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Autore: kiki0297    28/02/2022    1 recensioni
Che cosa accadrebbe se una maganò acquisisse improvvisamente i poteri?
È quello che è successo a Clare Gordon.
Hogwarts sarà per lei l’inizio di una nuova vita.
Ma sarà l’incontro con Draco Malfoy a sconvolgere per sempre la sua esistenza.
"-Conosci Draco Malfoy? Biondino, occhi chiari, Serpeverde-. Clare si voltò, per essere sicura di chi le stesse chiedendo e lo vide di nuovo, i suoi occhi fissi su di lei. Si affrettò a distogliere lo sguardo.
-Quello seduto proprio dietro di noi?- chiese per essere sicura che si riferisse proprio a lui e la ragazza annuì.
-Perchè da quando sei entrata non ha distolto lo sguardo da te- disse. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Quando Clare riaprì gli occhi rimase senza fiato: erano nell’immenso giardino di Villa Malfoy. Si ritrovò a rabbrividire, ripensando all’ultima volta che era stata lì. Draco la scortò fino all’ingresso e quanto entrarono decine di candele fluttuanti si accesero, illuminando a giorno quelle stanze solitamente così buie.
Draco la guidò verso l’enorme ingresso che dava accesso al salone. Quando Clare entrò rimase senza parole: sulla parete troneggiava un gigantesco arazzo che raffigurava un leone rampante, simbolo dei Grifondoro, affiancato da un sinuoso serpente.
-Voglio che tu qui sia a casa tua- mormorò lui, scrutandola con attenzione per cercare di intuire la sua reazione.
-Ogni cosa sarà come vuoi tu. Se qualcosa non ti piace la cambieremo, anche se non volessi nulla che riguarda i Serpeverde lo capirei, l'unica cosa che voglio è che tu sia felice e che qui ti senta a casa tua-.
Siccome Clare non diceva niente lui si affrettò ad aggiungere:
-Però se non vuoi stare qui perché ci sono troppi ricordi dolorosi basta che tu me lo dica e troveremo un altro…- per zittirlo la ragazza si sporse verso di lui e lo baciò.
Era incredibile quanto fosse cambiato per lei, ma Clare non voleva che rinnegasse se stesso.
-Draco, io non ti priverei mai di quello che sei. Tu appartieni ai Serpeverde e io ai Grifondoro, ma ci amiamo comunque. Le nostre diverse case non ci hanno mai impedito di stare insieme- gli prese le mani tra le sue e lui gliele baciò con dolcezza.
-L'unica cosa che vorrei è più luce, ora che siamo usciti dalle tenebre- gli disse con un sorriso.
Draco le prese il viso tra le mani, guardandola negli occhi e poi la strinse a sé. Clare rimase immobile tra le sue braccia, sentendosi completamente al sicuro dopo tanto tempo. La guerra era finita e loro erano ancora vivi e soprattutto erano insieme. Adesso che avevano risolto anche il problema del processo nulla avrebbe potuto impedire loro di essere felici.
Draco si allontanò leggermente per poterla guardare negli occhi.
-C’è un’ultima cosa- disse, mentre frugava nella tasca della giacca e Clare lo guardò incuriosita. Ne tirò fuori una scatolina argentata, con il bordo dell’apertura tempestato di rubini, e l’aprì. Clare non vedeva nemmeno cosa ci fosse dentro perché non riusciva a distogliere lo sguardo dagli occhi di Draco che brillavano per l’emozione.
-Quel giorno nel cimitero…- iniziò, inginocchiandosi davanti a lei,
-È stato in assoluto il giorno più bello della mia vita perché ho potuto riaverti con me- si interruppe per un secondo e Clare sentì gli occhi farsi umidi.
-Quando ti ho vista lì immobile e senza vita ho pensato che fosse una punizione per aver desiderato troppo senza essermelo mai meritato. Ma quando ti sei svegliata mi sono reso conto di quanto fossi stato fortunato ad incontrarti e che da quel momento avrei fatto di tutto per meritare di averti con me- prese la sua mano, portandosela alle labbra e sfiorandola con un bacio.
-Io ti amo, Clare. Tu mi hai salvato da me stesso, mi hai mostrato il modo per costruire una vita migliore e l’unica cosa che voglio è trascorrerla insieme a te. Mi concederesti lo straordinario onore di diventare mia moglie?- chiese, infine, mentre uno splendido sorriso illuminava il suo volto. Clare avrebbe voluto dire mille cose, ma in fondo sapeva che nulla avrebbe potuto esprimere meglio ciò che provava, se non un semplice -Sì- mormorato tra le lacrime di gioia.
