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Autore: Shade Owl    06/03/2022    1 recensioni
Nel lontano Sistema Helios esiste la confraternita dei Figli del Sole, un'organizzazione grande e potente che, tra i suoi svariati compiti, si preoccupa anche del mantenimento della pace tra i vari mondi, affidando ai membri più idonei compiti anche rischiosi volti al bene comune.
Tra di essi c'è Leon, che malgrado non abbia mai voluto abbracciare la loro causa, si trova costretta a seguire la strada impostale, e durante i propri viaggi incontrerà un nemico ben deciso ad ucciderla, ma anche nuovi compagni che l’aiuteranno nella lotta per la sua sopravvivenza.
Spostandosi di pianeta in pianeta tra tigri selvagge, orsi giganti, boss mafiosi e paludi, Leon dovrà arrivare a patti con la propria vita e trovare la propria strada, in un percorso di crescita che non è quello che si aspetta, e che potrebbe finire nel peggiore dei modi...
Genere: Avventura, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non appena tornarono all’albergo trovarono Drake e Gareth chini su alcuni fogli nuovi, intenti a disegnare e scribacchiare cose diverse, come se si stessero impegnando nell’ideare un piano. A quanto pareva, lo Stratega aveva deciso la mossa successiva.
- Non sarà facile.- disse subito, quando furono entrate e Marie ebbe chiuso la porta della stanza alle sue spalle - L’arpa di Orfeo e la Clumnite sono su due piani diversi. La prima è più in basso, nell’ufficio personale di Don Alfonso, in una teca. L’altra, invece, è in cima al grattacielo, nella sua cassaforte privata.-
- Nella sua cassaforte privata?- ripeté Marie, lasciandosi cadere sul letto vicino a Gareth - Perché, dorme dove lavora?-
- Non è così raro.- osservò Leon, prendendo la piantina del piano dell’ufficio e studiandola - Ha un attico, immagino.-
- Certo. E pure discretamente attrezzato.- rispose Drake.
- Allora, hai già pensato a qualcosa?-
- Sì ma, come dicevo, è difficile. Ci sono guardie ad ogni piano, più un servizio di sorveglianza molto efficiente e ben preparato. Secondo Orfeo, ha anche alcuni automi pronti a catturare qualsiasi intruso… ma, ovviamente, le informazioni potrebbero non essere più attuali.-
- Grande.- sbuffò Leon - Dai, spara quest’idea.-
- Cominciare dall’alto.- disse Drake - Arrivare dal basso e salire è pressoché impossibile, c’è troppa sorveglianza e troppa strada da fare, ci metteremmo una vita e rischieremmo di essere scoperti ad ogni passo. Se invece ci calassimo dall’alto e scendessimo, eviteremmo molti problemi.-
- Ripeto…- disse subito Marie, accigliandosi - … qui nessuno è Aerocinetico e i tetti, solitamente, stanno in cima ai palazzi, a molti metri da terra.-
- Non solo gli Aerocinetici col paracadute volano.- osservò quietamente Drake.
- Stavamo pensando di procurarci un elicottero o qualcosa del genere.- spiegò Gareth - Orfeo avrà di certo qualcuno che gli deve un favore, tra i piloti o gente simile… o magari sa dove trovarlo.-
- D’accordo, quindi arriviamo dall’alto.- disse Leon - E poi? Buchiamo il tetto?-
- No, un vetro. Le attrezzature che avete comprato le useremo per calarci giù.- spiegò lo Stratega - Ci divideremo in due gruppi: uno andrà a cercare la cassaforte, così prenderà la Clumnite, mentre l’altro scenderà di più, fino all’ufficio di Don Alfonso Rizzo.- prese un pacco di fogli e li mise davanti a loro, cominciando a indicare alcuni segni - Questo è uno schema tecnico che Orfeo ha fotocopiato sottobanco del sistema d’allarme di quel piano, e fortunatamente risale all’anno scorso, quindi credo sia ancora utilizzabile. Purtroppo, però, è molto ben sorvegliato… per certi versi, anche più dell’appartamento del boss.-
- In che modo?- domandò Marie.
