Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: kiki0297    19/02/2022    1 recensioni
Che cosa accadrebbe se una maganò acquisisse improvvisamente i poteri?
È quello che è successo a Clare Gordon.
Hogwarts sarà per lei l’inizio di una nuova vita.
Ma sarà l’incontro con Draco Malfoy a sconvolgere per sempre la sua esistenza.
"-Conosci Draco Malfoy? Biondino, occhi chiari, Serpeverde-. Clare si voltò, per essere sicura di chi le stesse chiedendo e lo vide di nuovo, i suoi occhi fissi su di lei. Si affrettò a distogliere lo sguardo.
-Quello seduto proprio dietro di noi?- chiese per essere sicura che si riferisse proprio a lui e la ragazza annuì.
-Perchè da quando sei entrata non ha distolto lo sguardo da te- disse. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’orrore e la disperazione presenti nel castello erano spaventosi, se non fossero stati tutti sicuri di ciò per cui combattevano avrebbero mollato molto prima. Nonostante tutto però, nonostante le perdite ed il dolore avevano ancora speranza ed avrebbero continuato a lottare.
Clare si alzò con fatica e Draco la guardò allarmato. Lei gli fece cenno di non preoccuparsi e si chinò a dargli un bacio. Poi, zoppicando leggermente, si avvicinò ai Weasley, riuniti tutti in un silenzio attonito: Fred e George erano inseparabili, nessuno avrebbe mai potuto credere che una simile tragedia potesse accadere. George era in piedi lontano da tutti e teneva lo sguardo spento fisso sul fratello. Affianco a lui Clare vide la sua amica Alyssa e per un istante si chiese se non fosse il caso di lasciarlo da solo con lei. Quando l’aveva incontrata la prima volta a casa della famiglia Weasley Alyssa le aveva subito messo un po’ di soggezione, soprattutto dopo che George le aveva raccontato di come lei lavorasse al Ministero per passare informazioni all’Ordine. Clare aveva subito pensato che lei provasse per George più di quando lui non vedesse e anche se non la conosceva bene le dispiaceva per lei. Cercò di ignorare la sensazione di inadeguatezza che la assaliva di fronte a quella ragazza e raggiunse George. Quando fu abbastanza vicina lui alzò gli occhi, ma non sembrò vederla davvero.
-George- mormorò, mentre vedeva le lacrime tornare a scorrere sul suo viso. Si avvicinò a lui e lo strinse forte a sé. Per un attimo George rimase immobile, poi la avvolse tra le braccia con disperazione, come se lei fosse la sua ancora di salvezza.
-Mi dispiace tanto- mormorò Clare, con il viso premuto contro il suo petto. Nonostante George fosse molto più alto di lei in quel momento sembrava un bambino spaventato e indifeso che non riusciva a capacitarsi di quello che era appena successo.
-Non c’è più. Fred non c’è più- mormorò con voce rotta, affondando il viso tra i capelli della ragazza. In quel momento fu come se tutte le sue forze lo avessero abbandonato di colpo. Crollò in ginocchio, prendendosi la testa fra le mani.
-Se fossi stato con lui… magari… forse lui sarebbe ancora vivo- sussurrò tra le lacrime. Clare si chinò alla sua altezza, prendendogli il viso tra le mani e costringendolo a guardarla negli occhi.
-Non è stata colpa tua. Non potevi fare assolutamente nulla. È stato Voldemort, George, e io ti prometto che lo fermeremo, a qualunque costo-. Lo strinse tra le braccia di nuovo e lui pianse contro la sua spalla. Dopo che si fu calmato Clare si avvicinò a Ron, che aveva Hermione al sui fianco e lo abbracciò. Poi si rivolse a lei.
-Harry?- chiese e lei scosse il capo. Harry non era più nella stanza da parecchio tempo ormai e Clare aveva un brutto presentimento… che si fosse davvero consegnato a Voldemort? La ragazza sperava ardentemente di sbagliarsi, anche se in fondo al cuore sapeva che quella fosse l’unica cosa che lui potesse fare per salvare i suoi amici, non avrebbe mai accettato di veder morire ancora qualcuno per causa sua.
