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Autore: slanif    01/04/2022    1 recensioni
100 Prompt.
100 Storie.
Alcune collegate, altre no.
Un'infinità di personaggi, anche i più improbabili.
Coppie sia Het che Slash.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Vari personaggi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Titolo: Drago
Autore: slanif
Prompt: 17
Personaggio/Coppia: Charlie Weasley, Original Character
Contesto: Altro Contesto
Rating: Verde
Parole: 1.154


Se c’era una cosa che Charlie Weasley sapeva fare bene, era occuparsi dei Draghi.
Non a caso si era trasferito in Romania subito dopo la Scuola e aveva rinunciato a una carriera nel Quidditch – di sicuro molto più numenerativa – per seguire la sua vocazione. Aveva anche dovuto discutere con sua mamma, Molly, che aveva pianto molto quando lui aveva annunciato che si sarebbe trasferito così lontano da casa, ma la passione era stata troppo grande per poterla ignorare. Charlie comprendeva il dispiacere di sua madre, ma era la sua vita! Doveva viverla come era più giusto per lui, non per far contenti gli altri, nemmeno se “gli altri” fossero stati i suoi genitori.
Così, eccolo lì in Romania a cercare di fare un rapido controllo di routine su Norberta, che Rubeus Hagrid – il Guardiacaccia di Hogwarts – gli aveva mandato qualche tempo prima in custodia, visto che lui non avrebbe potuto tenerlo a Hogwarts con tutti quegli studenti in giro.
Charlie non era abituato a dare nomi ai Draghi che curava perché poi, una volta guariti, sarebbero tornati liberi; ma Norberta era abituata agli umani sin dalla nascita, pertanto Charlie aveva capito quasi subito che la grossa Dorsorugoso di Norvegia non sarebbe andata da nessuna parte. Era dunque questo il motivo per cui Charlie, alla fine, aveva preso a badare a Norberta in maniera costante, giorno dopo giorno, trattandolo come un animale domestico. “Hagrid sarebbe davvero orgoglioso!” gli aveva scritto suo fratello Ron nell’ultima missiva, “La prossima volta che lo vedo, gli dirò quanto Norberta sia felice!” aveva concluso. E, seppure era difficile da dire vista l’espressione minacciosa perennemente stampata sulla faccia dei Draghi, Charlie era quasi certo che, effettivamente, Norberta fosse ben contenta di avere Charlie che badava a lei.
«È davvero un bell’esemplare.»
La voce alle sue spalle lo colse impreparato, facendogli fare un sobbalzo, che spaventò il Drago a tal punto che sbuffò fumo e qualche fiammella, avvertendolo che con un’altra mossa sbagliata lo avrebbe di sicuro incenerito.
Beh, grazie tante, ma non ci tengo, pensò. Era già fortunato che Norberta non stesse sempre lì a sputare fiamme e a cercare di arrostirlo (sempre per il discorso che era abituata a lui), quindi meglio non sfidare di più la sorte e ritenersi fortunati per quello che riusciva a ottenere dal grosso animale.
«Scusa,» disse di nuovo la voce. «Non volevo spaventare Norberta.»
Charlie si girò a guardare l’uomo fermo fuori dal recinto, che lo osservava con un’espressione contrita e dispiaciuta. Aveva i capelli lunghi e scuri, legati in un ciuffo basso. Qualche capello era sfuggito e gli incorniciava il viso dai lineamenti decisi e la pelle olivastra.
«Tranquillo. È un permarlosa, non è vero?» domandò poi, tubando al Drago, che lo fissò come se fosse un idiota. Forse Charlie lo era. Viveva abbastanza isolato dal resto del mondo da non riconoscere più se i suoi comportamenti fossero socialmente accettabili o meno.
L’uomo alle sue spalle rise e Charlie sentì qualcosa rimescolarsi nel suo stomaco. Era così da un po’, in realtà, da quando quello sconosciuto era arrivato a lavorare con loro, dritto dall’Italia. Charlie non aveva capito bene il suo nome, perché quando glielo avevano presentato aveva sentito le orecchie fischiare come se avesse mangiato una di quelle caramelle che i suoi fratelli Fred e George avevano inventato; dopodiché non aveva avuto modo di parlare con lui, quindi si limitava a fissarlo da lontano sperando di non essere beccato a spiare l’ampiezza – davvero considerevole – delle sue spalle.
