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Autore: birdylove    07/03/2022    1 recensioni
Finale alternativo di "Echi in tempesta" ambientato subito dopo che Ofelia è riuscita a far uscire Thorn dallo specchio. I due innamorati dovranno ora affrontare il loro futuro insieme, ma sarà così facile? In fondo, Ofelia stessa pensa che "Thorn aveva veramente il dono di metterla sottosopra. Un attimo prima combatteva contro il desiderio di abbracciarlo, in quel momento combatteva contro l'impulso di prenderlo a schiaffi" (da "La memoria di Babel"). Infatti, nonostante abbiano appena salvato il mondo dall'Altro, Thorn è deciso a risolvere le questioni lasciate in sospeso quando aveva abbandonato il Polo, perciò si consegnerà alla giustizia e annullerà il matrimonio con Ofelia come aveva detto sulla collina quella sera. Ofelia ha ora un solo pensiero: e poi?
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Berenilde, Ofelia, Roseline, Thorn
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutt*, anche questa volta spero che la storia vi piaccia e se vi va fatemelo sapere!
 
Thorn non aspettò molto prima di iniziare il corteggiamento di Ofelia. Lui ovviamente non aveva la minima idea di quello che avrebbe dovuto fare, aveva una mente troppo pratica per riflettere su questo genere di cose. Tuttavia, quando si poneva un obiettivo, difficilmente falliva. Inoltre, se fosse riuscito nel suo intento di stupire Ofelia, lo sguardo che gli avrebbe rivolto sarebbe stato per lui la più grande delle ricompense. 
Ovviamente lavorava molto e la sera, dopo cena, riusciva a passare un po' di tempo con Ofelia. In queste occasioni oltre a parlare dei propri rispettivi lavori, i due finivano anche per scambiarsi qualche bacio, ma non andavano mai oltre anche se lo desideravano. Una sera tuttavia, con somma sorpresa di Ofelia, Thorn era stato vicino a perdere il controllo. L'aveva fatta salire sul tavolo della cucina ancora mezzo apparecchiato, subito dopo che la zia Roseline era andata a dormire e si era chinato su di lei come uno sparviero prendendo possesso delle sue labbra. Ofelia era sembrata sorpresa ma non aveva obiettato a quell'assalto passionale, anzi. Aveva avvolto le gambe intorno alla vita di Thorn e lo aveva attirato più vicino a sé. Lui poco dopo l'aveva fatta stendere sul tavolo e si era chinato ancora di più a baciarle il collo, il petto, le aveva addirittura tirato su la maglia per baciarle la pancia… Ofelia era troppo presa per rimanerne stupita. Se c'era qualcosa di cui Thorn era sempre affamato, quella era lei. 
Tuttavia, vedendo come Ofelia si dimenava sotto di lui, Thorn aveva capito che era il caso di fermarsi se non voleva approfittarsi di lei. Beh, tecnicamente non si sarebbe proprio approfittato visto che Ofelia era chiaramente consenziente, ma comunque non erano sposati e la zia Roselline dormiva nella stanza accanto. Sapeva che Ofelia era rimasta delusa dal suo voler interrompere quel contatto, ma avevano deciso di aspettare fino al matrimonio e così sarebbe stato… 
 
Ultimamente però, poiché si era prefissato di organizzare un appuntamento speciale per passare del tempo con Ofelia, la sera lavava in fretta i piatti e si dileguava dicendo alla ragazza che aveva un lavoro particolarmente ostico da terminare. Ofelia si era offerta di dargli una mano, ma lui aveva rifiutato dicendo che si trattava di un progetto ingegneristico pieno di formule matematiche, quindi non avrebbe potuto aiutarlo in alcun modo. Ofelia era un po' stizzita da quell'atmosfera improvvisamente fredda che aleggiava nella casa e non capiva cosa potesse impegnare a tal punto Thorn da fargli passare con lei il minimo tempo indispensabile. Così, si coricava più presto del solito e non aveva il tempo di stare troppo a pensare allo strano comportamento di Thorn perché il sonno la inondava subito come dolci onde tiepide.
Thorn, dal canto suo, odiava mentire ad Ofelia, tuttavia voleva davvero farle una sorpresa. Da principio aveva deciso di non farsi aiutare da nessuno, in fondo quanto poteva esse difficile organizzare un’uscita che sorprendesse Ofelia? Però, ben presto dovette riconoscere che la sua totale assenza di esperienza al riguardo forse non sarebbe stata d’aiuto: decise così di chiedere aiuto a sua zia. Così, una sera sfruttò la visita di Berenilde per farsi dare il suo parere sulle idee che aveva avuto finora. Berenilde rimase stupita dalla richiesta del nipote, in quanto non pensava che uno come lui avrebbe desiderato sprecare tempo a quel modo, tuttavia, questo la rese più consapevole dell’amore che lo legava ad Ofelia.
La prima proposta era proprio nello stile di Thorn: un pomeriggio da passare insieme a leggere. Ognuno un libro diverso.

“Un pomeriggio a leggere? Ma cosa siete ottantenni? Non ti ho proprio insegnato niente eh… devi farla divertire, ridere, devi catturare il suo cuore!” rispose Berenilde.
“Il cuore di Ofelia non è una Bestia da catturare, zia. E se anche così fosse, allora sarebbe stata lei a catturare me. Ho solo scritto la prima cosa che mi era venuta in mente. Andate avanti, per favore”.
Berenilde riprese a leggere. La seconda proposta era più particolare, ma altrettanto improbabile: una partita a dadi.
“Una partita a dadi? Ma cosa siete amici di bevute? Una cosa così la puoi fare con chiunque… a meno che chi perda non si tolga i vestiti! Beh questo puoi tenerlo a mente per quando sarete di nuovo sposati”.
Questa volta Thorn, il viso rosso, la fissò senza dire niente per qualche secondo, poi, corrugando ancora di più le sopracciglia, le disse di nuovo: “Va bene, andate avanti”.
La terza proposta era già qualcosa su cui si poteva lavorare, una passeggiata sulla spiaggia.
“Oh” disse Berenilde “questa non sembra male. Ma dovremmo decidere i dettagli, non puoi certo pensare di sorprenderla portandola a camminare. Potremmo, ad esempio, convertirla in una passeggiata a cavallo”.
“Ma Ofelia non sa cavalcare” rispose Thorn con il suo solito tono piatto.
“Lei no, ma tu sì. Potrebbe essere un modo per farvi stare vicino e di sicuro sarebbe molto romantico, magari al tramonto” disse Berenilde.
“Quindi secondo voi potrebbe sorprenderla?” chiese Thorn scettico.
“Beh, Ofelia sa che sei un uomo pratico, Thorn e se la tua richiesta ha sorpreso me perché non dovrebbe sorprendere lei? Inoltre, Ofelia ti ama, non ho dubbi che avrete un’unione felice”.
Questa volta Thorn fissò la zia più a lungo, non si aspettava una dichiarazione così da lei, né che fosse riuscita a cogliere, da quel poco che aveva visto, la natura del profondo legame che univa lui e Ofelia.
 
 
 
  
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