Il sussulto del cuore
Tu-tum. La brama di dimenticare non era mai stata sincera e gli occhi di Leta non avevano mai smesso di accompagnarlo.
Lei sapeva solo prendere.
Newt deglutì, incapace di dissentire.
Tu-tum. Ella sembrava non comprendere oppure s’illudeva che Newt si fosse lasciato il passato alle spalle.
Non vieni mai a cena da noi.
Il suo sorriso lo allietò ancora una volta.
Non vieni mai a cena da noi.
Il suo sorriso lo allietò ancora una volta.
Tu-tum. La verità a lungo celata emerse nell’oscurità parigina. Newt avrebbe voluto stringere a sé Leta per salvarla dai suoi fantasmi.
Tu-tum tu-tum tu-tum
Leta persa per sempre tra le fiamme verdi. Un ultimo atto d’amore. Il primo di coraggio.
Leta persa per sempre tra le fiamme verdi. Un ultimo atto d’amore. Il primo di coraggio.
La consapevolezza di aver già perdonato da lungo tempo.
Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Eccomi con il secondo capitolo di questa raccolta! Ringrazio chi ha letto e/o commentato la prima drabble... Sinceramente non sono ben sicura di questa piccola impresa in cui mi sono lanciata, perché dopotutto Newt è un personaggio di cui conosciamo ben poco e non sono abituata a seguire troppo da vicino la versione cinematografica (ma in fondo non è Harry...). Questa drabble è strettamente collegata alla precente: Newt è rimasto colpito e ferito dal comportamento di Leta e ciò naturalmente ha allontanato i due ragazzi, i cui destini però sono legati tra loro.
Ho cercato di modificare la solita struttura lineare che per lo più utilizzo nelle mie storie; in questo caso ogni 'scena' è segnata dal battito del cuore di Newt che, inevitabilmente, riflette su Leta e sul loro legame (almeno le prime due), l'ultima parte fa riferimento a quanto accaduto nel cimitero di Pere Lachaise a Parigi (ossia la parte conclusiva del secondo film di Animali Fantastici). Nello specifico la prima 'scena' rimanda alle domande che Queenie pone a Newt dopo aver visto il ritratto di Leta nella sua valigia (primo film); in entrambi i casi le frasi in corsivo sono state pronunciate effettivamente nei film: "Lei sapeva solo prendere" lo dice Queenie Goldstein quando vede la foto di Leta e non può fare a meno di leggergli nella mente e scoprirne la sofferenza; "Non vieni mai a cena da noi" (frase leggermente modificata rispetto all'originale) viene pronunciata proprio da Leta che, insieme a Theseus, vorrebbe il futuro cognato a cena.
Per chi non lo conoscesse la storia di Leta è questa (da qui il riferimento ai fantasmi nel testo): "Leta Lestrange nacque a Lestrange Manor nel 1896 , unica figlia di Corvus Lestrange IV e dalla strega Laurena Kama, sotto incanto Imperio.
I Lestrange erano una vecchia famiglia di sangue puro , considerata una delle "Sacre Ventotto " da Cantankerus Nott .[8] Da parte di sua madre, Leta discende da una potente e ricca famiglia di sangue puro di origine senegalese. Corvus desiderava così tanto la già felicemente sposata Laurena che la incantò con la Maledizione Imperius per allontanarla da suo marito e suo figlio Yusuf Kama.
Poco dopo la nascita di Leta, sua madre morì e Corvus sposò, neanche tre mesi dopo, Clarisse Tremblay. Questa unione produsse un figlio, un figlio maschio di nome Corvus V. [Anche Clarisse morì poco dopo il parto.
Da parte di madre, Leta aveva un fratellastro più grande di nome Yusuf, ma è improbabile che abbiano mai avuto contatti l'uno con l'altro, a causa della faida familiare.
Dopo aver appreso che la famiglia Kama aveva eseguito un voto infrangibile per vendicarsi su Corvus lestrange IV, il padre di Leta mandò i due figli in America assieme alla domestica Irma Dugard. Durante il viaggio in nave, infastidita dal continuo piangere del fratello neonato, Leta scambiò Corvus V con un bambino di uno scompartimento poco distante (Aurelius Silente). Quando la nave affondò, una delle scialuppe di salvataggio si rovesciò e il suo fratellastro apparentemente annegò. Il bambino scambiato da Leta venne dato poi in adozione nella città di New York". Leta si sentirà sempre infinitamente in colpa per quel gesto.
Fonte: https://www.potterpedia.it:443/?v=Leta_Lestrange#ixzz7NR7In000