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Autore: Severa Crouch    26/02/2022    4 recensioni
Tom Riddle è il CEO della Legilimens Inc., rinomata società di software, famosa per le sue attività di profilazione approfondita. Pare che il programma della Legilimens sia in grado di conoscere i segreti più oscuri degli ignari utenti del web. Tom Riddle, però, ha anche un lato oscuro, è un famoso hacker noto nel dark web come Lord Voldemort che non esita a utilizzare le proprie risorse per abbattere la concorrenza o per procurarsi nuovi affari.
Per lui sognano di lavorare molti talenti, protagonisti delle one-shot di questa raccolta.
La prima storia "Come to the dark web" partecipa al contest “Vorrei incontrarti tra Cent’anni” indetto da Nirvana_04 sul forum Feriscelapenna.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Mangiamorte, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache babbane - Muggle!AU'
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Penetration Test

Tom Riddle/Bellatrix Black


 

Nella sua vita, Tom Riddle ha sempre ottenuto ciò che desidera ed è dipeso unicamente dal suo talento e dalle sue abilità. Certo, qualche pusillanime ha persino sostenuto che nascere con una certa intelligenza, o un determinato talento, sia stata di per sé una fortuna, paragonabile all’essere nato in una famiglia agiata o in una certa parte del mondo. Tuttavia, nessuno conosce il passato di Tom e lui ci tiene a lasciarselo alle spalle una volta per tutta: una famiglia inadeguata con cui ha tagliato i ponti non appena ha messo insieme i primi proventi delle truffe online. 

È sopravvissuto da solo, nel web degli anni Novanta, ha assistito alla crescita di Internet. In quegli anni ha fatto di tutto. Il phishing lo commuove ancora e ricorda con una certa nostalgia i tempi in cui otteneva i codici delle carte di credito delle vecchiette e programmava minuscole transazioni. Tutte quelle nonne amorevoli che gli inviavano microdonazioni di poche sterline o pence al mese e che, su una popolazione di 100.000 vittime, facevano una cifra non indifferente.

Il problema del crimine, però, è riuscire a giustificare i soldi, renderli liquidi, poterli spendere senza destare sospetti. Con il passare del tempo e l’intensificarsi dei controlli, Tom si è trovato costretto ad aprire un’azienda e rendersi rispettabile. La parcella che ha pagato al commercialista che ha seguito l’operazione eè stata sfacciatamente alta, ma come gli ha detto quell’uomo: “Lui era un uomo sfacciatamente ricco,” e poteva permettersela.

Ogni istante della sua vita è stato dedicato allo smontare e rimontare le cose: violare un sistema, smantellare le difese, portare via qualcosa che lui desidera e poi metterla al sicuro, tra ciò che lui possiede. Il suo conto corrente alle Caymann è pieno di tesori messi in sicurezza. Ha la certezza che quando si fosse stancato avrebbe potuto ritirarsi a vita privata in un paradiso tropicale. La verità, però, è che non si stanca, sente continuamente l’adrenalina della sfida che lo accende e ama il momento in cui la sua mente inizia a ponderare scenari, immaginare soluzioni che lo portino all’obiettivo che si è prefisso. Le altre persone si lasciano distrarre dal contesto, dall’ambiente che li circonda, ma lui, che dagli ambienti è fuggito, ha la mente focalizzata completamente sull’obiettivo. 

Sono poche le persone in grado di mostrare una simile dedizione e concentrazione. Lui le chiama “anime affini” e nel corso della sua vita ne aveva incontrate ben poche: Antonin, Rodolphus e poi, dopo moltissimo tempo, Bellatrix. L’incontro con quella ragazza lo ha sorpreso sotto molteplici punti di vista. Ha impiegato pochissimo tempo a capire che si trattasse di BlackHat51, un hacker che aveva incrociato diverse volte e di cui aveva letto la fama su diversi blog. L’aveva sempre immaginata come il suo avatar, una sorta di Cappellaio Matto dai toni dark e si era sorpreso nello scoprire che fosse una ragazza estremamente sexy.

Bellatrix Black è dannatamente sexy, non solo per il fisico tonico e la bellezza del volto, per i lineamenti aristocratici e la postura dritta. Non lo è nemmeno per la camminata sicura di sé, o per l’indifferenza con cui tratta gli altri uomini. No, Belltrix Black è sexy perché si accende quando viola un sistema. Forse lei non lo ricorda, ma in chat, diversi anni prima, lei gli ha confessato che violare un sistema l’eccita sessualmente. 

Ai tempi, Lord Voldemort si era immaginato una donna triste e sola che non poteva avere altra gratificazione che il brivido dell’illegalità, ma quando i suoi occhi si sono posati su BlackHat51, ovvero su Bellatrix Black, Tom Riddle ha riconsiderato il giudizio affrettato e ha iniziato a elaborare un piano per violare il primo sistema operativo biologico.

