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Autore: lmpaoli94    29/03/2022    1 recensioni
Cavalcando in mezzo ad una zona boschiva di cui non ne ero minimamente a conoscenza, io e il mio fidanzato Robert ci imbattiamo in un sontuoso castello in mezzo alla natura e dall’aspetto spettrale.
Credendo che fosse abbandonato da molto tempo essendo dal fuori molto decadente, il mio fidanzato decide di dargli un’occhiata.
Ma improvvisamente, qualcosa va storto e i cavalli che ci hanno protetti fino in quel luogo, scappano come se fossero spaventati.
E’ l’inizio di un terrore che avrebbe per sempre trasformato la mia vita.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non riuscii a dormire quella notte.
Appena vidi uno spiraglio di sole invadere la stanza, mi alzai da quel letto per cercre un po’ di conforto in una passeggiata mattutina.
Credendo che l’intera famiglia Gràvon fosse ancora a dormire, decisi di uscire dal castello facendo il meno rumore possibile.
Ma incredibilmente, la Signora Gràvon era una donna più mattutina di me.
> Buongiorno, Alexis. Già in piedi? >
< Buongiorno, Signora… Ecco sì, non riuscivo a dormire. >
< Davvero? Va tutto bene? >
“Lo spererei tanto, ma c’è qualcosa che non mi fa stare tranquilla e credo che riguardi i tuoi figli. >
< No, Signora. Sto benissimo. >
< Ti prego, chiamami Amary. È questo il mio nome. >
< Oh, va bene. >
Odiavo tutta quella confidenza, ma non potevo dirgli di no.
< Vuoi fare colazione, Alexis? C’è succo di frutta, latte, cereali, frutta. Tutto quello che vuoi. >
< La ringrazio Amary, ma credo che me ne andrò fuori a fare una passeggiata. È una bellissima giornata e ho bisogno di stare da sola. >
< Non è consigliabile andare a fare una passeggiata senza prima aver mangiato qualcosa… Ma ti capisco se vuoi rimanere da sola. So che i miei figli possono essere insopportabili, soprattutto nel modo in cui hanno gli occhi incollati su di te. >
“Ecco, anche la madre l’aveva notato. E adesso che cosa potevo fare?”
< Signora… Amary… >
< Non è colpa tua, Alexis. Ma certe volte i miei figli dovrebbero capire quale è davvero il loro posto. Tu sei una donna bellissima ed è normale guardarti. I tuoi capelli rosso corvino sono davvero un attrazione per loro. >
“Solo per i capelli? O c’è qualcos’altro?”
< Adesso basta con queste parole. Credo di averti turbato abbastanza. Vai pure a fare una passeggiata. Ci vediamo più tardi. >
Non volevo che quella conversazione finisse in quel modo perché forse Amary poteva farmi capire qualcos’altro sui suoi figli.
< Coglierò il suo consiglio, Amary: meglio mangiare qualcosa prima di una sana camminata. >
< Sono contenta di sentirtelo dire. Allora vieni. >


