Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Seira Katsuto    13/03/2022    0 recensioni
Sono una persona che fa pensieri strani e senza senso anche nei momenti meno appropriati, solitamente tengo per me tutte le cazzate che il mio cervello spara, ma essendo che mi sono rotta di parlare da sola ho voluto fare questa specie di diario in cui scriverò ciò che voglio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[Pubblicato l'8 Marzo 2021]

Hello, pensavo al dentifricio, cioè al lavarsi i denti.
Forse ho dei problemi ma a volte nella foga del lavare mi butto lo spazzolino sul naso e nonostante non è che lo urti così tanto il dentifricio senza penetrare nella pelle e mi dà super fastidio.
Va beh, tralasciamo.
Sanremo è finito... E nonostante ciò i miei vicini tengono ancora la TV alta all'una, temo dovremo far davvero un richiamo dato che delle canzoni della chiesa a palla alle 2 ne faccio anche a meno.

Non so di che parlare in realtà, la vita è tranquilla e non faccio molto.
Mi sento giusto un po' acida, sarà la depressione che causa cambi di umore ma è come se lottassi costantemente con me stessa.
Come se una parte di me mi dicesse che tutto va bene e di pensare a chi ti vuole bene mentre ad una certa arriva un'altra che mi tira un ceffone dicendomi:
Oh cogliona, hai presente i tuoi anni scolastici? Hai presente tutta la positività, la voglia di dare amicizia e amore? Hai presente quanti ci sono stati? Non so tipo la moglie scomparsa, gruppetti dissolti, la splendida che "adesso mi stai sul cazzo puoi anche non esistere", lo svizzero.
Cioè. Pensaci. Chi c'è mai stato quando stavi male? Chi ha mai provato tra tutti quelli ad avvicinarsi a te, a chiederti come stessi, a voler passar anche solo un viaggetto in bus? Nessuno.
Tu aspettavi e tu provavi a risentirti con quelle conoscenze. Non loro, tu.
Dunque quando lo hai realizzato e ti ho detto che per non soccombere dovevi dare un taglio alle relazioni con coloro che non gliene frega un cazzo di te al quale tu però volevi bene chi c'è stato a volerti comprendere? Tra tutti quei vecchi amici che conoscevi da anni.
Chi si è fermato ad accettare i tuoi sentimenti?
Nessuno. E per questo avevi chiuso.
Poi hai conosciuto meglio altri, ma nessuno sarebbe tornato a prenderti, nonostante bastasse veramente poco, nonostante fossi tu a soffrire veramente per una volta.
Dunque, anche se ora non sai più amare come prima, perché. Perché dovresti accettare la presenza di qualcuno che ti ha teso la mano, ti ha provato a farti credere di poter dare fiducia e amicizia a qualcun altro per poi andarsene senza dire nulla, ritornare senza dire nulla e lasciarti a dire per l'ennesima volta: lo sapevo.
Sapevo che per un motivo o per un altro anche stavolta erano cazzate.
Sapevo che alla fine io sarei rimasta fuori. Come sempre, per questo lo sapevo.
Io solo l'unica ad essere dalla tua parte, sono l'unica a capire il tuo dolore, solo l'unica che accetterebbe la tua stanchezza, perché sono te.
Io sono una stronza e tu vuoi continuare a pensare agli altri, al star bene, a mi love, ma questo deve finire.
Perché solo io verrò in quella stanza e dirò che chi ti tratta da spazzatura non dovrebbe avere il coraggio di entrare lì, che se vuole parlare con gli altri presenti può scrivergli perché sarebbe il minimo di rispetto che potrebbe avere nei tuoi confronti in quanto tu sei una persona ed esisti e meriti molto, molto di più di questo.
Purtroppo non è una storia questa, non c'è ancora nella tua vita quella persona che venga di fianco a te e dica a questo tipo di persone "oh ma sono questi i modi?" e gli dica due paroline per proteggerti.
Per questo, la prossima volta, lascia fare a me, perché tu sei più importante di una bella atmosfera, di sentirli ridere insieme, di sentirlo chiamare poverino, nella tua cazzo di stanza.
Hai sempre paura di rovinare qualcosa perché tenendoti tutto dentro nessuno riesce mai ad accettare la tua tristezza e rabbia, ma tu non meriti rapporti così frivoli e io so che non rovinerai un bel niente.
Per cui, se vogliono continuare a non vedere ci penserò io a spalancargli gli occhi.
Perché solo l'unica al mondo che vuole il meglio per te a discapito di tutti gli altri.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Seira Katsuto