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Autore: Serin_88    26/02/2022    4 recensioni
Kagome ha tutto quello che ha sempre sognato: ha sposato Koga, il suo grande amore, ha una fratello ed una migliore amica che adora. Le manca solo diventare madre per completare questo quadro perfetto. La felicità però, viene spazzata via in un lampo: un tumore all'utero le strappa ogni sogno e alla fine, anche l'amore di Koga. L'incontro inaspettato con Inuyasha, barman dal sorriso scanzonato e la reputazione da playboy, sembra riportare Kagome alla vita. Un'amicizia improbabile che diviene molto di più, inaspettatamente, per entrambi. I fantasmi del passato di Kagome però sono duri a morire, Inuyasha sarà disposto a lottare contro di essi? Anche se significa rimetterci il cuore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Kagome ⭐
 
 
La sveglia suona con insistenza e dopo un vago grugnito, la spengo. Le 5 e 30...ma sarò matta? Certamente si. Mi alzo e preparo il caffè, poi mi lavo il viso e metto la tuta. Esattamente mezz'ora dopo, il citofono suona.
 
“Scendo” dico, senza nemmeno chiedere chi è.
 
 “Buongiorno” dice Inuyasha, comodamente seduto sugli scalini adiacenti al portone.
 
“Buongiorno” sbuffo e lui mi guarda con un sorrisino.
 
“Dormito male?” Chiede ed io scrollo le spalle, poi scendo i gradini.
 
“Oggi torno a lavoro. Non ho molto tempo” dico e lui annuisce.
 
“Giusto, torni a fare la maestrina...come se già non lo facessi abbastanza” ridacchia, beccandosi un pugno sul braccio.
 
“Nervosa?” Mi chiede dopo un po'.
 
“No, non direi. Sono felice di tornare” rispondo e lui sorride.
 
“Sei una maestra buona o una di quelle stronze?” Chiede poi.
 
“Stronza io?” Rispondo e lui mi guarda con un sorriso che la dice lunga.
 
“Idiota. Perché sei così odioso già di prima mattina? Lo fai apposta a farmi incazzare” Chiedo e lui sbuffa una risata.
 
“No, mi viene naturale”.
 
Dal mio sfogo e dalla nostra proclamazione di amicizia ci sentiamo spesso, anche perchè ha estorto il mio numero a Miroku il traditore e questo, crede che gli dia diritto di chiamarmi quando gli pare, coinvolgendomi in conversazioni di cui sostanzialmente non mi frega un tubo, solo perchè Inuyasha, e questo ormai mi è chiaro, è geneticamente incapace di stare zitto...e siccome Kikyo è sempre in giro, lui rompe la palle a me.
 
Finiamo la nostra corsa , durante la quale io tengo quasi perfettamente il suo passo( o è lui che rallenta?)e lui mi fa cenno di seguirlo.
 
“Inuyasha...farò tardi” dico e lui fa un gesto con la mano, come a dire che non succederà.
 
“Nuovo bar. Fanno un cappuccino fantastico” dice, entrando in una bar piccolo, ma molto carino.
 
“Ed il tuo the?” Chiedo e lui fa spallucce.
 
“Oggi mi va il cappuccino” dice sedendosi.
 
“Si ma io...”protesto.
 
“Ssssh, dai siediti” dice leggendo il piccolo menù, posto sul tavolino.
 
“Tu non mi dici ssssh, ma come osi” borbotto sedendomi e lui sorride.
 
“Su, non mettere il broncio”.
 
“Cosa vi porto?” Chiede la cameriera con voce svenevole e guardando solo lui.
 
“Per me un cappuccino ed una fetta di torta alle mele” dice lui senza smettere di guardarla e lei sorride deliziata.
 
“Ehm ehm....scusate avrei una certa fretta, potreste flirtare dopo?” Chiedo scocciata e lei mi fulmina con lo sguardo.
 
“Un caffe macchiato...senza zucchero” dico sorridendo fintamente e lei scrive.
 
“Altro?” Chiede con finta gentilezza.
 
“Porterebbe anche a lei un fetta di torta, così si addolcisce un po'” dice Jake ed io lo fulmino con lo sguardo, mentre la cameriera si allontana.
 
“Non metterò mai più piede in questo posto” dico e lui ridacchia.
 
“Su...non fare la gelosa” dice.
 
“Gelosa? Di te? Ma tu sei matto! Puoi anche sedurla nel bagno del bar...purchè si sbrighi a portarmi il caffè” rispondo e lui sorride.
 
“Ok...finita la colazione accetto la sfida” dice ed io scrollo le spalle.
 
“Bravo, tutte queste calorie le devi smaltire” e lui ride.
 
“Oh...mai io non ingrasso, faccio troppo movimento. Tu piuttosto dovresti fare attenzione”.
 
Lo fisso con fastidio. Sono sempre stata tremendamente sensibile in merito al mio peso. Alle medie ero abbastanza in carne, e mi odiavo, così mi sono messa d'impegno, anche sacrificandomi e zittendo i crampi della fame e sono dimagrita. Ero fissata col mio peso. A liceo poi, per piacere a Koga sono dimagrita ulteriormente e sentirgli dire che ero bellissima mi ripagava di tutti i sacrifici ed infine...quando sono iniziati i litigi e le sofferenze, dimagrire non è stato più un problema. L’unica cosa bella del divorzio è stata proprio quella di dimagrire...almeno non mi faccio troppo schifo.
 
“Stai dicendo che sono grassa?” Chiedo stizzita e lui fa spallucce.
 
“Io? No...affatto” dice con un sorrisetto.
 
 
 
La cameriera ritorna con le ordinazioni e sorride ad Inuyasha. Io bevo il mio caffè, lasciando intatta la torta e subito dopo mi alzo, pronta per andare.
 
“Ehi dove vai?” Mi chiede lui.
 
“È tardi devo andare” dico e lui mi guarda, poi guarda la fetta di torta che mi ha fatto portare.
 
“E quella?” Chiede stupito ed io scrollo le spalle.
 
“Devo andare. Offrila alla cameriera” dico lasciandolo li ed uscendo dal bar.
 
