Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: ciosa82    02/03/2022    5 recensioni
Improvvisamente arriva a Nankatsu la cugina di Tsubasa, timida ed introversa ma grande appassionata di calcio e con un'occhio da critica calcistica scoperto per caso da Misugi e Yayoi.
Una visita di pochi mesi ma sufficienti a cambiarla e farle prendere decisioni importanti per il futuro grazie a Sanae e a Misaki che la aiutano a conoscersi meglio ed essere più sicura di se stessa e pronta ad affrontare sempre sfide nuove.
Genere: Romantico, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Emily Ozora, tra amore a calcio'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arrivo a scuola con Sanae e Yukari come ogni mattina e incrociamo Taro che si unisce a noi. Sente che stiamo parlando del piccolo Daichi, mi fissa per un po’ finché gli faccio “no” con la testa e capisce che non ho ancora parlato con le ragazze. Lui si comporta normalmente finché non arriva Ryo:” Ecco i nostri piccioncini, avete dormito bene sul divano ieri?”
Sanae prontamente gli dà un pizzicotto sul braccio:” Ryo ma ti sembra il caso? Che dici?”
“Ho solo chiesto come hanno dormito, non ha fatto nessuna allusione…” si giustifica lui mortificato.
Io e Taro sorridiamo, lui mi stringe la mano e deglutisce:” Ehm ragazze, Ryo non ha tutti i torti per una volta. Ieri è stato giornata molto importante per noi due perché… ecco… noi abbiamo capito che vogliamo stare insieme, ci siamo fidanzati!”
Taro è più che imbarazzato ma questo gesto è un’altra conferma di quanto tiene a me e di quanto sia diverso da Tsubasa e Jun.
Yukari mi si avvicina e mi dice all’orecchio:” Io devo entrare ma oggi voglio un resoconto completo, preparati!”
“Sono felice per voi, davvero.” Ci dice Sanae ma vedo un po’ di tristezza nel suo sguardo che non svanisce neanche mentre Ryo stringe la mano a Taro e si complimenta a suo modo con un: “Era ora! Finalmente una coppia che esce allo scoperto. Bravo Taro e ora tienila stretta!”

-----*-----

Usciamo da scuola e, mentre camminiamo verso casa, racconto alle ragazze cos’è successo il giorno prima.
“Vi siete già baciati???” si ferma di colpo Yukari
“Yukari non urlare, siamo in strada!” la rimprovera Sanae
“Si, hai ragione però Emily è la prima tra di noi che è stata baciata e poi in modo così romantico…”
“Come la prima?” esclamo sorpresa “Sanae io pensavo che Tsubasa prima di partire per il Brasile…”
Lei mi interrompe con un brusco No! “Quel giorno abbiamo praticamente parlato a sguardi ma nessun bacio. Devo confessare che ti invidio un po’. Taro, che ha sempre detto a tutti che non voleva innamorarsi a causa della separazione dei suoi genitori, con te è riuscito a sbloccarsi e a superare la sua paura. Inoltre ha avuto la pazienza di conoscerti e aiutarti a diventare te stessa anche accettando di vederti insieme ad altri ragazzi. E ora dice tranquillamente che sei la sua fidanzata mentre io sono qui sospesa ad aspettare che Tsubasa in qualche lettera mi dia dei segnali che ci tiene a me e non mi racconti solo della sua carriera.”
Io le prendo le mani. “Sanae, mi dispiace, posso solo immaginare quanto sia dura per te. Devo ammettere che prima di conoscere Taro pensavo che il comportamento distaccato di Tsubasa fosse normale per i calciatori e, inoltre, vedevo Jun che è anche più freddo di lui quando ci si mette. Taro mi ha fatto aprire gli occhi però stare insieme tutti i giorni è stato importante per entrambi. Tsubasa è in Brasile, so che ti pensa però ha il suo sogno da realizzare e mi dispiace dirlo ma non credo riuscirà a capire cosa prova per te finché non ci sarà riuscito. Poi sono sicura che si farà avanti a suo modo. Intanto per provare a smuoverlo lascerò a Taro il compito di scrivergli di noi.”
“Pensi possa servire a qualcosa?”
“E’ un tentativo. Taro è molto sensibile e conosce Tsu-chan perciò saprà come raccontargli tutto in modo che non tiri fuori il suo lato protettivo nei miei confronti e magari si faccia qualche domanda sui suoi di sentimenti.” La abbraccio forte e andiamo a casa.

