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Autore: ReikaDragneel94    06/03/2022    2 recensioni
Tratto dalla storia:
[...]
Kakashi ed il suo team 7 erano in viaggio per una missione nel paese della Nebbia con il loro committente, un carpentiere a quanto pareva; solo che durante il cammino a Naruto sentì qualcosa dentro di se che lo portò a piegarsi in due dal dolore e ciò attirò l’attenzione di tutti, -Ehi Dobe che ti prende?- Seccato/Preoccupato Sasuke
-Ohi non fingere- quasi stanca Sakura
-Non sta fingendo- serio Kakashi notando anche del chakra rosso, -“Com’è possibile questo?”- Pensò all’amato l’uomo avvicinandosi
-Io...non so... cosa mi stia accadendo... maestro- sincero Naruto preoccupando anche Sakura in quel momento
-Naruto... cosa stai provando?- Tentò Kakashi, -“Di solito un Cercoterio reagisce di più quando il Portatore prova cattive emozioni o così mi avevano detto”- pensò il Jonin
-Non so, ma... un panico non mio- mormorò prima di cadere sulle ginocchia
-Panico?- Confuso.
Non ricevette risposta perché un manto rosso avvolse Naruto, ma le pupille del ragazzo rimasero azzurre e corsero verso un punto che portava vicino alle sponde di una spiaggia e lì tutti poterono vedere una ragazza dai capelli rossi svenuta.
***
Se vi ho incuriosito, vi prego leggete e recensite ciao! ^_^
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Primi Allenamenti
 
 
 
In seguito alle parole del moretto, calò un silenzio abbastanza strano, perché ognuno dei suoi ascoltatori ebbero diverse reazioni: Sakura cercò di decifrare l’ultima parte che per lei non aveva senso, Naruto aveva sospirato esasperato per la faccenda della vendetta ed infine Kakashi, se non fosse stato bravo a nascondere le sue emozioni, avrebbe dimostrato un bel po’ di sorpresa; perché aveva intuito che per Sasuke la vendetta nei confronti di Itachi fosse una specie di priorità da non poterla “eliminare” da se stesso, ma annunciare che voleva stare con suo figlio Naruto, beh... quella era una novità anche per lui.
-Bene, domani ci vediamo alle otto al campo addestramento numero tre- sta per andarsene, -Un ultima cosa, portatevi il pranzo, ma non fate colazione- per poi sparire
-Che avrà in mente?- Si chiese Sakura
-Immagino qualcosa di massacrante- borbottò Naruto avviandosi
-Tu dici?- Lo fissò Sasuke; -Allora perché impedirci di farci fare colazione?- Confuso
-Ho un sospetto- incamminandosi
-Da come parli, però, sembra che tu abbia un’idea ben precisa- commentò l’amico
-Ehi! Perché parlate solo tra di voi?- Secca Sakura, -Per di più, mi spieghi perché chiedi proprio a quell’inutile babbeo di Naruto? Nessuno sa nemmeno come abbia fatto a diplomarsi e soprattutto, voglio precisare, sei più intelligente di lui!-
-Stammi bene a sentire- iniziò Sasuke gelido; -Tu, come molta altra gente, non vedete quanto Naruto si impegna in quel che fa e soprattutto tu...- fu bloccato dall’amico
-Ora basta Sasuke, non è colpa di Sakura-
-Ma Naruto, lei...- l’altro scosse la testa
-Lasciala stare Sasuke, se l’esercitazione di domani al campo è come penso, aprirà gli occhi o almeno lo spero- sospirò; -Ora scusami Sasuke, vado a casa, ci si vede in giro ragazzi- andandosene
-Finalmente se ne andato... ti va di pranzare insieme?- Cinguettò Sakura ignorando il commentò di Naruto
-Tu proprio non hai capito nulla eh?- Secco; -Ora, devo andare ad allenarmi non ho tempo da perdere con una come te- per poi andarsene anche lui-.