Clare tornò da Draco, che era certa non l’avesse mai persa di vista nemmeno per un secondo, e lo abbracciò, ringraziando che fosse lì con lei. Guardandosi poi intorno vide Neville uscire dalla sala ed andare fuori dal castello. Qualcosa la spinse a seguirlo e Draco andò con lei. Clare vide Neville chinarsi a raccogliere qualcosa e guardando meglio si accorse che si trattava del Cappello Parlante. Probabilmente il ragazzo li sentì dietro di sé, perché si voltò verso di loro.
-Clare… Draco…- disse con tono sfinito. Non ebbe nemmeno la forza di stupirsi nel vedere Draco al suo fianco. I due gli si avvicinarono e Clare gli poggiò una mano sul braccio.
-Clare…- mormorò Draco al suo fianco e lei si voltò a guardarlo: aveva lo sguardo fisso su qualcosa davanti a loro. La ragazza si girò e quella visione le gelò il sangue nelle vene: i Mangiamorte stavano tornando.
-Vai a chiamare gli altri- disse Draco e lei si affrettò a rientrare.
-Stanno tornando- gridò, cercando di mantenere la voce ferma, ma in realtà tremava. Centinaia di occhi spaventati e rossi di pianto si posarono su di lei, poi uno ad uno tutti quelli ancora in grado di combattere la raggiunsero ed uscirono tutti insieme, pronti ad affrontare nuovamente i loro nemici che parevano più agguerriti di prima.
Clare raggiunse Draco che si trovava di fianco a Neville e gli strinse la mano, tenendo la bacchetta pronta nell’altra. L’esercito continuava ad avanzare, davanti a tutti Voldemort e subito dietro di lui Hagrid. Sembrava portare qualcuno tra le braccia. Subito dopo Clare vide Ginny al suo fianco.
-Chi è quello che Hagrid porto in braccio?- le chiese con voce spezzata e Clare non ebbe il coraggio di risponderle. Non riusciva a credere a ciò che era proprio davanti ai suoi occhi.
-Harry Potter è morto!- esclamò Voldemort.
-No!- gridò Ginny e suo padre l’afferrò per il braccio appena in tempo, prima che corresse verso il Signore Oscuro. Il dolore e lo shock erano sul volto di tutti, sembrava che nessuno fosse più in grado di reagire.
-E adesso unitevi a noi, o morirete!- continuò ridendo, scatenando l'ilarità fra le sue fila. Dall’altra parte invece tutti erano immobili e attoniti, non riuscivano a capacitarsi della morte di Harry, non riuscivano a credere che ormai fosse tutto perduto. Draco strinse Clare tra le braccia, mentre le lacrime iniziavano a rigarle il viso.
-Draco… Draco, vieni- era sua madre. Clare alzò lo sguardo, fino ad incrociare gli occhi del ragazzo.
-Draco…- mormorò suo padre, ma lui scosse la testa, stringendo Clare più forte.
-No- disse con voce ferma.
-Bene, vedo che hai scelto la parte sbagliata, Draco, peggio per te- cantilenò Voldemort. I suoi genitori dall’altra parte erano paralizzati. Gli occhi di serpente del Signore Oscuro scrutavano i nemici, gelidi. Ad un tratto Neville si fece avanti, sotto lo sguardo sconvolto di tutti loro.
-Bene, tu sei?- chiese Voldemort ridacchiando.
-Neville Paciock. Vorrei dire una cosa-
-Bene Neville, ti ascoltiamo- continuò l’altro.
-Anche se abbiamo perso Harry, lui rimarrà sempre in noi, come tutti quelli che se ne sono andati. Fred… Remus… Tonks… tutti loro. Tu non hai vinto, non è ancora finita!- esclamò estraendo poi la spada di Grifondoro dal Cappello Parlante. In quel momento sentirono un tonfo e videro Harry ai piedi di Hagrid che si rialzava in piedi e correva verso di loro, lanciando un incantesimo contro il Signore Oscuro. In quel momento tutto cambiò nuovamente: Voldemort iniziò ad attaccare Harry, facendo esplodere ogni cosa e in un attimo Clare li perse di vista.
