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Autore: Giughi10    18/01/2022    0 recensioni
Writober 2020 (pubblicato già su Wattpad, ma meglio tardi che mai)
Per sbaglio ho usato i prompt dell'Inktober piuttosto che prompt dedicati, quindi vi chiedo pietà.
Le storie sono di vario genere e rating, tutte originali tranne due fanfiction, una su Il ladro e il ciabattino [6. Rodent], una su Sherlock (BBC) [17. Storm], ed è presente una sola poesia [9. Throw].
Genere: Commedia, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il basso chiacchiericcio della trasmissione gli rendeva più semplice scrivere, al contrario di quanti avrebbero potuto affermare che la musica o i vari programmi distraessero. Quello era una pallida imitazione dei suoni che aveva sentito nei suoi viaggi, ma era il modo più basilare per richiamare alla mente quelle sonorità: cercare nel rumore quella melodia particolare e affidarsi ad essa per ricostruire poi la scena. Così due conduttori che rispondevano alle domande da casa potevano diventare la compravendita del suq di Khan el-Khalili al Cairo, con gli aromi delle spezie e del tabacco che trascinavano il corpo nell'esplorazione delle merci variopinte. Un'allegra melodia inglese faceva immergere nell'ambiente caotico di Londra: passeggiare con un cartoccio di fish and chips ad ungere le dita e scaldare lo stomaco mentre attorno migliaia di persone si affrettavano in lungo e in largo, con le loro diverse etnie mescolate nella lingua più diffusa del mondo, raggiungere la Torre e i suoi gioielli, osservare il London Eye e ascoltare il Big Ben suonare l'ora, assumendo il lento scorrere del Tamigi. Un rapper invece evocava New York, il florido e il marcio che si confondevano, le gang di strada che cercavano un orologio da poter rubare e i business men in giacca e cravatta che entravano nei grattacieli che ospitavano i loro uffici. I tormentoni in lingua ispanica non potevano che ricordare Madrid e la sua folla gioiosa, ma anche irrimediabilmente il Messico, con le quesadillas fumanti, la polvere di habanero conservata nei vasetti degli omogeneizzati e le scalinate dei templi costruite con una pendenza tale da vedere a fatica gli scalini quando ci si accingeva a ridiscendere. La sera, quando si stendeva nel letto, nel silenzio, allungava una mano. Trovava solo il freddo di un cuscino abbandonato da tanto, da quando il tumore gliel'aveva strappata via. Amava ascoltare la radio. 
   
 
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