Il profumo della polpa rossa, invitante e zuccherina, si nebulizza nell’aria al suo taglio.
Cento bocche addentano in sincrono le mezze lune fruttate; ci affondano le facce e rivoli di succo scendono dalle loro tenere labbra.
Il braccio ed il dorso della mano sono come tovaglioli.
“Facciamo a chi sputa più lontano?”
Le loro teste annuiscono entusiaste; i loro occhi brillano gioiosi.
Raffiche di piccoli proiettili si susseguono e poi spariscono tra i sottili fili d’erba.
Risate argentine scoppiano all’unisono, riecheggiando tra le campagne assolate di Tokyo.
Il biondo occhialuto è lì che li osserva attonito:
“Roba da imbecilli!”
Bofonchia tra i denti con sufficienza mentre si allontana da loro.
Ti sbagli, pulcino ribelle!
E’ solo roba da ragazzini, e lo sei anche tu.
ANGOLO DELL’AUTRICE
Questo racconto partecipa alla challenge indetta sul gruppo privato facebook Haikyuu Italia "Una drabble per Haikyuu: cibi e bevande"
Prompt: anguria perché nel manga/anime i pallavolisti mangiano questo frutto fresco e dissetante durante una pausa dagli allenamenti estivi nelle campagne periferiche di Tokyo.
Salve a tutti!
Devo ammettere che, per scrivere questa drabble, la mia mente non ha fatto un collegamento immediato con questo alimento.
Nell’anime quasi non mi aveva colpito come invece il memorabile barbecue con la celeberrima danza del “meat, meat, meat!”
Invece, leggendo il manga, sono rimasta incantata da un’immagine corale in cui i protagonisti più scanzonati sputano a mitraglietta centinaia di semi di anguria nel prato mentre gli altri sono nelle vicinanze ed ognuno di loro fa qualcosa.
Questo disegno è così accurato che ci si può soffermare su ogni personaggio - dopo aver portato a termine una vera e propria caccia al tesoro - per scoprire cosa sta facendo, osservare la sua mimica facciale e trovarlo assolutamente In Character.
La magia e la meticolosità narrativa di Furudate non ha eguali!
Nel mezzo di quella juvenilia ho individuato il mio adorato Tsukishima che li osserva da lontano, attonito, dissociandosi da loro.
Inizialmente la sua misantropia mi ha fatto sorridere, ma subito dopo mi si è stretto il cuore di fronte ad un ragazzino che non riesce a vivere e a godere della leggerezza dei suoi anni.
Per ogni cosa c’è il giusto tempo: per lui questo è il tempo della spensieratezza, delle risa, delle cavolate, delle amicizie, delle cotte, dei primi amori con i rispettivi “per sempre”.
Cento bocche addentano in sincrono le mezze lune fruttate; ci affondano le facce e rivoli di succo scendono dalle loro tenere labbra.
Il braccio ed il dorso della mano sono come tovaglioli.
“Facciamo a chi sputa più lontano?”
Le loro teste annuiscono entusiaste; i loro occhi brillano gioiosi.
Raffiche di piccoli proiettili si susseguono e poi spariscono tra i sottili fili d’erba.
Risate argentine scoppiano all’unisono, riecheggiando tra le campagne assolate di Tokyo.
Il biondo occhialuto è lì che li osserva attonito:
“Roba da imbecilli!”
Bofonchia tra i denti con sufficienza mentre si allontana da loro.
Ti sbagli, pulcino ribelle!
E’ solo roba da ragazzini, e lo sei anche tu.
ANGOLO DELL’AUTRICE
Questo racconto partecipa alla challenge indetta sul gruppo privato facebook Haikyuu Italia "Una drabble per Haikyuu: cibi e bevande"
Prompt: anguria perché nel manga/anime i pallavolisti mangiano questo frutto fresco e dissetante durante una pausa dagli allenamenti estivi nelle campagne periferiche di Tokyo.
Salve a tutti!
Devo ammettere che, per scrivere questa drabble, la mia mente non ha fatto un collegamento immediato con questo alimento.
Nell’anime quasi non mi aveva colpito come invece il memorabile barbecue con la celeberrima danza del “meat, meat, meat!”
Invece, leggendo il manga, sono rimasta incantata da un’immagine corale in cui i protagonisti più scanzonati sputano a mitraglietta centinaia di semi di anguria nel prato mentre gli altri sono nelle vicinanze ed ognuno di loro fa qualcosa.
Questo disegno è così accurato che ci si può soffermare su ogni personaggio - dopo aver portato a termine una vera e propria caccia al tesoro - per scoprire cosa sta facendo, osservare la sua mimica facciale e trovarlo assolutamente In Character.
La magia e la meticolosità narrativa di Furudate non ha eguali!
Nel mezzo di quella juvenilia ho individuato il mio adorato Tsukishima che li osserva da lontano, attonito, dissociandosi da loro.
Inizialmente la sua misantropia mi ha fatto sorridere, ma subito dopo mi si è stretto il cuore di fronte ad un ragazzino che non riesce a vivere e a godere della leggerezza dei suoi anni.
Per ogni cosa c’è il giusto tempo: per lui questo è il tempo della spensieratezza, delle risa, delle cavolate, delle amicizie, delle cotte, dei primi amori con i rispettivi “per sempre”.