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Autore: Seira Katsuto    13/03/2022    0 recensioni
Sono una persona che fa pensieri strani e senza senso anche nei momenti meno appropriati, solitamente tengo per me tutte le cazzate che il mio cervello spara, ma essendo che mi sono rotta di parlare da sola ho voluto fare questa specie di diario in cui scriverò ciò che voglio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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[Pubblicato il 13 Luglio 2021]

Immagino di essere una persona emotivamente instabile.
Però almeno credo di riuscire a reprimere abbastanza spesso o al massimo sto da sola quando sto male.
Sono solo stanca come sempre, è come se bastasse uno sgambetto per finire in ospedale.
E intorno a me tutti che guardano storto.
"ma dai è solo uno sgambetto".
Ma io sto ferma per terra.
Non mi muovo più.
Respiro, di fatto sto bene, ma non mi voglio più alzare.
Non voglio alzarmi mai più.
Voglio stare a letto per sempre.
Voglio dormire per sempre.
Non ho nemmeno riloggato su genshin per la resina, così domani l'avrò già al massimo. Nessuno loggherà se non lo farò io.
Ho perso uno dei pochi giorni felici con i miei fratelli a causa mia.
Ho perso la mia giornata a mirabilandia.
Ci volevo andare da così tanto tempo.
Non è giusto.
Dovevo prendere subito una tachipirina.
Lo so è colpa mia.
Potevo evitare di stare male.
Ma perché proprio quel giorno.
Perché in anticipo.
Perché così doloroso.
Sono stanca.
Non posso nemmeno gioire per un attimo che arriva l'inculata. Sempre.
Adesso ho pure il moccolo e devo alzarmi per soffiarmi il naso.
Che palle stare male.
Eppure basterebbe spegnere il cervello e non pensare a niente.
Ma che senso avrebbe vivere o essere qualcuno senza provar niente.
Che senso avrebbe essere un robot.
Va beh spero che dormire mi faccia sentir meglio.
Intanto i pupazzi staranno in casa mia.
Niente più cazzate.
Sono stanca, mi sento di non voler essere più felice.
Però mi sentirò meglio e poi vorrò star meglio.
Ma almeno mi son tolta un problema.
Dato che non sento di poter parlare con nessuno, o che non so parlare con nessuno ho deciso che agirò e basta.
In fondo era solo una stanza.
Chiuderla non avrebbe avuto senso e in fondo in un mondo di pupazzi non esistono persone che non possono entrare, ma dato che esistono allora non ci sarà più la stanza, almeno se si sente di poter entrare nonostante non dovrebbe nessuno dovrà più preoccuparsi di farlo notare (che poi son solo io quel nessuno, chi altro dovrebbe pensare al mio bene dopotutto?).
Se "nessuno" si dovrà metter il problema il problema scomparirà.
So che è sbagliato ma non mi importa molto, non ho più voglia di sentire le persone a me care che mi fanno i grandi discorsi sul "eh ma è esagerato".
Esagerato.
È strano che nella vita ho sempre cercato di accettare e comprendere i problemi dei miei amici, anche se non d'accordo con loro, anche se magari li trovavo esagerati, ho sempre cercato di non far pesare ulteriormente la cosa pur dicendo la mia.
Invece quando io mi arrabbio con qualcuno, le persone mie amiche ma legate anch'esse a quella persona sono sempre, SEMPRE, contro di me.
È pazzesco.
Cioè io mi conosco, io avrò difetti, anche tanti, ma non sono una merda.
Se una persona mi rivolgesse anche una sola parola, una sola scusa quando è EVIDENTE che io sia stata tratta come immondizia, io lo perdonerei, mi sentirei meno incazzata, lo accetterei.
Non che si torna amici come prima, MA IL MINIMO.
Sono una persona.
Io. Sono. Una. Persona.
Le persone vanno rispettate.
Non si ignorano da un giorno all'altro perché ti gira così.
Se non mi arrabbiassi non mi vorrei bene neanche un minimo.
Non avrebbe senso.
Wit, nocivo, nagi, ginevra, lisa, insieme ad altri che son spariti ancor prima di lasciare un ricordino.
Non sono io che li ho cacciati.
Se ne sono andati perché non gli andavo più bene.
Avevano altre priorità.
Cioè.
Non hanno più scritto niente, detto niente, nessuna parola, come se ci avessi parlato due secondi per sbaglio in tutta la vita.
Io non capisco il perché dopo così tanta gente io dovrei fregarmene, dovrei dire "va beh succede".
