Capitolo 2 - Area 3 Numero 47


"Chi ti credi di essere!"

"Lascialo perdere. Se si ritira è per il suo bene, d'altronde che alternative ha?"

"Giusto. Inoltre non è colpa del Club se ha deciso di ritirarsi."

Sia Ye Qiu che Su Mucheng se ne andarono. Una volta ripresisi dallo stupore, tutti i membri ricominciarono a prenderlo in giro, tranne Sun Xiang, il quale, con un'espressione confusa, si era avvicinato al manager per chiedergli qualcosa.

"Non capisco. Come può avere accettato tali condizioni?"

"Non aveva altra scelta."

"Come mai?"

"Perché non può permettersi di pagare la penale."

"Come è possibile?" domandò Sun Xiang, non credendo a ciò che aveva appena sentito. Per sette anni Ye Qiu è stato un giocatore professionista che ha raggiunto i massimi livelli e, nonostante si fosse sempre rifiutato di far parte del mondo della pubblicità, doveva sicuramente aver guadagnato abbastanza soldi per potersi pagare la penale.

"Non sei di quella generazione, quindi non penso che potresti saperlo. All'inizio i giocatori professionisti non erano paragonabili a quelli di oggi e infatti coloro che venivano licenziati si trovavano in diverse difficoltà. Avevano dedicato la maggior parte della loro vita al gioco, ma nessuno era diventato abbastanza bravo da non avere problemi economici. Ye Qiu era il prodigio di quella generazione e è grazie a lui che siamo arrivati a dove siamo ora. L'unico problema era che molti suoi amici erano così."

"Mi stai dicendo che la maggior parte dei suoi soldi sono andati a quegli amici?" domandò Sun Xiang, spalancando leggermente gli occhi.

"Già."

"Ma se aveva bisogno di soldi, allora perché si è sempre tenuto fuori dalle attività commerciali?"

"Nessuno conosce la risposta per questa domanda."

"Non hai nessuna idea?"

"Potrebbe avere a che fare con la sua famiglia."

"Eh?"

“Nessuno sa niente della sua famiglia e lui non ne parla mai. È molto strano e è per questo motivo che sospetto che c'entri qualcosa."

"Quel ragazzo… è circondato da misteri!" esclamò Sun Xiang, mentre prendeva in mano la scheda di One Autumn Leaf. Sapeva che Ye Qiu aveva creato quell’account ancor prima che esistesse il Circuito Professionistico e non aveva mai smesso di usarlo, il che lo rendeva uno degli account più vecchi di Glory.

"Bene, basta parlare di lui. Oggi il capo ha avuto impegni e non è riuscito a venire, ma mi ha dato questa bottiglia di vino rosso invecchiato direttamente dalla sua collezione per darti il benvenuto."

"Ahah, grazie mille! Con me l’Excellent Era brillerà ancora una volta!"
 

Ye Qiu se ne andò e Su Mucheng era ferma davanti all’entrata del club. Era rimasta lì, immobile, mentre con lo sguardo fissava la figura di Ye Qiu farsi sempre più lontana.
Improvvisamente lui si girò per salutarla con la mano e, ancora una volta, le lacrime le rigarono le guance.

"Mi prenderò un anno di pausa e poi tornerò."

Su Mucheng non disse nulla e si limitò a annuire ripetutamente. Non era più quella ragazzina innocente e non era la prima volta che ritrovava a dover contare solamente su sé stessa.

Tutto a un tratto dei fiocchi di neve incominciarono a volteggiare in aria: quest'inverno faceva più freddo.

Neve?

Da quando Ye Qiu si era ritirato non aveva ancora deciso cosa avrebbe fatto in seguito. Dopo tanti anni abituato alla solita routine si sarebbe dovuto adattarsi al nuovo cambiamento e al momento l’unica cosa che voleva fare era camminare finché non gli si fossero schiarite le idee.

Chi avrebbe potuto immaginare che il clima glielo stesse impedendo? La neve cadde sempre di più e ben presto i fiocchi di neve gli caddero addosso, ricoprendolo e bagnandogli le spalle. Quando cominciò a avvertire il freddo si rese conto che, se non avesse trovato al più presto un riparo da qualche parte, molto probabilmente sarebbe morto.

Ye Qiu si guardò dunque intorno e poco dopo notò un Internet Caffè sulla strada che attirò la sua attenzione. Nonostante la tarda ora, le luci erano ancora accese e così decise di recarsi lì.

Il posto era caldo e accogliente e quando Ye Qiu entrò lì si scrollò di dosso la neve, dopodiché si diresse verso la reception.

"Area 3 Numero 47."

Disse la ragazza alla reception, indicandogli il luogo in cui un computer era libero. In seguito gli consegnò una carta d’identità che serviva a far avviare il computer, ma non fece in tempo a dargliela che lui si era già allontanato. Lei non ci fece troppo caso in quanto abituata al fatto che una cosa del genere accadeva frequentemente in quel luogo. Dunque mise via la carta, sapendo che tanto lui sarebbe dovuto tornare indietro a prendersela e ritornò al suo posto.