Parlando di come quei figli potessero essere perfetti sotto l’occhio vigile di una madre, non notai niente di strano che potesse comporre qualcosa di anomale nei loro modi di fare.
Insomma, a parte vivere ancora con la madre per l’età che hanno (anche se non sapevo ancora quale età avessero), pensavo che fossero due ragazzi normali.
Guardando l’orologio scorsi che erano le dieci passate.
“Strano. Robert non si è ancora alzato. Eppure odia dormire fino a tardi.”
< Grazie perla piacevole compagnia, Amary. Adesso sono pronta per fare una passeggiata.”
< Felice di aver fatto colazione con te > rispose la donna sorridente.
< Mi stavo chiedendo se lei fosse disponibile a farmi compagnia. Insomma, vorrebbe venire a camminare con me?>
< Ti ringrazio per l’offerta, ma ho molte cose da fare in biblioteca. Magari un’altra volta. >
“Un’altra volta? Ma cosa…”
Posando il mio sguardo sul pavimento, Amary capì subito che molto probabilmente questa giornata sarebbe stata l’ultima per me in quel sontuoso castello.
< Oh… capisco. >
< Nessun problema, Amary. Va bene così. >
< E’ così strano vederti andare via così presto… Ti confesso che ho sempre avuto avere una figlia, ma dopo la nascita di Rafael, il medico mi diagnosticò che non potevo avere più figli. Una forma rara di infertilità mi ha colpito e così… >
< Mi dispiace tantissimo, Amary. >
< Non devi dispiacerti, Alexis. Con il passare del tempo ho fortunatamente capito che due figli mi potevano dar fin troppi pensieri. T’immagini se ne avessi avuti tre? >
Ero contenta di vederla ridere e spensierata.
In fondo, anche se mostrava quel pizzico di mistero che non riuscivo a decifrare, anche Amary era una bella donna.
< Che cosa stanno parlando le mie due donne preferite? > fece Francis avanzando con il suo sorriso contagioso.
“Donne preferite? Si stava davvero riferendo anche a me?”
< Buongiorno, madre > disse ancora Francis baciando la donna sulla guancia < Spero di non aver interrotto qualcosa di importante. >
< Certo che no, figliolo. Io e Alexis stavamo parlando della mia figlia mancata. >
< Una vecchia storia che ti riempie di dolore, madre. Per questo non dovresti parlarne… Non vuoi mica intristire la nostra ospite. >
< Oh. Nessun problema per me > risposi frettolosamente < Davvero. >
< E poi, come gli ho detto, ho già dato… Adesso aspetto i miei due figli che nonostante la loro età giovane, non hanno ancora una fidanzata. E come pensano di sposarsi se non ne hanno una? >
< Madre, per favore… >
< Una madre vuole sempre il bene del proprio figlio. Per questo dico… >
< Ok, devo proprio andare. Mi stanno aspettando in ufficio e non posso tardare. >
Perché Francis aveva interrotto sua madre in quel modo? Odiava davvero parlare di matrimonio?
So che una madre può essere insistente su certe cose, ma la donna ha assolutamente ragione su tutto.
< Tesoro, perché oggi non fai andare il tuo socio al lavoro e rimani in compagnia di Alexis? Tra poco lei e il suo fidanzato partiranno e vorrei che tu gli facessi vedere le bellezze di questo castello che non possono rimanere nascoste per sempre. >
< Amary, non credo che ce ne sia bisogno… >
< In fondo non ho una giornata così impegnativa e posso benissimo andare al lavoro domani > disse subito sorridente Francis < Chiamo il mio socio. Aspetta qui Akexis, d’accordo? >
< Ma Francis… >
< Il vantaggio di avere un figlio metà capo di una famosa compagnia è che può assentarsi dal lavoro quando vuole > replicò fiera di lui Amary < Spero davvero che non ti dispiaccia, Alexis. >
< Oh. Certo che no. nessun problema. >
Finita la discussione con il suo socio che era durata pochissimi secondi, Francis si mise la giacca per coprirsi dal freddo.
< Bene. Pronti per andare. >
Non avevo mai visto Francis così felice e in quel momento il suo sorriso glaciale non mi faceva più paura come prima.
E fu la sua distrazione principale che incredibilmente mi fece dimenticare di Robert.


