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Autore: ladypink88    23/01/2022    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Quel giorno il ritmo incalzante di Milano aveva la stessa velocità del suo cuore.

Mi sento decisamente agitata!

Ebbene sì, Anna riusciva ad ammetterlo perfino a sé stessa e questo era davvero un caso più unico che raro! Solitamente era molto più brava a nascondersi dietro ad un dito e ad ignorare il pensiero o il problema di turno che la tormentava, come se questo si dissolvesse o risolvesse da solo.

Qualche volta succedeva : bastava rilassarsi e distogliere la mente per vedere determinate situazioni da un’altra prospettiva. Ma non era decisamente questo il caso poiché stavolta la biondina doveva fare il turno con qualcosa che la spaventava da sempre : il passato.
Eh no, non era per niente semplice! O meglio, semplice a dirsi, un po’ meno a farsi!

Ciò che la consolava era che Roberta era sempre stata un’amica discreta e dalla mente aperta : non era mai stata sua abitudine farsi trascinare in semplici pregiudizi e questo era uno dei lati che amava di più della sua amica.
Ma stavolta era un po’ diverso, non si sarebbe limitata solo a parlare di sé e della sua esperienza, ma avrebbe dovuto dare un consiglio a Roberta, da tutti così fortemente conosciuta per il suo orgoglio.
Si sarebbe arrabbiata? Se la sarebbe presa? Avrebbe incrinato il loro rapporto di amicizia ed inevitabilmente anche quello di lavoro?

L’ansia prese il sopravvento e si ritrovò a chiamare suo figlio al cellulare.

Dall’altra parte dopo soli due squilli Manuel rispose :
“ Mamma, tutto ok? “ chiese il ragazzo con un filo di voce.
“ S’ tesoro, senti, stavo pensando, io non posso!” esplose Anna in preda al nervoso.
“ Dammi 5 minuti e ti richiamo sono nel bel mezzo della lezione , dammi un attimo!” e riattaccò al volo.

La biondina rimase da sola nel suo ufficio a guardarsi intorno con aria distratta.
Diede un’occhiata all’orologio.
Erano quasi le 10.20 del mattino e in due ore aveva concluso davvero poco.

Mi sento una ragazzina che deve fare gli esami della terza media. Odio questo mio comportamento. Ma cosa devo fare?!”

Anna era totalmente vittima delle sue emozioni contrastanti, non riusciva a ritrovare il bandolo della matassa, fino a che qualche minuto dopo il suo cellulare squillò.

“ Tesoro!” esclamò con tono esagitato.
“ Mamma ora posso parlare, sono uscito dall’aula! Che succede?” chiese il biondino con fare rassicurante.
“ Ci ho pensato e c’è qualcosa che non va bene. Io non me la sento di mettere il naso negli affari di Roberta così, a meno che non sia lei a parlarmene di sua volontà… capisci? Lei è estremamente orgogliosa! E ho il timore che se mi elegessi come la consigliera che sa cosa bisogna fare, lei si chiuderebbe ancora di più a riccio!”

Sparò le sue perplessità tutte d’un fiato e si sentì immediatamente più leggera.
Dall’altra parte però non ottenne neanche una risposta. Solo silenzio.

“ Tesoro ci sei?” volle rassicurarsi la donna.

Passò qualche secondo, e quando Anna stava iniziando a pensare che probabilmente era caduta la linea sentì la voce di Manuel  sussurrare :

“ Hai proprio ragione. Non ci avevo pensato. E ti ringrazio per averlo fatto presente.” disse il ragazzo con tono riflessivo.
“ Quindi non se ne fa niente? “ chiese Anna dando per accantonato l’argomento.
“ Tutto il contrario!” esclamò Manuel con fare ancora più convinto.
“ Allora mi prendi in giro?” lo sfidò la madre con voce infastidita.
“ No, tu non dovrai assolutamente fare accenno a Laura, anche perché è vero, se lei non si confida con te, come faresti a saperlo? Tu devi fare in modo che lei si confidi con te….”
“ E come ? Sentiamo!” rispose lei perplessa.
“ Ma è semplice mamma! Facendo quello che hai sempre fatto! Confidandoti con lei, non penso sarebbe la prima volta o sbaglio?”

