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Autore: pokas    10/01/2022    2 recensioni
Uno specchio per raggiungere l'ignoto, quattro improbabili eroi che lavorano per la regina del Male, un diario perduto.
Mike, Lukas, Chiara e Half, si tufferanno in un avventura colorata e mortale nel magico mondo di MLP, per trovare il primo elemento della disarmonia.
Risate, pianti, passato cupo e futuro incerto, si mescolano nella prima avventura alla ricerca del Bdiary per salvare non il mondo, ma i Mondi.
Per godere al massimo dell'avventura si consiglia di seguire anche la serie "LucasForce's Journey".
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cutie Mark Crusaders, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Trixie
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7: Quattro piccole anime (parte 3 su 3)

 

--- Terra 170 ---

 

Un umano. Nato sulla Terra. Nulla di anormale era artefice della sua nascita. Nacque in una famiglia amorevole e disponibile dove tutti potevano riversare le loro attenzioni su di lui. Avevano solo un problema… Credevano di sapere sempre cosa provasse.


Disagio, delusione, noia, rabbia e frustrazione erano sentimenti che nessuno si aspettava potesse provare un bambino, e che in realtà lui stesso non comprendeva fino in fondo. Semplicemente c’erano e, nonostante non lo desse a vedere, crescevano ogni giorno.
 

L’infanzia passata a non essere compreso o ascoltato gettarono le fondamenta di quello che sarebbe diventato il suo carattere. Un cuore scuro e freddo, ma non per questo corrotto.


Una morale, un forte sentimento di risolutezza era nato da quel buio e aveva dato origine a quello che nei manga verrebbe identificato come il tipico comportamento da anti-eroe. Ma non era in un manga.


Tutto quello che fece nella sua vita da giovane uomo fu credere fermamente nelle proprie decisioni e combattere per esse.


E questo, nel bene o nel male, venne ricompensato.



 

Forse fu questo, questo quasi confortevole buio a permettergli di legare con Chiara.


La ragazza era un'appassionata di film horror, splatter, thriller psicologici, tanto da iscriversi ad un cineforum per appassionati.


Lukas restava a casa, a giocare online e a gustarsi la pizza, era il giovedì che si dedicava a stare soli e a fare ciò che preferivano, una serata di pausa dalla vita di coppia che vivevano mooolto intensamente.


Fu al cineforum che si conobbero, mentre criticavano lo stesso film nel silenzio della sala, fantasticavano su come avrebbero fatto loro le scene e tanto di più. Dopo ogni serata, si fermavano a comprare qualcosa da mangiare e poi parlavano per tutto il tragitto fino a casa di Chiara.

 

Era un'amicizia speciale, ma sarebbe resistita a quella pazza avventura che dovevano intraprendere? Era il dubbio più grande che Chiara conserva nel suo petto mentre il respiro le sembrava farsi corto, il cuore accelerare, mentre Mike fissava i due confuso, accigliato forse, indecifrabile.

 

La storia che gli ha raccontato Lukas sembrava assurda? Beh lo era, sarebbero scappati? Li avrebbero fatti rinchiudere in una casa di cura?


Chiara riprese lo specchio, era stato lo specchio a dire che loro quattro sarebbero stati una squadra, ma come? Lei è Lukas avevano dei poteri, ma loro?



 

-Loro sono... -


-Deboli, si concordo- le rispose lo specchio, lei si girò verso gli altri, ma sembravano non aver sentito nulla


-Parlo con te Chiara, cerca di non allarmare gli altri con i tuoi dubbi, tu e questi altri siete la squadra di partenza per la missione, ma come noti... I tuoi compagni sono un po' debolucci. Posso aiutarti, ma dovrai rispettare le mie istruzioni, stavolta toccherà a te marchiare i tuoi compagni- disse, lei rabbrividì


-Non preoccuparti, non sarà doloroso- disse lo specchio, lei fece sì con la testa e si avvicinò ai ragazzi.