Draco parve come stupito dalla risposta, sembrava quasi che si fosse aspettato un rifiuto e non potesse credere che lei avesse accettato. Ma in fondo come avrebbe potuto Clare dire di no? Lui era tutto ciò che voleva.
Draco le prese la mano e le infilò l’anello: era una rosa d’oro bianco, tempestata di diamanti che si avvolgeva attorno al suo dito in due spirali di rubini e smeraldi.
Grifondoro e Serpeverde.
Clare lo tirò a sé e lui la abbracciò stretta, sollevandola da terra.
-Amarti è stata la più grande avventura della mia vita- mormorò e lui la guardò con gli occhi che brillavano.
-La continueremo insieme- disse e la baciò. Finalmente nulla li avrebbe separati.
...
 
-Il primo è perfetto- disse Draco, passandole l'ultimo piatto da asciugare. Era passata appena una settimana da quando aveva proposto a Clare di sposarlo a Villa Malfoy e già tutta la famiglia della ragazza era in fermento per i preparativi. Nessuno si sarebbe mai aspettato che il tutto avvenisse così presto e avevano preso tutti alla sprovvista. Dopotutto erano entrambi giovani e appena diplomati, ma erano certi di voler compiere quel passo. L’aver vissuto la battaglia insieme aveva fatto capire loro quanto la vita potesse cambiare all’improvviso e non volevano perdere tempo con inutili dubbi. Volevano vivere il resto della loro vita insieme, non c’era nulla che desiderassero di più.
-Sei certo che non sia troppo presto? Non sono sicura di poter organizzare tutto in così poco tempo- disse Clare titubante, riponendo le stoviglie nella credenza. Stavano ancora a casa dei suoi genitori, dato che avevano voluto apportare qualche cambiamento a Villa Malfoy e non potevano ancora andarci a vivere. I suoi sembravano contenti del matrimonio e adesso che lo avevano conosciuto meglio avevano iniziato ad apprezzare davvero Draco, era bastato vedere quanto la amasse e cosa fosse disposto a fare per lei.
Draco scrollò le spalle.
-Clare, siamo maghi. Potremmo anche sposarci la settimana prossima e sarebbe ugualmente tutto pronto- disse con un sorriso, andandole poi vicino per riporre le stoviglie dove Clare non arrivava. A volte la sua altezza era davvero frustrante. Vedendo la sua espressione seccata il sorriso di Draco si fece più ampio, poi si chinò per darle un bacio sulla fronte.
Ogni volta che lo vedeva così dolce, così cambiato rispetto a quando lo aveva conosciuto, Clare non poteva non stupirsi. Si ricordava ancora il suo sguardo seccato quando si erano scontrati sul treno, o la volta in cui i suoi amici l’avevano disprezzata per essere stata una maganò e lui era rimasto indifferente, e le sembrava incredibile che il suo amore per lei lo avesse cambiato, spingendolo a rinnegare tutto ciò che era stato educato a credere. Lui che era sempre stato convinto che la purezza del sangue fosse l’unica cosa importante stava per sposare una ragazza che era stata una Maganò; lui che era stato costretto ad essere un Mangiamorte era diventato amico del Prescelto. Quando Harry era andato da loro qualche giorno prima non aveva fatto altro che guardarlo stupito, mentre la aiutava a preparare il pranzo e rideva e scherzava spensierato, senza il peso della sua famiglia ad opprimerlo. Gli aveva pesino chiesto di essere il suo testimone di nozze, e l’altro aveva accettato, troppo sbalordito per continuare a farsi domande. Clare era così felice che fosse riuscito a perdonarlo dopo tutti quegli anni di ostilità.
-Va bene, allora direi che è deciso- disse Clare, alzando lo sguardo per poterlo guardare negli occhi. A volte le capitava di chiedersi che cosa avesse visto in lei, che cosa lo avesse spinto a rinnegare ogni cosa per un amore proibito e sinceramente non riusciva a darsi una risposta razionale. Ma poi lo guardava negli occhi e capiva che la ragione era solo una: l’amore. E l’amore non ha nulla di razionale.
-Non vedo l’ora di sposarla, signorina Gordon- mormorò, avvicinando il viso a quello di lei e facendo scorrere lentamente le dita sulla pelle nuda delle sue braccia. Clare si sentiva stordita, completamente in balia del suo sguardo.
-Sarò presto sua, signor Malfoy- mormorò, avvicinandosi di più a lui.
