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Autore: Mr Crossover    27/01/2022    0 recensioni
Dopo aver concluso la sua crociata, Aiden Pearce si reca in Giappone per indagare su un presunto complotto della Blume con il governo nipponico. Ma la sua indagine viene ostacolata da un terribile flagello che colpisce il mondo intero. Aiutato da un gruppo di coraggiosi ragazzi, contro mostri e pazzoidi, Aiden inizia una missione in cui non solo dovrà sopravvivere, ma anche riuscire a rivelare la verità al mondo intero prima che sia troppo tardi.
AVVISO
La storia originale è stata scritta da una mia amica spagnola autrice di Fanfiction, MontanaHatsune92, che mi ha dato suo pieno consenso di tradurre e interpretare, come meglio mi tornava, la sua storia per voi. Ho dovuto rivedere un po' di punti, ma l'ho fatto solo per rendervi più chiara la trama. Il merito di un crossover tra Watchdogs e HOTD va attibuto solamente a Montana. Buon divertimento 🙂
Genere: Azione, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6:

Aiden sentì riemergere i suoi ricordi dopo aver passato tempo a cercare di mettersi tutto alle spalle. Avrebbe dovuto rivelare tutto il suo passato per poter spiegare meglio la ragione per cui era in Giappone.

- Per quale motivo è qui, signor Pearce? - chiese Rei insistente. .

- Chi ascolterà la mia storia? - chiese Aiden, come volesse prendere in giro Rei, cosa che invece non era così, voleva solo essere "franco" con la figlia del capo della polizia di Tokonoso.

- Mi prendi in giro?! - chiese Rei irritata alzando la voce.

- No, volevo solo rendere evidente questa cosa: siamo nel bel mezzo di apocalisse di zombie e tu vuoi conoscere la mia storia? - le si avvicinò Aiden guardandola con i suoi occhi verdi. - Comunque sia parlerò. A patto che dopo rispettate l'accordo. - Disse infine rivolgendosi agli altri del gruppo.

- Ha la nostra parola - disse Hirano entusiasta di scoprire le origini di un eroe di fama mondiale tra gli smanettoni.

- Bene, comincio: sono nato nel 1974 in Irlanda del Nord, nella capitale, Belfast. Mia madre portò me e mia sorella Nicole via da lì perche mio padre era coinvolto con l'IRA e ci trasferimmo negli Stati Uniti. A Chicago per l'esattezza, dove molti irlandesi avevano trovato rifugio dalle persecuzioni della guerra che aveva infuriato negli anni '70. Molti ricorderanno i Guilford Fourcon Gerry Conlon e gli attacchi contro la Gran Bretagna. Con il passare degli anni presi confidenza con la tecnologia soprattutto con l'hacking, la capacità di manipolare i sistemi più sofisticati, e fu questo che mi fece incontrare il mio maestro in campo tecnologico: Damien Brenks.

Formai una squadra con lui e nel 2012 avremmo dovuto fare un colpo facile: entrare e uscire, niente di più. Dovevamo rubare i soldi dall'Hotel Merlaut, ma qualcun'altro si infiltrò e dovetti fermare l'operazione che Damien invece mi chiese di continuare. Ero rimasto lì dentro per poco, ma il CtOS e le telecamere di sicurezza mi avevano già visto e la mafia di Chicago venne subito informata sulle nostre identità -

- E cosa è successo dopo? - chiese Shikuza Marikawa sempre più curiosa.

Il nordirlandese fece un respiro profondo, si stava avvicinando alla parte più triste della storia.

- Come ho già detto, non eravamo soli, c'era qualcun'altro quella volta: un terzo hacker. Una volta scoperto chi ero assunsero un sicario: Maurice Vega, che venne con un partner per uccidermi mentre stavo portando i miei nipoti, Lena e Jackson a Pawnee per una passeggiata come facevano di solito. Nell'attacco Maurice ha sparato contro una delle ruote della mia macchina e persi il controllo. Cercai di rimanere sulla strada ma ci ribaltammo comunque... - Aiden si fermò. - Signor Pearce? - disse Saeko avvicinandosi a lui, ma l'uomo con gli occhi verdi alzò la mano sinistra, facendole capire che aveva bisogno di qualche secondo.

- Jackson e io ci salvammo... ma Lena no. Aveva solo 6 anni. -

Sentendo questo Rei si sentì in colpa per averlo trattato come se fosse un criminale e i suoi occhi si riempirono di rimorso: un uomo misterioso e serio, ricercato da dalle forze di polizia di tutto il mondo per essere un pericoloso hacker, era invece più umano di quanto pensava e il dolore che esprimeva nel ricordare il suo passato era reale. - Mi dispiace molto. - Disse Rei desolata porgendo le sue condoglianze.

- Tranquilla. È tutto passato. - Aiden capiva il suo punto di vista e non la giudicava affatto. Riprese il racconto.