Sakura sospirò sconsolata ed irritata sempre più nel vedere che il suo adorato Sasuke preferisse passare del tempo allenarsi più tosto che stare con lei, ma più di tutto era furiosa per come lui trattasse Naruto, come se quest’ultimo contasse più ed avesse delle opinioni importanti da condividere; stringendo le mani a pugno se ne andò verso casa pensando ad un piano che l’avrebbe fatta risaltare più di quell’incapace, perché di sicuro il biondo stava bluffando e quindi l’allenamento del giorno dopo sarebbe stato facile. Dall’altro canto due giovani in su posti differenti erano concentrati sui loro esercizi, Sasuke si esercitò con le tecniche del fuoco che conosceva, mentre Naruto si esercitava molto dei lanci di kunai e shuriken; in tutto questo i due avevano in mente un obbiettivo, farla pagare in modo indiretto a quella ragazza che aveva sottovalutato il biondo.
Il giorno dopo, con la sveglia alle sette Naruto, si vegliò ed iniziò a preparare il pranzo per due, perché sì, il giovane aveva dovuto imparare a cucinare, per il semplice motivo che Kakashi non era in grado e così, aveva preso lezioni di cucina sia dagli Uchiha e dal maestro Iruka; pensando a quest’ultimo Naruto gli nacque un sorriso quasi divertito, non poteva certo dimenticare la prima volta che il suo precedente sensei aveva messo il naso lì dentro e la prima cosa che fece fu mettere in ordine e sistemare tante cose, che ne lui e suo padre avevano mai avuto “l’audacia” di fare. Pensandoci sopra, sembrava che avesse due padri, uno ufficiale che era Kakashi e l’altro era Iruka o dovrebbe pensarlo come una madre? A quel pensiero scoppiò a ridere talmente forte che riuscì a svegliare suo padre che lo fissò giustamente perplesso, -Che hai da ridere così presto?- Assonnato
-Oh nulla papà, stavo pensando solo ad Iruka sensei, sareste una coppia formidabile- si trattenne dal sorridere di nuovo
-Perché quest’idea?- Alzò un sopracciglio
-Semplice, tu sei il papà ritardatario e lui il papà/mamma chioccia della mia strana famiglia ed il Terzo Hokage fa la parte del nonno saggio- sorrise per poi scoppiare a ridere nel vedere il viso del padre diventare rosso.
Scosse la testa ancor divertito e si cambiò, dicendogli di sbrigarsi che al loro primo allenamento, non dovevano fare figuracce come il giorno prima, cosa che in qualche modo risvegliò l’adulto; borbottando Kakashi si vestì e lo seguì verso il campo e per puro miracolo i due arrivarono anche prima di Sakura, ma ad attenderli c’era già Sasuke. Quest’ultimo tirò un sospiro di sollievo nel vederli arrivare quasi puntuali, il moro si accorse che l’amico aveva con se due benti ed uno di essi glielo porse, -Tieni, questo è per te-
-Pensavo che l’avessi fatto per me- piagnucolò l’uomo teatralmente
-A te non faccio nulla, visto che ci hai impedito di fare colazione... scommetto invece che Sakura arriverà in ritardo perché ha infranto la condizione- sbuffò
-Io invece non l’ho fatta- arrivò seccata la rosa
-Sei in ritardo- sospirò Sasuke, -Naruto ed il maestro so già qua- la freddò l’altro, -Ovvio che ci viene il dubbio-
-Io...- mormorò
-Bando alle ciance, iniziamo- sospirò l’uomo.
Come immaginava Naruto, il test di suo padre era quello delle campanelle e conoscendolo abbastanza bene, sapeva anche il suo modo di pensare, quella era una tattica per indurli a fare gioco di squadra; per Naruto non sarebbe stato un problema e nemmeno per Sasuke avendo un’ottima coordinazione, ma c’era solo un unico problema ovvero Sakura. In ogni caso, la sua strategia non fu prevedibile nemmeno da suo padre, che pensando al figlio si fosse nascosto, ma con un gocciolone sulla testa non lo fece, rimase di fronte a lui e con un sorrisone provo ad attaccarlo, cosa dai loro nascondigli sembrò una cavolata. Sasuke non capì subito il motivo di quella scelta, ma con la coda dell’occhio vide per prima cosa Sakura rimanere sconvolta dalla forza del loro sensei, mentre pochi secondi dopo vide comparire Naruto rimanendoci secco; quest’ultimo gli fece cenno di restare zitto e guardare la sua coppia combattere Kakashi e poi sparire in una nuvola di fumo e poi fece un cenno all’amico di allontanarsi per parlare ed il moro accettò ed incredibile ma vero, pure Sakura avendoli visti irritata li raggiunse.
