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Autore: Shade Owl    06/02/2022    1 recensioni
Nel lontano Sistema Helios esiste la confraternita dei Figli del Sole, un'organizzazione grande e potente che, tra i suoi svariati compiti, si preoccupa anche del mantenimento della pace tra i vari mondi, affidando ai membri più idonei compiti anche rischiosi volti al bene comune.
Tra di essi c'è Leon, che malgrado non abbia mai voluto abbracciare la loro causa, si trova costretta a seguire la strada impostale, e durante i propri viaggi incontrerà un nemico ben deciso ad ucciderla, ma anche nuovi compagni che l’aiuteranno nella lotta per la sua sopravvivenza.
Spostandosi di pianeta in pianeta tra tigri selvagge, orsi giganti, boss mafiosi e paludi, Leon dovrà arrivare a patti con la propria vita e trovare la propria strada, in un percorso di crescita che non è quello che si aspetta, e che potrebbe finire nel peggiore dei modi...
Genere: Avventura, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Recarsi ad Aldhege’s Dawn non era esattamente in cima alla lista di cose da fare di Leon, ma considerata la situazione generale le sue scelte erano piuttosto limitate.
La Clumnite era un minerale piuttosto raro, e ottenerla tramite canali ufficiali, oltre che richiedere tempo, avrebbe potuto mettere in allerta Crepuscolo, spingendolo a farsi più audace. Considerate le sue capacità, dubitava di essere in grado di respingerlo a lungo, anche con l’aiuto di uno come Drake, quindi non aveva scelta: doveva recarsi in quella dannata città.
Non confidò le sue paure agli altri, ma conosceva bene le storie che circondavano quel posto, venivano usate per terrorizzare i novellini e ammonire chi era in procinto di prendere servizio attivo, quindi le erano state raccontate almeno venti volte ciascuna, per essere certi che le ricordasse.
Una decina d’anni prima che sua madre diventasse Figlia del Sole, per esempio, uno di loro aveva commesso la leggerezza di inseguire fin lì un criminale omicida, l’aveva catturato e si era apprestato a tornare indietro, ma poi era stato intercettato da una banda che l’aveva accerchiato, pestato a sangue, mutilato ripetutamente e, dopo qualche giorno, decapitato. Il fatto che fosse Elettrocinetico come lo era lei non migliorava affatto la situazione.
Un’altra storia, invece, parlava di una donna, poco successiva a sua madre, stavolta, con capacità Pirocinetiche e Aerocinetiche. Si era infiltrata molto a fondo in un’organizzazione che gestiva il traffico di droga e del gioco d’azzardo, era quasi arrivata ad incontrarne i capi, e poco mancava che non li catturasse. Il giorno prima di poterli anche solo vedere, però, un loro uomo riuscì a farle saltare la copertura. Le ci vollero quasi tre settimane per morire, e per tutto il tempo i membri della banda si diedero il turno per torturarla e violentarla.
Fu tenendo a mente tutte queste cose che Leon prese la navetta per Ironglass e poi, da lì, quella per Britistas. Decisero che anche lei, questa volta, avrebbe pagato come tutti gli altri, senza usare il Visto Diplomatico di cui era fornita (se avesse fatto diversamente, sarebbe stato come sparare un razzo e dire “ehi, guardate, sono una Figlia del Sole”), e raggiunsero così Shirtan Aht, la più vicina città che ci fosse ad Aldhege Down, dove il servizio navetta non veniva effettuato se non per i servizi postali e alcuni viaggi straordinari.
Così fu tramite corriera che Leon, Drake, Marie e Gareth si trovavano in quel momento, strizzati su quattro sedili in fondo con i loro miseri bagagli. Fuori, il cielo era leggermente più chiaro che su Sol, avendo quel pianeta un tempo di rotazione leggermente più lungo; ciononostante presto sarebbe stato il tramonto, e non avrebbero raggiunto Aldhege’s Dawn prima di notte. Per tutto il viaggio Leon fissò il paesaggio fuori dal finestrino, paesaggio composto da polvere, cactus e pietre affilate, a causa del fatto che la città si trovava nell’entroterra del continente, dove il clima era generalmente secco e con rare ma copiose precipitazioni.