Molti Mangiamorte svanirono sotto forma di fumo nero e quelli rimasti, dopo un attimo di iniziale stordimento, iniziarono ad attaccarli, ma adesso Harry era vivo e loro eravamo più agguerriti che mai e non si sarebbero arresi facilmente. Continuarono a combattere, dirigendosi in massa verso il castello. Per un attimo Clare perse di vista Draco, ma non doveva distrarsi, ne andava della sua vita. Continuò a lottare, contro qualunque nemico le si parasse davanti. Riuscì a schiantare un altro Mangiamorte, ma sentì un incantesimo sfiorarla ferendole il fianco che iniziò a sanguinare. Si voltò di scatto, trovandosi così di fronte al padre di Draco, Lucius Malfoy. La ragazza portò istintivamente una mano alla ferita, sentiva il sangue uscire copioso ma doveva concentrarsi sul suo nemico o sarebbe finita per lei.
-È colpa tua, lo sai? Adesso il Signore Oscuro lo ucciderà- disse lui guardandola con odio, i suoi occhi mandavano lampi.
Le scagliò contro un altro incantesimo che le aprì un taglio sul braccio destro, quello con cui teneva la bacchetta, sembrava che prima di ucciderla definitivamente volesse proprio farla soffrire. Clare impugnò la bacchetta con l’altra mano, cercando di difendersi e implorando di sopravvivere.
-Bellatrix avrebbe dovuto eliminarti quella volta e Draco non avrebbe dovuto farsi raggirare da te. Tu lo hai condannato!- gridò ancora e Clare non fece in tempo a parare il colpo che le scagliò contro. Inciampò e cadde a terra perdendo la bacchetta, che rotolò via ai piedi di Lucius. La ragazza indietreggiò spaventata, cercando attorno a sé qualsiasi cosa che potesse esserle utile a difendersi. Non riusciva a credere che sarebbe morta così, dopo tutto quello che era successo, dopo tutto quello che aveva sofferto.
-È finita per te- disse lui, puntandole contro la bacchetta, probabilmente per l’ultima volta.
-Avada...- ma non riuscì a finire.
-Stupeficium!- gridò Draco, parandosi davanti a lei e suo padre fu sbalzato all’indietro, su un cumulo di macerie. Parve un po’ stordito ma si rialzò quasi subito, puntando la bacchetta contro il figlio e lanciando a Clare occhiate colme d’odio.
-Cosa ti è successo Draco? Che cosa ti ha fatto quella strega?- gridò come un pazzo, sembrava completamente uscito di senno.
Draco, davanti a lui, non si fece intimorire, e si preparò ad affrontarlo.
-Mi ha mostrato la strada giusta- rispose, alzando nuovamente la bacchetta dinnanzi a sé.
-Il Signore Oscuro ti ucciderà!- replicò l’altro, proprio non capiva cosa avesse spinto Draco a fare quella scelta.
-Ho deciso che tipo di persona voglio essere. Io non sono come te, io non credo in Lui-.
-Peggio per te allora- disse Lucius, poi cominciò a combattere contro il figlio. Lampi colorati continuavano a scontrarsi, gli scoppi erano sempre più violenti. Pareva che ci fosse una situazione di stallo, erano pari e nessuno dei due riusciva a prevalere sull’altro. Clare vide la sua bacchetta a pochi passi da lei e tentò di trascinarsi fino a raggiungerla, ma un lampo rosso si schiantò a pochi centimetri dalla sua mano, costringendola a indietreggiare. Il fianco le faceva malissimo, continuava a sanguinare inzuppandole tutti i vestiti e lo stesso era per il braccio. Sentì le forze abbandonarla e si accasciò a terra, incapace di muoversi. L’eco della battaglia le arrivava confuso e lontano, non vedeva quasi più quello che le era attorno. Era davvero quella la morte? Non avrebbe più avuto possibilità?
-Clare!!- sentì gridare, la voce era disperata, ma riusciva a malapena a distinguerla dal rumore che la attorniava.
-Mai dare le spalle al proprio nemico!- Clare udì un altro scoppio. Si sforzò di aprire gli occhi, per vedere cosa fosse successo. Provò a tirarsi su, anche se a fatica e ciò che vide la scosse dal suo stato d’incoscienza: Draco era a terra riverso su un cumulo di macerie privo di sensi, un rivolo di sangue gli scendeva sulla fronte e gli sporcava i capelli.
-Draco!- gridò, cercando di avvicinarsi a lui. Riuscì a raggiungerlo e gli prese il viso tra le mani; stava diventando sempre più pallido.
-Draco… ti prego apri gli occhi- mormorò, ma lui non si mosse.
Provò a scuoterlo, ma non dava segno di riprendersi.
-Draco… Draco… apri gli occhi- pensò per un attimo che l’avesse lasciata, ma un lieve respiro le riempì il cuore di speranza.
