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Autore: Shade Owl    28/02/2022    1 recensioni
Nel lontano Sistema Helios esiste la confraternita dei Figli del Sole, un'organizzazione grande e potente che, tra i suoi svariati compiti, si preoccupa anche del mantenimento della pace tra i vari mondi, affidando ai membri più idonei compiti anche rischiosi volti al bene comune.
Tra di essi c'è Leon, che malgrado non abbia mai voluto abbracciare la loro causa, si trova costretta a seguire la strada impostale, e durante i propri viaggi incontrerà un nemico ben deciso ad ucciderla, ma anche nuovi compagni che l’aiuteranno nella lotta per la sua sopravvivenza.
Spostandosi di pianeta in pianeta tra tigri selvagge, orsi giganti, boss mafiosi e paludi, Leon dovrà arrivare a patti con la propria vita e trovare la propria strada, in un percorso di crescita che non è quello che si aspetta, e che potrebbe finire nel peggiore dei modi...
Genere: Avventura, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Drake non era abituato a escogitare piani che prevedevano furto con scasso (o il furto in genere, per quel che poteva valere), ma quando fu il momento di decidere chi avrebbe ideato i dettagli del piano la scelta fu scontata. Orfeo disse loro di tornare al loro albergo, dove li avrebbe contattati, e meno di un’ora e mezza più tardi gli fornì ogni genere di dettaglio utile, raccolto in tanto tempo che osservava il suo obbiettivo, aspettando l’occasione buona per colpire.
Le informazioni che fornì non si rivelarono poche: andavano dal numero di guardie presenti su ogni piano del palazzo in cui avrebbero fatto il colpo fino alla posizione delle telecamere di videosorveglianza. Aveva preparato procurato piantine dei piani più importanti, segnando ciò che meritava menzione, e si era curato di prendere nota della durata dei turni di sorveglianza. La sola pecca che trovarono in quel mare di informazioni fu che erano tutte un po’ datate: il contatto di Orfeo, un guardaspalle di medio livello, era sparito un paio di anni prima, forse ucciso, forse fuggito.
Da quel giorno poteva essere cambiato anche tutto, e il problema principale era che nessuno, tra i contatti del loro informatore, poteva dirsi sufficientemente vicino al bersaglio da fornirgli lo stesso tipo di informazioni. In ogni caso, Drake prese tutto e si sistemò sul letto di Gareth, cominciando a leggere in silenzio, e non fiatò quasi per niente finché non ebbe finito, eccezion fatta per quando chiese che gli passassero la bottiglia d’acqua.
Nel frattempo, Leon cercò di non rimanere lì con le mani in mano: il nome del loro bersaglio era Don Alfonso Rizzo. Non l’aveva mai sentito nominare, ma secondo Orfeo era uno dei più importanti boss della città. Conoscerne le abitudini, se anche non l’avessero incrociato, avrebbe potuto essere di aiuto, e così si occupò della lettura dell’altra catasta di appunti, quella che riguardava proprio lui, separata dal resto, poiché ritenuta secondaria… opinione con cui concordò dopo cinque pagine appena: niente, di quella roba, le sembrava utile.
Stando ai dati di Orfeo, Don Rizzo era un tipo spietato e pericoloso, ma che seguiva un codice d’onore personale a cui aderiva piuttosto rigidamente. Era anche abbastanza scaltro ed attaccato ai soldi, e sapeva sfruttare le buone occasioni, quando queste si presentavano alla sua porta, cosa che gli aveva permesso di scalare le gerarchie. Non c’era granché da usare, lì in mezzo.
Gareth e Marie, invece, furono tagliati pressoché fuori da questa fase. Il ragazzo non se ne ebbe particolarmente a male, e si limitò a prendere le proprie cose e a ripassare ciò che aveva letto alla Academy, cercando di mandare a mente quanta più teoria possibile prima di recarsi ad Ohl Mahen come gli era stato consigliato. A questionare sul serio, invece, fu Marie, che si buttò sul letto a pancia in su, sbuffando e ripetendo che si annoiava; continuò così finché Drake non le trovò qualcosa da fare, più o meno a metà dei suoi appunti (e quasi alla fine della pazienza di Leon).
- Chiama Orfeo.- disse lo Stratega, senza staccare gli occhi dai fogli ma aggrottando la fronte - E digli che dovete procurarvi queste cose.-
Continuando a leggere, scarabocchiò qualcosa su un foglio e poi lo tese a Marie, che lo lesse aggrottando la fronte.
- Cos’hai intenzione di fare, volare?- chiese - Perché nemmeno Leon è Aerocinetica, sai?-
- Non pretendo Aerocinesi da parte di nessuno, ma quelle cose servono, così come serve quello che sta facendo ora Gareth.-
Gareth alzò di scatto lo sguardo dalla sua catasta di appunti, improvvisamente pallido.
- Eh?- chiese - Che? Io sto solo studiando!-
- Lo so.- annuì Drake - Ma se qualcosa andasse storto, ci servirai.-
La prospettiva di doversi mettere all’opera per riparare ad eventuali danni causati dalle pallottole di guardie armate al servizio di un mafioso sembrò terrorizzare Gareth, il quale comunque non disse niente e riprese a studiare. Tuttavia, da pallida la sua carnagione aveva improvvisamente assunto una delicata sfumatura verdastra.
- Vado con Marie.- annunciò Leon, alzandosi dal divano su cui si era sdraiata di nuovo - Voglio prendere un po’ d’aria, e poi qui ho quasi fatto.-
Drake annuì.
- Non pestare nessuno, stavolta.-
Lei lo ignorò.