La giornata fu davvero bellissima e splendente.
Il sole aveva cancellato ogni traccia della tempesta del giorno prima e rimanere in compagnia di Francis non poté che essere un toccasana per me.
“Le distrazioni mi aiuteranno a non pensare a Robert. Ma non ho nessuna intenzione di tradirlo con Francis.”
Dovevo resistere ai suoi modi gentili e a quel viso che diceva con sofferenza di baciarlo, ma non potevo crollare in quel modo.
E sinceramente non potevo nemmeno dimenticare gli occhi smeraldo di Rafael.
Insomma, due ragazzi davvero stupendi che avrebbero fatto perdere la testa a chiunque donna. Ma allora perché non erano fidanzati?
Certo pensavo che rimanere lontano dalla civiltà in quel castello potessero constargli amici perché la solitudine poteva essere davvero una cattiva bestia.
Oppure la loro era una scelta per rimanere lontano dal mondo conosciuto?
< Alexis, a cosa stai pensando? >
“Bene. Questo è il modo migliore per pensare ad altro.”
< A niente > risposi frettolosamente < Anzi, guardavo quel grosso anello che hai al dito. Sembra molto prezioso. >
< Sì, è vero. Un vecchio ricordo di mio padre. Anche Rafael ne ha uno uguale. Ce li ha regalati al compimento del nostro diciottesimo compleanno. Prima che una brutta malattia ce lo portasse via. >
< Oh… Mi dispiace tanto. >
< Non ti preoccupare, Alexis. Ormai ho superato questo duro momento… Certe volte la vita può essere molto dura ma l’importante è riuscire sempre a rialzarci. Ed io sto tentando di farlo con te. >
Quelle parole… Sembravano una dichiarazione per riuscire a fare breccia nel mio cuore.
Ma tutto stava succedendo fin troppo in fretta ed io non potevo pensare ad un altro uomo che non fosse il mio fidanzato Robert.
Il mio cuore batteva all’impazzata e sinceramente mi sentivo bloccata dinanzi ai suoi occhi.
Avevo desiderato una passeggiata in solitaria lontano dai miei pensieri, e invece…
< Ciao, ragazzi. È bello vedervi qua. >
“Bene. Ci mancava pure Rafael. >
< Rafael > fece Francis cercando di nascondere il suo disappunto < Che cosa ci fai qui? >
< Avevo bisogno di prendere un po’ d’aria. Non bisogna farsi scappare una bellissima giornata come questa. Felice di vedere che anche voi avete avuto la mia stessa idea. >
“Già. Purtroppo.”
< Spero di non aver interrotto niente di importante. >
< Beh, veramente… >
Ma prima che Francis potesse rispondere e dire qualcosa di spiacevole, mi intromisi a gamba tesa dicendo che non stavamo parlando di niente.
< E’ davvero affascinate questo giardino. Per non parlare del castello! Ieri sera sembrava avere una visione più oscura… Forse a causa della tempesta. Chi può dirlo? >
< Sai Alexis, non sei la prima che lo dice. Molti altri ospiti che sono giunti fin qui hanno avuto la tua stessa percezione. Ma il bello del castello, oltre che a questo giardino, è all’interno. Ci sono molti oggetti della nostra famiglia dal valore inestimabile… Ma sono convinto che a te non può interessare minimamente. >
< Oh, invece ti sbagli! Mi piacerebbe vedere questi cimeli di famiglia… Francis, spero che a te non dispiaccia. >
Francis, che non riusciva a mollarmi gli occhi di dosso, cercò di nascondere il suo disappunto squadrando malamente il suo stesso fratello.
< Bene, allora ti faccio strada. Seguimi pure, Alexis. >
ma Francis, strattonando il suo stesso fratello lontano da me, capii che dovevano chiarirsi da soli.
“Spero che la loro discussione non sfoci in gesti di rabbia repressa.”
< Ancora una volta ti sei voluto intromettere, Rafael. Quando lo capirai di stare al tuo posto? >
< Pensavi davvero che saresti stato solo tu a mettere gli occhi addosso ad Alexis? Ebbene, sarò io che riuscirò a conquistarla. >
< Bene, allora ti consiglio di farlo alla svelta visto che lei e il suo fidanzato se ne andranno molto presto. >
< Credo che non sarà possibile tutto ciò. >
< Che intendi dire? >
< Ho già pensato a quel ragazzo senza un briciolo di cervello. Così potrò rimanere da solo con Alexis tutto il tempo necessario. >
< Le tue macchinazioni non possono che avere l’effetto sperato > rispose Francis smorzando un sorriso < Ma io ti avverto: non mollo la presa su di lei. >
< Allora combatteremo. Con le unghie e con i denti. >
< Prevedo spargimenti di sangue. I nostri istinti primordiali possono avere il sopravvento in qualsiasi momento. >
< Ti prego di non parlarne, Francis. La nostra ospite… >
< Va tutto bene qui dietro questi cespigli? >
Sapevo di averli colti impreparati, ma non avevano nessuna intenzione di rimanere da sola.
“Chi tra Francis e Rafael poteva essere più… interessante? In fondo dalla loro parte potevano avere la bellezza, ma il loro carattere era molto diverso.”
< Oh, niente di interessante. Stavamo solo parlando… >
< Delle rose, Alexis > fece frettolosamente Francis < Mi sono reso conto che devo aiutare i giardinieri a curare l’esterno. >
< Ottimo! Tu vai pure, fratello. Ci penso io alla nostra ospite. >
Senza rispondere a quell’affermazione, Rafael mi trascinò all’interno del castello con grande ardore e impazienza.
“Non pensare che io possa cadere nelle tue braccia, Rafael. Ti devo ricordare che io sono fidanzata?”
Mentre mi spiegava la storia di una famiglia che sembrava aver regnato in quei luoghi per millenni, ecco che Robert avanzava barcollando verso di noi toccandosi la spalla destra.
< Robert, va tutto bene? >
< Non lo so, Alexis. Mi sento molto spossato. >
Inizialmente pensai che avesse dormito più del normale, ma secondo me gli era accaduto qualcosa di spiacevole.
Non potendolo abbandonare a sé stesso, pregai Rafael di dargli tutto l’aiuto necessario per riuscire a curarlo.
< No, Alexis. Ho solo bisogno di te. >
< Ma Rafael e la sua famiglia… >
< Non ho bisogno di loro > replicò il mio fidanzato a denti stretti < Ti prego di ascoltarmi una buona volta. Andiamo in camera nostra e ti spiegherò tutto. >
< D’accordo. Come vuoi tu. >
Intanto Rafael, sentendosi impotente dinanzi a quelle parole, si limitò a fissarci con tanto ardore e rabbia, mentre Robert si sentiva ogni momento sempre più debole.

 

   
 
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