-È giunta la vostra fine- disse Lucius avvicinandosi minaccioso. Clare vide che Draco tra le mani aveva ancora la bacchetta. La prese e lanciò contro suo padre un incantesimo paralizzante. Non durò molto ma le consentì di rialzarsi a fatica e prepararsi ad affrontarlo. Non contava di batterlo ma di guadagnare il tempo necessario per permettere a qualcuno di aiutarla o ancor meglio a Draco di riprendersi. Lucius si liberò molto in fretta ed iniziò ad attaccare con sempre maggior vigore, mentre lei riusciva a stento a parare i suoi colpi. L’ultimo non lo vide proprio e la fece cadere nuovamente vicino a Draco. Era davvero finita. Lo abbracciò forte, le lacrime continuavano a scendere, irrefrenabili. All’improvviso però lui si mosse, tirandosi su a sedere ed impugnando la bacchetta di Clare. Suo padre fu talmente stupito che non riuscì a difendersi. Lo fece cadere lontano e la bacchetta gli finì in mano. Si avvicinò zoppicando a Lucius, guardandolo con disprezzo.
-Vattene. Non voglio più saperne niente di te- l’uomo sembrava spiritato, lo osservava con le pupille dilatate e lo sguardo folle. Però non se lo fece ripetere due volte, e svanì in una nube di fumo nero. Draco cadde in ginocchio, stremato, e Clare si affrettò a raggiungerlo.
-Draco!- lo abbracciò forte, scostandogli poi i capelli incrostati di sangue dalla fronte. Aveva un brutto taglio.
-Stai bene?- le chiese lui preoccupato, abbassando lo sguardo sul suo fianco. Sembrava che avesse smesso di sanguinare, ma era comunque un brutto taglio ed anche il braccio era nelle stesse condizioni.
-Non preoccuparti. Pensavo che fosse finita ormai per noi- mormorò Clare e lui la strinse a sé.
Continuarono a combattere, dirigendosi verso l’interno del castello, ma la ragazza si sentiva sempre peggio, la vista si stava appannando e la ferita al fianco aveva ripreso a sanguinare. Incespicava ad ogni passo e spesso Draco doveva sorreggerla.
Ormai anche i loro nemici diminuivano e la stanchezza sembrava raggiungere anche loro. In molti si erano smaterializzati ed avevano abbandonato la battaglia senza preoccuparsi del destino di Voldemort.
Loro invece stavano difendendo il loro futuro meglio che potevano e se mai avessero perso avrebbero avuto la certezza di aver fatto tutto il possibile perché il bene trionfasse.
In quel momento Clare disarmò un Mangiamorte che le era davanti e per un attimo perse di vista Draco, ma continuò a combattere. Stavano vincendo, dovevano farlo, solo così avrebbero potuto vivere felici.
Ad un tratto un lampo verde le passò a pochi centimetri dal viso. Si girò di scatto e davanti a sé vide Bellatrix, con i capelli lunghi tutti scompigliati che le ricadevano davanti agli occhi. Rideva come una pazza e continuava a scagliare maledizioni a destra e manca, sembrava non concentrarsi molto su chi uccideva, poi però si focalizzò su Clare, attaccando incessantemente, mentre molti Anatemi Che Uccidono volavano nella direzione della ragazza. Lei riusciva a difendersi anche se a malapena, non avrebbe resistito a lungo da sola, dopotutto era il braccio destro del Signore Oscuro, batterla sarebbe stato difficile se non impossibile. Per il momento Clare riusciva a cavarsela, anche se continuava ad indietreggiare, mentre Bellatrix avanzava con un sorriso diabolico. Ad un certo punto qualcosa colpì Clare e la fece cadere. La ragazza cercò di mettersi in piedi, mentre la nemica avanzava, ma il corpo di qualcuno le piombò sulle gambe; tentò disperatamente di liberarsi, ma non riusciva a spostarlo. Ad un tratto vide Bellatrix incombere su di lei, ormai la ragazza era in preda al panico, cercò di disarmarla ma lei la anticipò e la bacchetta volò lontano, in mezzo ad un cumulo di vetri rotti.
-Capolinea- sghignazzò Bellatrix, alzando la bacchetta verso di lei. L’ultima cosa che Clare vide fu un lampo verde, poi tutto fu buio.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: kiki0297