Anna rimase di stucco. Come aveva fatto a non pensarci prima? Creando un clima di fiducia tra di loro, magari Roberta sarebbe riuscita ad aprirsi.

“ Ho capito tesoro. Ora mi è tutto più chiaro. Stavo pensando a come avrei dovuto intavolare la conversazione con lei  e mi sono innervosita. Ora, grazie alla conversazione con te , ho capito come fare. Mi è tutto più chiaro!”
“ No mamma, sono io che ringrazio te! Mi hai fatto notare un dettaglio di non poco conto : l’orgoglio di madre e figlia!Dovrei arrivare dopo pranzo, così mi racconti ok? In bocca al lupo, mi fido di te!”

E chiuse la telefonata.

Anna respirò profondamente. Stava decisamente meglio. Tutta quella tempesta di ansia, nervosismo e agitazione era stata placata dal confronto con suo figlio.

Manuel stava diventando un uomo e lei faceva fatica a crederlo.

Osservò ancora l’orologio.

Erano le 10.40. La mattina era quasi giunta al termine e lei aveva concluso ben poco in ufficio quel giorno.

Di sicuro non avrebbe fatto piacere a Roberta che doveva fare il turno del pomeriggio.

Mi prendo un caffè al volo e mi metto all’opera cercando di concentrarmi fino all’ora di pranzo!”

Senza perdere ulteriore tempo si avviò al bar con passo più leggero con la ferma intenzione di concentrarsi sul lavoro come si deve al suo ritorno per recuperare il tempo perduto.

***
La lezione di economia politica era finita da qualche minuto e Laura stava aspettando Manuel davanti alla porta dell’aula.
Era uscito come un fulmine durante la lezione dopo aver ricevuto una telefonata. Non era sua abitudine sparire così durante le lezioni. Stava iniziando a preoccuparsi.
Ma non fece in tempo poiché Manuel rientrò dopo pochi minuti con fare sorridente :

“Scusami puffa, ho dovuto chiamare un attimo mia madre! Abbiamo un’ora buca prima della prossima lezione. Cappuccino?” chiese facendole l’occhiolino e prenendole la mano.
“ Oh sì!” esclamò lei entusiasta.
“ E dato che mi hai fatto curare il tuo zaino me lo dovrai offrire tu!” terminò con una risata.
“ Opportunista!” gli fece il verso lui.

Mano nella mano arrivarono al bar dell’università e presero posto al tavolino mentre Manuel si avviava al bancone a prendere i cappuccini.

“ Scrivo a Serena per vedere se ha già finito la lezione di aziendale e l’avviso che siamo qui se per caso vuole unirsi.”

Il biondino annuì.
Laura scrisse un messaggio alla sua amica , ma non fece in tempo a ricevere una risposta per iscritto che subito qualcuno apparve al suo fianco:

“ Oh cielo! Ho proprio bisogno di qualcosa per riprendermi! La lezione di economia aziendale di questa mattina è stata così soporifera!” esclamò con tono lamentoso Serena.
“ Sere! Ti ho appena scritto un messaggio!” disse Laura felice di vederla.
“ E ho fatto prima ad unirmi che a risponderti per iscritto !” concluse lei.
“ L’idea di dividerci per scambiarci gli appunti direi che è ottimale! Peccato che economia aziendale sia proprio una croce per me!” continuò la sua arringa la biondina.
“ Lo immagino! Spero non ti pesi troppo!” annuì Laura in tono dispiaciuto.
“ Fossi in te prenderei in considerazione l’idea di fare Arte Drammatica!” esclamò una terza voce con tono strafottente.

Un brivido percorse la schiena di Serena.

“ Ancora tu! Ma cosa sei uno stalker professionista?” esclamò con voce minacciosa girandosi e trovandosi dietro proprio Alessandro.
Lui scoppiò a ridere :
“ Se per te ritrovarsi nel bar della stessa università tra una lezione e l’altra è essere uno stalker professionista allora sì signorina Tu-mi-stufi!”
“ Ma se ti stufo perché sei sempre in mezzo ai piedi?” ribattè la biondina.
“ Chi è in mezzo dove? Guarda che non sei il sole dove tutti i pianeti girano attorno a te!”
“ Ah sì! E tu sei un satellite stalker veramente oscuro ! Vorrei ti eclissassi!!”

