CAPITOLO 16
RITORNO AL
FUTURO
Pov Carlisle
Edward
è appena rientrato a casa,
mentre Alice ha finito di raccontare la sua visione:
Charlie vuole andare a Volterra per riprendere Bella.
Scagnozzi di un certo
avvocato Aro hanno prelevato Bella
da casa appena è rientrata. Charlie sta
cercando un volo.
-Che
succede?- chiede Edward. -Quello che dovevamo aspettarci-
Rosalie non mi dà il
tempo di capire cosa sta accadendo
-I Volturi sono venuti a prenderla- dice.
Edward rimane confuso per circa 2 secondi,
quando capisce a chi sua sorella si
riferisce Emmet l’ha ormai intercettato
e bloccato prima che potesse scappare.
Edward è il più veloce, non saremmo mai riusciti a raggiungerlo.
È infuriato.
Ringrazio che Emmet sia il più forte.
-Ora
basta- tuono guardando mio figlio negli occhi.
Tutti si bloccano. Lo so, faccio
questo effetto quando mi impongo,
mi viene da sorridere. Loro mi vedono sempre
come un mediatore pacato,
colui che evita gli scontri. Quindi ora sono
meravigliati
e questo mi aiuta a catturare l'attenzione di Edward.
Quando si
calma, faccio cenno ad Emmet di lasciarlo.
Saliamo tutti e tre in macchina e
raggiungiamo casa di Charlie Swan.
Quando
Charlie viene ad aprirci rimane sorpreso.
Gli spiego che volevo controllare il
braccio di Bella
e cambiarle la medicazione. Lui rimane confuso dicendomi che
non sa nulla.
Gli spiego che la ragazza si era ferita al mattino.
La classica
goccia che fa traboccare il vaso. Scoppia a piangere.
Ci racconta della visita
ricevuta nel pomeriggio.
Dalla descrizione capiamo che sono venuti Jane ed Alec
a prelevare Bella.
Racconta la storia dall'inizio. La prima telefonata di Aro,
l'arrivo della ragazza che lui considera figlia, ed ora questo.
Lo
rassicuro che andrà tutto bene. E’ preoccupato.
Le persone con cui è partita
Bella non gli sono sembrati
per nulla brave persone. Lo accompagnerò in Italia,
conosco avvocati che potranno aiutarci. Questo lo tranquillizza.
Prenotiamo un
volo per il giorno successivo. Edward fa per protestare,
vuole venire anche
lui. Legge nella mia mente e si calma.
-Grazie dottor Cullen- gli stringo la
mano uscendo sul porticato
– Siamo sulla stessa barca Charlie- sorrido e guardo
in direzione di Edward.
Charlie capisce e risponde al mio sorriso -Già-
-Vieni-
Edward mi segue nel mio studio. -Siediti-
protesta alla mia richiesta. Sospiro,
anche se centenari
gli adolescenti rimangono adolescenti. -Siediti- ripeto
-o
vuoi che continuiamo a perdere tempo?- mi guarda furente, ma si siede.
Prendo i
miei diari dalla cassaforte. Apro il diario che lo riguarda
dove ho inserito il
segnalibro. Lo metto davanti a lui.
Mi siedo sulla poltrona di fronte ed
aspetto che mio figlio
si riappropri di quel passato portatogli via con i
ricordi.
Aspetto che capisca che il suo passato è il ritorno al suo futuro.
Quando
gira l’ultima pagina mi guarda stravolto.
– Ora, tu ed Alice partirete per
Volterra.
I fatti si svolgeranno probabilmente differentemente da come hai
letto,
ma il succo più o meno è quello. Vedi di non dare di matto
quando sei
davanti ad Aro. Non fare sciocchezze, rimani lucido.
Ricorda cosa hai promesso
a Bella: insieme.- mio figlio è pallido.
Si rende conto che il suo passato ed
il suo futuro sono nelle sue mani.
– E se fallisco? Se perdo Bella o Alice? –
si passa nervoso la mano nei capelli.
Mi alzo, gli metto una mano sulla spalla.
– Succederà quello che deve succedere.
Abbi fiducia in Bella. Guarda cosa è
riuscita a fare da sola in tutti questi anni.
Abbi fiducia nel vostro amore e
nella promessa che le hai fatto.-
Lo
lascio solo a riflettere.
Vado a dare istruzioni a sua sorella.
Meglio non
rischiare.
Pov Edward
Manca
poco. Mezz'ora per atterrare a Pisa. Poi Volterra.