Agganciò le dita ai passanti dei suoi pantaloni, attirandolo a sé. Fu come se anche lui non aspettasse altro: le prese il viso tra le mani, baciandola con passione, affondando le mani tra i suoi capelli sciolti. Clare sentiva il fuoco divampare tra di loro. Con dita tremanti gli sfiorò la pelle nuda della schiena sotto la camicia e un attimo dopo lui l’aveva sollevata per farla sedere sul tavolo della cucina, dopo aver spostato un paio di pentole con un movimento brusco. Adesso erano alla stessa altezza. Clare sentì qualcosa cadere, ma non se ne curò minimamente, contavano solo le mani di Draco che la sfioravano senza sosta. Clare strinse le gambe attorno ai suoi fianchi e sentì le sue dita scivolare sul polpaccio e poi su, sulla coscia. La ragazza sentì i brividi in tutto il corpo. Non smisero un attimo di baciarsi, come se in quel modo potessero esprimere tutta la paura che avevano provato nell’ultimo anno: quando Clare aveva scoperto che lui fosse un Mangiamorte e che questo avrebbe impedito loro di stare insieme; quando si erano ritrovati l’uno contro l’altra, lui per essere federe alla sua famiglia, lei per proteggere i suoi amici. Clare percepì il dolore che lui aveva provato quando aveva tenuto il suo corpo senza vita tra le braccia e la propria disperazione quando credeva che lo avrebbe perso per sempre dopo il processo. Si dissero tutto senza mai parlare, beandosi l’uno della vicinanza dell’alta. Le mani di Draco erano pericolosamente vicine alla cerniera del vestito della ragazza, quando sentirono la porta d’ingresso aprirsi. Ci separarono di scatto.
-Clare, siamo a casa!- esclamò la madre di Clare. La ragazza guardò Draco con gli occhi sgranati e saltò giù dal tavolo, cercando di aggiustare i capelli e il vestito e lui si sistemò la camicia, passandosi una mano tra le ciocche bionde. La guardò per un secondo e annuì, per farle capire di essere presentabile.
Uscirono dalla cucina e trovarono i genitori di Clare nell’ingresso.
-Siete tornati presto- esclamò la ragazza andando ad abbracciarli. 
Se i suoi li avessero visti giusto un attimo prima avrebbero cacciato fuori di casa Draco fino al matrimonio.
-Siamo tornati prima perché i Weasley ci hanno invitati tutti a cena da loro questa sera- disse suo padre.
-Anche io?- chiese Draco titubante.
-Ma certo. Fai parte della nostra famiglia adesso. Fareste bene ad andare a prepararvi- rispose sua madre con un sorriso. Detto ciò, se ne andarono entrambi in camera loro, lasciando da soli i due ragazzi. Clare e Draco si guardarono per un attimo, poi scoppiarono a ridere.
-Ci è mancato davvero poco- mormorò lei abbracciandolo e appoggiando la testa nell’incavo della sua spalla e sentì la sua risata rimbombare sotto l’orecchio.
-Continueremo il discorso più tardi- sussurrò Draco tra i suoi capelli.
-Non vedo l’ora- e lo sentì ridere di nuovo.
...
 
Circa un’ora dopo si ritrovarono tutti nell’ingresso, Draco con il suo impeccabile completo scuro e Clare con un vestito rosso senza spalline. Quella sera avrebbero annunciato il loro fidanzamento e la ragazza voleva essere impeccabile.
Si presero tutti per mano e si smaterializzarono, per ritrovarsi un attimo dopo nel giardino della Tana.
Mentre si avvicinavano all’ingresso Draco le prese la mano e guardandolo negli occhi Clare si rese conto di quanto fosse turbato, sembrava che si fosse preoccupato meno per la battaglia di Hogwarts che per quella cena. Clare poteva capirlo, negli anni precedenti non aveva avuto buoni rapporti con nessuno dei suoi amici e probabilmente essere stato invitato lo metteva terribilmente a disagio.
-Andrà tutto bene- mormorò Clare e lui annuì nervoso, continuando a seguirla. Non riuscirono però a fare nemmeno un paio di metri che lo sentì tirarla per un braccio per fermarla. I genitori della ragazza rivolsero loro un’occhiata preoccupata, ma andarono comunque avanti, per lasciarli un attimo da soli.
-Clare, è stata davvero una pessima idea. Io non dovrei essere qui, non dopo quello che ho fatto- disse con voce angosciata.
-Loro mi odiano e ne hanno anche tutte le ragioni. Non posso presentarmi a casa loro come se niente fosse...- ma lei lo interruppe, prendendogli le mani tra le sue.
-Draco, non possono provare a perdonarti se non lasci che vedano come sei davvero. Noi stiamo per sposarci e non voglio che ci siano problemi o tensioni il giorno del matrimonio- disse guardandolo negli occhi.