 Giungo a casa ed ho giusto il tempo di farmi una doccia e di cambiarmi, poi si ricomincia.
 
Faccio la maestra in una scuola elementare. Insegno ai bambini di prima e seconda elementare, mentre Sango a quelli di quinta. Mi piace il mio lavoro, mi piace stare a contatto con i bambini. Ovviamente dopo gli aborti e poi il tumore, mi sono presa una pausa. Ma poi tutto è tornato come prima, più o meno.
 
 “Buongiorno bambini” dico entrando in classe. I piccoli mi guardano spaesati e per nulla felici di essere li ed io sorrido.
 
“Bene, io sono la maestra Kagome...e mi piacerebbe conoscere anche i vostri nomi” dico, iniziando a chiamare i bambini.
 
 
 
Tra giochi e filastrocche, la giornata passa. Ho cercato di cavare di bocca a Sango , cosa fosse accaduto tra lei e Miroku ,ma lei non si è sbottonata troppo, ha solo detto che lui si è scusato e che ha reagito in quel modo solo perché lei merita di meglio di uno che si porta a letto tutte...
 
Me ne resto a casa tutto il pomeriggio. Non ho voglia di uscire, così mi limito a preparami un toast per cena e a piazzarmi davanti al tv, quando suonano alla porta.
 
Mi alzo con un mezzo sbuffo e resto stupita nel vedere Inuyasha, con una cartone di pizza in mano.
 
“Non hai già mangiato, vero?” Chiede ed io nego con la testa e lui entra.
 
“È la tua cena?” Chiede, indicando il toast abbandonato sul tavolino del salotto.
 
“Non ho particolarmente fame” dico, facendo spallucce e lui posa la pizza.
 
“Non lavori?” Chiedo poi e lui nega con la testa.
 
“Serata libera. I vantaggi di essere socio del capo è avere più giorni liberi degli altri” dice, sedendosi sul divano e posando il cartone di pizza sul tavolino. 
 
“Attento a non sporcare” dico e lui sorride.
 
“Sei davvero una maestrina” ridacchia, mentre io lo trucido con lo sguardo.
 
“Che guardi?” Chiede infine ed io faccio spallucce.
 
“Un documentario”.
 
“Belli, mi piacciono” dice mettendosi comodo.
 
Rimaniamo in silenzio a guardare la tv, poi lui mi guarda.
 
“Te la sei presa?” Chiede ed io lo guardo senza capire.
 
“Stamattina scherzavo” dice poi ed io capisco a cosa si riferisce.
 
“Non me la sono presa” rispondo e lui mi guarda dubbioso.
 
“No?” Dice ed io nego con la testa.
 
“Ma ti ha dato fastidio..” Dice poi ed io sbuffo.
 
“Non ho mai avuto un buon rapporto col mio corpo” dico e lui mi guarda serio.
 
“Hai un bel corpo” ribatte ed io lo guardo stupita.
 
“Come scusa?” Chiedo e lui sorride.
 
“Che c'è? È vero. Hai un bel corpo. Insomma si vede ed io ho un certo occhio”
 
“Oh giusto...dimenticavo” dico con un sorriso e lui ridacchia.
 
“Mangia, che tra un po' rischi di scomparire” dice porgendomi un pezzo di pizza.
 
“Ma non mi va” ribatto e lui si alza un po' e per poco non me la spiaccica in faccia, così alla fine cedo e la prendo.
 
“Non mi piacciono le acciughe” borbotto.
 
“Scusate maestà. Non commetterò più questo errore” dice con fare teatrale.
 
“Scemo” rispondo.
 
“Odiosa” ribatte lui.
 
“Stronzo” aggiungo.
 
“Acida” finisce lui.
 
 -L'accoppiamento della mantide è caratterizzato dal cannibalismo. La femmina infatti, durante l'accoppiamento inizia a mangiare il maschio...- sta dicendo la voce fuori campo nel documentario 
 
 “Che schifo” dice Inuyasha , sovrapponendosi alla voce del narratore.
 
“Ma è scemo? Si fa ammazzare per una scopata?” Aggiunge ed io rido.
 
“È una cosa genetica Inuyasha, è insito nel suo DNA” dico e lui mi guarda stupefatto, come se fosse comunque inammissibile.
 
“Si ma non ha senso e poi, si sta mangiando la testa e lui continua a ….”dice indicando lo schermo ed io faccio spallucce.
 
“Anche questo è genetico, a dimostrazione che i maschi ragionano con qualcos'altro...e non con la testa”.
 
Lui mi guarda storto, ma poi fa come per pensarci su e ridacchia
 
“Allora, alla fine com’è andata con la cameriera?” Chiedo. Lui sembra pensarci su, come se non ricordasse affatto di cosa parlo, poi scrolla le spalle. 
 
“Non è andata” dice.
 
“Oh, ti ha dato picche?” Chiedo e lui sorride arrogante 
 
“Nessuna mi ha mai dato picche. Non le ho nemmeno chiesto il numero, non mi interessa e poi era davvero odiosa” dice.
 
“Ma davvero? Non me n'ero accorta” borbotto.
 
“Ok , ok. Cambiamo bar” dice alzando le mani in segno di resa.
 
“Ma il bar di Akira non va più bene?” Chiedo e lui nega con la testa.
 
“No...nuova vita , nuovo bar” dice facendomi l'occhiolino ed io lo guardo stupita. Lo sta facendo per me? Un leggero sorriso mi si disegna sulle labbra. È carino da parte sua.
 
“Che c'è?” Chiede fissandomi ed io scrollo le spalle.
 
“Niente” rispondo, poi torno a guardare la mantide, che mangia tranquilla il futuro padre dei suoi figli
 
“Dovevo nascere mantide” dico distrattamente e lui ridacchia.
 
“Beh, se vuoi mangiarti il tuo ex, puoi farlo anche da umana” ribatte ed io sbuffo una risata.
 
“Ma quanto sei idiota”.
 
Lui si alza e come se fosse a casa sua prende una birra dal frigo.
 
