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Autore: Sissy77    07/03/2022    0 recensioni
Non so cosa sia successo.
Ricordo perfettamente che ho passato 20anni a Volterà,
poi sono tornata a Forks come orfana.
Ora però mi ritrovo esattamente dove ero rimasta 20anni fa:
a Forks con Edward dopo che l’ho salvato a Volterra la prima volta.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight, Eclipse
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17_VOLTURI

CAPITOLO 17

VOLTURI

Pov Bella

Quasi come allora. Edward ed Alice di fronte ad Aro. 
L'unica differenza? Questa volta io sono nascosta tra le file della guardia. 
Ho chiesto a Susan, la mia compagna di stanza degli ultimi 20 anni 
di concedermi il suo posto. Era riluttante, ma ha ceduto di fronte alle mie lacrime.

I vampiri sono esseri strani. 
Non hanno nessuna pietà nel conficcare i loro denti aguzzi nel collo 
delle loro vittime, ma si lasciano intenerire da gesti, parole, oggetti 
che li riportano alla loro precedente condizione umana. 
Susan non è diversa, ha sempre avuto il suo punto debole nelle lacrime.

Susan è leggermente più bassa di me. 
Indossando il suo mantello e guardandomi allo specchio 
non ho potuto far a meno di sorridere: da sotto il mantello 
un paio di pantaloni con su disegnate delle scimmiette 
hanno fatto la loro apparizione. Edward ha seguito con lo sguardo 
quelle scimmiette ed ora ci stiamo fissando dritti negli occhi. 
Lascio cadere lo schermo perché voglio che mi senta: insieme ricorda. 
Come finisco di formulare il pensiero lo vedo sorridere 
e mettere la sua mano in quella di Aro.

Come allora, tutto avviene in fretta. Aro nega il permesso ad Edward, 
lui fa per attaccarlo, Dimitri lo blocca ed iniziano a lottare. 
Alice fa per intervenire, ma due guardie la bloccano 
e cercano di trascinarla via. Rimango un attimo confusa, 
l’altra volta questo non era accaduto. 
Una guardia vicino a me mi urta andando all'attacco. 
Cosa succede?

Jane sta bloccando Edward mentre Dimitri combatte con lui. 
Vedo la smorfia di dolore che si materializza sul volto del vampiro che amo. 
Sto tremando ed ho paura di aver fatto male i calcoli. 
Se mi sono sbagliata Edward morirà, Alice verrà catturata ed io…. 
Io cosa? Cosa ne sarà di me? Non rivedrò mai più Charlie, Forks, mia madre….. 
Devo aspettare, mi serve la nebbia di Alec.

Un boato mi risveglia dai miei pensieri. 
Dimitri ha lanciato Edward contro le colonne vicino alla porta, 
che sotto il suo peso, hanno perso parte del marmo di cui sono fatte. 
Alice urla. Edward cerca di rialzarsi, ma Jane non glielo permette. 
Aro ride con il suo ghigno da iena e già pregusta il lauto bottino della giornata.

Edward sta fluttuando. La nebbia di Alec l’ha avvolto 
e sembra davvero circondato da un soffice strato di zucchero filato. 
Lascio cadere il mio scudo e permetto ad Edward di vedere. 
I suoi occhi si spalancano, mentre i miei ricordi della prima volta 
diventano anche i suoi. La nebbia diventa più fitta. 
Sono tutti distratti a guardare lo spettacolo. 
Mi muovo lentamente seguendo il movimento di quella parte 
della Guardia curiosa di avvicinarsi ad Edward per vedere 
meglio la nebbia in azione. Sono ormai arrivata dietro ad Alice. 
I suoi guardiani sono cosi concentrati sulla nebbia 
che non si accorgono di me e di aver allentato la presa.  
Mi lancio contro Alice afferrandola per il braccio 
e mi getto nella nebbia alzando lo scudo appena riesco 
ad abbracciare il mio vampiro.

Pov Aro

Umani. Non possiamo vivere senza di loro, 
ma sarebbe 100mila volte meglio ci riuscissimo. 
Pregustavo già la sconfitta dei Cullen. 
L’insubordinazione del più giovane del Clan associato alla cattura 
di Alice non sarebbero state accettate da Carlisle 
e questo poteva essere il movente per sterminarli finalmente.

Umani. Il mio ghigno si è spento. 
Bella si è fiondata nella nebbia di Alec, abbraccia il suo vampiro 
e tiene la mia Alice per un braccio. La nebbia li circonda senza sfiorarli. 
Guardo Alec. Lui molto più sorpreso di me tenta di infittire la nebbia,
ma niente riesce a penetrare lo scudo creato dalla mezzo sangue.

