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Autore: My Pride    01/03/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Be the Wonder Titolo: Be the Wonder
Autore: My Pride
Fandom: Teen Justice
Tipologia: One-shot [ 944 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Laurel Kent, Talia Kane (Earth-11)

Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of life, Commedia

Avvertimenti: What if?, Hurt/Comfort
BigGirlsCryToo: "Dei Greci, i meridionali hanno preso il loro carattere di mitomani. E inventano favole sulla loro vita che in realtà è disadorna. A chi come me si occupa di dirne i mali e i bisogni, si fa l'accusa di rivelare le piaghe e le miserie, mentre il paesaggio, dicono, è così bello."


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    «Dei Greci, i meridionali hanno preso il loro carattere di mitomani. E inventano favole sulla loro vita che in realtà è disadorna. A chi come me si occupa di--»
    «Per favore, Talia, basta!»
    La voce esasperata di Laurel riecheggiò fra le pareti dell'enorme biblioteca, insieme al tonfo di un libro che veniva lanciato bellamente sul tavolo di legno. Era da ore che stavano leggendo testi su testi e non riusciva a capire con quale forza di volontà la sua amica riuscisse ancora a tenere gli occhi aperti, visto che quella notte non aveva praticamente dormito a causa del dolore alla gamba.
    Durante l'ultima missione che avevano affrontato cogli altri membri della Teen Justice, Talia si era frapposta tra lei e uno dei robot di Luthor armati di kryptonite, e si era beccata in piena coscia la lama affilata di cui era composto uno dei bracci robotici di quella ferraglia; essendo la figlia di Batwoman e Ali al Ghul, addestrata sin dalla nascita ad essere una leader, non aveva esitato nemmeno per un momento a prendere in mano la situazione, ma Laurel si era sentita tremendamente in colpa per la sua amica. Se Robin era impossibilitata a combattere era soltanto a causa sua... costringerla a studiare in quel modo, però, era cattiveria gratuita!
    Scocciata, Talia schioccò la lingua sotto il palato. «Tante capacità kryptoniane assolutamente non sfruttate».
    «Sei tu a rendere tutto noioso...»
    «Ma sei stata tu a dire che avremmo fatto qualunque cosa volessi».
    «Non pensavo che scegliessi di leggere roba in una lingua che nemmeno capisco!» si risentì Laurel, incrociando le braccia al petto e arricciando le belle labbra rosse e carnose, in una pallida imitazione di un broncio sotto lo sguardo scettico della sua migliore amica.
    «-Tt- credevo che voi kryptoniani riusciste a capire tutte le lingue», rimbeccò lei nel roteare gli occhi, prima di chiudere il libro che aveva davanti con uno scatto secco. «E va bene. Prendimi la stampella, andiamo a giocare», affermò, vedendo il volto di Laurel illuminarsi come un piccolo sole; veloce come non lo era mai stata, volò verso gli enormi scaffali per afferrare la stampella che Talia aveva deciso di abbandonare laggiù, porgendogliela nel mettersi galantemente in ginocchio come se fosse stata una spada. E alla vista, seppur sbuffando tra sé e sé, Talia nascose l'ombra di un sorriso. «Teatralmente stupida», mascherò il tutto sotto la sua solita aria scontrosa mentre afferrava la stampella, ma non le sfuggì il sorriso che si dipinse anche sulle belle labbra della sua amica.
    Incerta, Talia si rimise in piedi e zoppicò verso l'uscita della biblioteca con Laurel che le galleggiva accanto, tenendola d'occhio come se si aspettasse di vederla cadere da un momento all'altro. Era stata lei a soccorrerla per prima, e aveva visto l'espressione sul suo volto quando si era resa conto di tutto il sangue che aveva cominciato a perdere dalla ferita che le era stata inflitta. I lacrimoni nei suoi occhi azzurri, le parole borbottate per dirle che sarebbe andato tutto bene e che quella lama non aveva colpito fortunatemente punti vitali, mentre premeva le mani contro la coscia e cercava di arrestare l'emorraggia con la sola pressione; era stata Talia stessa a scandarla per piazzarle un kit di pronto soccorso fra i palmi e a dirle come fare per suturare la ferita e, anche se con mani tremanti e gli occhi lucidi, alla fine la giovane Supergirl era riuscita a prestarle quelle prime cure prima di riportarla alla villa. E in tutto quel tempo, Laurel non aveva lasciato il suo fianco come se quella ferita rappresentasse un confile sottile tra la vita e la morte, quando alla fine era solo una ferita come tante e nemmeno tanto profonda.
    «Talia...» La voce di Laurel suonò come un pigolio, e Talia si accigliò voltandosi verso di lei. Era rimasta indietro, e si stava attorcigliando intorno alle dita la lunga coda del fiocco che aveva tra i capelli, lo guardo basso sule converse rosse che a malapena toccavano il pavimento. «Mi... mi dispiace per la tua gamba», disse infine, le guance gonfie e le braccia esili strette ora al petto. «Se fossi stata più attenta, forse io--»
    «Non continuare», la interruppe immediatamente, portandosi una mano alla testa per sciogliere gli alti chignon con cui teneva fermi i capelli, che le ricaddero in ciocche aggraziate sulle spalle. Da quando si era fatta male, Laurel non aveva mai alzato l'argomento, e sentire adesso quelle scuse sembrava davvero strano. «Siamo una squadra, le Super Daughters. Questi sono i rischi del mestiere».
    «Ma--»
    «Niente ma, campagnola». Talia fece un gesto secco con la mano destra. «Ho fatto ciò che avresti fatto anche tu, e non dire il contrario. Se vuoi farti perdonare... prendimi in braccio e portami fino alla sala giochi», la buttò lì, dato che difficilmente faceva richieste del genere alla sua amica.
    Il volto di Laurel, però si illuminò nuovamente e vide quei grandi occhi azzurri guardarla con rinnovata gioia, almeno finché non le volò ancora una volta accanto per tirarla su senza tanti complimenti; Talia si lasciò scappare un'esclamazione sorpresa e si agrappò al collo dell'altra, guardandola con fare stralunato quando sollevò lo sguardo verso di lei.
    «Fa' piano, L!» sbottò Talia, nascondendo un po' il rossore sul suo viso al di sotto delle lunghe ciocche di capelli scuri, guardando strategicamente altrove. «Ora smettila di fare quella faccia imbrociata e andiamo».
    «...quindi non sei arrabbiata?»
    Il silenzio durò solo per un secondo, poiché Talia si concesse il lusso di poggiare la testa contro la spalla di Laurel, godendosi il piacevole calore del suo corpo. «Non potrei mai esserlo».





_Note inconcludenti dell'autrice
Anche questa storia è nata grazie all'iniziativa #biggirlscrytoo indetta sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia
Robettina così e cosà, queste due giovincelle sono le versioni ufficiali femminili di Robin e Superboy (in pratica ho scritto sempre di Damian e Jon, ma al femminile... e senza usare il genderswap, grazie DC ahah), e una volta tanto ho voluto provare ad usarle anche solo per creare una cosa un po 'diversa con personaggi che tutto sommato sono sempre gli stessi. Potete vedere le loro versioni (anche se è una fan art, il design è ufficiale) proprio qui nel mio avatar. Oppure cliccare su questi link (Click e click!) e vederle con maggiore attenzione
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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