- Tanto per cominciare, ci sono molte guardie.- rispose lui - Moltissime. Dopotutto, quello è il suo ufficio, il luogo da cui gestisce i suoi affari, e ci tiene che sia ben protetto. Probabilmente si trovano lì molte delle sue cose più importanti. I sorveglianti pattugliano i corridoi continuamente, e quello che non vedono loro lo vedono le telecamere. Le porte del piano sono chiuse con serrature estremamente complesse, e se anche qualcuno tentasse di forzarle o dovesse essere scoperto, scatterebbe un blocco di sicurezza che sigillerebbe l’intero piano fino alla cattura del malcapitato. Forse Leon potrebbe farle cortocircuitare, ma credo sia meglio non rischiare, se possiamo. Sarà un eventuale piano di emergenza.-
- Il bello è che Orfeo sa queste cose perché qualcuno ci ha già provato prima di noi.- disse Gareth, cupo, prendendo in mano un’altra manciata di appunti e cercando il foglio giusto - Sì, ecco… tre ladri si sono infiltrati passando da un montacarichi dimenticato da tutti, ma si sono traditi poco dopo, stordendo troppe guardie e lasciandole troppo in vista.-
- Un montacarichi dimenticato?- ripeté Marie, aggrottando la fronte.
- So cosa stai pensando…- disse Drake - … ma è meglio se lasci perdere, Marie. Ormai l’avranno sistemato, chiudendolo o rendendolo meno vulnerabile. Ci conviene fare come ho suggerito io.-
- D’accordo.- disse Leon - C’è altro?-
- A parte un reticolo di sensori laser, no.- rispose lo Stratega - Si trova nell’ufficio vero e proprio, a partire da pochi passi dopo la porta. Non è possibile disattivarlo senza un telecomando adeguato, e quello ce l’hanno solo il braccio destro di Don Alfonso, che a quanto pare è fuori città, e lo stesso Don Alfonso, che ci dorme addirittura insieme, circondato da un altro reticolo del genere.-
- Quindi qual è la tua idea per questo genere di problemi?-
- Dobbiamo suddividerci in maniera intelligente.- disse Drake, lentamente, come se stesse riflettendo in quello stesso momento - Marie, tu sei molto brava con i macchinari, mi par di capire.-
- Sì, perché?-
- Sei in grado di forzare una cassaforte?-
Lei sgranò gli occhi.
- Beh… non lo so… com’è fatta?-
Lui prese quella che sembrava una pubblicità ritagliata da un catalogo e scarabocchiata con la penna, di un modello di caveau privato abbastanza grande da contenere una piccola fortuna.
- Così.- disse - Orfeo ha preso nota di tutto ciò che poteva essere utile. Qualcuno l’ha aperta, una volta. Pare che questo modello abbia un difetto strutturale interno, e se si fa scattare nel modo giusto il primo perno gli altri lo seguono di conseguenza, anche se non si è inserita la combinazione. Però, non è sicuro che non sia stato sostituito, sta cercando di informarsi mentre parliamo.-
Marie annuì.
- È un po’ più grossa di quello a cui sono abituata io…- ammise - … però penso di poterci riuscire, anche se mi serviranno alcuni attrezzi.-
- A quelli penseremo dopo.- disse Drake, annuendo a sua volta con fare conciliante - Comunque, anche su quel piano avremo qualche difficoltà… le telecamere abbondano, e ci sono uomini armati davanti alle porte delle stanze più importanti, come appunto l’anticamera del caveau o la camera di Don Alfonso.-
- E se prendessimo il boss e lo usassimo per farci dare quello che vogliamo?- chiese Leon - Ci risparmieremmo un sacco di grane, così.-
- Non è una buona idea, Leon.- disse Drake - Don Alfonso ci farebbe dare la caccia anche dopo la fuga, e di solito gli ostaggi riescono a vedere in volto i ladri, se non sono professionisti, come nel nostro caso. Anche soltanto le voci ci tradirebbero. Marie e Gareth sono solo due ragazzi, se ci pensi bene.-
Lei sospirò.