Area 3 Numero 47.

Ye Qiu seguì le indicazioni. L'Internet Caffè non era piccolo, anzi, era disposto su due piani e c'erano tanti computer a disposizione .
Area 3…
Ye Qiu vide il numero segnato sul soffitto: a quanto pareva, non c’era bisogno che salisse al secondo piano.

Quando raggiunse la postazione Numero 47, Ye Qiu parve piuttosto confuso: quel posto era già occupato.
Seduta davanti al computer c’era una donna e in quel momento stava duellando nell'Arena di Glory. Era così agguerrita che i suoi capelli, i quali erano raccolti in una coda di cavallo, stavano ondeggiando.

Avvicinandosi a lei, Ye Qiu vide che stava utilizzando una Gunner e quasi sbiancò. Per un attimo gli era parso che quella persona lì seduta fosse Su Mucheng, ma ben presto si rese conto con era affatto così. Su Mucheng era sempre composta e aggraziata e nemmeno un faticoso scontro PK le avrebbe tolto il sorriso dalle labbra. Lui si era trovato più volte a guardarla sorridere mentre faceva a mille pezzi i suoi avversari e quando lei si scusava con un sorriso educato, stranamente gli venivano sempre i brividi.

Anche quella ragazza era bella e aggraziata, ma pareva stesse ribollendo di rabbia e per poco non rischiò di mandare in frantumi la tastiera. A quanto sembrava il suo aspetto, secondo Ye Qiu, traeva inganno.

"Ha un istinto omicida che fa paura. È un peccato che…"

Ye Qiu riusciva chiaramente a vedere lo schermo. La ragazza si trovava alle strette e, non appena ella commise un errore, il suo avversario colse l’occasione al volo e, approfittandosi della situazione che giocava a suo favore, in due mosse ridusse a zero tutta la vita che le era rimasta.

"MALEDIZIONE!" ruggì la ragazza, per poi sbattere la tastiera e spegnere così il gioco.

Ye Qiu si chiese se fosse il caso di aspettare che la postazione si liberasse, ma non appena la ragazza si voltò, questa gli rivolse un'occhiataccia.
Si alzò in uno scatto in preda dalla rabbia e gli chiese: "Stai aspettando il computer?"

A quella domanda Ye Qiu si limitò a annuire.

"Allora prenditelo!"

Detto ciò, ella se ne andò.
Ye Qiu scosse la testa davanti all’impazienza dei giocatori normali e infine prese posto.
 

Chen Guo era frustrata, estremamente frustrata. Aveva appena duellato 52 volte nell'Arena, ma non aveva vinto nemmeno una singola volta. Non poteva crederci a una cosa del genere.

Ella poi prese in mano la scheda di Chasing Haze. Il suo account non era male e sarebbe potuto essere tranquillamente considerato abbastanza forte tra i giocatori normali, d'altronde le sue abilità e statistiche non erano affatto così basse. Giocava a Glory da cinque anni e, nonostante l'account del suo avversario fosse inferiore al suo, non era riuscita a batterlo nemmeno una volta dopo 52 partite di fila.

"Dev'essere un professionista." concluse Chen Guo.

"Capo, non ti sei disconnessa dall’account. Perché quella persona lì ci sta giocando?"

In quel momento Chen Guo stava camminando e aveva la testa fra le nuvole, quando udì una voce che la riportò alla realtà. Ella si voltò immediatamente per vedere un cliente abituale dell’Internet Caffè seduto alla postazione che lei aveva lasciato poco fa e che quest'ultimo stesse allungando il collo per guardare meglio il computer.

Non ci voleva! Col cuore in gola, Chen Guo si precipitò nella sua direzione. A causa della popolarità di Glory i dispositivi per connettercisi erano diventati fondamentali per gli Internet Caffè e ogni computer ne aveva uno. Bastava solo inserire le schede nell'apposito dispositivo e ricordarsi poi di toglierle quando si finiva di giocare, soprattutto in luoghi pubblici come quello.

Ogni scheda corrispondeva a un account e non era possibile rubarle in quanto se le si perdeva si andava subito a fare denuncia.
Tuttavia, in posti pubblici come quello accadeva spesso che le persone dimenticassero di disconnettersi, finendo così col perdere i soldi e tutto ciò che avevano accumulato fino a quel momento. Dopo le 52 sconfitte consecutive Chen Guo si era scordata di disconnettersi e l'unica cosa che aveva spento era proprio il desktop.

Raggiunta la postazione notò che, effettivamente, quella persona stava giocando con il suo account. Tuttavia, non sembrava che fosse intenzionato a rubare l'equipaggiamento, anzi, pareva che si stesse divertendo a duellare nell'Arena.

Chen Guo non fece in tempo a dirgli qualcosa che, tutto a un tratto, sullo schermo comparve una frase...