Ha dovuto disattivare il firewall rappresentato da Rodolphus. Ora, un moralista potrebbe dire che rubare la fidanzata ad uno dei suoi più stretti e fidati collaboratori sia una carognata, ma invece è un atto di generosità. Tom ha guidato Rodolphus verso una donna che è alla sua altezza e che lo sta facendo rinascere. Bellatrix è rimasta esposta e benché diverse persone abbiano notato l’accessibilità del sistema, nessuno è in grado di competere con lui. Tom sa di avere la chiave di cifratura del sistema di Bellatrix e finalmente avrebbe realizzato la fantasia che lei gli aveva confessato anni prima.

L’arrivo di una notifica illumina lo schermo del telefono di Tom. Un leggero scroll del pollice e il messaggio di Bellatrix gli strappa un sorriso. “Sono a casa.”

“Apri il pacchetto.”

La sera prima ha consegnato quel pacchetto davanti a Evan e Antonin perché sappiano che devono distogliere gli occhi da Bellatrix. Tom si è innervosito quando quel rompiscatole di Rabastan ha provato a interferire con i suoi propositi. Guarda lo schermo del telefono e le labbra si incurvano in un sorriso nel vedere l’emoticon imbarazzata che Bellatrix gli invia.

“Hai capito che cos’è?”

“È per caso… un vibratore?” 

“Hai sempre detto che violare i sistemi ti eccita. Ti va di fare un gioco?”

“Può controllarlo da remoto?” 

“Tu preparati e dimmi quando sei pronta. Ti mando le istruzioni. Tieni la camera del pc accesa. Voglio vederti.”

“Agli ordini.”

Tom si lascia sfuggire un sorriso pieno di brama. Apre il computer, collega due schermi: sul primo la consolle, sul secondo la finestra con la chat e la cam di Bellatrix. Indossa una lunga canotta nera ampia e scollata, i capelli sono legati in una treccia scomposta che gli fa venire voglia di disfarla del tutto. Tom vorrebbe affondare il viso tra i seni di Bellatrix, sente l’erezione gonfiarsi quando vede le cosce bianche di lei che è seduta sulla punta della sedia. Sulla scrivania intravede il lubrificante che ha utilizzato. 

“Sono pronta.”

“Ottimo. Adesso copio-incollo le istruzioni in chat. La regola del gioco è molto semplice: non puoi raggiungere l’orgasmo finché non sei dentro il sistema. Sei pronta?”

“Sono pronta.”

Tom aziona da remoto il vibratore, osserva gli occhi di Bellatrix che si spalancano e le bocca che si socchiude per il piacere mentre avvicina la tastiera sulle ginocchia e tra uno spasmo e l’altro inizia a lanciare i comandi. Lo schermo con la consolle monitora i comandi dati da Bellatrix, Tom annuisce divertito e regola la velocità del vibratore secondo i progressi di lei. La vede andare in crisi, ansimare, essere sul punto di raggiungere l’orgasmo e quando lei prova a infilare una mano tra le gambe, Tom le scrive: “Non provare a toglierlo per prendere fiato.”

Bellatrix gli lancia un sorriso malizioso e Tom sente l’erezione nei suoi pantaloni che pulsa. La vorrebbe lì, in ginocchio tra le sue gambe, pronto a soddisfarlo. Sa che per quello ci vuole ancora un po’ di tempo, che lei non è del tutto piegata al suo volere. L’occhio si alterna tra i comandi e le espressioni di Bellatrix, Tom non sa cosa sia più eccitante. Entrambe le cose sono estremamente divertenti. Osserva il momento in cui entra nel sistema. Tom aumenta la velocità e Bellatrix ansima rumorosamente, si aggrappa ai braccioli della poltrona e si lascia andare del tutto. 

Tom si rilassa, osserva la scena, si accarezza e si lascia andare anche lui a quello spettacolo che si ripromette di provare dal vivo quanto prima.

L’indomani si incontrano in ufficio. Bellatrix gli lancia sorrisi languidi e lui scherza: “Sei molto rilassata, oggi, Bellatrix.”

“Sì, ho avuto una serata piuttosto gratificante,” ribatte. 

“Sei sempre la solita hacker cattiva, Bella…” La osserva mordersi un labbro ed esitare prima di dirgli: “Beh, sa com’è, Tom, nel mondo di tutti i giorni certe gratificazioni è difficile averle.”

In quel momento, Tom maledice la scelta delle pareti di cristallo. Se solo potesse, prenderebbe Bellatrix sulla sua scrivania e le insegnerebbe a smettere di provocarlo in quel modo. Poi, ha un’idea migliore. “Vieni, Bella,” le sibila in un orecchio e la sente fremere. Bellatrix gli va dietro senza dire nulla. 

Tom vede Evan e Antonin sporgersi con il collo e poi Antonin fa segno ad Evan di lasciar perdere. Tom prende l’ascensore e ammira la sua capacità di dominarsi mentre vorrebbe vederla in ginocchio a venerarlo. 

Si ferma al ventesimo piano, dove c’è un hotel cinque stelle. La ragazza della reception le sorride. “Buongiorno, signor Riddle, ecco la sua suite.”

Bellatrix si guarda intorno perplessa, ma continua a seguirlo. Ha sicuramente intuito qualcosa, Tom lo capisce dal modo in cui lei lo guarda, dall’aspettativa che le legge negli occhi. 

