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Autore: kiki0297    13/02/2022    1 recensioni
Che cosa accadrebbe se una maganò acquisisse improvvisamente i poteri?
È quello che è successo a Clare Gordon.
Hogwarts sarà per lei l’inizio di una nuova vita.
Ma sarà l’incontro con Draco Malfoy a sconvolgere per sempre la sua esistenza.
"-Conosci Draco Malfoy? Biondino, occhi chiari, Serpeverde-. Clare si voltò, per essere sicura di chi le stesse chiedendo e lo vide di nuovo, i suoi occhi fissi su di lei. Si affrettò a distogliere lo sguardo.
-Quello seduto proprio dietro di noi?- chiese per essere sicura che si riferisse proprio a lui e la ragazza annuì.
-Perchè da quando sei entrata non ha distolto lo sguardo da te- disse. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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I nemici arrivarono in massa: c’erano giganti spaventosi, creature malefiche, Mangiamorte che arrivavano sotto forma di fumo nero e scagliavano maledizioni ovunque e poi i ragni… ragni giganteschi, neri e pelosi spuntavano da ogni dove. Per un attimo la paura immobilizzò Clare, ma la ragazza si riprese subito, non era certo quello il momento di farsi prendere dal panico. In quel momento le venne in mente la prima volta che Draco era stato gentile, dopo che i suoi amici si erano presi gioco di lei creando proprio un ragno per spaventarla e lui, ignorando l’odio tra Serpeverde e Grifondoro e mettendo da parte l’orgoglio, si era scusato, stupendo lei e probabilmente anche se stesso. Il ricordo del suo sorriso che si addolciva solo quando si posava su di lei le diede forza. Forse lei e Draco non sarebbero mai riusciti a stare insieme ma il solo pensiero del suo volto bastava a darle un coraggio inaspettato.
Le maledizioni iniziarono a volare dappertutto, il castello veniva bruciato e colpito, i vetri colorati delle finestre cadevano come pioggia sia sui nemici che sui compagni. Man mano che la battaglia proseguiva Clare vedeva intorno a sé i corpi stesi a terra tra le macerie, chi solo schiantato o ferito, chi morto, sia amici che nemici. In quel momento però non potevano pensare alle loro perdite, dovevano preoccuparsi di difendersi per il maggior tempo possibile. Cercavano di ripararsi dentro al castello ma anche all’interno non erano protetti perchè i nemici continuavano ad entrare, persino dalle vetrate e schivare i colpi diventava quasi impossibile. Intorno alla ragazza regnava il caos, gli studenti correvano ed urlavano e lottavano come meglio potevano, ma alcuni erano allo stremo, non erano abituati a combattere veramente né tanto meno ad uccidere mentre i Mangiamorte volevano solamente annientarli. Molti erano solo dei ragazzi che avevano sentito parlare d’incantesimi unicamente nelle aule scolastiche; soprattutto le maledizioni senza perdono, per loro era sempre stato proibito anche solo pensare di usarle contro qualcuno. Adesso si trovavano di fronte persone che non si preoccupavano minimamente di uccidere dei ragazzi che non erano in grado di difendersi contro questi incantesimi. La battaglia era certamente impari.
Un lampo verde esplose a pochi metri da Clare. La ragazza si voltò appena in tempo, per allontanarsi dalla traiettoria successiva e davanti a sé vide un Mangiamorte. Non si fermò a pensare nemmeno un secondo e gli scagliò contro un incantesimo che lo fece volare contro una colonna. Continuò a correre ma inciampò e non appena vide su cosa sentì un colpo al cuore: disteso a terra c'era il corpo senza vita di Colin Canon, un ragazzo dei Grifondoro del sesto anno, appassionato di fotografia e grande ammiratore di Harry. Avrebbe dovuto essere andato via con gli allievi più giovani, ma era voluto rimanere per difendere la scuola ed era morto. Le lacrime iniziarono a salire, ma Clare non poteva fermarsi; si alzò, asciugandosi gli occhi con la manica della maglia, e ricominciò a correre.
La scuola era devastata, dappertutto c'erano solo rovine e morte.
L'angoscia la stava attanagliando, la ragazza non avrebbe mai pensato di vedere una cosa simile, quelle immagini se le sarebbe portare dentro per sempre, se mai un sempre ci fosse stato. Continuava a combattere senza sosta, dando fondo a tutti gli incantesimi che conosceva, ma ancora non riusciva ad usare le maledizioni, neanche contro chi provava ad ucciderla.
Ad un tratto vide Draco, di sfuggita, ma era certa che fosse lui.
Era con i suoi amici, Tiger e Goyle. Clare tornò indietro e li vide sparire attraverso un muro. Si lanciò contro la parete, ma quella rimase impenetrabile. Dov’era andato, cosa era successo? La ragazza tastò il muro alla ricerca di un’apertura, in preda all’angoscia.
