La Going Merry ha lasciato il porto di Mock Town, città situata nell’isola di Jaya per dirigersi a un’altra zona della stessa terra. Nel tragitto si imbattono in una curiosa nave, molto simile alla stessa dei recupera tesori incontrata tempo fa. E qui il capitano è alto e di robusta costituzione, somiglia molto a un orangutan con i capelli lunghi verdi. Porta una giacca verde e cappello del medesimo colore, con stampato un teschio. Pantaloni rossi sorretti da una cintura, e una maglietta nera più piccola della sua taglia, che quindi lascia intravvedere molte parti del suo petto peloso.

V:- oggi non si fa altro che incontrare gente strana o irritante – commenta guardando il tutto con espressione seccata.

R:- non sembrano gli stessi che abbiamo già incontrato – dice venendo affiancato dal cuoco, cecchino e renna.

S:- ciò non toglie che potrebbero essere in arrivo nuovi guai- parla mentre si accende una sigaretta.

U:- come fai a essere tranquillo?-

C:- è sicuro che in torno a quest’isola ci siano altre scimmie come quella che abbiamo incontrato, sono diverse ma sempre pericolose- spiega restando nascosto dietro Usop, che a sua volta si ripara dietro Sanji.

R:-secondo me vi state preoccupando prima del tempo-

Ormai arrivata abbastanza vicina per udire il parlottare dei giovani pirati, il capitano scimmione dice loro di smettere, oltre a domandare chi siano e da dove sbuchino.

R:- avevo immaginato quella faccia, di che specie saresti?-

Oran:- hey maleducato sono un essere umano!!!- risponde indispettito, alcuni dei suoi uomini alterati minacciano i pirati di non fare infuriare il proprio capitano -via non c’è nessun problema -.

I giovani pirati sulla Going Merry si limitano all’ascolto.

Oran:-dalla bandiera si capisce siete pirati, ebbene, immagino saprete della sconfitta di Crocodile. Ora che c’è un posto libero nella flotta dei sette, grazie alle mie capacità ho tutte le intenzioni di occuparlo. Non vedo l’ora che ciò accada!-

V:- ecco un altro megalomane da strapazzo- sbuffa lieve per poi decidere di ignorare il tutto, concedendosi di chiudere gli occhi e riposare. C’è chi l’osserva con piccola goccia sulla fronte, per poi tornare con gli sguardi al capitano Orangutan, che spiega con fierezza il suo segreto: il motivo di tanta sicurezza di ottenere quel ruolo, deriva dal fatto che non si è mai tagliato i capelli in vita sua.

R:- che sciocchezza- commenta facendo nuovamente inferocire gli uomini della scimmia pirata.

Oran:- non importa – quieta di nuovo i suoi uomini -per stavolta lasciamo correre, ma stai attento – osserva truce i giovani pirati -perchè se mi fai arrabbiare la mia furia sarà implacabile e non ci sarà luogo in cui potrai nasconderti!!-

R:- va bene adesso lasciateci passare-

Oran:- INSOLENTI!!! Questo tratto di mare è il mio territorio e se lo volete attraversare dovete pagare un dazio!!!!!!- urla arrabbiato.

U:- ancora questa storia del territorio. La stessa cosa che diceva Mashira-

Oran:- ho sentito bene Mashira? Come fate a conoscerlo?- interroga perplesso.

R:- niente, è solo uno scimmione in cui ci siamo imbattuti e abbiamo preso a calci-.

A quel punto Orangutan si infuria, poiché Mashira è suo fratello, e deciso a punirli afferra un microfono iniziando a echeggiare. Crea così delle vibrazioni acustiche che danno fastidio all’udito, ma soprattutto rovinano, rompono le superfici poco solide come il legno delle navi.

Vimi per l’udito fine ti tappa le orecchie.

V:- ci mancava questo-

C:- a..aiuto le mie orecchie!-

Su suggerimento della navigatrice, i ragazzi si mettono al lavoro, la Going Merry si allontana e per la velocità sostenuta, eccoli raggiungere la baia di Mounth posta in un insenatura tra due lembi di terra che costituiscono l’isola.

Tutti fissano la sola costruzione presente in quella terra: un grandissimo castello stile fiabesco.

U:- a giudicare dalla facciata deve essere ricchissimo- commenta meravigliato.

Z:- si direbbe di si… ma guarda meglio- consiglia e chi prima era meravigliato ora è perplesso, il castello era solo un cartonato dipinto, e nascosta dietro ecco la vera piccola casa di chi vive lì.

S:- l’uomo dei sogni assurdi – dice mentre si accende una sigaretta -se non altro ha una bella fantasia-

N:- come mai è stato cacciato dalla città? Quali erano i suoi sogni?- chiede rivolta a Nico Robin.

NC:- non lo so con precisione, ma sembra che andasse in giro a raccontare che su Jaya ci fossero quantità enormi di oro nascosto-

N:- cooosa ori e tesori nascosti da qualche pirata?- subito i suoi occhi luccicano come monete e ordina di scavare, Chopper subito esegue il compito.