“Miroku e Sango? Hanno chiarito?” Chiede .
 
“Credo di si” e lui annuisce tornando e sedersi e porgendomi una birra.
 
“E tu?” Mi chiede ed io lo guardo stupita.
 
“Io che?”
 
“Tu come stai?” Chiede ancora ed io faccio spallucce.
 
“Come sempre...”
 
Lui mi guarda afflitto.
 
“Come sempre? Impossibile, ora che mi hai come amico, la tua vita dev'essere senz'altro migliorata...”ribatte saccente.
 
“Sai cosa non è migliorata? La mia emicrania. Anzi da quando ti ho come amico, è pure peggiorata” sentenzio e lui mi fa una linguaccia. Molto maturo!
 
“La tua giornata? Hai terrorizzato qualche dolce bambino, col tuo meraviglioso modo di fare?” Chiede in seguito.
 
“Piantala. Sono una bravissima maestra...” borbotto e lui sorride.
 
“Si, ne sono sicuro” dice dolcemente infine. Un sorriso tranquillo gli abbellisce le labbra ed i suoi occhi sembrano sempre allegri.
 
“Levo le tende” dice dopo qualche minuto ed io annuisco.
 
“Ci vediamo domani, maestrina..” sorride, dandomi un bacio sulla guancia, poi esce ed io resto da sola a guardare la fine del documentario e un sorriso mi si disegna sulle labbra.
 
“In effetti sei proprio un idiota” dico a ciò che resta della mantide maschio, poi spengo.
 
 
 
“Rallenti per me?” Chiedo, la mattina seguente, correndo al fianco di Inuyasha che mi sorride.
 
“Mi stai chiedendo se io...io…rallento per andare al passo di una schiappetta?” Chiede ed io lo fulmino con lo sguardo.
 
“Ok, un po'” dice ed io sbuffo.
 
“Quindi non sono migliorata”.
 
“Ma si, la prima volta sei quasi svenuta” dice ed io gli do un pugno.
 
“Non è vero...scemo”.
 
“Violenta” ribatte.
 
“Cretino” aggiungo, superandolo.
 
 Abbandonato il bar della cameriera odiosa, entriamo nel primo che troviamo sulla via del ritorno.
 
“Salve” dice un ragazzo sorridente.
 
“Due caffè, uno lungo ed uno macchiato” dice Inuyasha e l'altro annuisce, per poi lasciarci soli.
 
“Uh, ti è andata male. Nessuna cameriera da sedurre” dico e lui si poggia alla sedia, con un mezzo sorriso.
 
“Hai davvero una pessima opinione di me. Ma sappi che io mi limito a cogliere le occasioni, non sono un malato di sesso” dice col suo fare scanzonato ed io lo guardo. I capelli corti nerissimi, non stonano con la carnagione leggermente ambrata e gli occhi, scuri e profondi, sanno essere maliziosi, quanto sinceri e gentili. Le labbra piene, sono sempre abbellite da un sorriso scanzonato che gli da quell'aria da bello e dannato ed allo stesso tempo lo rende il classico ragazzo che è capace di strapparti un sorriso con le sue battute idiote.
 
“Perchè sorridi sempre?” Mi lascio scappare e lui mi guarda negli occhi.
 
“Perchè tu non lo fai mai?”
 
“Non è vero” ribatto e lui non smette di guardarmi. Non c'è più il sorriso, ma un'espressione seria ed allo stesso tempo tranquilla e rilassata.
 
“Lo fai, ma non veramente, tranne che in poche occasioni. Sei bella quando ridi. Ti si formano due fossette agli angoli della bocca che ti fanno sembrare una ragazzina”.
 
Mi sento di colpo in imbarazzo ed abbasso lo sguardo.
 
“Non prendermi in giro. Smettila” dico, ma lui sorride.
 
“Ma dico davvero” dice, ringraziando il cameriere quando porta i caffè.
 
“Ma dai, sei tutta rossa” dice poi ridacchiando ed io sbuffo.
 
“Smettila, cretino” dico e lui ride.
 
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 Inuyasha 🍸
 
 La guardo, mentre imbarazzata beve il suo caffè. Ma...cos'è, suo marito non le faceva i complimenti, che si imbarazza per così poco? Però è tenera.
 
“Hai finito di ridere di me?” Chiede irritata.
 
Ecco...è tornata
 
“Ma non rido di te, dai. T 'ho fatto un complimento, tutte le donne adorano i complimenti”.
 
“Io non sono tutte le donne” ribatte ed i sorrido.
 
“Beh tutte tutte no, ma hai almeno cinque donne diverse li dentro” dico indicandola e lei mi guarda interrogativa.
 
“Ma si. La donna timida, quella acida, quella fragile..”
 
“Io non sono fragile” dice lei sulla difensiva.
 
“Ma non c'è nulla di male nell'esserlo” ribatto.
 
“Ma io non lo sono” ribatte lei piccata.
 
“Per questo ti ubriachi e chiami il tuo ex dicendo che lo ami?!”
 
Lo sguardo che mi rivolge, mi fa capire che ho esagerato.
 
“Era una confidenza Inuyasha...se devi usarla per rinfacciarmi quanto sono idiota , allora cancella il mio numero”.
 
“Scusa” dico. Potevo evitate in effetti.
 
“Sta zitto...è tardi devo andare”.
 
“Ma finisci il caffè” ribatto, ma lei si allontana, così lascio i soldi sul tavolino e la seguo.
 
“Adesso ce l'avrai con me per tutta la vita?” Chiedo affiancandola.
 
“Inuyasha. ..non mi va di sentirti blaterare, stai zitto” ribatte ed io annuisco. Meglio stare zitto. Ho esagerato.
 
Davanti al suo portone, sospiro.
 
“Ok scusa...ma siamo amici e gli amici si dicono le cose come stanno”.
 
“Davvero?” Ribatte lei guardandomi ed io annuisco.
 
“Va bene, allora parliamo di te dai...Mister mi scopo tutte le donne che trovo perchè sono un immaturo, che spara giudizi e sentenze perchè si crede migliore degli altri”.
 