- Un anno dopo sono riuscito a catturare Maurice nel "May Stadium" ma non sapeva chi erano quelli che lo avevano assoldato quindi lo rapii con l'aiuto di Jordi Chin, un fixer che avevo ingaggiato, e lo tenni segregato finché non mi avrebbe dato informazioni. In seguito scoprii che qualcuno stava minacciando Nicky e dovetti agire. Arrestai il ricattatore, che era solo un idiota pagato per spaventare la mia famiglia. Per saperne di più mi misi in contatto con "BadBoy17", il cui vero nome era Clara Lile, che mi aiutò a indagare su chi c'era dietro. Rintracciarmo il segnale del suo telefono in appartamento del quartiere "Loop", dentro il quale era scritto il "Bellweather" sui muri e all'improvviso un cellulare cominciò a squillare. Lo hackerai per rispondere e dall'altra parte della linea vi era Damien Brenks. Voleva vedermi e mi avvisò anche che irrompendo nel suo appartamento era scattato un allarme che aveva allertato i "Fixer". Li eliminai e incontrai Damien. Voleva che tornassimo ad essere una squadra, ma io rifiutai perché sapevo che non potevo più fidarmi di lui. Qualcuno però mi aveva visto allo stadio perciò, per arrivare al testimone, eliminai l'autista che avrebbe dovuto scortarlo fuori dalla prigione in cui era rinchiuso e la sua scorta di "Fixers". Scoprii che quel testimone era poveraccio arrestato dai corrotti nel dipartimento di polizia, perciò mi guadagnai il suo silenzio con un semplice ricatto. Damien mi richiamò per vederci di nuovo dopo aver rapito mia sorella. Per fortuna ero ancora in tempo per salvare Jackson e lo portai al sicuro dalla sua terapista, la dottoressa Yolanda Méndez.

Ho rintracciato il capo dei rapitori, Robert Racine, e dopo averlo messo fuori combattimento fui stato attaccato dai Fixers nel mio rifugio dal quale dovetti fuggire assieme a Clara.

Per riprendere il lavoro scoprimmo il Bunker, un centro segreto dove lavorava il creatore del CtOS e cercammo di scoprire cosa voleva Damien in cambio della vita di mia sorella: erano alcuni file dei computer del leader dei "Black Viceroys".

Per arrivare ad essiusai suo cugino, "Bedbug", che fini per essere quasi ucciso.

" Iraq "Wade, Il capobanda, era coinvolto con il "Club" e con le loro aste, ovvero reti di traffici di ragazze. I file che nascondeva Iraq erano protetti da un vecchio codice CtOS perciò ho dovuto cercare Raymond Kenney, creatore della rete, che si trovava a Pawnee. Dopo averlo aiutato a distruggere la pista che la Blume aveva su di lui, e a contrastare la Miliiza che spadroneggiava in quella zona, tornammo a Chicago dove stavolta riuscì ad ottenere tutte le informazioni dei server di Iraq dopo averlo liquidato insieme ai membri della sua banda.

Ma poi, una volta che tornai al Bunker, un hacker, di nome "Defalt" ci rubò tutto, non prima però di averci mostrato che era Clara il terzo hacker coinvolto nel colpo del Merlaut. Io mi sentii tradito e la cacciai. Incontrai nuovamente Damien e, visto che non avevo le informazioni, fece conoscere il mio nome a tutti i media di Chicago. Riuscii a distruggere il veicolo che trasmetteva quei segnali e, successivamente, recuperai tutti i dati rubati da" Defalt" e mi ouccupai lui. Alla fine riuscì a trovare e salvare Nicky, ma con tutta la polizia di Chicago alle mie spalle, dovetti portare lei e mio nipote fuori città. Dopo averli salutati tornai a Chicago dove ho affrontato Lucky Quinn, leader del Chicago South Club non che responsabile della morte di Lena. Dopo varie peripezie lo eliminai ma, prima di morire, mi disse che pensava che stessimo cercando un video compromettente sulla sua pedina, il sindaco Rushmore, per la morte di Rose Washington.

Subito dopo venni a sapere da Damien che Clara lo aveva contattato per prendere il posto di Nicky ma lui si limitò a informare il Club della sua posizione.

Ho cercato di salvarla, ma arrivai tardi. Venne uccisa davanti alla tomba di Lena e scoprii che era lei la persona che portava sempre i fiori sulla tomba. Si sentiva terribilmente in colpa per il dolore che mi aveva causato.

Alla fine affrontai Damien dopo aver diffuso tutti i segreti che voleva vendere distruggendo così tutti i suoi sogni. Per vendicarsi cercò di usare il CtOS per distruggere Chicago, ma io glielo impedii e lo uccisi al faro della città, mettendo fine a tutto. - Aiden concluse la sua storia. Tutti rimasero impressionati dopo averlo ascoltato in paziente silenzio.

- E perché sei venuto qui? - chiese Takashi intuendo che l'irlandese non era venuto per semplice turismo. Aiden, in risposta, alzò le tapparelle della finestra.

- Vedete lì? - Indicò una torre in lontananza, tutti si si avvicinarono per vedere meglio.

- Là si trova una vecchia stazione CtOS abbandonata -

- E cosa c'è di speciale lì? - chiese Saya.

- Da quello che ho saputo da un amico, la Blume offriva contratti succosi ai politici di questo paese, ma a quanto pare c'era di più: corruzione, riciclaggio di denaro, rapporti con la Yakuza e persino omicidi su manager per mano di sicari. E pare che anche stranieri come "Fixer" di Chicago siano coinvolti nella faccenda. Laggiù ci sono tutte le risposte che cerco e forse potrebbe anche esserci qualcosa che ci spiegherà il motivo di questo casino. Se vogliamo venirne a capo allora dovrete fidarvi di me. "L'informazione è potere, chi la gestisce ha il controllo su tutto" - rispose Aiden allontanandosi dalla finestra per raggiungere la porta.

- Se vuoi andare là ti aiuteremo ad arrivarci, ma avremo bisogno di un veicolo grande. - Disse Takashi convinto della buona fede del Giustiziere.

- Potremmo usare la mia macchina, ma non ci entreremmo tutti. - si contrafddise Shizuka.

- Aspettate. Ora che mi ricordo c'è un autobus fermo dall'altra parte della scuola. Potremmo usarlo per scappare. - si ricordò Hirano.

- Perfetto, ok. Andiamocene da qui. - disse Takashi guidando il gruppo verso il veicolo che li avrebbe portati lontano dalla scuola affollata dagli zombie.
  
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