-Dimmi la verità, hai mandato quella coppia per studiare alcuni suoi movimenti?- Serio Sasuke
-Esatto, volevo prima capire alcune cose, prima di attaccarlo e come pensavo qui ci vuole per forza un lavoro di squadra- guardando serio Sakura
-Perché guardi me esattamente?- Irritata, ma anche impaurita
-Sei un’ottima osservatrice ed hai una forza fuori dal comune quando meni- calmo
-Mi stai dando della violenta?!- Seccata, -Io...- fu bloccato dal moro
-Lo lasci finire? Se lo lasci finire forse ci arrivi anche da sola dove vuole arrivare- secco
-Stavo dicendo... Sakura tu hai un ottimo controllo del chakra a differenza mia e Sasuke e prima che mi rimproveri c’è un motivo, la nostra quantità di chakra nei nostri corpi è ben diversa tra noi, tu ad differenza di noi hai un certo livello e quindi ci riesci e sarebbe ottimo per determinate azioni, tipo a sorpresa o tecniche illusorie- lei rimase spiazzata; -Per quanto riguarda Sasuke... tu sei quello che ha più esperienza in campo conoscendo alcune tecniche basate sull’elemento di fuoco, mentre io per il momento sono fermo solo alla tecnica della moltiplicazione superiore del corpo per via della mia quantità di chakra che ho... questi sono i nostri punti forti e dobbiamo unirli per vincere- spiegò.
Per la prima volta in assoluto Sakura era rimasta senza parole, quel babbeo di Naruto per quanto assurdo dirlo per lei, era stato preciso, anche se non capiva cosa intendesse per quantità di chakra e da dove fosse uscito tutto quel discorso; guardò la sua cotta riflettere su quelle strane informazioni, azzardò un’idea, che li avrebbe fatti vincere anche senza l’aiuto di Naruto o meglio usandolo come qualcosa di superficiale, cosa che fece incazzare il moro. L’ultima volta che lo aveva visto così fu quando il biondino era fuggito chi sa dove dall’accademia e per giunta sembrava che gran parte degli insegnanti l’avessero tenuta d’occhio; prontamente Naruto bloccò l’amico ed infine fare scudo ad entrambi ad una pioggia di kunai lanciati dal maestro, ovviamente questi kunai erano quelli di non mortali, se no il povero Naruto ci avrebbe davvero messo le penne. Ad un cenno del biondo, Sasuke portò via Sakura che li fissò sconvolta per l’azione frenetica appena avvenuta; in quei pochi minuti, Sasuke portò Sakura in un posto abbastanza distante ed aspettarono, -Vedi cosa succede se pensi egoisticamente?- Chiese all’improvviso freddo Sasuke; -Credo che Naruto abbia capito che quei kunai non erano pericolosi, ma pensa se fossimo stati in una vera battaglia, avresti compromesso la squadra-
-Siamo ninja e...-
-E cosa Sakura?!- La gelò, -Per fino io che ho una rivalità con lui, in questo caso so metterla da parte, ti faresti veramente ammazzare pur di non accettare l’aiuto di Naruto e per cosa scusa?- Sibilò lui, -Per un motivo futile?- Le chiese ironico
-Io...-
-L’ha detto anche Naruto, qui ci vuole un lavoro di squadra non del singolo, non di un semplice duo, ma di squadra- la gelò
-Allora cosa proponi eh?- Esasperata
-Appena Naruto torna metteremo in atto il piano che aveva, perché di sicuro ne aveva uno prima della tua fuori uscita di prima- secco
-Non capisco perché gli dai corda, tu sei molto più intelligente di lui-
-Tu non capisci o fingi proprio di non capire, questo di te non sopporto- freddo.
Nel frattempo, Kakashi aveva trovato il “corpo” del figlio trafitto dalle armi e gli si inginocchiò e gli sussurrò qualcosa e l’altro con un cenno divertito si alzò piano per poi sospirare; Kakashi chiese cosa fosse successo e con riluttanza il figlio gli spiegò sotto voce quel che era accaduto, per tutta risposta si passò una mano tra i capelli lo incitò a raggiungerli che li avrebbe aspettato nella radura di prima e prima di andare gli fece l’occhiolino. L’altro annuii e raggiunse, stando attento comunque che suo padre non lo avesse veramente seguito i suoi compagni di gruppo che vedendolo tirarono un sospiro di sollievo, principalmente Sasuke, -Finalmente- commentò Sakura
-Non ci troveremo qui, se non avessi irritato Sasuke- sbuffò il biondo
-Cambiando argomento, hai un piano?- Intervenne Sasuke
-Per chi mi hai preso?- Seccato, ma divertito, -Certo, io vi coprirò le spalle con la mia tecnica e voi, potendo trasformarmi in me ed usando le vostre abilità riuscirete a prendere quei campanellini- ghignò
-Aspetta, ma tu rimarrai senza- sorpresa Sakura
-Di questo non ti preoccupare ok? Vedrete che non ci saranno problemi- sorrise.