-Ti prego- mormorò appoggiando i palmi sulle mattonelle fredde, finché non sentì che cambiavano. Apparve una porta che si spalancò all’improvviso, mostrando una stanza enorme, di cui non si vedeva la fine, stracolma degli oggetti più disparati. Clare iniziò a camminare in quel labirinto, tenendo la bacchetta alta davanti a sé.
-Cosa ci fai qui Potter?- sentì dire a Draco. Accelerò il passo e lo vide: era tra i suoi due amici e tutti e tra puntavano le bacchette su Harry. Doveva fermarli.
-Draco!- esclamò la ragazza con voce ferma e tutti si voltarono verso di lei. Clare non riusciva a credere che lui fosse lì davanti a lei in una situazione simile, o meglio, sperava in fondo al cuore di non doverla mai affrontare.
-Clare…- mormorò Draco, mentre nei suoi occhi iniziava a farsi strada il senso di colpa. Harry la guardava stupito, probabilmente vederla lì era l’ultima cosa che si sarebbe aspettato. Draco abbassò la bacchetta e le andò incontro, mentre i suoi amici lo fissavano sbigottiti.
-Draco che stai facendo?- chiese Goyle. Clare, intanto, lo raggiunse e lo abbracciò forte.
-Mi dispiace Clare, sono un idiota, sto continuando a sbagliare- mormorò Draco stringendola a sé. Era così bello essere di nuovo tra le sue braccia, Clare ci sarebbe rimasta tutta la vita.
-Clare, non vorrai mica passare dalla loro parte?- le chiese Harry allarmato. Allora, con la morte nel cuore e continuando a guardare la sua ragione di vita negli occhi, Clare si sciolse dall’abbraccio e si allontanò, anche se a fatica, da lui e si schierò al fianco di Harry con la bacchetta pronta. Nel frattempo arrivarono anche Ron ed Hermione che si affiancarono a loro.
-No Harry, nonostante ciò che provo, non posso smettere di lottare per quello in cui credo, altrimenti smetterei di essere quella che sono-.
-Mi dispiace Draco- mormorò, ma si era ripromessa di continuare a combattere per i suoi ideali. Harry le sorrise e le mise una mano sulla spalla. Clare poteva capire dall’espressione sul volto di Draco quanto in realtà fosse combattuto, sembrava non sapere che fare; poi improvvisamente venne verso di loro dicendo con tono risoluto: -Allora anche io non ho scelta- disse sorprendendola. Che cosa voleva fare? Un lume di speranza si accese nel cuore della ragazza. Poteva essere vero o si stava illudendo? Draco si avvicinò di più con la bacchetta sempre abbassata. Tirò su la manica sinistra della giacca, mostrando il Marchio Nero e disse -Questo non è quello in cui credo e soprattutto non è ciò che sono veramente; da quando ho conosciuto te tutto è cambiato-.
-Sei tu l’unica cosa che conta ed io da questo momento sarò sempre al tuo fianco qualsiasi siano le tue scelte- continuò. Clare sentì i suoi amici di fianco a lei trattenere il respiro.
-Davvero Malfoy? Pensi di metterti contro Voldemort? Per quale ragione dovremmo crederti?- chiese Harry acido. Draco si limitò a guardarlo negli occhi, con più determinazione e coraggio di quanto la ragazza avesse mai visto.
-Per Clare. Voglio stare con lei in un mondo di pace. Mi dispiace Harry, per quello che ho fatto. So di non meritare la tua fiducia, ma farò di tutto per guadagnarmela- disse. Dall’espressione di Harry doveva essere la prima volta che Draco lo chiamava per nome e probabilmente non avrebbe mai pensato di sentirgli dire una cosa del genere. Clare si rendeva conto di quanto il suo amico fosse combattuto, sapeva che non riusciva a capire se dovesse rischiare e crederli, ma probabilmente vide qualcosa in Draco che lo convinse a dargli una possibilità.
-Mi sarà difficile fidarmi di te, Malfoy, ma ci proverò- e Clare intuì dallo sguardo che Harry le rivolse che lo stava facendo soprattutto per lei.
-State scherzando spero- disse all’improvviso Tiger, dietro di loro. Draco si voltò verso di lui, estremamente serio.
-Non sono mai stato più sicuro di una mia decisione e dovreste unirvi anche voi- replicò, mentre gli altri due lo guardavano sempre più arrabbiati.
-Davvero Draco? Per una ragazza? Tradisci il Signore Oscuro per una ragazza?- chiese Goyle alzando la voce.
-E’ la cosa giusta da fare- rispose lui, avvicinandosi a Clare.
-Dobbiamo andare, Clare- le disse Harry e in quel momento lei si rese conto che aveva in mano un cofanetto di legno intagliato e quando lo aprì lo vide tirarne fuori un diadema, appartenente di sicuro ai Corvonero vista la decorazione.
-È questo?- chiese guardandolo meglio e lui annuì. Doveva essere uno degli ultimi Horcrux rimasti.