-Harry ti ha perdonato, sarà addirittura il tuo testimone. Due anni fa lo avresti creduto possibile?- chiese e lui intrecciò le dita alle sue.
-Due anni fa non avrei nemmeno creduto che potesse esistere una persona come te e che qualcuno potesse amarmi davvero- confessò lui.
-Draco, tu sei cambiato e loro se ne accorgeranno. E poi ci sono io con te- disse e lui sorrise.
-Ti amo- mormorò.
-Ti amo anch'io- replicò Clare, e lui la abbracciò.
-Ma continuo a pensare che non sia una buona idea- e lei non riuscì a trattenersi dal ridacchiare. Draco fece un profondo respiro e insieme raggiunsero l’ingresso della Tana. Ad aspettarli, trovarono Molly, che salutò Clare con un caloroso abbraccio. Nei giorni seguenti a quello in cui la ragazza si era risvegliata dalla morte le aveva scritto quasi ogni sera, per accertarsi che stesse bene. La considerava un miracolo.
Clare sentì Draco irrigidirsi al suo fianco. Quando Molly la lasciò andare e si volse verso di lui la ragazza vide nei suoi occhi che avrebbe voluto trovarsi ovunque tranne che lì.
-Io…- tentò di dire, ma Molly si sporse ad abbracciare anche lui che per un attimo rimase immobile, totalmente sbalordito, ma poi iniziò a rilassarsi.
-Entrate pure- e li fece accomodare all’interno che sembrava sul punto di scoppiare: c’erano tutti i Weasley con i rispettivi compagni, quindi Fleur, Harry ed Hermione. Clare riuscì a raggiungere i suoi amici trascinandosi dietro Draco che sembrava sul punto di scappare. Ma in fondo l'unico a preoccuparsi era lui, perché loro si stavano comportando come se lo avessero totalmente perdonato. Quando si sedettero a tavola Clare si ritrovò tra Draco e George. La cena proseguì al meglio e tutte le paure di Draco riguardo al fatto che lo odiassero si dimostrarono infondate: lo trattavano come se fosse stato sempre uno di loro e tutti gli anni di divisioni e pregiudizi non fossero mai esistiti. L'unico a sembrare giù di morale era George. Clare aveva provato più volte a chiedergli se ci fosse qualcosa che non andava ma il ragazzo aveva sempre eluso la domanda, accennando un sorriso e sviando il discorso. Alla fine lei aveva lasciato perdere.
Arrivati alla fine del pasto Clare decise che fosse arrivato il momento di dire agli altri del matrimonio. Si alzò in piedi, richiamando la loro attenzione, e tutti si zittirono e si concentrarono su di lei.
-Volevo approfittare di questo momento per dirvi una cosa che riguarda entrambi- esordì guardando Draco, che le sorrise, stringendole la mano. Clare notò anche il sorriso di Harry, l’unico dei loro amici a sapere quale fosse la notizia che voleva dare.
-Stiamo per sposarci e saremmo davvero felici se poteste venire tutti al nostro matrimonio-. Per un attimo tutti rimasero in silenzio, guardandoli stupiti e per un secondo Clare temette quasi che le paure di Draco fossero fondate, ma poi tutti si alzarono per congratularsi con loro. Draco sembrava essere più tranquillo e pareva non essere più a disagio ogni volta che qualcuno gli si avvicinava. Si fece persino stritolare una seconda volta nell'abbraccio della signora Weasley con il sorriso sulle labbra. Clare non riusciva nemmeno a immaginare come dovesse essere stata la sua infanzia e la sua vita prima di incontrare lei, ma dubitava che ci fosse così tanto amore e affetto nella sua famiglia. Sospettava che l’unica a volergli davvero bene fosse sua madre Narcissa.
Tutti chiesero loro un milione di volte se ne fossero sicuri, se non fossero troppo giovani, ma comunque Clare vide sui loro volti tutte espressioni di gioia.
Si separò un attimo da Draco che si trovava tra Harry e Ron e rideva e scherzava con loro come se fossero amici da sempre e si avvicinò a George, che se ne stava un po’ in disparte.
-Stai bene?- mormorò sfiorandogli un braccio e lui si voltò verso di lei.
-Certo, Clare. Sono molto felice per te- rispose con un sorriso che li non poté fare a meno di ricambiare.
-È che stavo pensando quando sarebbe stato contento Fred per tutto questo- continuò e lei lo abbracciò. Lui la strinse forte a sé, sospirando.
-Vorresti essere il mio testimone?- gli chiese poi Clare, guardandolo negli occhi e lui le sorrise.
-Sarebbe un onore-


Nota: eccoci, siamo agli sgoccioli. Il prossimo sarà l'ultimo capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate!
   
 
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