Il trio mise in azione quella strategia, cosa che presa in considerazione anche da Kakashi, ma non si aspettava due combinazioni abbastanza ardue da schivare: la prima fu diversi attacchi di tipo fuoco da parte di Sasuke e l’altra quella di Sakura che lo attaccò a mani nude con un pugno; il jonin rischiò di perdere le campanelle per via di Sakura e Sasuke, ma con somma velocità catturò Sakura e la legò al palo centrale stupendo un po’ tutti i presenti. Kakashi fece fermare con questa azione tutta la prima parte dell’allenamento, -Bene per adesso ci fermiamo, Naruto e Sasuke mangeranno e guai se libererete Sakura o le darete da mangiare ok?- Serio l’uomo
-Se lo facciamo che conseguenze ci saranno?- Arrogante Sasuke
-Semplice, tornerete tutti e tre seduta istante all’accademia bocciati- serio
-Non è giusto maestro!- Si lamentò teatralmente Naruto
-Fate come vi ho detto e nessuno rischia- per poi sparire
-Ohi Sasuke lo vedi?- Gli chiese sottovoce Naruto all’improvviso
-Cosa?- Confuso il moro
-Riesci a capire se il sensei è nei paraggi?- Quasi esasperato
-Oh...- concentrandosi, -Non mi pare-
-Bene- aprendo il suo bento, -Sakura?- La richiamò
-Che c’è?- Lo fissò guardigna
-Apri la bocca- allungando le bacchette verso di lei
-Ma sei impazzito?- Sorpresa
-Ora capisco- quasi divertito Sasuke, -Sì, è meglio che lo fai- guardò la ragazza
-Perché? Vi metterete in pericolo-
-No, se resti debole dopo, faremo fatica a finire il test- spiegò Sasuke
-Ecco perché ti stiamo imboccando- mezzo sorriso il biondo.
Titubante si fece imboccare un po’ da uno ed un po’ dall’altro ed entrambi erano a metà quando all’improvviso Kakashi comparve davanti a loro sorridendo, per quanto si poteva vedere dalla maschera che portava; Sasuke cercò di dare una spiegazione al maestro, ma Naruto ghignò e basta perché ebbe la conferma dalle parole del padre, avevano superato quel test ed erano ufficialmente un team. Sakura fu liberata e poté mangiare il suo pranzo, mentre Sasuke e Naruto finivano il loro che per quanto strano si sentì in colpa, soprattutto di quest’ultimo e così in un atto di gentilezza gli diede parte del suo bento; Naruto confuso lo accettò e lo finì con calma e glielo restituì e prima di rimettersi in piedi la fissò un attimo, -Che c’è?- Cercando di non sembrare seccata
-Avevo solo una curiosità, scusa- si grattò la nuca
-Riguardo a cosa?-
-Il tuo pranzo... volevo sapere com’è stato cucinato il riso, solo questo-
-Beh... l’ha cucinato mia madre perché?- Anche se una mezza idea ce l’aveva, -Per caso è il fatto che il riso era troppo... pastoso?-
-In un certo senso, ma non è una critica, dipende dai gusti di chi lo mangia, tutto qui-.