Uno dopo l’altro i giovani pirati scendono a terra, lo spadaccino si sofferma volgendo lo sguardo alla ragazza ancora in cima all’albero maestro, la chiama chiedendole se non veniva, Vimi non risponde come sprofondata nel sonno.

Zoro si limita a osservarla non capendone l’inverso comportamento, Sanji borbotta che probabilmente è ancora troppo arrabbiata e incolpa sia lo spadaccino, che il capitano, ritenendoli responsabili. Rufy troppo intento a curiosare in giro non ne da importanza, mentre Nami dice di lasciarla tranquilla. Avendo vissuto parte dell’infanzia insieme, conosceva alcuni momenti per il quale la gatta aveva bisogno di starsene sola. I ragazzi nei pressi della casa, curiosano giusto un po’ in cerca del proprietario o di qualcosa che risulti utile a raggiungere l’isola nel cielo.

La navigatrice trovando un vecchio libro lasciato su di un tavolo, lo prende.

N:- la leggenda di Nolan il bugiardo-.

S:- caspita quella storia credo di averla letta da bambino- proferisce e tutti curiosi decidono di prestare ascolto alla lettura.

Nami sfoglia il libro trovato, e inizia a leggere.

La leggenda di Nolan il bugiardo:

N:- Qui dice che la storia risale a quattrocento anni fa- inizia a sfogliare e leggere:- c’era una volta un uomo di nome Montblanc Nolan. Era famoso fra gli abitanti del villaggio perché raccontava incredibili storie di avventura. Tutti lo ascoltavano rapiti, ma non sapevano se fossero storie vere o inventate. Un giorno si recò a palazzo per parlare al re, e disse “ho trovato quantità d’oro e ricchissimi tesori, su un isola in mezzo al mare” furono proprio queste le sue parole- la navigatrice sfoglia pagina dopo pagina e tutti ascoltano il racconto – Nolan e il re partirono alla volta della fantomatica isola, affrontando tempeste e mostri marini. Dopo mille peripezie solo in cento arrivarono sull’isola. Dove li accolse una spiacevole sorpresa, al posto dei tesori e ricchezze, c’era solamente una fittissima giungla. Nolan venne condannato a morte per aver raccontato una bugia così grossa. Pare che le sue ultime parole furono: “credetemi c’è un enorme quantità d’oro sepolto sotto il mare” ma nessuno voleva più prestare ascolto ai racconti di Nolan, eppure lui non smise di sostenerla. Finché non giunse la sua fine. Fù così che nacque la storia di Nolan il bugiardo- la ragazza chiude il libro.

C:- che storia incredibile- commenta curiosissimo, anche Vimi che sembrava già assopita, ascoltava comunque tutto quel che avveniva. Zoro seduto comodo all’ombra di una palma, ascoltava mentre i suoi occhi guardavano la gatta solitaria in cima all’albero maestro.

N:- e così il povero Nolan venne giustiziato, senza avere la possibilità di diventare un coraggioso pirata- mentre dice tali parole, con lo sguardo rammaricato si rivolge a Usop.

U:- HEY! Non penserai che farò anch’io la stessa fine!!!- in quel frangente si ode urlare Rufy e vedendolo cadere in mare diversi si allarmano. Il cecchino che era il più vicino subito corre a salvarlo, ma si ferma nel momento che un uomo robusto e alto, con i capelli cortissimi biondi ornati da una grossa castagna esce dall’acqua.

Crick:- ne avete di fegato per mettervi comodi a casa degli altri- si mette in posizione di sfida e a decidere di combatterlo è Sanji, consentendo così ad Usop di tuffarsi a recuperare il capitano.

L’uomo cerca di eliminare Sanji a colpi di pistola, quest’ultimo per fortuna schiva tutto senza problemi, Zoro dopo poco si decide a entrare in azione, ma proprio in quel frangente il loro assalitore ha un malore e sviene.

Intanto Usop è riuscito a salvare Rufy, in tutto ciò Vimi che rimaneva ancora lassù assiste giusto quel poco per constatare che tutto si è risolto come sempre, e ritorna a dormire.

Passa giusto mezz’ora dall’arrivo della ciurma di cappello di paglia, nella baia di Montblanc.

I ragazzi hanno portato in casa e disteso sul letto il povero Montblanc Cricket, curandolo, Chopper spiega che è affetto da sindrome da decompressione.

Cho:-quest’uomo ha rischiato moltissimo. Ha effettuato immersioni continue e prolungate, risalendo sempre troppo velocemente in superficie-

N:-quale motivo potrebbe spingerlo- domanda e la renna risponde di non saperlo, e che quell’uomo se continua con quella mansione, rischia di perdere la vita.

In quel frangente Mashira e Orangutan sono da poco sbarcati sull’isola, avendo udito spari, corrono e irrompono all’ingresso della casa. Giovani pirati e scimmioni si guardano sorpresi di ritrovarsi lì, Usop e Chopper subito vanno nel panico, Mashira e Orangutan interrogano sulla loro presenza e se hanno fatto del male a Cricket.

Rufy risponde loro che stanno curando l’uomo che si era sentito poco bene, Mashira e Orangutan allora scoppiano in lacrime.