 

-Allora, dubbi? perplessità?- chiese Chiara, ma prima che qualcuno potesse parlare


-Ottimo, nessuna domanda. Passiamo al prossimo step, chi vuole dei poteri?-


Half alzò la mano entusiasta


-Ottimo, partiamo da Mike, perché Mike sa che non si mangiano i miei biscotti- disse Chiara fissando Half


-Già- rispose Mike togliendo delle briciole dal mento.


Chiara guardò lo specchio ed esegui ciò che c'era scritto. Poggiò una mano sulla fronte di Mike e pronunciò


-Oblide che ti nascondi nelle ombre, ti invoco donandoti il potere di governare laddove la luce non brilla. Destati e liberati delle catene impostate dal Codice- disse Chiara.

 

L'ombra di Mike lo avvolse, lui e la mano che Chiara non tolse dalla fronte del ragazzo.


Nel buio che Mike poteva vedere, una sensazione di dejavu, un ricordo, riaffiorò nella sua memoria.



 

--- Tempo prima, una vita prima ---

 

Una sera, passeggiando per le vie della sua città alla ricerca di qualcosa da bere, si imbatté in un uomo munito di passamontagna intento ad entrare nel suo negozio h24 preferito.

Nella sua mano stringeva un coltello, classica arma da chi è troppo povero per permettersi una pistola di contrabbando, ma non fa abbastanza paura da potersi permettere di fare una rapina contando sull’intimidazione.


Non indifferente alla cosa, cercò subito qualche tipo di arma improvvisata da poter usare contro l’uomo.

Un palo segnaletico mezzo divelto sembrava un’ottima idea. Negli anni passati aveva studiato una disciplina simile al kendo, per cui era fiducioso potesse disarmare l’uomo senza problemi.


Entrando nel negozio vide il cassiere, suo vecchio conoscente, già indaffarato a svuotare la cassa in una busta di plastica sotto minaccia. Grazie all’effetto sorpresa, dato dal vedere qualcuno entrare con un cartello in un negozio, il malvivente fece qualche passo indietro prima di spaventarsi.

Cogliendo il momento, il giovane spadaccino fece vibrare il cartello verso il ladro.



 

Purtroppo, come detto prima, non era in un manga. Il cartello si incastrò negli scaffali per via della mancanza di spazio e diede il tempo al ladro di riprendersi e di tentare di fuggire scavalcando il cartello.


Nemmeno lui fu tanto abile. Cadde sul ragazzo, piantandogli il coltello nello stomaco. Un dolore atroce pervase tutto il suo corpo, facendolo cadere in uno stato semi cosciente di furia mista a vista appannata.


In quel frangente, rivolto al ladro, disse


-Prometto di tormentarti anche da morto, figlio della merda- prima di assestargli in pieno volto un pugno senza badare all’incolumità del suo polso, tanto che probabilmente si ruppe.

 

Un dolore nemmeno paragonabile alla coltellata.


Il buio, suo vecchio amico, lo avvolse. La realtà si fece sempre più lontana e i volti della sua famiglia gli passarono davanti per l’ultima volta. Un po’ di malinconia attanagliò il suo cuore, ma non poteva farci nulla. L’avevano cresciuto con affetto e lui aveva sviluppato dei principi che fino alla fine aveva rispettato. Stava morendo sapendo di non aver mai tradito sé stesso.



 

-E se questo non fosse che l’inizio?-


Una voce, simile alla sua, riecheggiò nel buio della sua coscienza.


-Tu puoi ancora fare molto. Puoi essere un faro di speranza per chi ne ha bisogno e…-


-No. Lasciami stare-


-...?-


Si poteva percepire il dubbio dell’entità non identificata anche senza vederla


-Non sarò il fottuto faro di nessuno. Non sono una luce guida, come nessuno lo è stato per me. Sono e sarò sempre ciò che ho creato: una persona che fa quello che ritiene giusto nel modo che ritiene più giusto-.