Sakura doveva ammettere che effettivamente i due risi, erano differenti in fatto di “tenuta”, quello di sua madre era proprio pastoso che facevi quasi fatica ad ingurgitare e questo non le era mai sembrato strano, finché non aveva mangiato il riso di Naruto ed ora le sorgeva una domanda, chi glielo aveva fatto? Dall’altro canto il biondo sorrise a quell’espressione curiosa e pensierosa che lo fecero ridacchiare, attirando l’attenzione della ragazza, -Ti starai chiedendo chi mi abbai cucinato il pranzo vero?- Mezzo sorriso
-Beh... sì- voleva dire anche altro, ma non se la sentì
-Potrai anche non credermi, ma l’ho cucinato io-
-Confermo, Naruto sa cucinare benissimo- intervenne Sasuke, -A suo tempo lui prese lezioni da mia madre e... mio fratello- strinse le mani a pugno
-Calmati Sasuke- gli appoggiò una mano sulla spalla
-Perché dovrei?- Irritato e Sakura cercò di dire qualcosa, ma nel vedere l’altro per niente turbato la confuse
-Semplice Teme, se ti arrabbi ti arrivano le rughe precocemente e nessuno o nessuna ti vorrebbe- ghignò facendo l’occhiolino a Sakura
-Come ti permetti Dobe- freddo, ma più calmo
-Visto?- Con ovvietà, -Quando sei così calmo sei più bello e desiderato da tutti- alzandosi, -Maestro sarò il suo primo avversario!- Lanciandosi contro Kakashi che per poco venne preso in contro piede.
Nel frattempo che padre e figlio si combattevano a colpi d’arti marziali, Tra Sakura e Sasuke era sceso un silenzio abbastanza tranquillo e per niente teso; la giovane in quei momenti si rese conto di un fatto inconfutabile, lei di Naruto non sapeva assolutamente nulla, perché effettivamente si era rifiutata di conoscerlo come persona ed era rimasta “bloccata” dalla facciata un po’ idiota, che il biondo mostrava. Di fatti, quel giorno, aveva scoperto delle cose che non sarebbe mai immaginata, per prima cosa Naruto sapeva alleggerire l’atmosfera, soprattutto con Sasuke ed infine che effettivamente sapeva cucinare. Dall’altro canto il moro era arrossito al suo interno per le parole dell’amico, l’aveva definito bello e desiderato, anche se ci pensava non credeva che si riferisse ai suoi occhi.
Da quel giorno, i tre ragazzi iniziarono ad allenarsi come una squadra, Sakura provò a mettere da parte “l’odio” verso il biondo per conoscerlo meglio e scoprì che nonostante amasse alla follia il ramen, non era l’unico cibo con cui si nutriva; andando avanti con il tempo le loro interazioni iniziarono a migliorare e si poterono considerarsi amici, nonostante la rosa rimaneva un po’ gelosa del rapporto che il biondo aveva con Sasuke. Dall’altro canto questo cambiamento fu ben visto anche da Kakashi che si dovette ricredere sul timore che la giovane rischiasse di rovinare un po’ quell’atmosfera che c’era tra Sasuke e Naruto; nelle missioni che dovevano svolgere, per lo più recuperare animali scappati di casa o altre cose, non erano tanto per la quale il biondo era entusiasta, ma dovette convenire, che se non erano riusciti a fare granché contro suo padre non erano pronti per affrontare altri ninja di altri villaggi.
Una mattina particolare, qualcosa dentro Naruto iniziò ad agitarsi, che lo fecero tremare come se avesse le convulsioni e Kakashi preoccupato riuscì a calmarlo in qualche maniera, notando qualcosa di strano; per quanto riguardava il ragazzo, con fatica riuscì a riprendersi e decise comunque di proseguire la giornata prendendo un’altra missione con Kakashi cercava di farlo tornare a letto, ma l’altro sospirò e sorrise, -Andiamo se no faremmo tardi- per poi uscire di casa
-Se ti senti male...-
-Non ti preoccupare ok? Andiamo!- Raggiungendo i suoi compagni di team
-Ehi Naruto tutto bene?- Lo vide pallido Sasuke
-Sì, sì, andiamo?- Sorriso un po’ tirato
-Mmm- guardigno Sasuke
-Sakura oggi ti trovo carica pronta per un’altra missione, andiamo!- Le sorrise
-Ok, ok non tirare- ridacchiò la giovane.
Sasuke guardò il loro maestro e capì che effettivamente quella mattina era successo qualcosa di strano, in ogni modo i due si avviarono verso l’ufficio dell’Hokage e lì trovarono un uomo sulla cinquantina dai capelli grigi ed occhi scuri dietro ad un paio d’occhiali; quell’uomo si chiamava Tazuma ed era il capo carpentiere di ponti nella Terra delle Onde, con l’aiuto dello Hokage spiegò che erano stati ingaggiati per quella missione classificata come C, per proteggerlo dai banditi. Come c’era d’aspettarsi i tre ragazzi esultarono, anche se in fondo alla mente Naruto c’era qualcosa che non andava o meglio una faccenda che non quadrava e poté vedere in qualche maniera che anche suo padre era insospettito; si accordarono di trovarsi all’entrata del villaggio per partire dopo aver preparato il necessario per il viaggio cosa che fu accettata dall’uomo, anche se all’inizio non era stato contento d’essere stato affiancato da tre ragazzini, ma la presenza di Kakashi lo aveva in qualche modo ammorbidito.
