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Autore: inzaghina    30/01/2022    4 recensioni
A diciassette anni Roger Davies non sa ancora quali siano i suoi progetti futuri, a differenza di Fleur Delacour che sembra aver già deciso cosa fare della sua vita.
A ventun anni, e con una guerra alle spalle, Roger ritrova Fleur nel luogo in cui si erano incontrati quando tutto sembrava possibile e il futuro era solo una nube indistinta...
Ritorni nel posto che hai chiamato casa per sette anni e lo ritrovi completamente stravolto rispetto a come lo avevi lasciato. Le macerie sono sparite, e con esse i corpi martoriati, l’edificio ha riacquistato il suo antico splendore, con l’eccezione di una colonna che mostra ancora i segni della battaglia che ha infuriato tra queste mura — un monito per le generazioni future.
{Fleur/Roger}
[Questa storia partecipa alla Challenge “Questioni di voci e stile” indetta da RosmaryW sul forum ferisce più la penna. Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2023 indetta sul forum "Ferisce più la penna".]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fleur Delacour, Roger Davies
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Futuro in frantumi
 
 Alba 
 
Le prime luci rosee rischiarano il cielo plumbeo, i miei passi fanno scricchiolare l’erba che calpesto e un vento freddo mi sferza il viso e mi scompiglia i capelli. Affondo il naso nella seta che cinge il mio collo e inspiro il profumo di lavanda, che mi ricorda i campi vicino a casa dei nonni, e quello della vaniglia delle madeleine che sono solita preparare nel weekend con maman.

Dovrei essere un po’ troppo cresciuta per sentire nostalgia di casa, soprattutto dopo aver consapevolmente deciso di candidarmi per partecipare al Torneo Tremaghi — ed essere stata scelta. Eppure, trovarmi in terra straniera, acuisce la mancanza degli abbracci spontanei di Gabrielle, dei consigli sussurrati di mia madre e dei sorrisi sinceri di mio padre. 
La loro lettera di congratulazioni era ricolma d’infinite sfumature orgoglio genitoriale, eppure vi ho letto anche una non trascurabile e malcelata preoccupazione per il mio benessere. A diciotto anni non è raro evitare di riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni; infatti, quando mi sono proposta per rappresentare la mia scuola, non ho considerato la pericolosità che accompagnava questo ruolo — e adesso sono consapevole che sia troppo tardi per porsi dubbi al riguardo. Essere stata scelta è un grande onore: un ruolo che tutti i compagni giunti in Scozia con me invidiano e farò del mio meglio per dar lustro alla scuola che rappresento nel migliore dei modi.

Ciononostante, è dal giorno successivo alla mia incoronazione come Campionessa di Beauxbatons che mi sveglio quando il cielo è ancora trapuntato di stelle, incapace di tornare a prender sonno, e che mi avventuro nel parco di Hogwarts alla ricerca di una serenità ormai sconosciuta. In questo mio peregrinare senza una meta, finisco sempre per avventurarmi fino ai margini della foresta, per poi far rotta verso il campo da Quidditch dove non sono stupita d’incontrare lui: il compagno silenzioso di queste ultime mattinate.
I capelli biondi gl’incorniciano il viso come un’aureola e il sorriso che m’indirizza farebbe sciogliere la gran parte delle mie coetanee, ma quello che più m’intriga è il suo sguardo orientato verso l’infinità del cielo che ci sovrasta.
“Non hai messo il tuo nome nel calisce…”
Lui si stringe nelle spalle e scuote la testa.
“Perché?” 
“E tu perché lo hai fatto?”
La sua domanda mi coglie di sorpresa e mi costringe a piegare le labbra all’insù, rispecchiandomi in quel suo ghigno affascinante.
“Per dimostrare a tutti che sono molto di più che una bella ragassa…”
“Mi sembra una ragione un po’ stupida, in realtà… visto che è innegabile che tu sia la ragazza più bella che io abbia mai visto.”
La sua dichiarazione è insieme una lusinga e un velato insulto, ma scelgo di prenderla in maniera positiva.

“Vieni, forza! Se facciamo presto riusciremo ad accaparrarci i croissant appena sfornati…”
La sua pronuncia è perfetta e vorrei chiedergli come mai sappia parlare il francese, ma non ho il tempo di farlo, perché le sue dita s’intrecciano alle mie mentre mi trascina di corsa verso il castello. 
 
 
 
Zenit
 
Nei suoi quasi diciassette anni di vita, Roger è sicuro di non essere mai stato così agitato, del resto non gli è nemmeno mai capitato di vestire i panni del cavaliere di una campionessa del Torneo Tremaghi. Alterna occhiate tra la porta d’ingresso e quella che conduce alla Sala Grande, tentando di tenere a bada l’ansia che gli ha fatto compagnia per tutta la giornata. Gli amici si sono complimentati con lui, felici che sia riuscito nell’impresa di invitare Fleur al Ballo del Ceppo, ma Roger è consapevole che non ci sia niente di speciale in questo.