“Vengo qua in pausa pranzo. Il servizio in camera è eccellente ed è possibile riposare, fare una doccia e prepararsi al pomeriggio.”

“Non riuscivamo a capire come facesse a cambiarsi,” gli confessa Bellatrix. 

“Quando dicono che vivo alla Legilimens non vanno poi molto lontano. In realtà, abito nell’appartamento in cui ho fatto una festa, questo è più un pied à terre per quando ho bisogno di concentrarmi per qualche ora senza dover andare a casa.”

“È qua che incontra le sue amanti?”

“Io non ho amanti. Non mi interessano certe cose.”

“Perché siamo qui, allora?”

“Perché mi par di capire che tu abbia bisogno di una gratificazione nel mondo reale.”

“È un capo così magnanimo, fa così con tutte le dipendenti?”

“No. Solo con quelle che necessitano queste gratificazioni e se le meritano.”

“Anche la Turner?”

“È qualcun altro che pensa alle gratifiche della Turner. Sei gelosa?”

Bellatrix sembra sollevata, le labbra si distendono in un sorriso e tira fuori quell’aria altezzosa che lo fa eccitare. Tom le si avvicina, ne ispira il profumo e sente il calore che emana il corpo di lei. Si guardano negli occhi, studiandosi attentamente. Tom soppesa i rischi. Non si è mai spinto oltre, non con una sua dipendente. Ha sempre evitato di fare passi che potrebbero metterlo nei guai con un’accusa per molestie, ma Bellatrix è su un altro livello, Bellatrix si è lasciata masturbare in diretta mentre violava il sistema di un competitor. Prima dell’orgasmo ha copiato tutti i segreti industriali di quello stronzo, gli ha cancellato i database e ha messo in vendita i dati dei clienti sul darkweb e ha fatto tutto questo mentre lui controllava il vibratore che era dentro di lei. 

“Sì, sono gelosa,” confessa. “Non mi è mai piaciuto condividere.”

Tom la guarda, inclina la testa di lato e le sibila all'orecchio: “Nemmeno a me.”

Bellatrix freme per la vicinanza dei loro corpi. Tom le accarezza le braccia e si china a baciarla. Sente le labbra di lei rispondere al bacio, prima teneramente, poi in modo più passionale. Bellatrix si abbandona, prova ad allungare le mani verso di lui, ma Tom non ama essere toccato, deve essere lui a decidere. Così, le afferra le mani e le dice: “Non mi toccare, sono io che decido quando e come potrai farlo. Chiaro?”

“Attenderò le sue istruzioni, allora.” Tom le afferra il mento e le sussurra sulle labbra: “Brava.” Osserva divertito le labbra di lei che si socchiudono in attesa di un altro bacio a cui lui si sottrae solo per compiacersi del disappunto di lei. Si china a baciarla lungo il collo, a sollevarle quel maglione che lascia le spalle scoperte, interrotte solo dalle spalline del reggiseno. Bellatrix si sfila i pantaloni mentre Tom inizia a spogliarsi. La prende in braccio e la porta sul letto e la libera anche dalla lingerie. Sotto il suo sguardo, Bellatrix è un sistema completamente aperto, pronto per essere violato. Tom si lascia andare, entra in lei strappandole un gemito di piacere. È tutto molto più intenso rispetto alla sera precedente. Tom affonda in lei e pensa che le casse del suo pc non riescono a riprodurre fedelmente le sfumature di piacere che emette Bellatrix mentre geme. 

Quando tornano in ufficio, il sorriso e i segni sul collo di lei lasciano poco spazio all’immaginazione. Lavorare ha assunto tutto un altro sapore, si dice mentre apre il computer e legge la notizia del data breach del suo competitor. Allunga lo sguardo verso l’ufficio di Bellatrix, i loro occhi si incrociano e lei gli rivolge un sorriso complice: ha letto anche lei la notizia.

Oltre la parete, Evan e Antonin discutono della vicenda: “Hai visto? E dire che loro sono abbastanza sensibili alla sicurezza.”

“Sì, avevano appena rinnovato le certificazioni, chissà come hanno trovato la falla!”

“Beh, non lo sapremo mai, a volte, per trovare le falle,” dice Bellatrix, “un penetration test è il modo migliore, ma poi tocca sistemare le magagne e scoprire di non essere poi così invulnerabili.” 

Tom, nascosto dallo schienale alto della sua poltrona, ascolta attentamente la conversazione, si passa le dita sottili tra i capelli scuri ondulati e sorride divertito dal commento di Bellatrix. Sì, in effetti, un test è proprio quello che ci vuole per scoprire quanto è vulnerabile un sistema. Quello di Bellatrix, oramai, è nelle sue mani.








 


Note:
Questo capitolo lo dedico a Clo che oggi non si sente bene. Spero che i Patatini l'aiutino a rimettersi, un po' come stanno facendo con me. 
Grazie a tutti coloro che stanno leggendo questa storia, per i commenti, gli scleri e anche per i lettori silenziosi. È bello sapere che qualcuno ama trascorrere il tempo con ciò che fa star bene anche a te.
Un abbraccio,
Sev


 

 
   
 
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