-Papà?- Lo chiamò Naruto appena rientrati a casa
-Dimmi- iniziando a fare le valige con dei sigilli
-Non ti sembra... strana questa missione? Non parlo del tipo, ma del grado?-
-Cosa vorresti dire?- Girandosi a guardarlo
-Non so come spiegarmi... penso che il signor Tazuma non ci abbia detto tutto sulla missione- lo fissò negli occhi; -Non sono mai stato pessimista e tu lo sai, ma oggi... in qualche modo sento che succederà qualcosa durante la missione-
-Mmm... ok... teniamo gli occhi ed i sensi aperti, però non avvisiamo nessuno, non voglio agitare la situazione prima del tempo- calmo
-Va bene- sorrise il figlio.
Poco dopo si diressero verso il punto di raccolta e poi iniziare a viaggiare verso la loro destinazione se nonché non furono attaccati da dei “banditi” chiamati “Fratelli Demoni” un duo di criminali di alto rango del Villaggio della Nebbia; dopo averli superati però, Kakashi chiese in modo ben preciso di sapere tutto e perché avesse chiesto una missione di livello C al posto di quella di livello A e lì scoprirono la verità. Ciò nonostante il grado della missione fosse aumentata Kakashi decise, sotto muta minaccia degli sguardi dei due ragazzi, di continuare la missione se non fosse qualcosa turbò il loro percorso a metà strada; di fatti durante il cammino a Naruto sentì qualcosa dentro di se che lo portò a piegarsi in due dal dolore e ciò attirò l’attenzione di tutti, -Ehi Dobe che ti prende?- Seccato/Preoccupato Sasuke
-Ohi non fingere- quasi stanca Sakura
-Non sta fingendo- serio Kakashi notando anche del chakra rosso, -“Com’è possibile questo?”- Pensò all’amato l’uomo avvicinandosi
-Io...non so... cosa mi stia accadendo... maestro- sincero e dolorante Naruto preoccupando anche Sakura in quel momento
-Naruto... cosa stai provando?- Tentò Kakashi, -“Di solito un Cercoterio reagisce di più quando il Portatore prova cattive emozioni o così mi avevano detto”- pensò il Jonin
-Non so, ma... un panico non mio- mormorò prima di cadere sulle ginocchia
-Panico?- Confuso.
Non ricevette risposta perché un manto rosso avvolse Naruto, ma le pupille del ragazzo rimasero azzurre, ma quasi vitree, corse verso un punto che portava vicino alle sponde di una spiaggia; gli altri increduli lo seguirono ed arrivati lì, poterono vedere una ragazza dai capelli rossi priva di sensi. A quella vista i primi che precipitarono al suo fianco ovviamente furono Naruto, sotto influenza di Kurama e Kakashi che una volta accertato che fosse ancora viva e senza segni di pericolo la prese in braccio e dando ordine di trovare un posto sicuro per fermarsi; Tazuma propose di andare da lui per poter far recuperare le forze alla giovane e poi da lì preparare un “piano” per continuare la missione con calma, -Sensei?- Lo chiamò Sasuke che aveva su di se Naruto che era tornato normale
-Dimmi- calmo nel camminare
-Lei... sa cos’è successo a Naruto?- Serio
-Ho un sospetto- sospirò; -Però credo che per il momento non ci sia da preoccuparsi-
-Va bene- calmo
-La ragazza... lei la conosce?- Chiese Sakura
-Se è chi penso Sakura, sì... diciamo che sono passati... dodici anni dall’ultima volta che l’ho vista- sospirò
-In che senso? Ha il coprifronte del nostro villaggio- commentò stupita
-Lei... è stata rapita a cinque anni ed era diventata da poco una genin- mormorò quasi triste.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Allora gente vi è piaciuto il capitolo? Cosa ne pensate che Sakura abbia cambiato un po’ l’atteggiamento nei confronti di Naruto? Spero di leggere abbastanza commenti per continuare ciao!
  
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