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Autore: Ace of Spades    14/02/2022    2 recensioni
«Una cosa Mihawk la sapeva con assoluta certezza: in quell'appartamento non era l'unica persona pericolosa.
E se lo aveva capito lui, probabilmente ne erano a conoscenza tutti.
Quindi la domanda era: per quale motivo avevano accettato di condividere uno spazio in cui vivere?
Il rasoio di Occam: a parità di fattori la soluzione più semplice è quella giusta.
Perché si annoiavano.»
.
.
.
Tre giovani studenti universitari decidono di dividere le spese abitando insieme. Piuttosto normale, certo, se non fosse che le tre persone in questione vogliono uccidersi a vicenda per far passare il tempo.
Non possono farlo? Ah no? Andate a dirlo a Crocodile, Doflamingo e Mihawk.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Drakul Mihawk | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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XVII


You'll see they stole your water
Turned it into wine







Bon Clay aveva davvero esagerato. Ricattarlo ancora con quella scusa del 'so cosa fai quando ti ubriachi' ormai era una vecchia soluzione.
Cosa che lui continuava ad ignorare a favore di mantenere la pace che aveva stabilito con Ivankov, perché strangolare un suo dipendente con un collant non era propriamente un buon modo di fare affari.
Ecco quindi perché quel giorno era stato costretto ad accompagnare quel cigno vanitoso in giro per negozi per consolare il suo povero cuore spezzato, aveva per fortuna comprato altre maschere per il volto e per le mani, ed era pure riuscito a dissociare per la maggior parte del tempo.
 
Rincasò poco dopo l'ora di pranzo, con il solo obiettivo di fare una doccia gelata per togliersi di dosso il sudore e la stanchezza.
Era così distratto che non si rese conto del silenzio che regnava in casa, troppo preso a togliersi i vestiti in bagno il più velocemente possibile.
Quando sentí l'acqua scivolare sulla schiena, espirò profondamente e appoggiò la fronte contro il muro.
Rimase fermo per un po' in quella posizione.
 
Dopo una doccia lunga una decina di minuti, uscí dal bagno con un asciugamano avvolto in vita e passò davanti al salotto.
Si voltò lentamente verso il divano dove i suoi due coinquilini stavano guardando qualcosa in televisione con le cuffie, uno accanto all'altro.
La cosa che lo preoccupò fu la mancanza di spinte o commenti, ma ciò che lo fece inorridire fu quando si girarono in sincro per fissarlo con lo stesso sguardo.
 
Crocodile si voltò e accelerò il passo, chiudendosi in camera.
"Ma che cazzo." sussurrò.
Quello sguardo non era un buon segno.
Si era sentito inappropriato con solo quel pezzo di vestito addosso, e lui non era abituato a sentirsi a disagio, piuttosto il contrario.
Sono io che metto a disagio gli altri, ma se quei due fanno squadra sono nettamente in svantaggio.
 
 
A cena la situazione non migliorò, anzi.
Crocodile ebbe la conferma che qualcosa era appena saltato in aria tra i suoi due coinquilini, e aveva il timore di cascarci di mezzo.
E raramente aveva torto.
 
"Crocodile mi passi l'apri-persone?"
Il moro lo fissò in silenzio.
"Ti sei appena riferito al coltello chiamandolo 'apri-persone'?"
Mihawk fece spallucce. "Ora che abbiamo tutti i nostri segreti sul tavolo non c'è bisogno che finga, no?"
 
Doflamingo alzò la forchetta finendo di masticare.
"Se apri la bocca per fare una battuta su qualcosa che riguarda l'aprire le gambe giuro che uso anche io il coltello in quel modo"
Il biondo sorrise.
"Adoro quando mi capisci con un'occhiata. Mi fa capire quanto siamo legati"
"Ti piace giocare con le corde?" si intromise lo spadaccino.
"Mai provato lo shibari?"
 