La osservo qualche secondo, prima di ribattere.
 
“Hai finito?” Chiedo .
 
“NO!” Sbraita, poi mi guarda.
 
“Si” dice subito dopo.
 
“Non ti giudico e non sono migliore di te. Ma non c'è nulla di male nell’essere fragili, non è una critica, va benissimo che tu sia così, mi piace che tu sia così...”mi lascio scappare.
 
Mi piace che lei sia così? Si ..beh se non mi piacesse non saremmo amici, no?
 
“Ma io non voglio” sussurra lei, facendomi tornare alle realtà.
 
Sta trattenendo le lacrime e guarda per terra....non merita questo, non merita tanta afflizione.
 
Mi avvicino un po' e le prendo il viso tra le mani, per permetterle di guardarmi negli occhi.
 
“Ma negare di esserlo, non ti farà diventare forte” sussurro, mentre lei si morde il labbro inferiore. Cerca di fare la forte, ma ha un visetto così triste...si, decisamente è più bella quando ride.
 
“Andrà tutto bene, a piccoli passi. Io sono tuo amico, permettimi di aiutarti, ok?” Dico e lei annuisce appena e si lascia stringere.
 
Le carezzo i capelli, che hanno un buon profumo e la sento rilassarsi. È così piccola...quasi scompare tra le mie braccia, fa tanto la dura, ma ha bisogno di protezione.
 
Si scosta appena e mi guarda, seria.
 
“Grazie…” sussurra ed io sorrido, asciugandole le lacrime dalle gote.
 
“Su, vai o farai tardi ed in un modo o nell'altro darai la colpa a me” ribatto facendola sorridere. Mi piace farla sorridere, mi piace proprio.
 
 
 
 Passano i giorni, uno dietro l'altro. Miroku si è scusato ancora ed io ho cercato di capire se prova qualcosa per Sango...non so perchè, forse è solo curiosità , ma lui nega sempre, dice che è come una seconda sorella però se qualche ragazzo punta Kagome, lui se ne sta buono buono, ma se qualcuno punta Sango, s'incazza...e la cosa non mi pare molto normale, sentendolo parlare.
 
Kikyo intanto passa da giorni di assoluta euforia e felicità ad altri di depressione e la cosa non mi piace. Quello stronzo le sta rovinando e lei nemmeno se ne accorge. Bloccata a casa con l'influenza, decido di parlarle adesso che non mi può sfuggire.
 
 “Kikyo, hai un momento?” Chiedo e lei annuisce.
 
“Dimmi”.
 
“Sono preoccupato per te, questo tizio che tu...”
 
“Inuyasha smettila, non cominciare” dice alzandosi dal divano, diretta in camera sua.
 
“Ascoltami, accidenti. Possibile che tu non ti renda conto della situazione?”
 
“Ma che cavolo vuoi? Non sei mio padre. Smettila di farti i cazzi miei, Ken sta lasciando la moglie ed io mi trasferisco nella sua casa...dove andremo a vivere” dice sbattendomi la porta in faccia.
 
La guardo scuotendo la testa.
 
“Ma fa quello che ti pare” dico incazzato. Stupida!
 
Quando arrivo al locale, Sango e Kagome sono appena arrivate.
 
“Ciao, come va?” dice la prima. Kagome si guarda in giro.
 
“Bene. Che vi preparo?” Chiedo sbrigativo.
 
“Un cocktail dei tuoi. Io vado alla toilette delle signore” dice Sango ed io annuisco.
 
“Una birra” ordina Kagome. 
 
“Tutto ok?” Chiede subito dopo davanti al mio mutismo.
 
“Si” dico solo.
 
“Sicuro? Sei strano”.
 
“Sto bene” dico, incazzato. Kikyo mi ha fatto girare le palle, ci riescono in pochi e quando mi girano le palle, è meglio che sto zitto.
 
“Insomma, che succede?” Chiede di nuovo lei.
 
“Non posso essere incazzato per una volta?!” dico sgarbato e lei mi guarda perplessa.
 
“Ok, come vuoi” dice mesta, smettendo di guardarmi.
 
Sospiro appena e le sfioro il braccio per attirare la sua attenzione.
 
“Scusami” dico e lei fa spallucce
 
“Va bene...tranquillo” dice, ma chiaramente c'è rimasta male.
 
“Ho litigato con Kikyo e me la sono presa con te, scusa” dico e lei annuisce.
 
“Non importa” dice infine ed io sorrido.
 
“Per farmi perdonare, ti preparo qualcosa di buono” aggiungo e lei sorride.
 
“Che succede con Kikyo?” Chiede ed io sbuffo.
 
“È una stupida. Lui dice che sta per lasciare la moglie ed a quanto pare, ha preso una casa per i loro incontri clandestini”
 
La vedo fare una faccia scettica.
 
“Beh...è la sua vita Inuyasha ” dice ed io annuisco.
 
“Lo so…”
 
 
 
Sango torna a sedersi al bancone, con un sorriso.
 
“Sei davvero uno schianto stasera” le dico e lei sorride ancora.
 
“Oh grazie” dice.
 
Mi piace Sango. Ho capito che devo starle lontano, non voglio casini, ma mi piace. È divertente e bella...ha quel pizzico di malizia che la rende sexy, ma non volgare.
 
“Vi lascio soli?” Ridacchia Kagome e lei le fa il verso.
 
 “Buona sera” dice un tale avvicinandosi, fissando Sango.
 
“Balli?” Chiede e Kagome le fa segno di andare. 
 
“Tu non balli?” Le chiedo quando Sango si allontana. 
 
“Non ho un cavaliere” dice Kagome fingendo di piangere ed io sorrido.
 
“Vuoi che te ne trovi uno?” Chiedo e lei ride.
 
“Sono capace di trovarmelo da sola”.
 
 “E quello?” Chiede Miroku avvicinandosi e guardando Sango ballare con quel tale.
 
“Le ha chiesto di ballare” dice Kagome e lui corruga la fronte.
 
“Ma guarda come le sta appiccicato...e a lei sta bene? Ma che cazzo le prende?” Chiede furioso.
 