Poi Volturi. Sospiro. Durante
il viaggio ho ripensato a questi mesi.
A tutte le sensazioni provate. Quante
volte mi ero stupito delle parole,
delle azioni di Bella. Quante volte avevo
pensato: come fa a saperlo?
Scuoto la testa, anche se arrabbiato, mi viene da
sorridere.
Lei sapeva perché aveva già vissuto tutto questo,
forse in modo
diverso, ma sapeva. Ora capisco perché il giorno
che si ritrovò seduta vicino
ad Edward sono-tormentato Cullen
a biologia era cosi arrabbiata.
Mi
metto a ridere cosi forte, rivedendo la scena,
che sia Alice sia gli altri
passeggeri mi guardano in modo strano.
Era arrabbiata perché non l'avevo
riconosciuta.
Continuo a ridere ed il mio cuore trabocca di amore per Isabella
Swan.
Mi immagino quanto deve aver fantasticato su un nostro
probabile nuovo
primo incontro. Avrà immaginato, romanticamente,
che il suo vampiro l'avrebbe
guardata sussurrando: Bella sei davvero tu?
Invece
io cosa avevo fatto? Guardato tutta la lezione fuori
dalla finestra senza
degnarla di uno sguardo.
Era cosi furente che non si era trattenuta dal trattarmi
cosi male.
Rido. La rivedo dirmi: vabbè che sei tormentato Cullen…..
Rido cosi
forte che Alice mi sussurra tra i denti
-Edward smettila. Ci guardano tutti.-
Cerco
di darmi un contegno mentre l'aereo inizia l'atterraggio.
Alice
guida tra le stradine che da Pisa portano a Volterra.
Stiamo studiando un piano.
Aro sicuramente vorrà leggermi la mente
e vedrà che so di Bella. Accidenti,
sarei dovuto venire qui senza sapere nulla.
Non avevo pensato ad Aro ed i suoi
poteri.
-Come pensi di agire? – chiede mia sorella, deve avere i miei stessi
dubbi.
-Vedi qualcosa tu?- la guardo ed il suo scuotere il capo
conferma i miei
sospetti. Bella al momento non vuole che sappiamo.
Ripenso
ai suoi occhi cioccolatosi, alle sue morbide labbra
che si muovono per
sussurrarmi: Edward giuralo. Bene, andremo alla cieca.
-Lasciamo che gli eventi si manifestino.
Agiremo di conseguenza.- dico ad Alice.
Ha
parcheggiato la macchina.
L'edificio che si staglia di fronte a noi è uno dei
più visitati.
Molto sangue scorre nei suoi sotterranei. La segretaria alla
reception ci annuncia.
Dopo qualche minuto Dimitri ci raggiunge. Ci fa segno di
seguirlo.
L'ascensore mi sembra sempre più piccolo.
Guardo mia sorella, i suoi
pensieri in questo momento sono identici ai miei.
La
grande porta si apre. I 3 fratelli sono seduti sui loro troni.
Aro mi guarda
con un sorriso compiaciuto -Cari miei Cullen, che piacere-
come sempre dà più
enfasi ad alcune parole rispetto ad altre come per sottolinearle.
Ci fa cenno
di avvicinarci, mentre lui scende i gradini che portano
al loro personale
altare dei sacrifici umani. – A cosa dobbiamo l'onore della vostra visita?.-
Cerco
qualcosa da dire. Siamo ormai l'uno di fronte l'altro.
Noto che alcuni della
guardia si sono palesati senza nemmeno me ne accorgessi.
Ci hanno circondati. Alice
è preoccupata. Sento la velocità dei suoi pensieri.
Cerca una soluzione anche
lei.
Aro allunga la mano per ricevere la mia e poter vedere i miei pensieri.
Sto
allungando la mia mano quando sento Alice gridare
quasi inorridita nella sua
mente. Seguo il suo pensiero.
Noto un vampiro della guardia proprio di fronte a
me dietro ad Aro.
Ha un mantello della divisa un po' corto.
Vedo spuntare al di
sotto di esso un pantalone bianco
con delle scimmiette stampate sopra.
Il
vampiro alza leggermente il volto nascosto al di sotto del cappuccio.
Mi guarda dritto negli occhi.
Mentre mi perdo in quel colore cioccolatoso,
sento distintamente nella mia
mente: insieme ricorda.
Un
sorriso nasce sul mio viso.
tra quelle di Aro e lascio che veda: amo un’umana di nome Isabella Swan