Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: Effye90    11/01/2022    1 recensioni
"Un'ora per riparare le vostre armature!" così inizia la scalata delle 12 case.
Ma da quali emozioni saranno stati colti i vari cavalieri durante quelle fatidiche 12 ore?
Quali pensieri gli saranno passati per la testa?
I cavalieri d'oro, verranno sopraffatti dalle loro stesse emozioni?
Genere: Angst, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Kidfic, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Una volta terminata la battaglia contro il cavaliere del cigno e dopo averlo lasciato passare, ma non prima di avergli salvato la vita, Milo rimase da solo nell'ottava casa.
Il suo cuore e la sua mente provavano ora emozioni contrastanti. Hyoga era davvero un servitore di Athena? Il Gran Sacerdote per tutto questo tempo poteva aver mentito ai suoi stessi cavalieri?
I dubbi e le domande si moltiplicarono ed infine egli urlò preso dalla rabbia che provava verso sé stesso.
Iniziò a riflettere ad alta voce senza che nessuno lo sentisse dicendosi:

"Forse Hyoga e gli altri cavalieri di bronzo sono davvero alleati dei cavalieri d'oro e difensori di Athena. Ma il ragazzo riuscirà a superare le case successive? Riusciranno a salvarla? Chi è il nostro vero nemico?"

Continuó poi: "Perché lo hai lasciato andare? Perché gli hai salvato la vita per poi mandarlo a morire per mano di un altro cavaliere? Oh Milo, che cosa hai fatto!".
E poi aggiunse: "Camus, perdonami! Forse sarò io colui che avrà il peso della morte del tuo allievo sulla coscienza.".

Gli occhi gli diventarono lucidi dopo quel terribile pensiero.

Adesso, era lui ad avere estremo bisogno di parlare con il suo amico Camus, ma non poteva farlo, lo sapeva. Seiya e gli altri cavalieri erano a sole due case di distanza da quella dell'acquario.
I sensi di colpa ormai stavano per avere la meglio sul suo pensiero razionale; pensò di correre alla nona casa per fermare i cavalieri di bronzo, per fermare Hyoga.
Era ormai in preda alle lacrime e pronto per avviarsi verso la casa del sagittario; si alzò.

Qualcosa però gli impedì di fare anche solo un passo verso l'uscita.

Rimase fermo a pensare a quello che si dissero proprio lui e Camus seduti sulla scalinata della nona casa.
Ripensò all'abbraccio che si diedero durato pochi secondi ma che a loro sembró durare ore. Si ricordó infine di quel grazie detto sinceramente dall'amico; la sua vicinanza gli era stata utile. Lo confortó quel pensiero.

Così guardò verso l'uscita della casa, accennò un sorriso ripensando a quel momento e rimase fermo.
"Non spetta più a me fermarli! Nessuno dovrebbe fermarli, forse."

Tornò a sedersi sul freddo pavimento dell'ottava casa, fece dei respiri profondi, pensò ai cavalieri di bronzo e si disse: "In fondo, Hyoga ce l'ha fatta anche stavolta. Supererà assieme a Seiya e agli altri sia la nona che la decima casa e finalmente avrà, dal suo maestro, le risposte che da tanto va cercando! "
Poi disse a bassa voce un'ultima frase: "In bocca al lupo, amico mio!"

. Ma tale frase era rivolta a Camus o Hyoga?
   
 
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