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Autore: Shadow Doom    12/02/2022    1 recensioni
Cloud, costretto ad allontanarsi dagli amici per tentare di cambiare l'infausto Destino di Aerith, si incammina verso il suo villaggio natale, luogo dove affronterà sfide al confine della realtà.
Nel frattempo il resto del gruppo riprende il viaggio alla ricerca dei templi perduti nella speranza di trovare una soluzione per salvare il Pianeta minacciato su più fronti.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Altro Personaggio, Cloud Strife
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: FFVII
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Il paradosso

 

Cloud ed Aerith avevano attraversato lunghi corridoi ed ampie stanze piene di affreschi tanto antichi quanto belli, fino a raggiungere il cuore del Tempio.

Non appena videro il grande spazio illuminato da quella che sembrava essere una luce di origine divina ed una scalinata che portava ad un ampio lago dal colore blu intenso ebbero un sussulto interiore, entrambi sapevano che quello era il luogo dove la Cetra sarebbe stata assassinata.

Il loro viaggio li aveva condotti fino a questo momento, il temuto punto di non ritorno.

 

L'amante dei fiori conscia di quanto doveva fare si congedò con la sua dolce metà “ Devo preparare la mia materia” “ E lo devi fare da sola in mezzo a quelle limpide acque” “ Esatto” “ Io veglierò su di te” “ Come hai sempre fatto” “ Non permetterò a nessuno di farti del male, lo giuro” “ Mi fido te”,

la castana diede un casto bacio al compagno prima di salire le scale. Si stava affidando completamente a lui, sapeva che una volta chiusasi in preghiera si sarebbe isolata dal Mondo e ciò l'avrebbe lasciata in balia di qualsiasi male intenzionato.

 

Allora l'Ex Soldier si spostò in un punto dove poteva avere la visuale più ampia possibile, così avrebbe potuto intercettare colui che presto sarebbe comparso.

L'attesa dell'evento per il quale si era preparato era la parte peggiore, un piccolo errore, un attimo di distrazione o di esitazione gli sarebbe costato tutto e ne era perfettamente consapevole.

 

Trascorsi pochi minuti il biondo sentì il corpo bruciare dall'interno quasi come se il sangue nelle vene stesse bollendo, però questa non fu la cosa che lo preoccupò di più: non riusciva più a muovere un muscolo, era del tutto paralizzato.

 

Doveva reagire altrimenti avrebbe assistito inerme all'omicidio dell'amata.

Mentre stava lottando con se stesso venne percorso dal solito lancinante mal di testa che lo portò ad ascoltare la voce di Sephiroth nella testa: “ Vuoi davvero consentire a Jenova di controllare il tuo corpo? Pensavo che fossi più forte di così” “ Ho smesso di essere in balia di altri e questo vale anche per te!” esclamò il giovane la cui furia gli permise di sottrarsi al potere della madre della nemesi.

 

Le parole del bianco cavaliere che di solito lo lasciavano a pezzi sotto ogni punto di vista, questa volta sembravano avergli conferito una nuova forza. Aiuto che l'eroe non avrebbe rifiutato data la critica situazione, ma non poté fare a meno di farsi qualche domanda circa il reale intento del villain dell'alternativa linea temporale.

 

Intanto Aerith, totalmente assorta in preghiera, iniziò a raccogliere una mostruosa quantità di energia naturale che trasferì gradualmente alla materia. Nel processo ebbe modo di comprendere con precisione la voce del Pianeta la quale le rivelò cosa davvero fosse la fantomatica preghiera più pura.

Consisteva nel più eccezionale incantesimo dei Cetra, nato per contrastare la materia nera, anch'essa una magia. Quest'ultima aveva la facoltà di creare una supernova, evento cosmico cui vanno incontro le stelle più grandi al termine del loro ciclo vitale, la quale avrebbe prima cancellato il sistema solare e poi lo avrebbe sostituito con un altro che rifletteva la mente ed i desideri di colui che l'aveva usata.

La materia bianca aveva la facoltà di inibire suddetta esplosione, per cui la sua importanza era persino più importante di quanto potesse immaginare.

 

Mentre l'erede degli Antichi apprendeva queste fondamentali informazioni, Strife vide una figura che brandiva una lunga katana prepararsi a saltare.

L'inconfondibile arma rese palese chi fosse ed allo stesso tempo che il momento più temuto era in procinto di accadere.

Il biondo corse verso il nemico venendo improvvisamente circondato da migliaia di Numen che iniziarono ad emettere delle assordanti grida nel tentativo di stordirlo.

“ Toglietevi di mezzo!” affermò Strife mentre la sua materia bianca emetteva un'energia intesa che, infusasi nella Fusion Sword, dissipò gli spettri come sabbia al vento.

 

Libero da qualsiasi impedimento Strife poté concentrarsi nuovamente su Sephiroth, il quale si stava gettando in picchiata verso la Cetra.

Per fortuna era ancora in tempo: con un poderoso balzo lo raggiunse fermando così la letale stoccata a mezz'aria, dopo di che lo allontanò dalla ragazza con una materia aerea.

 

“ Cloud, non dovresti essere qui” commentò il villain che tuttavia non appariva alterato, “ Invece ci sono e mi assicurerò che questa volta le cose vadano nel migliore dei modi” “ Questa volta...Capisco, hai già vissuto questo momento. l che significa che le mie supposizione erano corrette, quello che mi ha avvertito su mia madre ero davvero”.

 

Il bianco cavaliere venne bruscamente interrotto da un grido cupo e da un forte scossone, simile ad un terremoto di altissimo magnitudo.

“ Cos'altro c'è adesso?” “ Questo Cloud è il Destino che si rivolta, si contorce e dispera” “ Che stai blaterando?”, il pericoloso nemico fece un ghigno insolitamente eccitato “ Hai creato un paradosso ed il Fato ha orrore dei paradossi”.

   
 
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