 

-…Non migliore?-


-Prego?-


-Fare la cosa nel modo più giusto e nel modo migliore sono due cose molto distinte se messe nel giusto contesto. Uccidere un ladro che minaccia un innocente sarebbe la scelta migliore, se consideriamo i fini pratici, ma cercare di disarmarlo salvando due vite è la maniera più giusta secondo una visione prettamente oggettiva-

 

Il ragazzo sorrise un poco sentendo quel discorso.


-…Sì. Come ho detto, ho i MIEI principi e la MIA morale a cui darò credito. Vivendo esperienze diverse, la potrei arricchire e modificare, certo… Ma ormai non è più un discorso che può fare qualcuno che sta morendo-.


-Non credo proprio. Rinascerai, con ciò che ritieni più opportuno, e potrai portare la tua morale e il tuo culo ovunque tu voglia. Basta solo chiedere-.



 

Un’immagine si formò istantaneamente nella mente del ragazzo morente.


Un oscuro essere attorniato dalle ombre che, sotto il suo comando, plasmano un mantello attorno a lui, e armato di una argentea falce trasformabile da falce classica a falce da guerra.


Semplice e incisivo. Un oscuro monarca del buio dispensatore di immagini del cupo mietitore.

 

La figura era come lui, dalla corporatura massiccia, alto più di un metro e novanta, capelli castani scuro e occhi di colore diverso. Il destro azzurro, il sinistro rosso, stranamente sembrava fissarlo più intensamente del destro.


Vestiva con una t-shirt nera, pantaloni da kendo neri, con gambe larghe che si stringevano alle caviglie con dei lacci. Ai piedi scarpe comode con una suola che permettesse di saldare i piedi bene a terra nel combattimento corpo a corpo. Sulle spalle un mantello, anch'esso nero, con disegnati aculei bianchi sulla fine. Alle mani guanti senza dita, ovviamente neri.

 

Ecco cosa voleva essere e cosa voleva dimostrare a sé stesso di poter essere.


-Molto bene- disse la voce, emergendo dal buio con lo stesso corpo che il ragazzo si era immaginato.


-Potrai avere questo corpo, e questo tatuaggio …- disse facendo comparire un marchio di un demone armato di falce sul suo braccio destro


-...Sarà la fonte del tuo potere. Una tua personale firma se vogliamo. Con esso potrai richiamare le tue armi  e creare l'ombra laddove la luce illumina il mondo. Non sarai mai sotto scacco da chi si erge a luce di verità e potrai plasmare il buio per creare la tua strada. Vai dove credi… Come ci chiamerai?-


Un sorriso più ampio e sincero apparve sul volto del ragazzo.


-Razael. Noi siamo Razael- 



 

--- Presente ---
 

Quando l'ombra si aprì Mike era mutato, era immobile con vestiti nuovi ed occhi spalancati. Era vestito come l'ombra che ricordava, ma senza il mantello.


-Mike! - disse Chiara staccando la mano dalla sua fronte


-Oh piccola mortale, sei stata tu ad evocarmi....- disse la sua ombra prendendo forma umanoide


-Non immaginavo BG mi volesse liberare dal mio esilio... Ma le servo ora a quanto pare. Io sono Razael, l'oblide di Mike, un esperimento un po' azzardato, ma sono come te piccola marchiata col fuoco, ho sia i poteri che una dishwa, quindi trattami come tuo pari- disse con un sorriso vagamente inquietante.

 

-E tu devi essere Silver… No, non ancora. Non hai l'armatura come si racconta, ma fa nulla, non tutti possono essere stilosi come me…- disse a Lukas per poi guardare verso Mike


-Ah non preoccupatevi, non sta sentendo nulla, una volta terminato qui tornerò buono buono nel suo corpo e potrà usare i miei poteri… Certo ad un prezzo, cara ragazza-


-Quale sarebbe?- chiese Chiara facendosi seria in volto


-Voglio la libertà, se vincete voglio essere libero di tornare a casa. Trovo simpatico questo ragazzo, ma la vita in esilio non fa per me-


-Perché sei stato esiliato?-


-La mia storia è un po' lunghetta, in breve ho ucciso per sbaglio qualcuno, ma… Credo che tu ragazzo mi possa capire…- disse a Lukas, poi si girò di scatto verso una parete


-Mentre la storia completa la trovate sul leggendiario, capitolo 15 cari miei, non perdetevelo, quando verrà sbloccato ovviamente- disse in tono simil pubblicitario


-Ma con chi parla?- chiese Half a Chiara
 

-Solo le vere Star lo capiranno…- rispose Razael avvicinandosi alle spalle dei due per spaventarli.