Orfeo, che si nascondeva ancora nelle fogne, nella sua stanza segreta (aveva spiegato al gruppo come arrivarvi dal motel), consigliò a Leon e Marie di andare in un negozio a circa cinque isolati di distanza da loro e dire che le mandava lui. Diede anche alle due un po’ di denaro, poiché quello che era rimasto al gruppo non sarebbe stato sufficiente (Marie l’aveva speso quasi tutto nel deserto, e ormai anche Leon ne aveva poco). La Figlia del Sole diede un’occhiata al foglio che Drake aveva dato a loro: c’era scritta sopra una breve lista che comprendeva moschettoni da scalata, corde robuste e imbracature. Ci mancava solo il paracadute, e sarebbero stati pronti per fare parapendio.
- A mio fratello piaceva fare parapendio.- disse Marie quando Leon ebbe fatto tale osservazione ad alta voce - Paul. Era Aerocinetico, e spesso usava i suoi poteri per sospingersi più in alto e planare. Credi che ci fosse un nesso tra le due cose?- chiese.
Leon si strinse nelle spalle.
- Non so dirti, ad essere sincera.- rispose - Non so come funziona la mente umana, e non ho mai conosciuto Paul Whitehorse, se non di nome. La Psicocinesi forse è collegata al carattere e agli interessi… dopotutto, riguarda il cervello. Ma come ho detto, non lo so. Io non m’intendo di impianti elettrici, dopotutto.-
Marie sorrise tra sé, e per un istante sul suo volto passò un’ombra di tristezza.
- Era il mio fratello preferito.- disse, quasi rivolta al vento - A volte mi portava con sé, quando volava… ma anche Michael mi piaceva.-
Ecco… ora vuole parlare della famiglia…
Per quanto la cosa non l’attirasse poi molto, Leon si sentì in dovere di incoraggiare la conversazione. Qualcosa le diceva che tanto avrebbe continuato lo stesso, e forse, senza una qualche replica da parte sua, avrebbe finito col crollare. E poi, tutto sommato, le sembrava un po’ un obbligo.
- L’hai conosciuto?- chiese - Michael, intendo. Pensavo che fosse molto più grande di te.-
- Sì… non ero così piccola quando è morto.- rispose - E Paul è stato scelto qualche anno dopo di lui… credo che volesse vendicarlo come me, per questo è durato solo tre mesi.-
Leon non disse niente: intimamente, aveva paura di non durare nemmeno la metà di quel tempo. Già l’idea del furto con scasso le faceva sentire i nervi a fior di pelle, figurarsi…
- E tu?- chiese all’improvviso Marie - Mi hai detto che tuo padre colleziona funghi, ma il resto della tua famiglia?-
Lei sbuffò, ancor più scocciata: lo sapeva che sarebbe finita così.
- Non era vero.- disse - Volevo solo evitare queste domande.-
Marie aggrottò la fronte.
- Perché?- chiese - Dai, cosa c’è che non va? Hai litigato con qualcuno?-
- Sì.- rispose lei - In un certo senso sì, ma non mi va di spiegartelo.-
- E allora parlami di quelli con cui non hai litigato.-
- Non c’è nessuno con cui non abbia litigato!- sbottò cupamente Leon, sentendosi sempre più frustrata - Senti… io non… non ho mai neanche visto mio padre, nemmeno so chi sia, okay? Di certo mia madre non ne ha mai parlato… e quando ho iniziato a farmi certe domande lei e io già non ci parlavamo più… se avesse voluto dirmi qualcosa lo avrebbe fatto. E non ho altri parenti… quindi non c’è niente da dire.-
