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Autore: God_Eden_Imperial    07/03/2022    0 recensioni
Nessuna introduzione.
Genere: Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati due mesi da quando ho conosciuto Ranmaru. Da quel giorno siamo diventati inseparabili. Pranziamo insieme, torniamo a casa insieme, ripassiamo e controlliamo i compiti prima delle lezioni insieme, ci siamo anche iscritti al club di calcio e subito alcuni dei veterani hanno iniziato a provarci con lui scambiandolo per una ragazza.
"Ah accidenti, ogni volta la stessa storia"
Si lamenta quando un ragazzo fa cosi. Ridacchio per la sua espressione e gli faccio notare il lato positivo di tutta la situazione
"Siamo entrati ufficialmente nel club"
"Si, hai ragione. Il prossimo step è riuscire ad entrare nella prima squadra prima della fine dell'anno!"
La sua determinazione mi fa sorridere. Riesce sempre a coinvolgermi in ogni cosa, a volte questo ragazzo è una vera forza.
Un giorno, mentre ci stiamo godendo i nostri reciproci pasti sul tetto della scuola, durante la pausa, chiacchieriamo del più e del meno finché, ad interromperci, è il cellulare di Ranmaru che vibra, segno che gli è arrivato un messaggio. Lo tira fuori dalla tasca della giacca e lo legge. Lo vedo sbiancare e esclamare un "oh nononono!"
Inizia a frugare, velocemente, nella cartella mentre io lo guardo confuso chiedendogli se va tutto bene
"No purtroppo. Mia madre mi ha appena scritto che lei e papà lavoreranno fino a domani e io mi sono dimenticato le chiavi stamattina. Proprio oggi doveva succede accidenti! E ora che faccio..."
La sua espressione abbattuta mi fa venire in mente l'unica soluzione al problema quindi, catturando la sua attenzione, dico
"Ehm...se ti va puoi venire a stare da me. Tanto i miei non ci sono"
I suoi occhi subito brillano e mi abbraccia forte facendomi barcollare mentre esclama
"Oh Takuto meno male che ci sei tu o non so proprio come avrei fatto. Grazie, grazie, grazie!"
Mi da un bacio sulla guancia e io rido.

Alla fine delle lezioni, usciamo dal cancello dirigendoci verso casa mia quando, ad un tratto, Ranmaru mi si piazza davanti costringendomi a fermarmi e esclama
"Dimmi il tuo difensore preferito della Raimon di dieci anni fa al mio tre! Senza pensarci, di il primo nome che ti viene in mente!
"Cos-"
"Uno, due, tre..."
"Kazemaru Ichirouta"
Diciamo contemporaneamente; è successo tutto cosi in fretta che nemmeno mi sono accorto di averlo detto.
Ranmaru esulta soddisfatto
"Evvai! Lo sapevo. Ora siamo ufficialmente migliori amici"
In realtà ho ancora qualche dubbio ma continuerò a stare al suo gioco
"Certo"
Rispondo mentre la limousine dei miei genitori si ferma a poco da noi. Ranmaru sbarra gli occhi
"Wow, è una macchina gigantesca!"
Mi avvicino al finestrino nero che si abbassa mostrando l'autista personale di papà che, guardandomi, dice
"Buonasera Shindou-sama, suo padre mi ha chiesto di venirvi a prendere. Salite"
L'espressione di Ranmaru è tra il confuso e l'imbarazzato. Gli faccio cenno di salire con me e lui, dopo aver salutato l'autista con un cenno del capo, si fionda dentro sedendosi al mio fianco.
"Incredibile! Non sono mai stato su una limousine. Dentro è ancora più grande. Wow, hai anche un tv, ma come è possibile?? Quanti dolci. C'è addirittura la Wii"
Esclama tutto emozionato mentre io lo guardo spostando poi gli occhi al finestrino osservando, distrattamente, la città passarci accanto. Come ogni "amico" che ho avuto in passato, anche lui sicuramente mi resterà accanto solo perché sono ricco...
Questo pensiero mi rattrista poi, una volta arrivati davanti la villa, scendo con Kirino che ha la bocca piena di patatine.
Ringrazio l'autista che va a parcheggiare l'auto e affianco Ranmaru che, fermatosi davanti il cancello, fissa la villa completamente senza parole.
"Tu...tu vivi qui veramente??"
Annuisco solamente attraversando il cortile seguito da lui. In effetti gli avevo detto che i miei genitori erano molto ricchi e che vivevo in una casa molto grande, ma non avevo mai specificato che tipo di casa fosse realmente.
"Bentornato Shindou-sama. Speriamo che la vostra giornata sia stata meravigliosa"
Mi dice il maggiordomo, affiancato da due governanti, facendo un lieve inchino. Non lo vedo, ma sono certo che Kirino si stai guardando attorno con aria incredula.
"Lo è stata. Vi presento il mio amico-"
"Migliore amico"
Mi corregge lui raggiungendomi e salutando la servitù
"Giusto, migliore amico Kirino Ranmaru"
"Salve a tutti"
"Piacere di conoscerla Kirino-sama"