- Va bene…- disse stancamente, lasciandosi cadere di schiena e fissando il soffitto - Spara, come facciamo a passare?-
Decisero che, prima di effettuare il colpo vero e proprio, avrebbero fatto meglio a prepararsi per qualche giorno. A detta di Drake sarebbe stato meglio aspettare almeno qualche settimana, ma con la possibilità di venire aggrediti ad ogni tramonto e il costante pericolo che qualcuno si accorgesse che Leon era una Figlia del Sole il tempo a loro disposizione diminuiva drasticamente. Di conseguenza, decisero di aspettare la sera del giorno successivo, dedicando il resto del tempo alla raccolta di attrezzature e alla preparazione psicofisica. Il piano nel dettaglio era, tutto sommato, abbastanza buono, ma come disse lo stesso Stratega non era garantito che funzionasse… anzi, c’erano ottime probabilità di fallimento. Si trattava solo del modo di agire con la possibilità di rischio meno elevata, l’unico che garantisse maggiori vantaggi e minori problemi sia durante il furto che in caso di fallimento.
I generale, secondo lui, non esisteva la strategia perfetta, ma solo la strategia meno rischiosa e più efficace. Il trucco era riconoscerla ed essere bravi ad usarla. Il meglio che poteva fare, nei combattimenti come in qualsiasi altra cosa in cui si poteva rischiare la vita, era limitare i danni.
Leon fu costretta ad ammettere che aveva perfettamente ragione lui, così come fu costretta ad ammettere che sapeva veramente il fatto suo. Poteva essere fastidioso, a volte, se non addirittura molesto, sempre tanto calmo e dannatamente educato, arrivando a diventare persino snervante, ma averlo intorno era utile, in situazioni tanto critiche.
Di conseguenza, nessuno obbiettò quando decise che avrebbero passato i tre giorni successivi a fare pratica con l’attrezzatura da scalata, andando nel deserto la mattina per cercare pareti rocciose abbastanza alte e poi calarsi verso il basso. Quella fu una parte anche piuttosto divertente, soprattutto quando Gareth si impigliò nella sua corda e scivolò dal costone, ritrovandosi appeso a testa in giù a diciotto metri da terra.
Meno divertente fu la parte teorica: prima di dormire, Drake insistette perché tutti ripetessero più volte il piano, fino a memorizzarlo e a recitarlo ad alta voce senza usare gli appunti.
Sfruttando un elicottero avrebbero raggiunto il tetto del palazzo, si sarebbero calati con l’attrezzatura fino ai piani giusti e, mentre il primo gruppo si sarebbe infiltrato nella cassaforte privata del boss, il secondo avrebbe raggiunto il suo ufficio.
Le telecamere sarebbero state disabilitate da Orfeo stesso, che aveva già avuto modo di studiare la rete di sorveglianza e di trovare un punto di accesso. A loro invece stava evitare le griglie laser e i sensori. Per le guardie sarebbe stato sufficiente un diversivo in caso di bisogno, come un piccolo incendio apparentemente casuale o un corto circuito.
Sulla carta non era un piano complesso, ma nel concreto, anche alla luce del fatto che nessuno di loro era un ladro, molte cose sarebbero potute andare storte. Anche per questo, ogni sera, Leon andava a letto con il fiato corto, fissando il soffitto per ore prima che la stanchezza, finalmente, avesse la meglio su di lei…

Le cose si muovono e, tra non molto, Leon avrà parecchio da fare... intanto ringrazio John Spangler, Easter_huit, LadyTsuky, Biscottoalcioccolato, Bindazm e Clo_smile, che mi seguono. A presto!

   
 
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