“E a te? A te cosa prende?” gli chiede sua sorella e lui la guarda stranito.
 
“Che vuoi dire?” 
 
“Non capisco quale sia il problema. Sango sta solo ballando con un bel ragazzo. È single, no? Non deve rendere conto a nessuno” dice lei.
 
Miroku la guarda stupito, poi guarda Sango che balla con il tizio di prima, poi guarda di nuovo Kagome ed infine se ne torna a lavoro.
 
Quando la serata finisce, Sango se ne sta a parlare col tale con cui ballava.
 
“Sei venuta con lei?” Chiedo a Kagome e lei annuisce.
 
“Ti riaccompagno se vuoi” aggiungo, vedendo la sua amica ben poco intenzionata a tornare a casa.
 
“Si ok, grazie” dice lei prendendo la giacca.
 
 
 
Miroku ci raggiunge e non è di buon umore. Il suo umore, per l'appunto, peggiora immediatamente dopo.
 
“Kagome ti spiace se ti accompagna Inuyasha o Miroku a casa?” Le chiede Sango avvicinandosi.
 
“No tranquilla” dice, gettando un occhio al tizio con cui l’amica ha ballato tutta la sera e strizzandole l'occhio.
 
“Dove vai?” Chiede Miroku afferrando il braccio di Sango, prima che lei torni dal tizio
 
“Ken mi porta a bere qualcosa” ribatte lei
 
“Non hai bevuto abbastanza?” Chiede ancora lui e lei lo guarda per nulla contenta del suo tono da marito geloso.
 
“No, non direi” dice scrollando il braccio per liberarsi, ma lui non si arrende.
 
“Tu non ci vai con quello” dice arrabbiato.
 
“Come scusa?” Chiede lei e lui rafforza la presa sul braccio.
 
“Ho detto che non ci vai, adesso vieni con me” dice ancora .
 
“Miroku...”interviene Kagome.
 
“Cosa? È tua amica cazzo, non te ne frega nulla?” Dice brusco.
 
“Ehi amico...”intervengo io, prima che esageri. Sarà anche suo fratello, ma che motivo ha di rivolgersi a lei in questo modo?
 
“Scusa, che problemi hai?” Chiede il tizio, avvicinandosi e mettendo una mano sulla spalla di Sango.
 
“Il problema ce l'avrai tu, se non togli quella mano dalla sua spalla” sibila Miroku. Qui si mette male!
 
“Ora mi hai fatto incazzare” dice ancora l'altro , facendosi minaccioso. Miroku scansa Sango, fronteggiando il tizio.
 
“Su, fammi vedere che sai fare!” con un ghigno ed a quel punto ho la brillante idea di mettermi in mezzo.
 
“Ragazzi cerchiamo di non esagerare eh..” dico nella speranza di placare gli animi, ma invece rimedio un bel pugno da parte del tizio che mi coglie impreparato e quindi mi sbilancio all'indietro, sbattendo contro il bancone ed a quel punto Miroku lo colpiscè
 
“Inuyasha! ” Kagome mi viene subito vicino, ma io l'allontano e mi alzo di furia. Odio essere provocato.
 
Lo stronzo di cui non il nome, sbatte Miroku sul tavolo ed è pronto a mollargli un pugno, ma gli afferro il braccio facendogli fare una giravolta e tenendolo per il bavero della giacca gli do un pugno in faccia, per poi alzarlo di peso e sbatterlo sul bancone.
 
“Se cercavi rogne sei cascato male, coglione” sibilo, tenendolo per il collo, finché non sento la voce di Kagome.
 
“Inuyasha basta” dice e solo allora lo lascio andare e mi allontano, uscendo dal locale.
 
 “Stai bene?” Mi chiede Kagome, venendomi vicino ed io annuisco.
 
“Ahi…”borbotto, quando mi tampona il labbro con un fazzolettino di carta e lei sorride.
 
“Su...non è nulla” sussurra come fossi un bambino. La osservo per qualche secondo e lei sorride ancora.
 
“Ecco fatto Rocky. Come nuovo, più o meno” dice, gettando il fazzolettino in un bidone dei rifiuti, poi la porta del locale si spalanca ed esce una Sango furiosa, seguita da un altrettanto furioso Miroku.
 
“Si può sapere che diavolo ti prende?” Sbraita lei.
 
“Che prende a te! Davvero volevi andartene con quello la?” Chiede sempre urlando.
 
“Ma che ti importa, accidenti!!”
 
“Ero solo preoccupato per te...perchè ti voglio bene e meriti di meglio....”dice lui irritato.
 
“Ma visto che sei una stupida, allora...”aggiunge.
 
“Hai ragione. Sono una stupida! E hai ancora ragione a dire che merito di meglio. Merito di meglio che amare un uomo, che in me vede solo una sorella. Merito di meglio che aspettare un tuo cenno. Merito di meglio, che passare la mia vita ad aspettare te!” dice lei con voce rotta dal pianto, voltandogli le spalle e scappando via.
 
Kagome sospira ed io mi sento decisamente di troppo, ma non mi muovo, sarebbe inutile ormai. Miroku è basito e la guarda senza dire nulla e solo dopo qualche secondo, Sango scuote la testa e fa qualche passo indietro.
 
“Sono stanca...adesso basta!” Sussurra, per poi frugare nella borsa e prendere le chiavi dell'auto. Infine si allontana. Miroku no, lui resta immobile a fissare il nulla,.
 
“È sempre valido il passaggio?” Chiede Kagome ed io annuisco.
 
“Sta bene?” Chiedo poi indicando Miroku e lei sospira.
 
“Si, se la caverà” dice ed io prendo le chiavi.
 
“Il tuo labbro si sta gonfiando” dice una volta sotto casa sua ed io me lo tasto. Fa un po' male.
 
“Mettici del ghiaccio quando arrivi a casa” dice infine ed io sbuffo.
 
“Dubito di averne” e lei scuote la testa.
 
“Sali, ce l'ho io il ghiaccio” borbotta.
 
 “Ahi, piano” sbotto afferrandole il polso, mentre lei preme il ghiaccio, avvolto in un canovaccio, sul mio labbro.
 