-Andiamo- disse poi. Voltarono le spalle ai due Serpeverde, avviandosi verso l’uscita. Clare prese la mano di Draco e lui le sorrise, era così fiera di quello che lui aveva fatto.
-Non abbiamo scelta Draco, non puoi tradirlo e passarla liscia- sentirono dire. Si girarono appena in tempo.
-Avada Kedavra!- gridò Tiger, puntando la bacchetta contro la ragazza. Draco però fu più veloce e riuscì a spostarla appena in tempo dalla traiettoria della maledizione. L’Anatema si schiantò contro una pila di libri facendola esplodere ma Tiger riprovò subito a scagliargliene contro un altro. Harry la tirò indietro e la aiutò a rialzarsi, mentre Draco combatteva contro quelli che una volta erano suoi amici per proteggere lei.
-Andate via!- esclamò, voltandosi verso di loro per un istante, poi tornò a combattere per difenderli.
-Harry non possiamo abbandonarlo!- gridò Clare quando il suo amico la prese per il braccio per farla andare via con lui.
-Potter portala via di qui!- la voce di Draco sovrastò i rumori e gli schianti degli incantesimi che colpivano ogni cosa.
-No! Non ti lascerò un'altra volta. Harry, voi andate, dovete distruggere l'Horcrux. Qui ci pensiamo noi!- Clare lo vide esitare, così di affrettò ad aggiungere: -Vai!-
Hermione decise di fare come lei aveva detto e lo prese per un braccio, trascinandolo via seguita da Ron, e Clare iniziò a combattere al fianco di Draco.
-Te ne dovevi andare!- disse lui, schivando una maledizione scagliata da Goyle.
-Ne usciremo vivi insieme- ribatté la ragazza con convinzione. Non si sarebbe separata da lui di nuovo, qualsiasi cosa fosse successa sarebbe rimasta al suo fianco.
-Expelliarmus!- gridò subito dopo disarmando il suo avversario e la bacchetta gli volò lontano.
-Stupeficium!- esclamò Draco, schiantando Tiger che finì contro uno scaffale.
-Andiamo!- disse poi lui prendendola per mano e trascinandola via. Iniziarono a correre verso l’uscita ma si resero subito conto che qualcosa non andava: la temperatura della stanza si era alzata di colpo, il caldo lì dentro era insopportabile. Quando si voltarono per capire la fonte di un simile calore restarono senza parole: un enorme serpente di fuoco stava loro alle costole, incendiando tutto quello che trovava sul suo cammino.
-È Ardemonio, il fuoco maledetto! Corri più veloce!- gridò Draco. Dovevano trovare la porta alla svelta o non ci sarebbe stato nulla da fare, ma essa sembrava scomparsa, come inghiottita dal fumo e dalla marea di oggetti contenuti in quella stanza. Le fiamme erano sempre più vicine, Clare sentiva il loro calore soffocante addosso.
-Harry!- gridò, sperando che lui la sentisse, che li potesse aiutare.
-Clare, Malfoy!- sentì chiamare. Alzò lo sguardo verso l’alto e vide i suoi amici a cavallo di tre manici di scopa. Scesero in picchiata, Harry prese Draco, e Ron caricò Clare dietro di sé. Continuarono a volare, con le fiamme che lambivano le scope, alla ricerca della porta. Riuscirono anche a salvare Goyle, ma Tiger ormai era morto, ucciso dal suo stesso incantesimo.
-Eccola!- gridò Hermione indicando davanti a loro. Volarono più veloci, fino a quando non furono fuori. Caddero a terra, Goyle scappò via, ma Harry si rialzò subito e con una zanna gigante trafisse il diadema. Dalla coroncina si alzò un denso fumo nero, che si sollevò in spirali verso Harry, tanto che Ron le tirò un calcio, facendola finire nella Stanza delle Necessità, e quindi tra le fiamme maledette. Harry cadde a terra, ansimando, sembrava che non stesse per niente bene. Rimase immobile per un attimo, poi disse: -Il serpente… è Nagini l’ultimo Horcrux e so dove si trova-
-Allora dobbiamo trovarlo- disse Ron deciso.
-Sono d’accordo. Harry, voi dovete andare. Noi rimaniamo qui, dove siamo sicuramente più utili-, dissi Clare, guardando poi Draco, che annuì.
-Va bene, Clare, come volete. Noi andiamo! Buona fortuna!- e lì si separarono, sperando di potersi vedere ancora. Clare e Draco si precipitarono giù dalle scale, facendo attenzione alle macerie e ai corpi riversi a terra. La situazione era persino peggiore di prima, c'erano Mangiamorte ovunque che continuavano a scagliare maledizioni d'ogni sorta contro gli studenti e i membri dell'Ordine. La stanchezza iniziava a farsi sentire, ma la vicinanza di Draco aveva dato a Clare una nuova energia, adesso aveva una ragione in più per combattere e sopravvivere: il loro futuro.  
   
 
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