Guardo Jane, ma il suo sguardo adirato mi fa capire 
che anche il suo potere non riesce a scalfire lo scudo di Isabella Swan. 
Quell'umana impertinente. Come è possibile? Non può essere umana, 
ho visto con i miei occhi Carlisle iniettare il veleno di Edward nelle sue vene. 
Come è possibile? Urlo senza nemmeno rendermene conto.

Tutti si bloccano al mio grido. Guardo adirato quell'umana, 
se da una parte l'ammiro per il suo coraggio indomito, 
se da una parte invidio l'amore che prova per un mostro 
come può essere un vampiro, dall'altra vorrei affondare 
i miei canini nel suo collo e sbarazzarmene per l’eternità.

Edward ormai si regge in piedi da solo. Senza il dolore 
e la nebbia dei due fratelli ha ripreso la padronanza del suo corpo. 
Stringe quell'umana come se fosse disposto a dare la vita per lei 
ed un ghigno mi nasce nuovamente nel cuore che non ho. 
Forse non tutto è perduto.

-Bene Bene Bene – dico a quei tre portatori di guai. 
-Questi atti di ribellione non sono accettabili 
e qualcuno dovrà pagare- mi guardano non sapendo 
bene dove voglio andare a parare. Mi fanno quasi tenerezza. 
Circondati da tutta quella nebbia rinchiusi in quel piccolo 
bozzo formatosi dallo scudo. Faccio segno ad Alec di aumentare. 
Noto un piccolo guizzo negli occhi della Swan, 
ma non me ne preoccupo: è pur sempre una semplice umana 
mentre io un millenario vampiro.

Pov Bella

-Cosa ci inventiamo ora ragazzi?- Alice domanda a me ed Edward. 
Ci guardiamo. Sappiamo perfettamente tutti 
e 3 che non potremo rimanere sotto la mia bolla per sempre.

-Sono stata una stupida- dico ad alta voce a me stessa. 
-Avrei dovuto escogitare un piano con Carlisle 
e non pensare di riuscire a fregare Aro da sola.
- Edward scoppia a ridere. Io ed Alice lo guardiamo 
e lui riesce tra un risata e l'altra a dirci che ad ogni modo
Aro non deve essere tanto contento. 
Ci giriamo a guardare il vecchio vampiro immortale 
ed effettivamente non sembra sprizzare gioia dai suoi occhi, 
ma più fastidio. Direi di si, in questi anni devo essere stata 
una piccola zanzara fastidiosa che gli ronzava intorno, 
ma che non riusciva ad azzannare il suo collo. 
Anche io ed Alice scoppiamo a ridere.

Noi, circondati dalla mia bolla e dalla nebbia fitta di Alec, 
potrei dire sereni. I Volturi al di fuori a guardarci irati 
per tanta sfrontatezza. Improvvisamente penso a quanto 
possa valere Alice per Aro. Il suo potere è impagabile, 
vedere il futuro non ha prezzo credo. 
Mi viene quasi un'idea, rischiosa, ma pur sempre un'idea.

-Facciamolo- dice la mia amica. -Sei sicura?- le chiedo timorosa 
-Si. Non potremo rimanere qui per sempre. 
Io non ho nessuna intenzione di entrare nella guardia,
voi non credo vogliate vivere uno senza l'altra. Quindi facciamolo.-

Ci prendiamo tutti e tre per mano e ci giriamo verso Aro.

-Hai ragione Aro.- dico al vampiro di fronte a me.
-Ora Basta. Anni fa non capivo. 
Credevo che tenere in vita loro sacrificando 
il mio amore per Edward bastasse, ma non è così. 
Sono stati anni difficili per entrambi, quindi 
perché ripetere gli stessi errori? 
Meglio farla finita tutti insieme non credi? 
Cosi ti risparmiamo parte del lavoro.- il vampiro mi guarda dubbioso.
Non credo abbia afferrato il mio discorso. Lo capirà ora però.

Abbasso di netto lo scudo intorno a noi. Ci stringiamo di più le mani. 
Cerco di proteggere Alice più che posso. 
La nebbia mi solleva e sento Edward stringermi di più la mano. 
Lo scudo protegge ancora Alice, ma la sento insultarmi.

Guardo Edward, tenta di non respirare la nebbia, 
ma le vene del suo collo sembrano scoppiare. Cerca il mio di sguardo. 
Gli stringo la mano e gli sussurro nella mente: insieme. 
Lui mi sorride e lascia che la nebbia penetri nelle sue narici 
con un lungo respiro.

Guardo Aro. Sembra impietrito. 
Non si aspettava che una piccola zanzara insignificante 
come me potesse rovinargli i piani. Sorrido. 
Lo scudo intorno ad Alice svanisce 
e nel momento in cui lui si rende conto che i miei denti 
si sono conficcati nel suo collo urla 
un no che fa tremare l’intero edificio.

Lascio che la nebbia mi avvolga e svengo dal dolore.

  
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