in tutta fretta sedendosi sui sedili posteriori, dove continuò la sua serie di improperi verso il ragazzo.

Erano le 09.15 e il tassista, dopo essersi sorbito per quasi un’ora intera le urla e gli insulti di Nami, la fece scendere davanti all’entrata della sede della One Piece, come richiesto. L’uomo era talmente provato dal viaggio da dimenticarsi persino di richiedere il pagamento: non appena la ragazza ebbe messo piede fuori dalla macchina, si dileguò in fretta e furia.

Nami, se in un altro momento si sarebbe lamentata della scortesia dell’autista o avrebbe gioito per il fatto che non avesse dovuto sborsare nemmeno un centesimo per una corsa di circa cinquanta minuti, riusciva a provare solo una forte tensione. Ma perdere l’occasione di una vita era fuori discussione. Quindi, dopo aver fatto un lungo sospiro per calmare i nervi, si diresse all’interno dell’azienda.
   
 
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