-----*-----

Oggi è uno degli ultimi giorni di scuola e anche di allenamento infatti i ragazzi si stanno impegnando tantissimo e sono davvero orgogliosa di loro, sono certa che possono arrivare in finale anche senza Tsubasa.
“Emily, c’è una coppia che ti cerca.” Mi dice Sanae indicandomi di guardare alle sue spalle.
Io mi volto e…” Mamma, papà!”
“Emily fai entrare i tuoi genitori” mi dice il mister “saranno contenti di conoscere la squadra e anch’io voglio conoscerli.” Faccio di si con la testa e vado ad accoglierli.
“Mamma, papà che sorpresa! Come mai non mi avete avvisata?” e li porto alla panchina.
“Abbiamo deciso ieri all’ultimo minuto. Prima siamo stati in ospedale a vedere tua zia e il piccolo Daichi e Kodai ci ha detto che potevamo trovarti sicuramente qui a quest’ora.”
Intanto il mister ha radunato la squadra. “Nankatsu salutate i genitori di Emily!” e al comando di Ryo parte un coro: “Benvenuti signori Ozora!”
“Mi fa piacere conoscervi e poi vorrei ringraziarvi per esservi offerti di ospitare le ragazze durante il campionato nazionale.”
“Si figuri” risponde pronto papà “per noi è un piacere conoscere le amiche di nostra figlia e verremo a fare il tifo per voi ogni volta che possiamo.”
Intanto mamma sta osservando tutti i ragazzi e sono certa che stia cercando Taro perché, anche se non sa ancora di noi, ha sicuramente già capito che non è un amico come gli altri.
Lui ha la faccia seria di quando aspetta di essere interrogato perché non sa che i miei genitori sono molto più aperti e tranquilli dei miei zii e non vedono l’ora di vedermi con un ragazzo.
“Emily vai pure a casa, i tuoi genitori sono venuti fin qui da Tokyo e saranno stanchi, pensiamo a tutto noi.” Mi dice Sanae, il mister accenna un sì col capo e io vado a cambiarmi.

I miei genitori si sono fermati qui due giorni per parlare con i miei insegnanti, visitare un po’ la città e acquistare un quadro del signor Misaki da regalare ai miei nonni che adorano le vedute del Giappone.
Sono ripartiti poche ore fa e io sto studiando in camera quando lo zio mi chiama:” Emily-chan, c’è Taro. Dice che devi accompagnarlo in un posto.”
Taro? Non avevamo nulla in programma… “Cinque minuti e scendo. Tu non fargli nessun interrogatorio nel frattempo!”
Indosso il primo vestito che trovo e raggiungo Taro e lo zio in ingresso. Lui mi fa l’occhiolino ed usciamo.
Dopo 200 metri da casa lo fermo:” Ora mi spieghi che succede? Non avevamo nessun impegno oggi?”
“Lo so ma volevo vederti ed ho una cosa importante per te, vieni.”  Mi prende per mano e andiamo al parco dove ci sediamo su una panchina in un angolo tranquillo.
“Quando torni a Tokyo?” mi chiede serio senza tanti giri di parole.
“Mio papà verrà a prendermi 2-3 giorni dopo la fine della scuola tornando da un viaggio di lavoro. Ti farò sapere il giorno esatto e comunque ci vedremo a Tokyo la settimana successiva.”
“E dopo il campionato resterai lì…”
“Si, lo zio ha avuto un permesso per fermarsi a casa sei mesi e così io posso passare l’estate con i miei genitori.”
Taro estrae dalla tasca una scatolina in velluto rosso e me la porge:” Questo è per te! Aprilo.”
Io prendo la scatolina, la apro con cura e dentro trovo una collana in caucciù con due ciondoli d’argento: un pallone da calcio e mezzo cuore. “Taro-chan è stupenda! Non dovevi, davvero… ma dov’è l’altro mezzo cuore?”
Lui apre i bottoni della polo e vedo che indossa una collana identica. “Con queste collane saremo uniti ovunque andremo e il pallone ci ricorderà i nostri sogni.”
“Sei davvero meraviglioso! Mi aiuti a indossarla?” gli passo la collana, mi sposto i capelli e lui me la mette. I nostri volti sono vicinissimi e ne approfitta per baciarmi dolcemente più volte.
“Taro, aspetta, devo darti una bella notizia” lo fermo dopo un po’ “ho parlato con i miei genitori ed i miei zii ed abbiamo deciso che, visti i miei voti e il fatto che non voglio tornare alla Toho, a settembre frequenterò ancora il liceo qui.”
“E’ una notizia bellissima!” e mi stringe forte a lui “Ero già pronto a vivere una storia distanza facendo il pendolare ma averti qui altri due anni è decisamente molto meglio! Abbiamo ancora tante cose da vivere insieme.” E restiamo abbracciati a goderci questo momento di felicità.
Prima di alzarci decido di mantenere la promessa che ho fatto a Sanae. “Taro-chan devi fare una cosa importante per me: scrivere tu a Tsubasa di noi.”
“E’ una richiesta oppure un ordine?” sorride lui
“Un’ordine in realtà. Sono sicura che tu troverai le parole giuste perché non si preoccupi e poi è anche il tuo migliore amico.”
“Va bene, obbedisco. Gli scriverò stasera sperando che non mi telefoni in piena notte per farmi qualche predica.” E mi dà un bacio sulla fronte.

 
Il riservato Taro dimostra ad Emily di essere determinato anche nella vita, oltre che sul campo di calcio, dicendo ai suoi amici che sono fidanzati e regalandole una collana che li unirà anche quando saranno distanti e che, secondo me, vuole usare anche per tenerle lontano altri ragazzi.
Dal canto suo Sanae confida all’amica quanto le pesi la distanza di Tsubasa e il suo atteggiamento distaccato che io definisco sempre addormentato. E cosa dirà Yayoi, l’altra migliore amica di Emily, di questa storia? Lo scopriremo a Tokyo.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: ciosa82