A quel punto il moro si alzò da tavola dopo aver svuotato in un sorso il vino rimasto nel calice.
"Mettete a posto voi, io stasera esco"
 
I due si girarono a fissarlo.
"E dove vai? Ci lasci da soli?"
"Siete adulti e vaccinati, non mi interessa" rispose prendendo le chiavi di casa dal ripiano e afferrando il cappotto nero.
"Intrattenetevi a vicenda"
 
Chiusa la porta di casa Doflamingo e Mihawk si alzarono contemporaneamente.
"Pensi anche tu quello che sto pensando io?"
"Non c'è niente di meglio di concludere una cena con dolce, caffè e stalking"
 
 
.
 
 
"Grazie per aver trovato del tempo" disse Crocodile sedendosi di fianco ad un ragazzo con addosso una camicia nera e un gilet a scacchi dello stesso colore.
"Figurati, era troppo interessante quello che mi hai detto per non venire"
Il pub era affollato, ma la voce divertita gli arrivò alle orecchie forte e chiara. Non lo aveva mai visto, aveva solo scoperto che quello era l'unico contatto che Mihawk aveva con il mondo da anni, che non fosse morto almeno.
 
I buffi capelli rossi donavano al tipetto un'aria maliziosa, ma erano gli occhi color cioccolato che avevano attirato la sua attenzione.
Che ci posso fare, ho un debole per un bello sguardo.
 
"Shanks, giusto? Ti ho chiesto di venire perché volevo qualche informazione in più su un amico in comune"
Il ragazzo si sporse in avanti per bere dalla cannuccia del suo drink, divaricando le gambe. Il ginocchio sinistro gli sfiorò la gamba.
"E dimmi, quale sarebbe invece il vero motivo di questa udienza, Signor Zero?"
 
Crocodile girò il volto a destra quasi completamente. I due passarono qualche secondo a fissarsi in silenzio, poi sorrisero.
"Mi sarei sorpreso se fossi stato uno stupido"
"Grazie"
"Il vero motivo…" commentò il moro facendogli segno di avvicinarsi usando l'indice della mano.
Shanks alzò un sopracciglio, ma non perse il sorriso, sporgendosi verso di lui e finendo per appoggiarsi completamente alla sua gamba.
 
 
"Chi cazzo è quello?"
"Lurido figlio di…"
"Falchetto, parla, ora."
"È una mia vecchia conoscenza. D'altronde Crocodile gioca sporco per principio, avrei dovuto pensarci prima"
"In che senso? E perché si stanno avvicinando??"
"Nel senso che Shanks è una delle poche persone che definirei un amico, mi conosce abbastanza bene… e se Crocodile vuole sapere qualcosa su di me è la persona giusta con cui parlare"
 
 
"Ah, capisco. Ecco perché quei due sono nascosti in fondo al locale dietro una colonna cercando di non farsi vedere" sussurrò il rosso a pochi centimetri dal suo orecchio.
"Sapevo mi avrebbero seguito e sapevo anche che tu non avresti detto nulla di compromettente su Mihawk. Ma dato che hanno deciso di allearsi contro di me, ho deciso di divertirmi un po'."
Shanks sogghignò allontanandosi.
"E hai scelto di usarmi. Per il disturbo dovrai pagarmi."
 
Crocodile spalancò gli occhi.
Questo non lo avevo previsto.
 
Doflamingo strinse così forte il bicchiere da disintegrarlo. Mihawk non riuscì a controllare la sua espressione inebetita.
 
Shanks aveva afferrato il mento del moro con due dita e lo aveva tenuto fermo mentre gli invadeva i sensi. La sua bocca sapeva di alcool, il suo profumo era qualcosa che ricordava l'acqua del mare, e aveva le mani terribilmente calde mentre gli accarezzava la schiena.
 
Si staccò leggermente dopo poco e lo fissò.
"Ora entrambi passeremo dei guai, ma ne è valsa la pena." commentò con uno sguardo di apprezzamento.
"Ah, Mihawk scappa davanti ai bambini piccoli, odia quando si mettono ad urlare, spero possa tornarti utile. Chiamami quando ti annoi, o se decidi di provare qualcosa… con più persone. Ciao ciao!"
 
E come si era seduto si volatilizzò nella folla, mischiandosi all'allegria generale scatenata dalla musica alta e da troppi cocktail.
 
 


 
Angolo dell'Autrice:
Bhe, ciao Shanks.
happy valentine's day y'all,
Ace of Spades
 
  
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