Se ne teneva alla larga anche perché la sua presenza lo faceva sentire tutto strano. Non gli era mai successo prima, nemmeno da ragazzo. Certo, quando era stato a Hogwarts e poi anche lì in Romania, aveva avuto degli amanti, ma non si era mai interessato particolarmente a loro, né che fossero donne né che fossero uomini. A Charlie non importava granché del loro genere di appartenenza. A lui importava solo l’attrazione che scaturivano in lui, così come il loro carattere e il loro “io” più intimo. C’era una parola che usavano i Babbani per descriverlo... Com’è che l’avevano chiamata, in quell’aggeggio infernale chiamato TV? Oh, sì, “Pansessualità”. Quando Charlie ne aveva sentito parlare, ci si era ritrovato talmente bene che ormai era sicuro di essere Pansessuale, anche se non aveva importanza, visto che non aveva tempo per una relazione e che nessuno, nel Mondo Magico, avrebbe capito il significato di quella parola.
Eppure, quell’uomo gli faceva torcere lo stomaco come un mal di pancia, e Charlie si sentiva sempre in profondo imbarazzo, di fronte a lui.
«Si chiama Norberta, vero?» domandò l’uomo, e Charlie lo guardò ancora una volta. «E tu sei Charlie, giusto? Charlie Weasley.»
A quel punto, Charlie non poteva continuare a nascondersi dietro Norberta, per quanto gli sarebbe piaciuto. Si pulì le mani su uno straccio che aveva posato sulla spalla e si avvicinò all’uomo. «Esatto. E tu sei...? Scusami, ma non ho capito bene il tuo nome, quando ci hanno presentati.»
L’uomo sorrise di più e gli si formarono delle rughette intorno agli occhi scuri. «Mi chiamo Antonio. Antonio Pizzarelli,» si presentò, allungando una mano verso di lui, che Charlie strinse, sentendo una corrente corrergli giù per la spina dorsale.
«Pizza... telli?» ripeté, non sicuro di aver capito bene.
Antonio sorrise di più. «Pizzarelli.»
«Ma c’è la parola “pizza”, giusto?» domandò, per poi pentirsene subito e arrossire furiosamente. Oh, cielo... Dove era un Drago intenzionato a incenerirti, quando ne serviva uno?
Gli occhi di Antonio scintillarono divertiti. «C’è, sì,» confermò. «D’altronde, in Italia la pizza è una sorta di religione, perciò mi piace che la mia cultura mi accompagni in giro per il mondo.»
Charlie non seppe cosa dire, così rimase in silenzio, arrossendo ancora un po’.
«Non sei di molte parole, eh?» domandò Antonio, chiaramente divertito dalle sue incapacità relazionali.
«Uhm...» Tossicchiò. «Diciamo che sono più a mio agio con i Draghi che con le persone.»
«Allora facciamo così: io adesso ti lascio lavorare con il tuo amato Drago e stasera, dopo cena, io e te ce ne andiamo al pub a conoscerci un po’ meglio e a seguire il Campionato di Football alla televisione, che ne pensi?»
Charlie ormai era abituato a quelle cose, perché il posto dove lavoravano si trovava vicino a una città Babbana, unico luogo in cui potessero svagarsi. Era proprio nell’unico bar che aveva visto quel servizio sulla Pansessualità, e dove Antonio voleva vedere il Quidditch Babbano che non prevedeva scope né Bolidi che volevano staccarti la testa. Un po’ noioso, secondo il suo modesto parere, ma senza Magia c’erano moltissime cose che i Babbani non potevano rendere interessanti.
«Allora? Ti va?»
Charlie non era uno stupido. Se il luccichio negli occhi di Antonio era quello che pensava, avrebbero fatto molto più che andare al pub insieme; e forse non era molto saggio, visto che lavoravano insieme, ma perché non cercare un po’ di felicità dove gli capitava? D’altronde, doveva pur divertirsi, qualche volta.





Nota dell'autrice: Di Charlie Weasley sappiamo ben poco, a parte che è l'unico dei figli di Arthur e Molly a non crearsi una famiglia tutta sua, preferendo concentrarsi solo sui Draghi. Perciò, mi ha sempre affascinato come personaggio e ho voluto dare una mia interpretazione alla questione, cominciando con questa fan fiction in cui parlo apertamente di Pansessualità (visto che la Rowling ha affermato che Charlie non è gay, la Pansessualità potrebbe essere una spiegazione alternativa logica). Ci saranno altre storie su di lui (perché lo amo molto, devo ammetterlo), quindi esploreremo diversi aspetti della sua vita sentimentale, visto che J. K. Rowling è stata così vaga. Rimanete sintonizzate! :)
   
 
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