 

Chiara cacciò l'arma pronta a difendersi e subito gli "occhi" dell'oblide brillarono


-Huuu la mia vecchia arma, affascinante… Ciò spiega perché la tua ombra non è controllabile… A proposito, io controllo le ombre, non gli esseri ombre, ma le ombre in sé. Teletrasporto, controllo, roba così. Ma voglio che scopriate il mio potenziale sul campo. Ora vi saluto, ricordate che l'occhio rosso vi fissa molto attentamente, niente trucchetti con me- disse per poi sparire nella bocca di Mike.


Il ragazzo si riprese con un grande respiro e ci fissò confuso


-Benvenuto in squadra Razael- disse Chiara facendo l'occhiolino, l'occhio sinistro del ragazzo si chiuse senza il suo controllo.



 

Il secondo a dover essere trasformato doveva essere Half. Chiara prese lo specchio e ci guardò dentro, vi era l'immagine della Fire Dragon. Chiara la guardò e notò che la scaglia nell'elsa brillava più del solito, la afferrò e quando la porse ad Half la scaglia gli si piantò di forza nel petto
 

-Ahia penso che quello faccia male- disse Mike


Half si piegò in due dal dolore e in breve tempo mutò forma.


Il suo corpo, dal fisico tonico e forte, venne coperto da scaglie chiare sulle spalle, mani, petto e cosce, strappando un po' la tuta blu che indossava come suo solito per stare comodo. Dalla fronte, anch'essa coperta di scaglie, un paio di piccole corna nere curvate all'indietro, fecero capolino tra il cespuglio disordinato castano scuro che il ragazzo portava in testa.


Gli occhi verdi, con la parte attorno nera piuttosto che bianca e la pupilla allungata. Sulle mani artigli affilati iniziarono a crescere, dalla schiena, distruggendo parte della tuta, due ali bianche da drago e dal bacino una coda bianca come le ali.



 

Half rimase lì immobile finché la trasformazione non finì, i suoi amici lo fissavano spaventati e lui senza dire nulla corse in bagno. Si guardò allo specchio e un urlo invase la casa.


-Ma che figata! Sono una mezzo drago! Chiara, che altro posso fare?- chiese il ragazzo scuotendola, senza rendersi conto di rovinarle la giacca con gli artigli. Era passato da dolore ad entusiasmo con una velocità spaventosa.


Lo specchio intervenne volando dinanzi al suo volto


-Puoi diventare questa splendida creatura- disse lo specchio mostrando un grosso drago bianco


-In più tu incanali l'energia delle particelle di Blackword, una volta che ne avrai abbastanza potresti fare molte cose, a parte trasformarti del tutto in un drago. Le tue scaglie assorbono le particelle di Blackword che ci sono sui Mondi e ti permettono di utilizzarla per neutralizzare altra energia normale o puoi crearci oggetti che ti potrebbero essere utili, sempre se hai un progetto ben chiaro in mente. Non temere, Chiara condividerà il suo diario con te per farti prendere appunti- concluse lo specchio tornando tra le mani della ragazza.



 

Era tutto pronto, cibo, armi, appunti, spiriti ben carichi. Non appena li vidi attraversare il portale feci un gran sospiro di sollievo.

Devo ammettere che è stata una buona idea mettere un piccolo frammento di specchio universale in quella casa per spiarli.

 

Rimisi il mio frammento in tasca, guardai verso le guardie che BG mi aveva affidato, poi guardai Cassiopea, la mia amata. Aprii il portale verso la Culla degli Specchi, ora iniziava anche la nostra di ricerca.

   
 
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