Dire "va beh succede" lo pensa solo chi non si ritiene manco un essere umano, chi ha l'autostima sottoterra.
E io ce l'ho già bassissima, ma almeno questo lo capisco, capisco che il prossimo va trattato con il MINIMO del rispetto.
Se parli tutti i giorni con una persona e poi quella se ne va e fa come se non ti conoscesse significa che per lui sei come un cane, anzi peggio come un giocattolo che quando ti rompi il cazzo lo butti.
Io non sono un giocattolo.
Nessuna persona lo è.
Perché dovrebbe essere esagerato avercela con chi ti tratta così.
Io non accetto più che mi si dica che lo è.
Perché sono convinta che se ci pensate bene e rileggete quel che ho scritto.
Ossia che parli tutti i giorni con qualcuno.
Poi ti butta nel cesso.
E aggiungi a questo che si parla di ME, se mi conosci lo sai che io è IMPOSSIBILE che faccia qualcosa di tanto grave da meritarsi questo.
L'ultima volta che ho fatto una vera stronzata incurante del prossimo è stata a 14 anni quando ero già pressata da una situazione di merda a scuola.
Dopodiché ho sempre cercato di non far del male a nessuno, pur rimanendo sempre me stessa.
Anche se facessi sbagli, io non vorrei mai far del male intenzionalmente al prossimo.
Per cui adesso che hai letto bene, se mi vuoi bene, io so che non puoi venirmi a dire che è esagerato.
Perché non pretendo niente dalla vita ormai, non faccio un cazzo, cerco di esser positiva alla giornata, star felice col prossimo.
L'unica cosa che chiedo è il minimo di rispetto.
Il minimo che basta per far capire che se sei nella mia stanza e c'è dentro una persona così, per quanto tu voglia bene a quella persona, se vuoi bene anche a me, te ne vai in un'altra stanza.
È un gesto minuscolo.
Una stronzata.
Ma è l'unica stronzata che avrei voluto si capisse.
L'unica minima stronzata che mi facesse capire che anche se non si può esser d'accordo su tutto, almeno quello si potesse fare.
Ma, come sempre, alla fine non importa.
Io posso stare così.
Non importa avere qualcuno che ti comprenda e che sia dalla tua parte.
Io starò con chi voglio bene, anche così, non mi importa se non saprò più parlare con nessuno dei miei problemi a causa di ciò, se non mi fiderò mai di qualcuno.
Io starò comunque con chi voglio bene, mi terrò i miei cazzi per me e questo bel diario.
Starò male un attimo per poi stare meglio la mattina dopo.
Non importa anche se importa, finché riuscirò a vivere così vivrò.
Non ho più voglia di star a dire la mia su come o cosa dovrebbe essere, le cose vanno così e basta, almeno è questo che ho imparato.
Se le persone sono in un modo non cambiano, o almeno di certo non cambiano per me.
Sono troppo sicura delle mie convinzioni per far sì che il prossimo pensi sia worth la mia amicizia o il semplice trattarmi decentemente.
Non sono il tipo di persona che ti viene con la manina a chiedere di volermi bene a costo di farmi calpestare.
Le persone che ho deciso di rincorrere per continuare a stare insieme si contano su una mano e l'ho fatto solo perché a loro voglio molto, molto bene.
Ma non penso che lo farò più per qualcun altro.
Non voglio che debba farlo per qualcun altro.
Perché in nessun frangente la ritengo una cosa positiva, né per me né per loro.
Credo che un'amicizia debba essere più di così.
Attualmente sto cercando di crederci ancora anche se mi rimane ancora tanta rabbia dentro per tanti motivi, anche se a volte ci credo di meno.
Alla fine questa è solo una stronzata e per questo non smetterò di volerci credere.
So però che un giorno mi succederà qualcos'altro, qualcosa di peggio di questo e allora vedrò veramente chi mi vuole bene e chi no.
Spero solo di non essere lasciata ancora una volta da sola, sarebbe triste.
Spero che non arriverà quel giorno.
Spero di incontrare un giorno qualcuno che mi ami e che mi faccia stare talmente bene da poter pensare "vorrei stare per sempre con questa persona affianco".
Che mi faccia pensare di non aver più bisogno di passare del tempo da sola.
Con cui possa parlare di qualunque cosa mi passi per la testa.

 

   
 
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