In cima alla lista
 

Farsi strada per cercare un'ispirazione, vincere gare per farsi un nome. Raggiungi le tue pietre miliari, batti i tuoi limiti e ambisci al livello più alto. I club ti acclamano, diventi un fenomeno popolare, un ricercato dalle 5 stelle.

Sei convinto di essere già al top, di essere imbattibile e di viaggiare alla velocità della luce.

Poi ti accorgi che un banale conoscente ti ha fregato, ma fregato per bene, e devi ricominciare tutto da capo. Ricominciare con niente. Devi fare affidamento su quei pochi amici che, nonostante tutto e non sai perché, hanno scelto di rimanerti accanto, nella difficoltà e soprattutto a loro rischio. Perché tu sei già nel baratro e da solo potresti non trovare il modo di tornare su, ma loro rischiano di più. Loro hanno qualcosa da perdere, rimanendo con te.

Accetti, perché non hai altra scelta. Se non loro, chi. Da solo non puoi farcela.

Ma fino all'ultimo giorno, e forse anche dopo, ti chiedi la vera ragione per cui lo abbiano fatto. Qualcuno dice che è perché sei un tipo speciale, che ha talento, uno su cui puntare del denaro, su cui scommettere per la vittoria. Vai avanti per questo, ti rimetti in piedi e cerchi di risalire la china.

Nei momenti più difficili, torni a farti domande. Poi riparti e tenti di lasciarle nuovamente indietro, annebbiate nel fumo di uno scarico. Perché la risposta potrebbe non piacerti.

Riponi fiducia nelle poche persone che hai vicino, non più di due o tre. Le altre che incontri sulla tua strada sono ostacoli da superare prima del prossimo livello. Non ti puoi fidare di loro, sono solo un numero sulla tua lista. Via uno, avanti un altro.

La strada si fa sempre più lunga e difficile, tortuosa quanto le curve del circuito più estenuante. A un certo punto inizi a guardarti indietro, a pensare alla strada che hai fatto, e ti senti stanco. Ti viene da chiedere se vale la pena continuare a fare tutto questo solo per vendetta o per i soldi. Che altro c'è dietro, ti interroghi. E anche in questo caso, la risposta potrebbe non essere quella che pensavi all'inizio. Perché oltre alla vendetta non c'è niente.

Un giorno dopo l'altro, vedi l'orizzonte, vedi la vetta di quella montagna. Lotti e sgomiti per avvicinarti di un altro metro, e ormai sei troppo lontano per tornare indietro e per abbandonare. I primi minuti, dove tutto è cominciato, sono sempre più lontani. Quei due o tre amici che ti accompagnano, sono loro a darti l'ultima spinta per arrivare in fondo.

Le sfide si fanno sempre più dure, le salite più ripide, gli avversari più agguerriti e sembra che il mondo intero sia in combutta contro di te. Colori e luci ti sfrecciano davanti agli occhi, tanto veloci che a volte fai fatica a stargli dietro. Vinci e continui a vincere perché devi farlo, perché ormai non puoi fare nient'altro. Perdi e sei di nuovo finito, e il conto delle seconde chance si accorcia.

Continui a correre e a scappare da chi ti vorrebbe fermare, finché il giorno della verità arriva. Ti ritrovi faccia a faccia con chi ti ha rovinato, anche se ormai sembra un giorno come un altro e il prologo non ha più importanza.

Sei più forte di prima, sei maturato e hai scoperto lati di te che non pensavi di avere. Sei un'altra persona. Lui no, lui è il solito stronzo che ti ha fregato una volta e che prova a farlo di nuovo per vincere facile. Ma stavolta no, è passato troppo tempo per buttare al diavolo questa opportunità. O tutto o niente, e scegli che vuoi tutto.

Eppure questo lo capirai solo alla fine, che quando sarai sulla vetta più alta, quando sarai il re della montagna, l'unica cosa che potrai fare è sederti e osservare il tuo regno, chiedendoti se avresti potuto fare qualcosa di diverso, ripensando a ciò che hai sacrificato e al tempo che avresti potuto spendere in altro modo. L'adrenalina svanisce come un serbatoio in riserva. Perde il senso anche fare un altro metro. Sei sempre ricercato, sei sempre il solito fenomeno popolare, sei diventato il numero uno, una leggenda. La tua corsa è finita e non resta che fermarti.

E proprio in quel giorno, scopri che gli amici non erano davvero amici. Scopri che quello che hai vissuto fino ad allora era tutta una balla, una finzione, una parte in un film. Hai corso più veloce delle sirene, hai eluso le manette, sei scappato dal garage buio e vuoto dove ti eri ritrovato, tutto per cadere nell'ennesimo tradimento.

Resti senza parole e sei ormai senza energie, quando ti rendi conto che la persona che credevi la più importante, quella in cui hai riposto tutta la fiducia del tuo mondo, ti ha venduto al miglior offerente fin dal primo giorno.

Pensavi di aver fatto tutto per te stesso, hai dato l'anima, quando in realtà hai giocato a un gioco che non era il tuo. Hai vinto per qualcun altro il cui unico obiettivo era rinchiuderti e gettare via la chiave.

Ma ormai sei troppo lontano, hai speso tutto e te ne freghi di aver perso anche l'ultimo amico.

Dici a te stesso che non puoi arrenderti, e ci credi.

Una telefonata che non sembra vera. Un esame di coscienza dell'ultimo minuto, e quell'amico che non era tale che cerca di aiutarti e tirarti fuori dai guai in cui lui stesso ti ha infangato.

Gli riattacchi il telefono, le sue scuse ti servono solo per capire quello che sei diventato.

Mentre corri veloce via dalla paura e dal pericolo, e l'idea di vittoria o sconfitta si intrecciano, ti domandi dove andare e trovare un posto sicuro. Un posto nel mondo, da qualche parte, vicino o lontano, dove finire la tua corsa e forse poterti godere il regno che pensavi aver conquistato.

Scappa, scappa finché hai ancora benzina nel motore. Scappa via da tutto e da tutti.

Un ponte, non vedi cosa c'è dall'altra parte. Domani potrai essere ancora un fenomeno popolare. Sarai di nuovo il numero uno, anche a costo di ricominciare da zero in un'altra città dove speri nessuno ti riconosca.