“Oh piccino. Ti faccio male?!” Ridacchia lei ed io la guardo storto.
 
“Lo dovevo ammazzare quel coglione” dico.
 
“Certo, come no” ribatte lei.
 
“Tieni il ghiaccio, invece di dire scemenze” aggiunge alzandosi ed io obbedisco.
 
Non so che fine abbia fatto, mi ha lasciato da solo qui e mi annoio, così mi metto a gironzolare per casa e mi ritrovo nella sua camera. È ben arredata, impeccabile e pulita, la cosa mi fa sorridere, poi mi ritrovo a fissare la foto del suo matrimonio. Kagome e Koga se ne stanno immobili davanti all'obbiettivo, nel giorno più bello della loro vita. Il mio sguardo si concentra su di lei. È stupenda con l'abito bianco, scollato ma elegante, ha un'espressione così raggiante. Lui, Koga, la guarda sorridendo, senza avere idea che di li a poco quel sorriso...
 
“Che diavolo fai qui?”
 
Mi volto e Kagome mi fissa irritata.
 
“Nulla. Mi hai mollato di là, mi annoiavo” ribatto, tornando a guardare la foto. Ce ne sono altre sparse per casa.
 
“Perchè le tieni ancora?” Chiedo e lei mi fissa scettica.
 
“Dovrei sbarazzarmene?”
 
“Si. Che senso ha tenerle in bella vista?” Chiedo e lei riprende la foto, posandola al suo posto.
 
“Per me ne ha” dice.
 
“Oh...beh secondo me sbagli” aggiungo sedendomi sul letto e lei mi raggiunge.
 
“Lo so” sussurra ed io la guardo.
 
“Se me ne libero...se lo faccio…sarà reale..” dice ancora a voce bassissima.
 
“È ridicolo” sbotta infine, scostando le lacrime ed io sorrido.
 
“Non lo è” dico sdraiandomi e facendole segno di fare altrettanto.
 
“Il labbro? Fa male?” Chiede infine.
 
“Un po'...ma Rocky sopporta tutto in silenzio” ribatto e la sento ridacchiare, per poi rilassarsi.
 
“Eri molto bella in abito da sposa” mi ritrovo a sussurrare.
 
“Grazie. Adoravo quel vestito. L’ho scelto subito. È stato il primo che ho provato e me ne sono innamorata” dice.
 
“Si vede dalla foto che eri molto giovane” aggiungo e lei mi guarda perplessa.
 
“Stai dicendo che adesso sono vecchia?”
 
“Ma no. Beh anagraficamente si, ma non sembra. Le tette sono le stesse” ridacchio e lei mi da una gomitata.
 
“Ti odio, idiota” borbotta ridendo.
 
Restiamo in silenzio per un po', poi mi volto e lei dorme. Ha le labbra dischiuse ed i capelli sparsi per sul letto. Inevitabilmente sorrido e guardo l'ora. È l'una di notte...ed è ufficialmente il mio compleanno: trentatré anni. Scuoto la testa ed infine mi stendo anche io e chiudo gli occhi, solo un momento, rilassandomi completamente e quasi dimenticandomi di non essere a casa mia. Quando li riapro, sento un rumore fastidioso e poi un grugnito accanto a me, mi costringe a voltarmi.
 
Kagome mi guarda, poi sgrana gli occhi.
 
“Ma che...ci fai qui?” Dice con uno sbadiglio.
 
“Mi sono addormentato” dico restando steso e lei mi imita dopo aver spento la sveglia.
 
“Niente corsa…”dice.
 
“Niente corsa” ribatto e lei si alza
 
 Mezz'ora dopo, la vedo rientrare in camera, vestita di tutto punto.
 
“Se la tua intenzione è di restare a poltrire nel mio letto, quando te ne vai, assicurati che sia tutto chiuso” dice, mettendosi un filo di trucco sugli occhi. Io la osservo. Strano che mi sia addormentato. Non sono abituato a dormire con qualcuno accanto, odio fare conversazione appena sveglio e voglio i miei spazi, il mio letto...eppure, ho dormito proprio bene, sarà che il suo letto è più comodo del mio.
 
“Che c'è?” Mi chiede lei, quando si accorge che la sto fissando.
 
“Niente. Ti accompagno, dai” dico infine alzandomi e stiracchiandomi, lei mi guarda come assorta, poi sposta bruscamente lo sguardo ed esce dalla camera. E adesso che le prende?
 
“Tutto bene?” Le chiedo e lei annuisce solo, senza dire nulla. Mi porge una tazza di caffè, poi si mette la giacca.
 
“Andiamo?!”Chiede dirigendosi verso la porta.
 
La scuola dove lavora non è troppo lontana da casa sua. A dire il vero ci passo spesso da qui, incredibile che non ci siamo mai incontrati.
 
“Ci vediamo stasera?” Chiedo e lei fa spallucce.
 
“Non lo so...devo chiamare Sango a vedere come sta”. Giusto. Chissà se Miroku è ancora fermo lì a fissare il vuoto. Mio malgrado un sorrisetto mi si disegna sulle labbra all’idea di trovarlo ancora fuori dal locale. 
 
 
 
Sono già le otto del mattino però quasi quasi l'idea di farmi un corsetta non è tanto male, così vado a cambiarmi, ma quando sono pronto per uscire ed apro la porta, mi trovo davanti Miroku.
 
“Mi dispiace di averti coinvolto ieri sera, amico” dice entrando. 
 
“Nah, tranquillo, non crearti problemi. Era da parecchio che non facevo una scazzottata.” ribatto e lui si passa una mano tra i capelli. Ha l'aria stanca, come se non avesse dormito affatto.
 
“Io sono costernato. Non faccio che pensare” dice.
 
“Sango immagino” e lui annuisce.
 
“Perchè ti sei incazzato tanto ne vederla con un altro?” Torno a chiedere. Lui resta in silenzio per un po'.
 
“Ma dai Inuyasha, quello non vedeva l’ora di entrarle nelle mutande, per forza mi sono incazzato.”
 