Lui e la giovane francese hanno legato grazie all’insonnia e alla sua capacità di parlare la lingua d’oltremanica: del resto Roger ha la fortuna di essere bilingue, visto che la madre è bretone. Dietro la facciata d’algida principessa, Fleur è una ragazza riflessiva che sogna di avere un ruolo fondamentale nella lotta per l’uguaglianza tra maghi. 
E Roger, che ancora non ha idea di cosa fare una volta diplomatosi, ama sentirla parlare con passione di ciò che spera di ottenere in caso riuscisse a vincere il torneo — essendo l’unica ragazza a partecipare. Vorrebbe avere le idee chiare come lei, ma la sua indole di sognatore gli impedisce di crucciarsi troppo riguardo al domani. Vista la sua età, non avrebbe potuto rappresentare Hogwarts, ma non ha avuto alcuna remora a confessare a Fleur che non si sarebbe candidato nemmeno se fosse stato già maggiorenne.
Le battaglie non fanno per lui: è stato smistato a Corvonero per il suo intelletto e la sua capacità di pensare fuori dagli schemi, e non ha alcun problema a farsi da parte per osservare gli altri combattere per la notorietà e i giusti ideali.
Forse avrebbe potuto blandire Fleur con una menzogna, ma quale sarebbe stato il punto? Alla sua età si sente troppo giovane per trasformarsi in un martire, o peggio in un eroe.

Sente intorno a lui una serie di mormorii di apprezzamento, che lo portano a sollevare lo sguardo e incrociare quello di Fleur. È eterea nel vestito scintillante che la fascia a pennello e Roger ha quasi paura che il cuore gli possa galoppare fuori dal petto, quando la raggiunge.
“Tu est magnifique!”
“Merci, toi aussi.” ¹
Fleur gli rivolge un sorriso radioso e Roger capisce, una volta di più, che non è proprio necessario che tutti siano eroi.
“Pronta per la serata più bella della tua vita?”
“Mi sembrano promesse molto pompeux ², Roger.”
“Ti ho forse mai delusa da che ci conosciamo, Fleur?”
La ragazza scuote la testa e si lascia guidare verso la Sala Grande addobbata a festa, pronta ad aprire le danze al fianco del Corvonero.
 
Tramonto
 
Ritorni nel posto che hai chiamato casa per sette anni e lo ritrovi completamente stravolto rispetto a come lo avevi lasciato. Le macerie sono sparite, e con esse i corpi martoriati, l’edificio ha riacquistato il suo antico splendore, con l’eccezione di una colonna che mostra ancora i segni della battaglia che ha infuriato tra queste mura — un monito per le generazioni future.
Quando hai ricevuto l’invito per questo ballo sei tornato a quello di quattro anni prima, quando eri un adolescente con un futuro tutto da scrivere.

Osservi l’edificio iniziare a riempirsi di facce amiche, di ex compagni e di sconosciuti. I tuoi occhi continuano a essere calamitati da quella colonna semidistrutta, la stessa accanto a cui hai baciato Fleur per la prima volta, ed è proprio mentre rivivi quel momento che senti pronunciare il tuo nome con una cadenza che presumevi d’aver scordato.
È, ancora una volta, capace di calamitare su di sé ogni sguardo, ma non te ne stupisci. T’hanno riferito che si è sposata, con uno dei Weasley nondimeno, infatti ti raggiunge accompagnata da un uomo alto le cui cicatrici sono mascherate da una barba della stessa sfumatura dei suoi capelli. 
“Che piascere rivederti…”
“Il piacere è reciproco.”
“Mio cognato racconta che siete in corso ensemble.”
Ti limiti ad annuire.
“Questo è mio marito Williàm.”
Il maggiore dei fratelli Weasley ti tende la mano e, ora che siete vicini, ti rendi conto di come la bellezza di Fleur sia ancora più ammaliante di quanto ricordassi e di come addolcisca anche il viso segnato dell’uomo che ama.
Una coppia s’avvicina per salutare Bill e lui si scusa per seguirli, lasciandoti da solo col tuo primo amore.

“Ti trovo bene, il matrimonio ti si addice.”
“Merci. Williàm è meraviglioso e sono felice con lui.”
“Sono contento. Ho sempre desiderato il meglio per te.”
Annuisce e t’indirizza un sorriso appena accennato.
“Ti chiedi mai come sarebbe andata?”
“Cosa?”
“La nostra vita, se il torneo fosse stato ciò che avrebbe dovuto essere, se lo avessi vinto tu, se…”
“Credo che sia andata come doveva, Roger.”
Le sue parole sono dolci, ma ferme e tu incolpi il luogo in cui vi trovate e le piacevoli reminiscenze.

“Alla fine anche tu hai deciso di diventare un Auror, proprio come l’eroe del mondo magico.”
“Buffa la vita, vero?”
Non devi specificare che non sarai mai un eroe, perché Fleur lo sa, né che spieghi i motivi che t’hanno spinto a compiere questa scelta. Avete entrambi combattuto per un futuro migliore; la differenza è che lei già lo sapeva a diciotto anni, quando sognava di diventare campionessa Tremaghi, tu lo hai capito mentre tentavi la carriera professionistica e il campionato è stato sospeso a causa della guerra.
Siete cresciuti in fretta, avete perso tanto ed entrambi meritate questa serata di festa.
Le tendi la mano per scortarla un’ultima volta in Sala Grande, prima di lasciarla andare insieme al rimpianto —  e al sogno di un futuro diverso, andato in frantumi insieme alla vostra innocenza.
 
 


¹ “Sei bellissima!” 
“Grazie, anche tu.”
² altisonanti
 
Nota dell’autrice:
Non so nemmeno io cosa scrivere qui, so solo che era da un po' che desideravo scrivere di questi due e la challenge di Rosmary è stata l'occasione giusta...
Spero che questo Roger insolito e inedito (almeno per me), che sceglie di diventare Auror dopo aver creduto di voler giocare a Quidditch, possa esservi piaciuto; trovo che il suo personaggio avesse molto potenziale e ci tenevo a mostrarvi, almeno in parte, l'idea che mi sono fatta di lui. Prometto che presto rivedremo Fleur insieme a Bill, nella storia dedicata a a lui.
   
 
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