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Autore: Shadow Doom    25/01/2022    1 recensioni
Cloud, costretto ad allontanarsi dagli amici per tentare di cambiare l'infausto Destino di Aerith, si incammina verso il suo villaggio natale, luogo dove affronterà sfide al confine della realtà.
Nel frattempo il resto del gruppo riprende il viaggio alla ricerca dei templi perduti nella speranza di trovare una soluzione per salvare il Pianeta minacciato su più fronti.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Altro Personaggio, Cloud Strife
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: FFVII
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Il dimenticato istruttore

 

Zack, rimasto solo, non ebbe altra scelta che intraprendere il proprio percorso sperando che ne sarebbe valsa la pena.

Proprio come successo a Jack, la strada dietro di lui si sbarrò magicamente e poco dopo venne trasportato in quella che sembrava una dimensione alternativa costituita da alti e snelli edifici molto simili ai grattacieli della Shinra. Inoltre il cielo si attestava su una tonalità ruggine che conferiva all'area un tono decadente per nulla rassicurante.

 Fair decise di avanzare senza ulteriori indugi esattamente come faceva sempre, dimostrando che dopo il dialogo con l'amico era tornato quello di una volta.

 

Non trovando niente e nessuno per le strade si chiese per quale motivo fosse stata portato in quel luogo, ad un tratto però la sua attenzione venne attirata da un intenso bagliore di luce provenire dall'edificio più alto.

Ciò lo spinse a dirigersi lì intuendo che qualunque cosa lo stesse attendendo si trovava sulla cima di quella struttura.

 

Sfruttando le sue eccezionali abilità atletiche arrivò a destinazione in un batter d'occhio, tuttavia mentre era intento nella scalata notò uno strano simbolo sul lato destro della presunta abitazione molto simile allo stemma dell'azienda per la quale aveva lavorato per molto tempo. Il che gli fece venire un sospetto che presto avrebbe trovato conferma.

 

Giunto in cima trovò ad aspettarlo un uomo che, sebbene al momento gli stesse dando le spalle, aveva l'impressione di conoscere. Forse era per via del suo abbigliamento, molto simile al suo, oppure per il fatto che avesse una Buster Sword praticamente identica persino nei graffi e nelle ammaccature a quelle che aveva brandito fin dal giorno in cui era entrato nella prima classe dei Soldier.

 

“ Sei finalmente arrivato Zack” esordì il tizio con un tono soddisfatto, “ Mi stavi aspettando?” “ Naturalmente, anche se ci è voluto più del previsto sono contento che tu sia qui” “ Parli come se mi conoscessi” “ Perché è così, non ti ricordi di me?” “ Se mi mostrassi la tua faccia magari potrei ricollegarti a qualcuno” “ Se è proprio necessario”.

 

L'uomo si voltò mostrando così il suo volto che non era non troppo diverso da quello dell'eroe, persino nel colore e nel taglio di capelli.

“ Adesso ti sei ricordato?” “ Mi dispiace amico, ma non so chi sei” “ Sicuro? Dovresti avermi visto non molto tempo fa” “ Non credo” “ Non dovrei stupirmi, in fondo provieni da una linea temporale dove non esisto. Tuttavia come Soldier abbiamo un legame perpetuo che non conosce limiti”.

 

Questa affermazione spinse inspiegabilmente Fair a pensare ad alcune immagini che Sephiroth gli aveva mostrato nel loro ultimo incontro sebbene al momento non lo stavano aiutando a comprendere l'enigma. 

Problema che venne risolto dal misterioso uomo che aggiunse poche, ma fondamentali parole: “ Dovresti ricordarti di me anche perché sono stato io a donarti la Buster Sword che hai brandito con tanto orgoglio”.

 

A quel punto Zack ripensò all'uomo che aveva affrontato ed ucciso nel ricordo innescato dalla nemesi di Cloud, pensiero che gli mise addosso una profonda tristezza come se fosse stata costretto a fare un qualcosa che non voleva.

“ Angeal...” sussurrò l'eroe, “ Esatto” “ Quindi quello che ho visto era reale, ma perché mi sembra che sia solo un sogno?” “ Non ci arrivi?” “...” “ Quelli sono i ricordi degli altri te” “ Quali altri me?” “ Quelli delle altre linee temporali” “ Una cosa del genere non può essere vera” “ Invece lo è e lo sai come sai che tu dovresti essere morto da anni”.

Il moro allora non riuscì a pronunciare parola tanto era scosso da queste rivelazioni, anche se una parte di lui conosceva già la verità; tuttavia la sua mente razionale non poteva accettarla.

 

Ripresosi dalle scioccanti rivelazioni, il coraggioso Soldier chiese “ Se quello che dici è vero perché non sono morto?” “ Non ho una risposta” “ Perfetto...Quindi adesso cosa dovrei fare? Cosa vuoi da me?” “ Devi ricordare, devi ritrovare te stesso” “ Perché?” “ E' il mio compito come tuo istruttore”.

Detto ciò Angeal estrasse la Buster Sword ed impugnò anche una seconda spada che lanciò al ragazzo.

“ Ricordi la prima cosa che ti ho insegnato?” chiese l'uomo, “ La prima regola di un Soldier: combattere con onore” “ Ottimo, allora affrontami come sai” “ Dobbiamo combattere?!” “ Non c'è altro modo” “ Perché va sempre a finire così?” chiese retoricamente il moro sapendo che ciò che l'avrebbe atteso sarebbe stata una lotta mortale.

   
 
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