- Presto sarà il crepuscolo.- osservò Marie, seduta vicino a Gareth, dietro Leon e Drake - E lo dico in tutti i sensi. Pensate che dovremmo preoccuparci?-
Drake guardò fuori dal finestrino, al disopra della testa di Leon, aggrottando la fronte.
- Non so.- ammise - Dovrebbe sapere che siamo qui. Di certo, non ci ha seguiti fin su Sol, non avrebbe mai potuto, è troppo pericoloso anche per lui andare lì di persona. Meglio tenere gli occhi aperti, tanto per essere sicuri.-
Leon annuì, ma non disse niente.
- Quando arriveremo, cosa pensate di fare?- chiese Gareth - Insomma, non possiamo certo presentarci e dire che vogliamo della Clumnite, no?-
- Basterà spargere la voce che cerchiamo qualcosa.- rispose lo Stratega - Il resto verrà da sé.-
Il sole, intanto, si avvicinò sempre più alla linea dell’orizzonte. Ne osservarono la discesa con apprensione, ma quando raggiunse il punto di inizio del tramonto vero e proprio, tingendo il cielo di rosso non accadde niente di eclatante, se non che l’autista prese una buca che fece sussultare l’autobus.
- Forse l’abbiamo seminato.- ipotizzò contenta Marie.
- Ci può ritrovare?- domandò Gareth.
Drake si strinse nelle spalle.
- Forse. Per adesso, respiriamo.-
Finché possiamo… Pensò amaramente Leon.
La gola le faceva ancora un male tremendo. Per coprire i segni aveva avvolto il collo in una sciarpa, ma non poteva fare niente per il resto del suo aspetto, che appariva chiaramente devastato e disordinato. Lo capiva da come Marie e Gareth la guardavano, e per buona misura anche dai radi sguardi di comprensione di Drake. Forse erano preoccupati, ma non aveva alcuna voglia di parlare dell’accaduto.
Alla notte, la corriera terminò la propria corsa in una stazione degli autobus squallida e male illuminata da diverse lampade al neon malandate, alla periferia di Aldhege’s Dawn, e il quartetto scese con una certa dose d’ansia in corpo, poiché adesso non erano più al sicuro di prima.
Aldhege’s Dawn era una città piena di insegne lampeggianti e voci, suoni disparati che andavano dal molesto all’inquietante. I motori di parecchie autovetture ruggivano sfrecciando a più non posso lungo l’autostrada lì vicino, ma anche sulla strada normale non c’era da scherzare, tanto che i pedoni facevano bene a stare attenti anche quando il semaforo pedonale era verde. Usciti dalla stazione si ritrovarono in una via buia, con pochi lampioni, che si avviava direttamente verso il centro, snodandosi tra rotonde, svincoli, traverse ed edifici malmessi. Ogni tanto si udiva lo sporadico suono di qualche sirena, segno che le forze dell’ordine locali cercavano (o almeno facevano finta) di limitare un poco la criminalità del posto. Cosa inutile visto che tutti o quasi, dai più bassi in grado fino al capo dell’autorità locale, erano sul libro paga di qualcuno, e al massimo arrestavano i poveri ladruncoli da quattro soldi o i corrieri drogati. Chi non era corrotto faceva raramente vita, e i pochi che ci riuscivano non la conducevano né facilmente né tranquillamente.
- Propongo di trovare un posto per dormire.- disse Drake - Cominceremo domani. Adesso potrebbe essere pericoloso, con il buio. Girano persone non raccomandabili già di giorno, ma ora è un suicidio, specie se si è donna.-
- Se qualcuno prova a toccarmi, stavolta gli spezzo le braccia prima che possa dire “A”!- disse Leon, furiosa - Non sono un’incapace, sai?-
- Infatti parlavo di Marie.- rispose lui, avviandosi lungo la strada.
Marie aggrottò la fronte e fece per dire qualcosa, ma Leon le intimò di tacere: aveva ragione Drake. Lei era più vulnerabile di tutti loro, almeno secondo eventuali malintenzionati. Meglio non correre rischi e riposare. E poi, era stata una giornata lunga, e avevano bisogno di fare un po’ di mente locale, prima di inoltrarsi tra le strade ostili di Aldhege’s Dawn.

Di nuovo ho dovuto spezzare un capitolo. Ringrazio come al solito John Spangler, Easter_huit, Biscottoalcioccolato, Bindazm e Clo_smile, che mi seguono. A presto!

   
 
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