Manuel nel frattempo era ritornato con i due cappuccini , ma rimase di sasso quando vide Laura così in difficoltà in mezzo ai due litiganti.
Senza sapere cosa fare , Laura e Manuel dissero all’unisono :

“ ORA BASTA!!!”

Serena e Alessandro si zittirono.
Lui sussurrò : “ Vado al bancone a prendermi un ginseng e torno!”
“ Due, e con un croissant al cioccolato per me! Grazie!” aggiunse Serena con tono sfidante.
“ Ma tu mica non volevi farti offrire nulla dal sottoscritto? “ rispose lui infastidito.
“ E dai Ale, poi la prossima volta te lo offriamo noi , promesso!” intervenne Laura.
“ E va bene, per stavolta passa!” acconsentì Ale mentre si avviava a fare la fila.

***

Quando Serena lo vide allontanarsi tirò su un sospiro di sollievo :

“ Giuro non lo sopporto! Scusate per prima! Ma non conosco nessuno di così…inopportuno!”

Manuel scoppiò a ridere.
E Laura gli andò dietro.
Serena si guardò prima nello specchietto ,poi li guardò straniti :

“ Ho qualcosa in faccia che non ho notato? Perché ridete?”

Laura e Manuel si riguardarono e scoppiarono di nuovo a ridere.

“ Lascia stare Sere! Ti passo al volo gli appunti di Economia Politica prima che me li dimentichi!” disse Laura, cercando di cambiare discorso.
“ Perfetto, allora adesso ti do quelli di economia aziendale!”
“ Se vuoi possiamo fare in pausa pranzo!”
“ No Laura, oggi per pranzo non ci sono, ho un impegno, meglio fare ora!” disse la biondina.
“ Oh cavolo allora oggi per pranzo mi abbandonate entrambi! Ed anche per le lezioni del pomeriggio!”

Manuel non aveva pensato che Serena avrebbe potuto mancare.

“ Ma va non c’è problema! Resto io!”
“ Ma Manu, tu non hai il tuo allenamento? Vai non ci sono problemi!”

Ma la conversazione venne interrotta da un nuovo arrivo.

“ Ragazzi , ma che piacere vedervi qui! Posso unirmi?” esclamò Lavinia
“ Che piacere Lavinia! Ma certo” la invitò Serena

E la ricciolina si unì a loro.
“ Laura se vuoi la pausa pranzo possiamo passarla assieme! Anche io dalle 13.30 alle 14.30 ho l’ora buca! Fai anche tu spagnolo come seconda lingua o sbaglio?” si informò la nuova arrivata.
“ Oh che bello! Ma certo! Sì inizio questo pomeriggio il corso opzionale di spagnolo . In realtà tra tutti i corsi opzionali era l’unico che mi ispirava!” disse Laura.
“ Ti capisco sai? Le altre materie che proponevano per i crediti facoltativi sono davvero strane!” convenne Lavinia, contenta di avere l’occasione per poter approfondire l’amicizia con la morettina.

Quest’ultima si girò verso Manuel e gli sussurrò :

“ Non sarò sola! Sei più tranquillo ora?”

Lui la guardò poco convinto, ma non le disse niente. Non aveva argomenti per controbattere. E poi il timore di lasciarla sola dopo lo svenimento di qualche giorno prima era qualcosa che doveva risolvere con sé stesso.
Non aveva senso riversare la sua ansia su Laura.

“ Che meraviglia! Pranzerò con due donne allora quest’oggi!” disse con tono entusiasta lo spilungone che era tornato con il due ginseng ed il croissant.

Laura e Lavinia sorrisero.

Ma Manuel e Serena non fecero altrettanto.

Alla biondina non faceva affatto piacere l’idea di lasciare la sua amica nelle grinfie di quello stalker. Ma per fortuna c’era anche Lavinia. Doveva assicurarsi di redarguire la ricciolina circa le mire dello spilungone.
Manuel provò una fitta al petto.

Cosa sarebbe questa? Gelosia? “ 

Comprese che non aveva senso essere gelosi. E decise di far buon viso a cattiva gioco. Anche se comunque c’era qualcosa in Alessandro che non riusciva a convincerlo.
I ragazzi continuarono la loro pausa caffè disquisendo in allegria e godendosi la reciproca compagnia, inaspettatamente si stava creando un gruppo abbastanza variopinto e variegato.
   
 
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