“Però sembrava fossi geloso” Dico e lui mi fissa sconvolto.
 
“Volevo solo proteggerla. Siamo cresciuti assieme, come fossimo fratelli, io non...”ribatte ed io sospiro.
 
“Ok....però non lo siete e lei mi pare l’abbia chiarito ieri. È chiaro che provi sentimenti per te, che hanno poco a che fare con la sola amicizia, se tu non provi nulla del genere per lei non puoi comportarti così, come un fidanzato geloso. È normale che lei s’incazzi”.
 
Lui rimane zitto.
 
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Kagome ⭐
 
Quando la giornata scolastica finisce ed i genitori vengono a prendere i bambini, come ogni volta, sento il cuore perdere un battito. I visi felici dei bambini, che corrono tra le braccia delle loro mamme, io non saprò mai cosa si prova.
 
Sospiro appena ed ancora una volta torno a pensare ad Inuyasha. Non dormivo con qualcuno da un bel po’. È stato strano... per un istante, mi è sembrato quasi che stessi tradendo Koga, sono davvero idiota.
 
Prendo la borsa e la giacca e mi appresto ad uscire ed incrocio Sango.
 
“Ehi” la chiamo e lei sorride.
 
“Ciao” dice.
 
Sta bene, anche troppo e la cosa mi puzza.
 
“Come va?” Chiedo.
 
“Benissimo” dice lei col sorriso. Ecco appunto, la cosa mi puzza.
 
“Mi sento più leggera. Era come se mi sentissi incatenata a Miroku, ma adesso...è finita” dice.
 
“Che vuoi dire?” Chiedo perplessa
 
“Che non ho più nessuna intenzione di andar dietro a tuo fratello .Ken mi ha mandato un messaggio. Si è scusato per ieri sera e mi ha invitato ad uscire. Nuova vita” dice tranquilla.
 
“Sango...non voglio metter bocca, ma questo Ken nemmeno lo conosci e ieri non è che mi abbia fatto una bella impressione. Sei sicura? Non fare cose avventate” ribatto, temendo che si stia buttando con questo tizio per scordare più in fretta Miroku o per ripicca.
 
“Sta tranquilla, non sono una sprovveduta e so che stai pensando, ma non voglio uscire con Ken per ripicca o per fare chiodo scaccia chiodo. Voglio solo uscire con un ragazzo carino e finalmente lasciarmi alle spalle un amore impossibile” dice lei e so che ha ragione. A liceo era sempre lei quella più assennata e posata, quella che pensava tantissime volte prima di fare qualcosa, io era quella che si gettava a capofitto nelle cose. Come si cambia.
 
“Lo so” ribatto.
 
 Alla sera, mi metto davanti alla tv, ma non fanno nulla. Mi annoio. Forse è per questo che mi decido a chiamare un taxi.
 
L'Insomnia è strapieno come al solito ed io faccio un breve saluto a Miroku che mi fa segno di raggiungerlo.
 
 “Ciao” dico baciandogli la guancia.
 
“Sango...non c'è?” Chiede cauto ed io scrollo le spalle.
 
“No, aveva un impegno” dico restando vaga.
 
Lui mi guarda serio.
 
“Ho provato a chiamarla ma non ha risposto” dice ed io faccio spallucce.
 
Non so perchè ma credo sia meglio farmi i fatti miei. Lui sospira appena.
 
“Io non voglio che soffra. È la mia migliore amica ” dice
 
“È inevitabile, ma le passerà” rispondo, sperando che sia così. Sarebbe orribile fare da sparti acque, tra mio fratello e la mia migliore amica.
 
“Puoi chiederle di chiamarmi?” Chiede infine.
 
“Miroku...io credo sia meglio lasciarla in pace per un po', ok?!” Rispondo e lui annuisce. Infine mi decido a prendere qualcosa da bere.
 
 “Ciao” dice Inuyasha quando mi siedo.
 
“Ciao a te”. Non faccio in tempo a chiedergli una birra che già l’ho davanti. 
 
“È venuto Miroku stamattina a casa mia. Abbiamo parlato un po'. L’ho visto davvero a terra” infine.
 
“E tu che gli hai detto?” Chiedo interessata.
 
“Bah, io so tutto sul sesso. Ma sull'amore...”ribatte ed io lo fisso curiosa.
 
“Tutto sul sesso?” Chiedo e lui annuisce sorridendo malizioso.
 
“Io sono il guru del sesso” dice ancora ed io scoppio a ridere.
 
“Davvero? Il guru addirittura?!”
 
“Sento una nota di sarcasmo nella tua voce, ma posso assicurarti che io le donne le faccio sognare” dice lui con aria di sfida.
 
Sinceramente io di uomo ne ho avuto uno solo. Koga è stato il primo con cui abbia fatto l'amore e l'unico ad oggi...ed il sesso era bello, ma sono abbastanza inesperta da quel punto di vista. Però non so perché ma mi viene voglia di stuzzicare un po' Inuyasha.
 
“Tu sei a conoscenza del fatto che le donne sono capaci di fingere bene, vero?” Chiedo .
 
Lui mi guarda, poi sbuffa una risata
 
“Nessuna ha mai finto” ribatte sicuro.
 
“Ma come lo sai? Guarda che siamo brave”
 
“Lo so e basta!” Dice ancora ed io sorrido.
 
“Ci metteresti la mano sul fuoco?” Chiedo ancora e lui mi si avvicina malizioso.
 
“Assolutamente si! Se però vuoi fare da cavia e testarlo di persona, ti posso accontentare” dice.
 
Mi sono abituata alle sue battute idiote e maliziose, ma non so perchè stavolta mi ritrovo ad arrossire.
 
“No grazie” dico a disagio, maledicendomi per aver tirato in ballo l'argomento sesso.
 
Lui sorride appena, con fare giocoso per poi andare a servire altre persone. Ayame si avvicina, mi fa un cenno e un sorriso, poi si mette a trafficare con bicchieri e bottiglie. Quando Inuyasha ritorna dove sono io, gli porge un bicchiere colmo di una roba rossastra. 
 