Marie la guardò per qualche istante, mentre camminavano lungo il marciapiedi, incrociando ogni tanto qualche passante come loro o un paio d’auto. Non era una giornata particolarmente trafficata. Forse dipendeva dal fatto che l’attività vera e propria si aveva di notte, da quelle parti.
- E quindi non parli con tua madre?- chiese alla fine Marie - L’unica famiglia che hai?-
Leon serrò i pugni, trattenendosi dall’usarli contro di lei.
- Marie…- sbuffò - … non ho deciso di venire con te perché mi andava di fare conversazione quanto perché è la mia vita che sto cercando disperatamente di salvare, e voglio accertarmi che tutto fili liscio! Quindi piantala di chiedermi della mia famiglia, d’accordo?-
La ragazza capì che quello era terreno minato e tacque. Dopo poco, comunque, Leon comprese che forse avrebbe dovuto sentirsi in colpa. Dopotutto, Marie non voleva essere maleducata. Era solamente curiosa.
- Hai delle strane armi con te.- disse alla fine, riferendosi a quelle curiose mitragliatrici che adesso erano sotto il suo letto.
- Eh?- fece lei - Ah, le Rondini? Ti piacciono?-
- Rondini?-
- Le chiamo così per il suono che fanno.- spiegò lei - Sai, ziuziuziu… Le ho fatte io. Sono brava a costruire le cose, e Paul mi ha insegnato qualcosina per difendermi, ogni tanto, quando passava da casa.-
Leon aggrottò la fronte: e così, aveva ricevuto un briciolo di addestramento da un Figlio del Sole? Ovviamente non aveva imparato a riconoscere e sviluppare la propria Psicocinesi, o l’avrebbe ostentata fin dall’inizio, e di certo tra loro due non poteva esserci paragone in combattimento, ma doveva essere piuttosto in gamba (o quantomeno fiduciosa nelle proprie capacità) anche solo per sperare di poter sopravvivere da sola in una missione di vendetta, benché inizialmente non sapesse quanto fosse pericoloso Crepuscolo. Chissà, magari avrebbe potuto diventare, col suo entusiasmo e la sua energia, una Figlia del Sole migliore di lei, se si fosse applicata.
Appena ebbe formulato questo pensiero, Leon decise che non sarebbe mai entrata a far parte della Confraternita, o quantomeno non su suo suggerimento. Non avrebbe mai incoraggiato nessuno a seguire una strada che lei aveva odiato per tutta la vita. Inoltre, se avesse voluto diventare Figlia del Sole si sarebbe iscritta alla Academy tempo prima.
- Perché non hai mai fatto domanda di ammissione alla Academy?- chiese dopo un paio di secondi, decidendo di essere troppo curiosa per non porle la domanda - Non ti interessava seguire le orme dei tuoi fratelli?-
Lei scosse la testa.
- No.- rispose subito - Affatto. Mi piace di più lavorare con le chiavi inglesi. Ho imparato una cosa o due per non essere indifesa se mi trovassi nei guai, ma non è che mi piaccia troppo la tua vita.-
Leon dovette fare uno sforzo per non ammettere che non piaceva affatto neanche a lei.

Il gruppo comincia a pianificare, e presto si ritroverà a dover mettere in atto un autentico furto...
Ringrazio John Spangler, Easter_huit, Biscottoalcioccolato, Bindazm e Clo_smile, a cui aggiungo LadyTsuky, che mi legge ancora una volta. A presto!

 

   
 
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