"Kirino-sama? Fa uno strano effetto sentirsi chiamare cosi"
Dice Ranmaru entrando in camera mia chiudendo la porta alle sue spalle.
"Immagino. Beh, questa è la mia camera. Ti piace?"
Osserva la stanza soffermandosi sul pianoforte per poi sussurrare
"E' spoglia...e troppo grande"
Lo guardo sentendo chiaramente le sue parole e lui, accorgendosene, esclama
"Ah, no scusa, è una bellissima camera davvero"
"Ma?"
Lo vedo imbarazzato e, passandosi una mano tra i capelli, aggiunge
"Non è il mio stile tutto qui. Ma è bella dico sul serio. Il pianoforte poi è un tocco di classe. Hai un letto matrimoniale non vale!"
Esclama andando verso il letto e sedendosi sui cuscini ma subito lo vedo sussultare e alzarsi di scatto quando sente i miei gatti miagolare per essere stati schiacciati. Il loro vizio di dormire sempre sotto le coperte o i cuscini...
"Oh mio dio. Sono i tuoi gatti?"
"Si. Nota e Libretto"
Glieli presento e lui, chinandosi alla loro altezza, li guarda ammaliato salutandoli gentilmente. Subito se li ritrova addosso intenti a fargli le feste. I gatti capiscono subito se piacciono a qualcuno o meno. Devono aver sentito che Kirino li ama e ora chissà se si staccheranno più da lui
"Oooohhh sono adorabilissimi e cosi soffici e coccolosi"
Lo guardo addolcito mentre gioca con loro, poi la mia attenzione viene catturata da una delle governati che entra nella stanza porgendomi un vassoio con la merenda. La ringrazio posando tutte quelle delizie sul tavolino di fronte il divano, invitando Kirino a servirsi mentre io vado al pianoforte. Ranmaru si accomoda sul divano seguito dai miei gatti che continuano a fargli le fusa
"Gli piaci proprio"
"Tu dici? Ehi se non sbaglio, una volta mi hai detto che sai suonare. Dai suona qualcosa"
Mi dice fissandomi e io, un po' a disagio, scosto il viso
"Mh? Qualcosa non va Takuto?"
"No è solo che...non ho mai suonato davanti a qualcuno che non fosse il mio maestro o i miei genitori...tu saresti il primo"
"Ah si? Ma che onore"
Sorride dolcemente e penso che in fondo, magari, lui potrebbe davvero essere diverso dai miei ex "amici". Non ha nominato nulla riguardo ai soldi, a quanto guadagnano i miei, quanto sia la mia paghetta. Non ha fatto cenno a futuri, e eventuali, prestiti o cose simili. Non si è nemmeno accorto della miriade di gioielli che tengo sul comodino accanto al letto.
Mentre penso a questo, inizio a suonare la mia melodia preferita di Mozart con Ranmaru che mi ascolta incantato. Applaude appena finisco
"Sei bravissimo Takuto"
E ora dirà: "devi assolutamente darmi lezioni. Gratis ovviamente"
Ricordo ancora quel ragazzino che se ne era approfittato. Che fastidio. Invece, per mia sorpresa, Kirino resta in silenzio e io subito chiedo
"Non vuoi che ti dia lezioni?"
"Eh? No, no grazie, non fa per me"
Lo guardo sorpreso e lui continua a sorridermi.
Ok, o questo ragazzo sta aspettando il momento giusto per approfittarne o non si rende conto della situazione.

Il resto del pomeriggio lo passiamo a scherzare e studiare, più la prima cosa che la seconda in realtà. Ceniamo in camera e continuiamo a divertirci finché non si fa tardi e decidiamo che è arrivato il momento di mettersi a dormire.
Mentre si fa la doccia, accarezzo Nota e Libretto sussurrando
"Secondo voi ci si può fidare?"
Miagolano. Molto utili...
Sospiro sentendo Kirino uscire dal bagno con addosso uno dei miei pigiami in seta
"Non avevo mai indossato qualcosa fatto di seta...e non mi piace, ma il pigiama è carino"
Tu non sei normale...
Penso e, sorridendo leggermente, ci mettiamo sotto le coperte con i gatti che si intrufolano sotto le coperte accanto a noi.
"Buonanotte"
"Notte"
Dico sporgendomi per spegnere la luce.
Dovrei parlargli dei miei dubbi sulla nostra amicizia? Però se lo facessi scappare o mi mentisse? Non so più che fare o pensare con lui...

   
 
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