“Consideralo il mio regalo personalizzato” 
 
Inuyasha sorride e prende il bicchiere, assaggiando l’intruglio.
 
“Buono! Come si chiama?”
 
Ayame ci pensa su, poi sorride.
 
“Compledrink” 
 
“Comple cosa?” Sghignazza lui. Io li osservo e aggrotto la fronte. 
 
È il suo compleanno? Non mi ha detto nulla. 
 
“Auguri” dico soltanto e lui sorride.
 
“Grazie” risponde.
 
“Nessun festeggiamento? Qui dentro è pieno di cavie su cui testare i tuoi poteri da guru” dico e lui ridacchia. 
 
“Bah, chissà, magari ne trovo una” dice.
 
“O magari ti offro una fetta di torta” aggiungo chissà perchè.
 
Lui rimane sorpreso ed io mi ritrovo imbarazzata.
 
“Ma immagino che tu preferisca festeggiare in tutt'altro modo e poi si è fatto tardi...meglio che chiami un taxi” dico alzandomi.
 
“In realtà mi andrebbe proprio una fetta di torta” dice sorridendo.
 
 Circa mezz'ora dopo, siamo seduti ad un tavolo di una caffetteria.
 
“Quanti anni compi oggi?” Chiedo.
 
“Trentatré “ risponde, mangiando a piccoli bocconi la sua torta al caffè, poi ruba una forchettata della mia , al cioccolato.
 
“È il mio compleanno” dice come a giustificarsi.
 
“No caro, il tuo compleanno a passato ormai” ribatto e lui sorride.
 
“E se te ne dessi metà della mia? Potrei averne metà della tua?” Chiede.
 
Scambio equo...interessante.
 
“Ok” dico tagliando mezza fetta con la forchetta e mettendola nel suo piatto e lui fa lo stesso con la sua.
 
 “Tu hai mai finto?” Chiede dopo un po' ed io lo guardo senza capire.
 
“Come?” Chiedo e lui ingoia il boccone, gesticolando con le mani, come per farmi capire a che si riferisce, ma ovviamente non capisco un tubo. Infine lui dissolve i miei dubbi.
 
“Hai mai finto mentre facevi sesso?” Chiede ancora ed io lo fisso sconvolta.
 
“Ma che...”cerco di articolare una frase ma lui mi interrompe.
 
“Beh? Solo tu puoi fare domande imbarazzanti?” Chiede e non posso che dargli ragione, accidenti.
 
“No” dico e lui mi fissa.
 
“Mai , mai con nessuno?” Chiede ancora ed io mi muovo sulla sedia leggermente a disagio.
 
“Io e Koga ci siamo essi insieme al liceo Inuyasha. Lui è stato il mio primo ragazzo...quindi...credo che sia ovvio che ...”
 
“Oh…” commenta lui, pensieroso, fissandomi serio, poi scuote la testa.
 
“E con lui non hai mai finto?” Chiede ancora.
 
“No, te l'ho detto”.
 
“Beh da come parlavi, sembrava avessi una certa padronanza della sacra arte della finzione femminile” dice ridacchiando, ma deve notare il mio imbarazzo e la mia reticenza, perchè cambia di colpo argomento. Strano. Credevo mi avrebbe preso in giro ancora un po'.
 
“Sango sta bene?” Chiede ed io annuisco poco convinta.
 
“Credo. Aveva un appuntamento col tizio di ieri sera” e lui mi fissa con un 'espressione sorpresa.
 
“Ed io che mi sono pure beccato un pugno. Di certo non diventeremo mai amici. E Miroku come l'ha presa?”
 
“Non gli ho detto nulla..” e lui annuisce.
 
“Il principio è che la sbrighino da soli?” Chiede ed io faccio spallucce.
 
“Non voglio mettermi in mezzo tra mio fratello e la mia migliore amica. Non mi va”.
 
“Mi sembra giusto” dice lui, poggiandosi comodamente allo schienale della sedia e guardandomi serio ancora una volta. Io lo guardo a mia volta a disagio. Questa è la serata dell’imbarazzo? Ma che diamine.
 
“Meglio andare è tardi” dico infine e lui annuisce, prendendo dei contanti dalla tasca.
 
“Ehi che fai?” Chiedo e lui mi guarda.
 
“Lascio i soldi...in genere si paga sai?!”
 
“Ma dovevo offrirti la torta” dico io e lui sorride.
 
“Nah, il mio compleanno è passato, no? E poi, io sono un gentiluomo” ribatte andando verso l'uscita.
 
“Continuo a dire che non ha senso che tu abbia pagato. Se ho detto, ti offro una fetta di torta...”
 
“Io non capisco invece che senso ha farne un affare di stato” ribatte lui, spegnendo la moto una volta giunti sotto casa mia.
 
“Non ne faccio un affare di stato, volevo solo fare una cosa carina” dico imbronciata e lui sorride.
 
“Ti ringrazio, è stato molto carino e l'ho apprezzato tanto. Io non festeggio mai, io e mio padre finiremmo per passare la giornata a litigare”.
 
Non mi ha mai parlato apertamente dei problemi col padre, per cui non insisto.
 
“Domattina mi farai pagare la colazione?” Chiedo e lui sorride.
 
“No” dice, dandomi un bacio sulla guancia.
 
“Buona notte” aggiunge con un sorriso per poi mettere in moto ed aspettare di vedermi entrare.
 
“Kagome...”mi chiama ed io mi volto.
 
Lui spegne la moto e mi fissa.
 
“Sei bella, intelligente, anche simpatica a modo tuo” lo fisso storto e lui sorride.
 
“Se ti rimetti in gioco, non è come tradirlo. È lui che ha tradito te...la tua fiducia” dice infine ed io lo guardo stupita ed un po' turbata. Come fa a leggermi dentro?
 
“Buona notte” dice infine riaccendendo la moto e sgommando via.
 
 
 
Buon pomeriggio a tutti. Speravo di aggiornare prima, ma purtroppo non ho potuto. Aspettatevi un aggiornamento super lampo per farmi perdonare 🙂 a prestissimo 
 
 
 
   
 
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